Politica

L’offensiva contro Italia Viva si è rivelata un disastro

Avevamo parlato qualche mese fa del tentativo di uccidere sul nascere Italia Viva. La Leopolda paragonata al Papeete, il flop di partecipazione. Niente di tutto questo è avvenuto ma tutto il contrario. Un boom di partecipanti ed un clima entusiastico. E gli annunci e le cronache dell’Annunziata e di De Angelis derubricate a livello di fake news. Perché Italia Viva è destinata a crescere Il caso Open Ma il 23 novembre con una spettacolare operazione giudiziaria si è avviata inchiesta senza reato e senza indagati per colpire una delle poche fondazioni politiche trasparenti ed in regola. In una galassia che…

Perché nella lotta alla corruzione nessuno può insegnare nulla a Matteo Renzi

Il governo Renzi sarà ricordato senza alcun dubbio (e lo dimostreremo) come il governo che ha fatto di più contro la corruzione. Le campagne mediatiche condotte grazie alle complicità di Procure compiacenti hanno oscurato ed oscurano questa verità. Nel corso di questi anni non c’è stato periodo in cui il circo mediatico giudiziario (come lo chiama il Direttore del Riformista Piero Sansonetti) non abbia scatenato quella che con titoli strillati veniva ogni volta definita “l’ennesima bufera giudiziaria su Renzi ed il suo Partito”, bufere che oggi a distanza di anni possono essere definite pioggerelline primaverili con i loro protagonisti, dopo…

Maestri d'arte e giocolieri. Il cortocircuito improvvisazione/bugia tra politici e giornalisti.

Conservo una grande fiducia nel valore educativo dell’esperienza e su come i fatti possano far ricredere chi ha dato ascolto a cattivi maestri. Serve certamente la memoria per fare dei confronti ma in questa epoca caratterizzata da una grande velocità del farsi e disfarsi delle opinioni si assiste a qualcosa di veramente comico nel numero delle piroette che opinionisti e politici di mestiere - nel senso che sono pagati, e anche molto bene, per esprimere il loro pensiero - compiono nelle analisi e nei rimedi. E non in un arco di tempo congruo con il naturale svilupparsi di processi strutturali…

Interpretare male l’esito di uno scontro può portare a perdere le battaglie

Una delle più grandi sconfitte dell’esercito della Roma Repubblicana avvenne a Canne contro Annibale. Inizialmente la fanteria pesante romana collocata al centro dello schieramento riuscì a far arretrare quella cartaginese che nelle battaglie precedenti li aveva sempre sconfitti. Esaltati da questo esito i romani guidati dal presuntuoso console Varrone avanzarono allungando la propria formazione, ciò consentì alla fanteria pesante e alla cavalleria di Annibale di circondarli e distruggerli. Il successo di Bonaccini ha dato il via ad una campagna di autoesaltazione propagandistica da parte di alcune testate giornalistiche e di alcuni dirigenti del PD che rischia di portare il centrosinistra…

Riflessioni sullo schianto

Lo schianto di Salvini in Emilia va al di là dei numeri, che pure hanno decretato in modo anche matematico la sua sconfitta politica. Ma anche la vittoria di Bonaccini ci da elementi di riflessione su come si deve fare politica oggi. Non ho la pretesa di tratteggiare qui il programma di un corso universitario sulla teoria e la storia dei partiti politici. Anche se ascoltando alcuni docenti della Luiss ieri notte su Sky ho pensato, più di una volta, che quell’Università dovrebbe selezionare meglio il personale docente. L’Italia non è l’Emilia, purtroppo, ma il target al quale si è…

In Emilia Romagna trionfa Bonaccini col 12,3% dei voti tra la sua lista e i voti personali

La lettura del voto alle elezioni regionali presenta talvolta qualche elemento di complessità legato al diverso sistema elettorale specificamente adottato nelle singole regioni. Prendiamo ad esempio l’Emilia e Romagna, dove è possibile esprimere il voto per una lista e l’indicazione del candidato presidente, oppure votare per una lista senza indicare il candidato presidente. In questo caso il voto va conteggiato automaticamente a suo favore. Nello stesso sistema elettorale è anche possibile votare per una lista ed insieme scegliere un candidato diverso da quello della lista o della coalizione di liste votato. Il c.d. voto disgiunto per intendesi. Vi è infine…

Quello che non hanno capito

Voglio svelare un segreto a tutti gli antirenziani che in questi giorni spuntano come funghi a rinnovare il rigurgito del 2016: a vedervi ridotti così non siamo per niente ottimisti sul futuro del nostro Paese che, se dipendesse da voi, sarebbe spacciato. Ci vedete agguerriti e ci descrivete come guerrafondai, se manifestiamo le nostre ragioni ci raccontate come fanatici, non abbiamo divisioni interne e ci dipingete come decerebrati agli ordini di un capo. Voi, per noi, siete solo avversari politici, neanche particolarmente insidiosi se vi limitaste a combattere onestamente. Invece noi, per voi, siamo solo nemici da annientare, gente che…

Formiglieide, le case, la privacy ed il cattivo giornalismo militante

La vicenda della opulenta casa di Corrado Formigli ha sollevato sui social tante polemiche ma anche tanti approfondimenti su un tema che è cruciale e cioè quello del rapporto tra la comunicazione e la politica in un’epoca in cui non siamo più ai tempi dei giornalisti che scoprirono il Watergate armati solo del loro fiuto e di una macchina da scrivere. Umberto Mosso, Isa Russi, Marcella Bordigoni, Manrico Trovatore, il Riformista, affrontano la questione da angolature diverse. Riportiamo in questo articolo i brani più salienti, a nostro avviso, dei loro post e lo facciamo al fine di provare a dare…

E la rete rispose a Zingaretti

La carica di odio che la rete negli ultimi 7 anni ha scatenato contro Matteo Renzi è stata di una intensità pazzesca. Contro il giovane leader fiorentino è stata lanciata (ed ancora continua) una violenta offensiva mediatica fatta di insulti, fake news, violazione della sua privacy, che non ha eguali nella recente storia del web. Una offensiva di odio, un bombardamento continuo che si è accompagnato alla costruzione paziente ed ossessiva di una altrettanto potente “character assassination” in cui il circuito mediatico giudiziario (come lo chiama Piero Sansonetti) ha fatto la parte del leone ed a cui si è legata…

Perché Italia Viva è destinata a crescere

Oscillano i sondaggi per Italia Viva sopra il 5%. Un risultato soddisfacente per una formazione appena nata. Abbiamo raccontato del tentativo di bloccarne persino la nascita. Con sondaggi farlocchi estivi che la collocavano attorno all’1-2%. Sondaggi che hanno continuato a imperversare su Cartabianca e Repubblica dopo la nascita e che la collocavano poco sopra la soglia di sbarramento. E attivando nei talk show il mantra del tipo ”Voi non contate nulla” su cui ha insistito come un ossesso, Scanzi. E questa narrazione si è riverberata sulle colonne dell’Huffington Post dove la Leopolda era annunciata come un possibile flop, mentre l’evento…

Italia Viva. Chi ben comincia…

Non si creda che l’attuale direzione del Pd non lavori da mesi a chiudere lo spazio politico su cui poteva affermarsi un’eventuale scissione renziana. Ci aveva già cominciato a pensare Carlo Calenda dopo le elezioni europee, più o meno d’accordo con Zingaretti. Perché si sa, quello che fa Zingaretti è sempre circondato da un alone di mistero e di nebbia. E quando Calenda lanciò la sua proposta di costituire un nuovo partito dei moderati, col permesso di Zingaretti, però, la reazione di una parte del Pd, fu veemente e contraria. Certo quest’operazione molto somigliante a quella del partito contadino polacco…

Umbria, eredità di Renzi il Malaussene italiano?

Dispiace per l’Umbria, alla quale Salvini farà molto male. Ma la prima reazione di Zingaretti al pessimo risultato umbro, il classico “ha stato Renzi”, non rivela solo la meschinità d’animo della persona, fatto che riguarda solo lui e i suoi cari, ma conferma la sua totale incapacità di formulare un ragionamento politico che abbia attinenza con la realtà. E questo suo limite, invece, riguarda tutti i democratici. Soprattutto quelli che credono di affidarsi ad un argine contro il salvinismo e la destra peggiore, mentre invece sono costretti ad accettare un’alleanza strutturale col M5S perdente, invece che un accordo temporaneo per…

ENZO PURO, militante storico della sinistra romana, aderisce ad Italia Viva

Proveniente da una delle sezioni più importanti e più antiche dei comunisti romani, quella del Pigneto di via Fortebraccio 1, Enzo Puro ha aderito ad Italia Viva. Puro è stato un dirigente della federazione romana del PCI di cui è stato, giovanissimo, responsabile delle Periferie, è stato poi membro della segreteria romana dei DS con l’incarico di responsabile urbanistico e dal 1994 al 2006 è stato Presidente dell’ex VI Municipio di Roma votato da oltre il 60% degli elettori. In quel periodo, come Puro ama spesso ricordare, grazie anche alla sua buona amministrazione i DS passarono dal 20% del 1994…

Quale è lo spazio politico di Italia Viva?

In Italia la cultura liberaldemocratica non ha mai avuto una espressione politica piena e significativa dei suoi principi. Inoltre i partiti che dicevano di esserne ispirati, dal Partito Liberale di Malagodi, a Forza Italia di Berlusconi, l’hanno sempre interpretata come un baluardo eretto a difesa degli interessi di un capitalismo che fosse il meno regolato possibile, nella convinzione - rivelatasi sbagliata - che il sistema economico avrebbe avuto la capacità di autoregolarsi e che la ricchezza prodotta si sarebbe redistribuita automaticamente nella società. Gli effetti di questi presupposti sbagliati, con conseguenze nel mondo non meno tragiche di quelli del -…

I pontefici dell’informazione contro Renzi

Nei giornali i pontefici dell’informazione dedicano pagine e pagine all’ostensione di Matteo Renzi secondo la vecchia liturgia stampereccia a l’italienne. All’osso avrebbe sovvertito l’assetto politico italiano, non solo di maggioranza, esclusivamente per tornare sotto i riflettori e dire la sua su tutti i dossier più importanti. Peccato grave per uno che doveva solo scomparire. Al livore di Ezio Mauro, la pigrizia di Antonio Polito, la saccenza ridens di Francesco Merlo, il ghiaccio tiepido di Stefano Folli, la fantascienza di Francesco Verderami, si uniranno altri campioni, che non erano di turno ieri. Poi arriveranno le consuete tesine dei professori, i politologi…

Per il decennale della Leopolda ci saranno anche i fuochi di artificio?

La difficoltà principale sta nel rendere vicino ciò che è lontano e convertire gli ostacoli in vantaggi. Sun Tzu In una bella intervista a Il Messaggero, Matteo Renzi suggerì a Nicola Zingaretti una linea di condotta ragionevole e intelligente per il proseguimento della legislatura. Fece capire, senza fraintendimenti, che la durata del nuovo governo dipendeva dalla qualità della squadra. Lasciata decantare fisiologicamente, senza interventi di poteri strabordanti dai doveri costituzionali - sto pensando alla Giustizia e al suo trentennale e orrido randello mediatico giustizialista, che ha ancora nel governo il suo ministro - una legislatura come questa avrebbe un solo…

Rispetto! Cari grillini narcisismo ed onanismo esercitatelo tra di voi!!!

L’imbarazzo dei grillini nei confronti dell’accordo col PD è evidente. Sono reduci da un fallimento politico che, a ben vedere, ha scosso dalle fondamenta le ragioni stesse, non solo politiche, ma ideologiche, che motivarono la loro nascita. È dura ammetterlo da parte dei coprotagonisti del cedimento strutturale del precedente governo e il cui nuovo rimedio è solo parzialmente compreso dalla loro base, parte della quale considera l’attuale medicina il succedaneo del “cretinismo parlamentare” che li ha portati a quel cedimento. Comprendiamo. Il gruppo dirigente del M5S ha, dunque, bisogno di superare l’impaccio esaltando le sue scelte politiche attuali, sottolineandone la…

Il capolavoro politico di Matteo Renzi

Quello che è accaduto in Italia da agosto in poi non c’è dubbio che possa essere definito un vero capolavoro politico compiuto da Matteo Renzi che ha voluto e pensato quella svolta. Una svolta che il segretario del PD Nicola Zingaretti ha dapprima subito ma poi ha saputo gestire molto efficacemente tenendo unito l’intero gruppo dirigente. Non lo diciamo noi che siamo estimatori di Renzi ma lo hanno scritto in queste settimane molti giornali internazionali e molti uomini politici italiani non certamente renziani o del PD cosiccome lo hanno scritto giornalisti come Cazzullo o Travaglio che certo non possono essere…

Calenda ed i suoi seguaci: prefiche dannunziane e orfani della liberaldemocrazia immaginaria.

In questa settimane agostane contrariamente ad altri anni si è parlato molto di politica e non solo sotto l’ombrellone o in vetta ad una montagna. Se ne è parlato perché è la prima volta nella storia Repubblicana che c’è una crisi di governo in pieno agosto (i vecchi saggi democristiani per evitare tutto questo e consentire agli italiani un sereno ferragosto si erano inventati i famosi “governi balneari”). E dentro questo dibattito che i social hanno naturalmente amplificato (i dati delle interazioni delle Pagine facebook che si occupano di politica sono stratosferici) si è sviluppato dentro al Pd e nell’area…

Renzi sui migranti: chiaro, netto, inequivocabile, coraggioso.

Renzi sui migranti ha parlato e lo ha fatto con una chiarezza, una semplicità, una nettezza inusitata per la politica italiana soprattutto a sinistra. Lo ha fatto con una lettera al Direttore di Repubblica in cui prende nettamente posizione, domandandosi se si possa parlare di immigrazione senza sposare il “tono becero della destra” ed invitando a non arrendersi a quello che appare essere un vero e proprio “tsunami sovranista”. Renzi si dice convinto che resistere e rilanciare si può anche se, in questa fase, Salvini sembra imbattibile, anche quando “il suo linguaggio sfocia nell’odio”. Nella lettera Matteo Renzi non usa…

Se fossi Zingaretti

Il problema principale che il PD deve risolvere per dotarsi di una forma organizzativa adeguata alla contemporaneità è come utilizzare pienamente i dati di quel milione e 600mila italiani che hanno partecipato alle ultime primarie. Un problema che si trascina dalla fondazione del partito: come trasformare questa gigantesca potenzialità in capacità organizzativa di mettersi in relazione con un numero molto elevato di elettori. Il PD deve risolvere questo problema perché altrimenti gli verrebbe a mancare uno strumento essenziale per cogliere concezioni, sentimenti ed emozioni che si formano nella società e che poi si esprimono politicamente secondo le circostanze e il…

Zitti e mosca. Una riflessione dopo l’incontro di Assisi di “Sempre Avanti”

Siamo talmente disabituati a ragionare di politica che qualsiasi scostamento dal pensiero dell’attuale maggioranza del PD viene accolto con fastidio, quando va bene, oppure “democraticamente” ignorato, con un atteggiamento sussiegoso di chi pensa, non si capisce in base a cosa, di avere la verità rivelata. La critica è mal tollerata e in certe sezioni non c’è alcuna possibilità di esprimere un ragionamento compiuto perché le modalità di svolgimento delle discussioni impediscono qualunque dibattito abbia un senso. La cosa si svolge così: la riunione è convocata alle 18,30, ma prima delle 19 non inizia. Di solito ci sono una o due…

Perché dopo 73 anni a Ferrara vince la destra?

QUALCHE (PACATA MA SCHIETTA) RIFLESSIONE SU FERRARA E EMILIA-ROMAGNA Ero indeciso sul se commentare o meno la clamorosa - perché giunta dopo 73 anni di vita repubblicana - sconfitta del Pd a Ferrara. Il motivo è semplice: per tutta la campagna elettorale (sia nella fase di preparazione che di gestione) la dirigenza del Pd locale ha fatto molta attenzione a tenermi assolutamente lontano (alle iniziative - penso a quella con Calenda - il segretario provinciale stava persino molto attento a non farmi fotografare). Lo stesso atteggiamento che era stato tenuto per le elezioni politiche del 2018, quelle in cui Dario…

PD: un pareggio che lascia insoluti i nodi politici.

“Il bacino elettorale del 2018 è rimasto stabile nel Pd” commenta Augusto Pancani direttore di Termometro Politico” a commento dello studio sui flussi elettorali registratisi tra il voto politico 2018 ed il voto alle Europee del 2019. Il recupero percentuale del 4% dello stesso è infatti dovuto secondo i flussi calcolati da questo istituto, per l’1,2% da LeU, per 1,2% dal movimento cinque stelle, ma per più dell’1,6% da altre formazioni alcune delle quali erano alleate del Pd (lista Prodi, e Lorenzin, Casini) e che ora non erano presenti autonomamente. Quindi al di là di ogni asserzione trionfalistica il Pd…

Delusione Zingaretti. Un ritorno al ‘900.

Provo una profonda delusione per le prime prove di Nicola Zingaretti come segretario del PD, delusione che certo non sarà acquietata da un +1 o un +2% che il PD potrebbe prendere alle Europee rispetto alle politiche. In cuor mio, pur non avendolo votato, speravo, conoscendolo fin da ragazzo come un innovatore, di essere stupito. Speravo cioè che, liberandosi da vecchi condizionamenti e gettando il cuore oltre l’ostacolo, puntasse ad una innovazione radicale rispetto alla vecchia ed anchilosata sinistra. Che la speranza fosse mal riposta dovevo capirlo dall’affollarsi attorno a lui non solo di vecchi esponenti della “lupa magica” ma…

Prove di dissoluzione per il M5S in vista delle elezioni europee

I dati elettorali recenti delle regionali. Nel giro di un anno, alle recenti elezioni regionali il M5S ha perso dalla metà a quasi due terzi del proprio elettorato. Drammatico il caso della Sardegna dove passa dal 42,4% del 4 marzo all’11% di consensi al candidato presidente ed al 9,7% di voti alla lista (-78%). In Basilicata la regione, che ha votato più recentemente, è passata dal 44 al 20 (-54,5%) ed in Abruzzo dal 39,8 al 20 (-49%). La giustificazione che si tratterebbe di un appuntamento in cui tradizionalmente questo movimento perde rispetto al voto politico è solo parzialmente vero.…

L’idiosincrasia della sinistra. Comunicazione, politica e potere.

L’inchiesta che l’Espresso ha pubblicato sull’uso dei social da parte dei maggiori leader politici italiani ha ricevuto da parte della persona messa in questa fase da Zingaretti a presidiare i social una risposta stupefacente, che la dice lunga sulla incapacità cognitiva di certa sinistra di confrontarsi con il tema della “comunicazione” all’epoca del web e degli avanzatissimi studi sul cervello umano che hanno contrassegnato gli ultimi 30 anni. La risposta, banale e disarmante, è stata “noi non vogliamo essere come loro” e “Noi siamo altro, siamo la rete ed i social fatti di persone vere, con le foto dei loro…

Loro, i radical chic

Voi li scoprite ora i radical chic. Io mi ci batto da anni. Ecco una piccola guida per riconoscerli. Generalmente fanno lavori legati alla cultura sostenendo la tesi che un evento funziona se è poco partecipato. La qualità è inevitabilmente per pochi. Oltre 100 presenti diventa di massa e popolare, quindi fa schifo. Il mutuo o l'affitto non sanno manco che cosa è. Celebrano la libertà professionale perché hanno il culo parato. So boni tutti così. Esempio letterario i protagonisti dei libri di Andrea De Carlo. Tutti, nessuno escluso. (sì, li ho letti e me ne vergogno). Non hanno mai…

Bersani in TV. La memoria, questa sconosciuta

Occorre dire che lo spazio occupato nei media da Bersani in questi ultimi anni è cresciuto in termini inversamente proporzionali al suo peso politico. Una stranezza vederlo ad ogni piè sospinto nei talk show, quando formazioni di ben più larga consistenza non appaiono mai. Intendo riferirmi a PaP, alla formazione di Pizzarotti, a +Europa di Bonino. Perché allora Bersani? Perché Bersani fornisce una narrazione stucchevole della vicenda politica italiana. Quella che imputa a Renzi la crisi del Partito Democratico. Una narrazione che è molto in linea con gli orientamenti politici dei talk show. L’occhio e la memoria devono essere puntati…

Modificare i Trattati: incominci il Parlamento con il “Semestre costituente”

La proposta del comitato di azione civile “Europa Che Decide” di svolgere, immediatamente dopo le prossime elezioni europee, il “Semestre costituente” mira a dare un rinnovato slancio all’integrazione europea, con tutta evidenza rallentata (se non bloccata) da un deficit di fiducia tra gli Stati nazionali membri. La prima forte manifestazione di questo rallentamento risale all’insorgenza delle crisi finanziaria 2008-2009 e si è approfondita durante il lungo e complicato percorso di contrasto alle sue conseguenze: crisi dei debiti sovrani degli Stati della zona euro, pericoli per la stabilità della moneta unica, ecc. Non basta il marchingegno dello Spintzenkandidat È nella conduzione…

L’intellighenzia pseudo sinistrorsa ha scelto di essere la retroguardia!!!

Voglio confessarvi di sentirmi, in questo periodo, molto inquieto e contrariato. E proprio per questo mi sento di affidarvi alcune riflessioni che mi girano per la testa. Dei veri e propri ragionamenti ad alta voce. Questa fastidiosa sensazione proviene dall’aver assistito in questa settimana ad alcune analisi, affermazioni, giudizi nei vari talk, tg3 notte, articoli, ecc. sul PD, sulla sinistra in generale e i suoi presunti errori in questi anni, espressi, alcuni anche in occasione di presentazione di libri, da esponenti dell’intellighenzia pseudo sinistrorsa, giornalisti/scrittori, notisti, commentatori, saggisti, filosofi, sedicenti economisti. Il fastidio proviene dalla strana coincidenza, quasi una congiunzione…

Se il Movimento cinque stelle fa il donatore del sangue per la Lega

Occorre disporsi a raccogliere i voti in uscita dal movimento penta stellato e dei delusi della Lega”. Gioco a tutto campo, allora per Pd e centro sinistra, abbandonando definitivamente differenziazioni per i due contraenti del patto di governo. E conseguentemente la teoria relativa ad una maggiore affinità coi 5*. Non so attraverso quali elementi politici c’era chi nel Pd avesse potuto trarre convincimenti opposti visto che sui migranti, sui no vax e tanti altri elementi i giallo verdi vanno d’amore e d’accordo come non mai e se sull’elemento controverso della Tav, decisivo per le prossime elezioni in Piemonte, il Pd…

L’odissea delle riforme

“Riformista” mi gridavano a mo di offesa i gruppettari negli anni 70, quando dirigevo la sezione universitaria del Pci a Catania. Io non riuscivo allora a riconnettere la mia vocazione rivoluzionaria con la non meglio definita “democrazia progressiva” di cui all’impianto teorico di derivazione togliattiana e che si sarebbe inverata con ancora non meglio definite “riforme di struttura”. Ma è uno dei miei tanti nodi teorici che erano rimasti irrisolti fino a qualche anno fa. Come dire che il Pci di allora al di là delle gloriose ed importanti lotte che hanno emancipato la condizione economica delle classi sfruttate e…

Perché i “caminetti” hanno bruciato Renzi

Ebbene si! Chapeau! Ce l’hanno fatta! Purtroppo! Ma ci sono riusciti. Daje e daje se so’ ripresi la “Ditta”. L’avevano scampata al primo confronto tra Renzi e Bersani. Ma avevano però cominciato a capire, dopo il deludente risultato elettorale, che non avrebbero retto la successiva competizione con Renzi. Vedete è da lì che inizia l’odio contro il “Fiorentino”. Eh sì. Perché Il suo più grande torto è stato l’aver peccato di “lesa maestà”. Ma non era riferito, come le menti normali potevano pensare, agli attacchi alla vecchia nomenclatura o alle varie rottamazioni. O meglio, non solo. No la “lesa maestà”…

Ecco perché l’avventura di Renzi è solo all'inizio

Un fantasma si aggira per i talk show delle tv pubbliche e private. È il fantasma di Matteo Renzi, evocato ad ogni piè sospinto per continuare l’opera di demolizione della sua immagine iniziata quando, dopo la straordinaria vittoria delle Europee 2014, l’intero establishment italico cominciò a temere che quel barbaro di Rignano sull’Arno, avulso dai salotti in cui in Italia si “ruminava” da sempre il potere, potesse fare sul serio. Ma perché, se Matteo Renzi è oggi fuori da tutti i centri di potere e si limita a svolgere diligentemente il suo ruolo di Senatore della Repubblica ed a dare,…

Il re è nudo

Si affanna Di Maio nel tentare di nascondere il significato politico della sconfitta alle elezioni regionali in Sardegna, derubricandolo ad episodio locale, ed aggiungendo improvvidamente che ”alle elezioni amministrative il M5S perderebbe sempre”. Niente di più falso in questa asserzione: il voto amministrativo, specie quello alle elezioni regionali è stato sempre strettamente connesso per i 5* a quello nazionale e ne ha prefigurato l’andamento. Così in Sicilia nel novembre del 2017, a quattro mesi dal voto politico del 4 marzo, il candidato pentastellato raggiunse il 35% dei consensi doppiando quello del centro sinistra, fermo al 18%. Una situazione assai simile…

Quale PD dopo il 3 marzo?

Nella scelta del Segretario del PD, votando alle primarie, invito a non considerare la simpatia o la fama del candidato, ma di cercare di capire “quale PD” vorremmo che uscisse dalle primarie. In altre parole, con quale PD, con quale programma vogliamo presentarci agli elettori per battere l’attuale maggioranza. Se vincesse Zingaretti, ci ritroveremmo un PD al passato. Con le porte aperte a chi ha sempre perso, anche quando non aveva contro quasi nessuno. Ricordiamo il PD di Bersani, con Berlusconi, quasi più nelle aule dei tribunali che in campagna elettorale, e il Paese portato allo sfascio dal Centro destra.…

La Repubblica vuole la fine politica di Renzi

Repubblica, il giornale che con il suo antiberlusconismo giudiziario e forcaiolo ha permesso al Cavaliere di governare per 20 anni (a mandarlo via nel 2011 non sono stati i processi a suo carico che anzi lo hanno rafforzato ma la Politica e la cattiva gestione della crisi economica globale), dicevamo, Repubblica si è trasformato in questi giorni nel giornale più radicalmente antirenziano a prescindere. I suoi editorialisti riportano ampi stralci dell’ordinanza dell’accusa ai genitori di Renzi senza prendere mai in considerazione le argomentazioni approfondite della difesa. Repubblica ha già emesso la sentenza. Prima che i magistrati giudicanti si pronuncino nel…

Le vere ragioni della “antipatia” di Renzi

Basta che Matteo Renzi scriva un libro, faccia affollatissime presentazioni, rilasci interviste, vada in TV, che i suoi avversari dentro il suo stesso campo partano in quarta. Anche i più silenziosi (di solito) scrivono, irridono, gli intimano di tacere, gli rimproverano di aver portato il PD alla disfatta. E fanno questo non analizzando davvero le vere ragioni per cui si è perso e per cui Matteo Renzi è considerato uomo antipatico ed arrogante (ragioni che a me, all’opposto, lo fanno sembrare simpatico ed empatico). In un altro articolo che troverete QUI (La damnatio memoriae di Matteo Renzi. Il tentativo è…

Primarie Aperte

Il comitato Zingaretti si esprime in modo trionfalistico e parla di risultati oltre le aspettative. Se è comprensibile la soddisfazione per una percentuale che lo premia, risulta difficile credere che, per quanto prudenziali fossero le stime iniziali, il risultato possa essere stato considerato minimamente soddisfacente. Soprattutto se lo si mette in relazione al munitissimo arsenale di cui disponeva il governatore del Lazio. Se togliessimo la dote di famiglia rappresentata dalla sua regione, il candidato Zingaretti ed il suo composito aggregato, avrebbe incassato gli stessi voti ottenuti nel 2017 dal candidato Orlando, che pure non disponeva di un fronte altrettanto nutrito…

Esiste ancora la classificazione “Destra/Sinistra”?

Il primo a porsi in Italia il problema della validità della distinzione tra destra e sinistra fu Alex Langer, compianto leader dei Verdi Italiani, che nel 1985 disse queste precise parole: “Tutto è terribilmente più complesso. Perché è assai difficile stabilire cosa voglia dire essere di sinistra oggi, e distinguere la sinistra per le sue opere, non solo per le sue parole. E poi bisognerà interrogarsi anche sull'utilità pratica di certe classificazioni:” Era il 1985 e queste parole deflagrano dentro il campo della sinistra italiana suscitando la reazione adirata sia della sinistra storica che di quella gruppettara. Ed eravamo solo…

Reddito di cittadinanza: guerra tra poveri?

Non vi è nulla di più chiaro della matematica quando i 5* indicavano in 17 miliardi la copertura necessaria per realizzare il reddito di cittadinanza così come da loro prefigurato in campagna elettorale. Le cifre del reddito di cittadinanza ora invece in manovra parlano da sé: saranno 6 miliardi per quasi 5 milioni di beneficiari nel 2019 per otto mesi. Che poi arriveranno a 8 miliardi nel 2020 sempre per la stessa platea di beneficiari per un anno di copertura, però. Insomma lo stanziamento è stato già ridimensionato della metà dai proclami elettorali. Ma un altro dato da considerare con…

Tra Balilla ed Epimeteo

Se c'è una cosa che non sopporto è il tono allarmistico in ritardo. Leggo articoli e post in cui si evince preoccupazione per i toni e i metodi non certo democratici di questa maggioranza. Il popolo italiano, signori miei, è sempre stato fascista, facciamocene una ragione. Lo era anche nella Prima Repubblica quando il “sentimento fascista” covava emotivamente sotto buona parte della gente ma veniva in qualche modo sterilizzato dai due grandi partiti maggiori, la DC e il PCI, che ne incanalavano gli umori in una accettazione delle regole democratiche di base controbilanciata da una tutela degli interessi di parte.…

Se la narrazione fa a cazzotti con la logica e la storia, le conseguenze saranno rovinose

Se per descrivere il corso e lo sviluppo degli eventi si utilizza il linguaggio crudo dell’aggressione emotiva che fotografa un presente oggettivizzato, con questo canone interpretativo non si può che rifluire nella ricerca di capri espiatori immediati per indicare la soluzione alle problematicità che insorgono. E tutto per evitare una riflessione più profonda, condivisa, partecipata e se del caso problematica degli avvenimenti. Ed in questo scenario prevale chi è più becero, prepotente e millantatore chi semplifica ogni cosa fino alla totale regressione del pensiero e della riflessione. È un esito terribile per le sorti delle comunità e bisogna impegnarsi fino…

Candidati in campo per le primarie PD

Esaurita la lunga telenovela sulle pretese mosse di Renzi che “destabilizzerebbero” il Pd, secondo la narrazione di certa stampa, dall’Annunziata a Scalfari, questo Partito è costretto a proporre, finalmente, contenuti programmi e leader per affrontare la sua crisi e rilanciarsi nel gioco politico. Le ipotesi in campo sono abbastanza definite. Vi è quella di Zingaretti che lavora ad una riedizione dell’Ulivo e dei fasti prodiani che suscitano l’ammirazione e le nostalgie dei protagonisti di quella stagione da Veltroni a certo giornalismo. È l’ipotesi che si è affermata con maggiore rapidità, nettezza e forza all’indomani del 4 marzo secondo la quale…

Quanto vale il Partito di Renzi?

Ha colpito senz’altro la rilevazione che Emg ha pubblicato a novembre sull’adesione del 12% di elettorato ad un eventuale partito di Renzi. Occorre dire innanzitutto che questa rilevazione non è la sola né priva di verifica. Già a giugno ad una rilevazione con le stesse caratteristiche le adesioni alla stessa proposta, rilevata sempre dallo stesso istituto, la risposta era stata del 4%. Quindi non si può certo dire che questo sondaggio è stato fatto a scopo orientativo propagandistico ma ha un consistente raffronto diacronico. Si dice anche che i sondaggi così definiti hanno poco valore scientifico e che si prestano…

Ecco perché il governo Renzi non ha fatto politiche di destra come vanno cianciando alcuni candidati alla segreteria del PD

Quelli che vogliono riprendersi il PD dopo essere stati rottamati da Matteo Renzi, insieme a tante analisi sballate sui perché della pesante sconfitta elettorale ripetono il mantra che il giovane premier fiorentino, oltre ad essere antipatico, ha praticato politiche di destra e si è disinteressato delle sofferenze sociali. E concentrano la loro accusa, per dimostrare questo mantra, su 3 punti dell’azione di governo, il Jobs act, la Buona scuola e l'aver aiutato le imprese. Io penso invece che non sia così e che queste misure oltre che giuste sono misure profondamente di sinistra. Ed in questo articolo vorrei dimostrarlo. JOBS…

“Come somiglia il tuo costume al mio”, storie di tantissimi dalemiani pentiti che seguono Renzi

Sentiamo spesso parlare da chi se ne è andato dal PD per seguire la fallimentare avventura di LEU o da chi, dentro al PD, si erge a difensore della “vera sinistra”, di un “nostro popolo” che ci ha abbandonato. E che ha in odio Matteo Renzi. Ho dimostrato in altre sedi che non esiste oggi, nella società frammentata e poco solida, un “nostro popolo”. Ma pur se fossimo tentati di ammettere per un momento che esista un popolo compatto che viene dalla sinistra e che ci avrebbe abbandonati, quello che che pubblico in questo articolo racconta un'altra storia. Tutto nasce…

Il “balzo della tigre” di Matteo Renzi. La nuova fase.

Abbiamo più volte su questo blog affrontato in maniera approfondita l’analisi della sconfitta del PD alle elezioni del 4 marzo (troverete alla fine di questo articolo i link dove è contenuto questo approfondimento). Però, senza dimenticare cosa è accaduto, adesso è tempo di guardare al futuro. E Matteo Renzi nell’ultima fase ha compiuto, guardando al futuro, quello che possiamo definire come un possente “balzo della tigre”. Si è spinto verso ciò che sembrava inosabile, provando a portare i democratici (che sono molti di più, nel nostro paese, dei militanti del PD ma anche dei suoi stessi elettori) dentro le contraddizioni…

Voci dai social (5 novembre 2018)

RECUPERARE CASA ITALIA, ALTRO CHE AMBIENTALISMO DA SALOTTO di Matteo Renzi "L’Italia piange decine di morti. Salvini dà la colpa all’ambientalismo da salotto, io all’abusivismo edilizio. Chiedo al Governo di recuperare il progetto Casa Italia di Renzo Piano. È stata la prima cosa cancellata da Lega e 5S: ripensateci. No ai condoni, sì a Casa Italia". SONO STATI LORO!! Di Enzo Puro I condoni anche nelle aree a rischi idrogeologico li hanno fatti loro, con Berlusconi prima e con Gigino adesso. I fondi BEI al ridicolo tasso dello 0,8% li hanno mandati indietro loro ed erano fondi già ripartiti alle…

La crisi del politico. La crisi epocale della sinistra di fronte ai cambiamenti. Capitolo 4 di 4

Nei primi tre capitoli, per tentare di inquadrare la crisi epocale della sinistra che stiamo vivendo, abbiamo dapprima esaminato l’evoluzione della formazione economico sociale dal fordismo, al post fordismo alla società della informazione (capitolo 1), ci siamo posti poi una serie di domande fondamentali (capitolo 2), ed abbiamo provato ad illustrare il nuovo rapporto tra spazio fisico, spazio sociale e spazio pubblico che ridisegna nella contemporaneità il panorama sociale (capitolo 3). In questo quarto capitolo spieghiamo che la crisi epocale della sinistra ha la sua base nella più complessiva crisi del Politico che perde il suo carattere ordinatore. Nella esplosione…

Spazio sociale, spazio fisico, spazio pubblico. La crisi epocale della sinistra di fronte ai cambiamenti. Capitolo 3 di 4.

Questo terzo capitolo è più astratto, ma solo apparentemente, dei due precedenti. Ritengo però che la comprensione dei concetti che tentiamo di illustrare sia fondamentale per raggiungere l’obiettivo che con questi “bignamini” ci siamo prefissi e cioè declinare concretamente quel termine “cambiamento” che tutti ripetono senza però spiegarci cosa significa e che riflessi ha sulla nostra vita. Non c’è dubbio che siamo di fronte ad una crisi strutturale del criterio Destra-Sinistra che è sempre stato un principio d’ordine e di orientamento dello spazio politico. E la crisi nasce anche dal venir meno della coincidenza tra spazio sociale e spazio fisico.…

Le domande fondamentali da farsi. La crisi epocale della sinistra di fronte ai cambiamenti. Capitolo 2 di 4.

In un suo pamphlet dal titolo emblematico, “Senza il vento della Storia”, Franco Cassano scriveva: “costruire un blocco sociale nuovo e più largo non è come aggiungere sulla stessa scacchiera nuove pedine a quelle vecchie: richiede una mutazione profonda e impegnativa, una temporalità più complessa, uno sforzo più generoso. Non è una mossa tattica, comporta ricavi ma anche costi. Bisogna resistere alla patetica tentazione di scomunicare il mondo che viene, di sublimare una vecchia gioventù a danno di quelle successive. Solo chi si impegna in modo radicale ad apprendere dal mondo ha il diritto di insegnare qualcosa e di provare…

Fordismo, post fordismo, società della informazione. La crisi epocale della sinistra di fronte ai cambiamenti. Capitolo 1 di 4.

La sinistra non riuscirà più ad essere egemone nella società occidentale contemporanea se nei suoi ragionamenti sulle sconfitte non uscirà dalla cronaca di ogni giorno per capire perché, come dice Michele Mezza nel suo Algoritmo di libertà, “il movimento erede della grande narrazione del conflitto operaio del Novecento si trova spiantato, divelto, sballottato….ed è ovunque privo di un suo vero radicamento sociale, di una sua storica capacità di cogliere i processi sociali, individuare le contraddizioni dinamiche, mediare gli interessi, rappresentare i conflitti. Le sue radici popolari, scoperte dal dissodarsi del terreno industriale, inaridiscono velocemente. In tutto il mondo la sinistra…

Voci dai social (dalla Leopolda)

SAREBBE UN BEL SEGNALE DI COERENZA di Luciano Crolla Segnalo agli amici e compagni che si sperticano per attaccare gli amici e compagni presenti alla #Leopolda9, che dalla piazza grillina e dal governo giallo-verde, ancora in queste ore, sono venuti atti e parole di incredibile gravità eversiva. Potrebbero concentrare la loro energia sugli avversari veri, come facciamo noi tutti i giorni (e abbiamo fatto a Firenze), invece di dare addosso, naturalmente nel nome dell'unità, ad altri democratici impegnati a fare opposizione. Sarebbe un bel segnale di coerenza, nonché di salute mentale, diciamo GLI SLOGAN DELLA LEOPOLDA di Alberto De Bernardi…

La damnatio memoriae di Matteo Renzi. Il tentativo è quello di cancellarlo dalla nostra memoria patria.

Nei regimi sovietici e cinesi quando si voleva cancellare completamente anche il ricordo di un dissidente o di un avversario politico usavano persino eliminarlo dalle fotografie in cui appariva quando era ancora potente. In democrazia è difficile però cancellare Matteo Renzi dalle foto ufficiali (figuriamoci poi nell’era dei social e dei selfies). Ma siccome ancora lo temono (è troppo giovane e sta dimostrando una resistenza enorme come il grandissimo successo di partecipazione della Leopolda dimostra) continua l’azione di demolizione della sua immagine e della sua azione di governo. E lo fanno provando ad applicare una pena contenuta nel Diritto romano,…

Voci dai social (16 ottobre 2018)

LE DOMANDE DI TOMMASO EDEROCLITE AI 5 STELLE Dove siete? Che fine avete fatto? Voi, che durante la campagna elettorale citavate Pertini, postavate le foto di Malcom X, esaltavate Mandela e portavate in palmo di mano Gino Strada e Padre Zanotelli? Voi, che facevate la marcia per la pace ad Assisi e vi scandalizzavate davanti alla foto del piccolo Aylan? Voi, che per anni avete sostenuto di volere un Paese che non avrebbe lasciato nessuno indietro? Voi dell’”uno vale uno”? Voi che avete appeso la bandiera della pace al balcone? Voi, che guardavate con odio chi sospettava di loro mettendovi…

Voci dai social (10 ottobre 2018)

VOLEVANO LA PACE FISCALE, PORTERANNO LA GUERRA di Tommaso Ederoclite Volevano fare la pace fiscale. Porteranno la guerra. Tra partite Iva ricche e povere, imprese grandi e piccole, famiglie e banche. A leggere la nota al Def - il documento di economia e finanza - appena approvata dal governo, dopo un lungo tira e molla sul deficit, la pressione fiscale totale sembra rimanere costante al 41,3%. Ma a guardare dentro le singole misure sin qui annunciate, c’è chi rischia una stangata di tasse subito. UN CASO SENZA PRECEDENTI IL TRADING DEL LEGHISTA BORGHI di Ettore Rosato Nei giorni in cui…

Spread di destra? Spread di sinistra? C’è anche chi si pone simili interrogativi e vi sproloquia.

Lo spread è semplicemente la misura di una reputazione. Coloro che devono prestarti i soldi giudicano competenza, serietà, trasparenza della squadra che deve realizzare un programma tenendo in ordine i conti e facendo progredire un progetto. Una buona reputazione sull’arena internazionale non la si inventa dall’oggi al domani. Storicamente non abbiamo mai goduto di una fama di serietà e lealtà. Maramaldo è il tipo che negli affari internazionali più ci rappresenta. Ci sarà una ragione se le parole di Gramsci per definire i demagoghi del 1921 siano di una incontestabile attualità quasi un secolo dopo. Saccheggiatori del pubblico denaro, spostati…

Voci dai social (5 ottobre 2018)

Tanti gli argomenti di questo secondo numero della nostra rubrica. Commenti sulla conferenza stampa del governo e sulla manifestazione del PD, sul servizio fotografico di Maria Elena Boschi su Maxim, sugli imbrogli economici della manovra e tantissimo altro scritto rigorosamente sul web. GIORNALISTI O POSTINI? di Anania Casale Fanno bene i colleghi a indignarsi per le conferenze stampa in cui non sono permesse domande. Mi aspetto ora che a questa indignazione seguano due banali mosse: mai più riferire, nei giornali, in Tv o sul web, di dichiarazioni fatte in conferenza stampa senza contraddittorio, non ospitare mai più in Tv esponenti…

Piazza dell'Unità

In fondo cosa volevano quegli elettori che 4 anni fa hanno indicato la direzione di marcia al PD e in cosa sono stati traditi? I sondaggi dell'epoca indicavano un 70% di votanti che voleva chiudere radicalmente con la nomenclatura del passato. I dati da allora sono stabili. Io non so se l'assenza del leader naturale e scaltre mimetizzazioni possano, come sembra, portare a compimento quella vendetta covata nel tempo, so che si rivelerebbero un inganno col respiro corto. Il sogno originario è ampiamente fallito, Renzi non sarà legato al palo della tortura nel centro del villaggio, vittima della nemesi collettiva…

Voci dai social (1 ottobre 2018)

“Voci dai social” è una nuova rubrica del blog “Manrico.social”. Proveremo, per ora senza una tempistica precisa, a pubblicare random una serie di opinioni contenute nei post e nei commenti che scopriamo su Facebook (con qualche puntatina a volte su Twitter). Perché lo facciamo? Perché vogliamo innanzitutto dimostrare che i “social” non sono solo preda degli “haters” professionisti e che ci scrive tanta bella gente che ci mette la propria passione. Vogliamo dimostrare che i social possono essere usati in maniera diversa e che se è vero che essi hanno dato spazio a tanti “webeti” odiatori consentono però a tante…

È ora di restituire l’onore a Maria Elena Boschi

Contro Maria Elena Boschi è stata costruita nel tempo una “character assassination” perfetta ed esemplare. La character assassination è un processo consapevolmente pianificato e prolungato nel tempo che distrugge la credibilità e la reputazione di una persona, (ma anche di una istituzione, organizzazione, gruppo sociale o nazione). Gli autori di questo vero e proprio linciaggio mediatico di “personaggi” utilizzano un insieme di strumenti per raggiungere i loro obiettivi e lo fanno sia in modo aperto che segretamente, attraverso false accuse, seminando e alimentando voci e manipolando. le informazioni. L’obiettivo principale è quello di offuscare e macchiare la reputazione di una…

NOI CI SIAMO!

Siamo cittadini che si riconoscono in un campo ampiamente progressista, alternativo alle forze populiste e nazionaliste oggi al governo e che non credono, come dicono in tanti, che ci dovremo tenere la destra al governo per almeno 20 anni. Vogliamo combattere l’ondata di pessimismo che sta annichilendo tanti bravi ed onesti attivisti togliendo loro la voglia di continuare a impegnarsi, pessimismo seminato a piene mani dalle stesse centrali della disinformazione che hanno messo in moto la macchina della paura. Vogliamo continuare a sperare in un rinnovamento radicale del centrosinistra che riprenda la strada del 2014 senza compromessi al ribasso e…

“Orchestrare le differenze”, la missione di una nuova forma del Partito

Trovo straordinaria la parte finale del libro di Michele Mezza “Algoritmi di libertà” che affronta, alla luce dell’analisi svolta nell’intero saggio, il tema di quale organizzazione politica bisogna costruire per far fronte alle sfide della contemporaneità. In queste ultime 20 pagine Mezza porta alle estreme conseguenze ciò che in fondo a sinistra abbiamo sempre saputo ma che abbiamo da tempo dimenticato e cioè che “ogni forma politica è lo specchio del modello produttivo che domina il tempo”. Ed oggi il tempo non è più dominato dalla grande fabbrica “che giostrava sul conflitto tra capitale e lavoro” e generava “lo scontro…

Caro Renzi ma perché consenti tutto questo?

Non conosco Renzi. Non l’ho mai incontrato. Non gli ho mai parlato. Non potrei perciò accampare, come fanno tanti (troppi), ragioni inerenti al suo carattere a sostegno della tesi della incandidabilità a leader del Pd. Si perché’ a sentire molti, anche amici e persone che hanno sostenuto il nuovo corso del Pd dal 2013, è questo che impedirebbe una riproposizione di Renzi al congresso del Pd: il suo carattere. Che spiegherebbe impopolarità, divisività e antipatia diffusa. Resto basito. È stata, di colpo e scorrettamente, cancellata con questi argomenti discutibili, pretestuosi e impolitici (il carattere) una figura che, nei cinque anni…

L’idea di sinistra

Osservo che ci sono due modi diversi di invocare il ritorno della sinistra: quello concettuale (i lavoratori non ascoltati, il precariato, le fasce più povere da proteggere, ecc.) e quello pragmatico. Da un lato abbiamo i personaggi storici della politica Italiana che da 30 anni o giù di lì presidiano telegiornali e rilasciano interviste; quelli che hanno sostanzialmente fatto opposizione a Berlusconi e cercato vanamente di governare per qualche mese, senza mai interrompere le loro guerre intestine. Dall’altro abbiamo il PD di Renzi che ha fatto politiche di sinistra - checché se ne dica - ma non ha scaldato i…

Avete rotto il cazzo!

Avete rotto il cazzo con ‘sta storia dei migranti, avete rotto il cazzo perché siete stupidi. Completamente stupidi. Partiamo da qualcosa di basilare: cosa stracazzo ha fatto il governo in questi 3 mesi circa. "In circa 3 mesi la squadra di governo si è riunita una decina di volte e ad oggi è stato approvato solo il decreto che rinvia di 6 mesi la fattura digitale per i benzinai". La fattura dei benzinai...chiaro?! Flat Tax, reddito di cittadinanza, riforma pensioni? Se ne riparla nel 2020! Che non vuol dire che si faranno, vuol dire che "se ne riparla". Un po'…

Ecco, fatevi capire. E sorridete di più.

A maggio dell'anno prossimo, cioè tra poco più di nove mesi, si svolgeranno le elezioni europee e quelle amministrative in molte città. Il Pd non ha una guida, non ha organizzazione, non ha una linea. Il Pd, quello che dovrebbe essere il maggior partito della sinistra italiana, non parla. O meglio parla a voci dissonanti tramite i maggiorenti delle diverse correnti, spesso con suoni stonati, discordanti tra loro, creando ancor più (laddove ce ne fosse bisogno) confusione e disarmonia. Il resto dei piccoli gruppi o movimenti o partiti a sinistra sono silenti come la neve che scende e quel silenzio…

Guerriglia digitale

L’Italia che a passi lenti ma decisi si avviava ad uscire dalla crisi globale del 2008 era un’Italia ancora in preda alla paura per i rischi che le famiglie avevano corso, paure che non riuscivano a ripristinare il capitale di fiducia necessario per uscire dalla difensiva e guardarsi intorno con occhio aperto e libero. Sicuramente non aver colto questo aspetto di psicologia sociale è stato un grave limite di un Partito, il PD, che pure ha guidato dal 2014 al 2018 uno dei governi più innovatori dell’ultimo periodo della storia repubblicana. Come ci racconta Michele Mezza in Algoritmi di libertà…

DE IGNORANTIA

Ciò di cui ci si vergognava (il non conoscere, il non sapere) è diventato un vanto; ciò che costituiva uno svantaggio, è diventato un vantaggio; ciò che costituiva un rischio per la dignità, è diventata una opportunità. Il passaggio decisivo è avvenuto con l’avvento di un movimento politico - il M5S - composto, mediamente, dal personale politico più incompetente che il mondo occidentale abbia mai conosciuto. Leaders che - dopo 5 anni di vice-presidenza della Camera, non sanno cos’è la bollinatura della Ragioneria, e hanno serissime lacune di base in storia e geografia; ministre che credono che il Pil cresca…

Chi comanda nel mondo? La sinistra sta giocando con il fuoco.

Proviamo per un attimo ad allontanarci dalla politica politicante quotidiana del Truce padano o di Giggino o bibitaro, proviamo ad allargare lo sguardo a tutto il campo da gioco globale, quel campo da gioco dove giocano i flussi globali, flussi di merci, di capitali, di persone ed anche, io direi soprattutto, di simboli (la creazione di simboli, dai miti degli antichi agli slogan pubblicitari di oggi, è una attività esclusiva del genere umano). E proviamo a farlo insieme a Michele Mezza ed al suo straordinario ed intenso e colto libro “Algoritmi di libertà. La potenza del calcolo tra dominio e…

TURANEIDE. Al governo oggi quell’Italia consociativa che ha fatto fuori Matteo Renzi, il capro espiatorio, il Malaussene della politica italiana.

Beppe Turani è un grande giornalista, di quella razza che non se ne trovano più, sa di economia come pochi, fu uno dei fondatori del quotidiano la Repubblica, culo e camicia a lungo con Eugenio Scalfari dal quale però, all’età di 48 anni, si divise definitivamente lasciando il giornale che aveva fondato. Leggo sempre i suoi articoli ficcanti su Uomini e Business, non sempre sono d’accordo ma gli riconosco che è uno dei pochissimi giornalisti che non si sono fatti incantare dalle sirene populiste e grilline, da quella campagna anticasta che è stato l’humus su cui è cresciuto il Movimento…

Guardavamo la mucca e non vedevamo l’elefante. Qual è peggio, la mucca o l’elefante?

LA MUCCA. Bersani la vedeva nel corridoio, “porco boia”. Come è arrivata nel corridoio? Lui diceva che era colpa di Renzi. Certo, ha guidato il partito negli ultimi 4 anni, le sue responsabilità ce le avrà. Ma è sicuro Bersani che il continuo martellamento al segretario da parte dell’opposizione, e l’immagine di un partito diviso, non abbia facilitato l’avanzata della mucca? È sicuro Bersani che il centro sinistra degli ultimi 20 anni, non abbia favorito, non solo l’avanzata della mucca, ma anche dell’elefante grillino? Possibile che il 60% degli italiani (30% Lega e 30% M5S) che vota i due partiti…

Una unione sovrana di stati sovrani

Gli europeisti mostrano di avere un’idea molto debole dell’Unione europea: un’istituzione che fa quello che può. Ammettono che spesso le soluzioni dell’Ue ai problemi dei cittadini sono inefficaci. Ma ritengono di riscuotere comunque il consenso elencando i benefici arrecati dall’UE e i programmi europei finanziati e realizzati. Non vogliono capire che non si vincono le elezioni presentando solo una lista delle cose fatte. Il realismo non basta più. Le elezioni parlamentari italiane del 4 marzo scorso lo hanno dimostrato. Vincono le forze politiche che hanno una visione. Per conquistare i cuori e le menti degli elettori, gli europeisti devono chiarire…

Allarme, son fascisti!

Alcune notizie sono importanti. Magari prese da sole hanno un significato modesto, ma valutate in un contesto più ampio, hanno ben altro risalto. Esamino la nuova segreteria del PD, i comportamenti di Salvini - principalmente riguardo la questione degli sbarchi - e il primo Decreto Legge della gestione dell’economia di DiMaio. Sono le notizie politicamente più rilevanti dell’ultimo periodo. La sintesi di quanto, individualmente, ci raccontano queste notizie è la seguente: Segreteria PD. Vince la restaurazione. Applicando in maniera miope il metodo Cencelli, ci ritroviamo in segreteria correnti e persone che hanno lottato per far perdere il PD pur di…

Cerco una “Casa Nuova”. Unica condizione: né con Salvini, né con Grillo.

Fine anni ottanta. Nasceva la Lega. Contro Roma ladrona e contro i terroni parassiti e assistiti. Antipolitica e razzismo. I padroncini veneti e lumbard ingrassati dalla balena bianca - in Padania come in Sicilia – cercavano argomenti per non pagare tasse e dare libero sfogo agli “istinti animali” del turbocapitalismo. Un bubbone antitaliano, un concentrato di ignoranza: un popolo “senza librerie” lo aveva definito Bocca. E Lucio Mastronardi, che viveva da quelle parti, aveva descritto benissimo la loro libidine per i danee ne Il maestro di Vigevano. Chi si fece in quattro per mascherare questo residuo insolubile, lievito madre padano…

Il futuro del PD, la Politica e il cammello

Carlo Calenda ha lanciato, dalle pagine de Il Foglio, il Manifesto politico che potremmo definire, con parole un po’ desuete, ma che hanno il merito di essere semplici e mantengono l’efficacia di poter distinguerci dagli altri, della “Nuova sinistra”. Nel Manifesto di Calenda, ex ottimo ministro dei governi Renzi e Gentiloni, ed una delle poche mente lucide rimaste nel panorama della storia del pensiero socialista e liberale occidentale, troviamo, oltre ad una breve disamina degli errori commessi negli ultimi decenni dal fronte progressista, anche una serie di proposte di largo respiro, che non si limitano ad immaginare una vittoria di…

Ho visto riforme che voi umani…

La settimana è iniziata con un evergreen, la lotta senza quartiere agli immigrati, soprattutto se neri, poveri e stanno annegando in mare. Tra porti chiusi, secondo il Ministro dell’Interno Salvini, aperti, secondo il Ministro dei Trasporti Toninelli, semi socchiusi, secondo un terzo Ministro a caso, tanto è uguale, il governo ha posto fine a questa vergogna. Nell’occasione, hanno dichiarato anche guerra a Francia, Germania, Tunisia, Malta, Spagna, che continuano imperterriti a suonarcele di santa ragione, ma dovreste sentire quante gliene hanno dette (e in quattro lingue diverse). Certo, la guerra sarà ancora lunga e finora grandi risultati non si sono…

Ecco perché Prodi non è un politico di sinistra ed invece Matteo Renzi lo è

Romano Prodi, personaggio cattivo e vendicativo e sopravvalutato uomo di governo, in una iniziativa di “Repubblica delle idee” ha ironizzato su Renzi e sul suo essere o meno di sinistra. Non capisco naturalmente a che titolo Prodi parli della sinistra di cui non ha mai fatto parte (semmai è stato un alleato della sinistra e considerato da D’Alema e dai suoi un utile idiota). E non capisco neanche questo continuo dibattito puramente topografico dove tutti, anche i personaggi più strampalati, parlano di sinistra e destra senza mai entrare nel merito. Perché se è vero, ed è vero, che la distinzione…

Un bel tacer non fu mai scritto

La Qualunque: Allora, fate attenzione, che dobbiamo scrivere un bel discorso. Qui si fa la storia, non come quei pdidioti e Renzicaccapupù che hanno portato l’Italia alla rovina. Dimostriamo che siamo noi il governo del cambiamento. Sono o non sono l’avvocato del popolo!!! Di Mail: Sì, bravo!!!! L’avvocato del popolo!!! Le Felp: Basta con ‘sta storia dell’avvocato, che già abbiamo tutta la magistratura addosso… Invece, comincia col dire che la pacchia è finita. La Qualunque: Chi l’ha detto? Le Felp: io! La Qualunque: Ma no. Facciamo vedere che siamo persone serie, che abbiamo studiato, che citiamo i classici. Di Mail…

Come è nato tutto questo odio verso Renzi, il Malaussène italiano?

I problemi del nostro paese si sono accumulati in decenni di malgoverno (clientelismo, statalismo nepotistico, mancata costruzione di una pubblica amministrazione efficiente, consenso conquistato e mantenuto, soprattutto negli anni 80, con l’aumento del debito pubblico etc.etc. corruzione endemica, evasione fiscale altissima). Eppure oggi il bersaglio principale per gli italiani si chiama Matteo Renzi, omettendo di dire che il giovane fiorentino è stato protagonista solo degli ultimi 4 anni, un periodo troppo breve per aver combinato i disastri che gli si addebitano. Gli rimproverano di tutto, manca solo l’accusa (ma prima o poi arriverà) di essere un complice del mostro di…

Analisi del voto: quanto è antipatico Renzi

Questa ho bisogno di raccontarla. Domenica, splendida giornata di sole, decido di fare una lunga passeggiata al Parco delle Tombe Latine. Uno dei più belli e meno noti di Roma, poco frequentato e che ho la fortuna di avere a poche centinaia di metri da casa mia. Incontro i miei dirimpettai. Una coppia di mezza età, come me e mio marito. Gente perbene, con il figlio ingegnere che lavora a Londra. Partito anni fa, come la mia, geografa a Montreal. Casa di proprietà dignitosa, uguale alla mia. Seconda casa al mare, mentre io preferisco la montagna. Auto di famiglia. Pastore…

La mia resistenza

Dobbiamo studiare una strategia comunicativa efficace per essere riconosciuti come un’alternativa valida all’attuale maggioranza. I punti qualificanti sono già noti: Europeisti, innovatori, democratici, attenti ai più deboli, votati all’uguaglianza ed alle pari opportunità. Quello che manca è come comunicare la nostra “diversità”. Non ci illudiamo che il nuovo governo non riesca a fare nulla di buono. Anzi, sono certo che alcune misure di impatto ci saranno. Troveranno i soldi per anticipare di qualche mese la pensione di anzianità, cambieranno nome al nostro reddito di inclusione dicendo che è la prima forma del loro reddito di cittadinanza, cambiandone qualche aspetto poco…

Per favore, basta!

Siamo ancora alla solita e insopportabile sega dell'unità a sinistra. Già il termine Fronte porta sfiga, rileggetevi la guerra di Spagna e andatevi a rivedere le elezioni in Italia nel 1948 e guardate com'è andata a finire in entrambi i casi. La tragicomica situazione in cui si trova ora l'Italia è la conseguenza di anni di martellamento mediatico a tutti i livelli della comunicazione e della politica, costituito da balle colossali, deformazione di dati, fake news, bufale di ogni tipo, aggressioni verbali, propaganda offensiva, promesse da marinaio, criminalizzazione dell'avversario, atteggiamenti plebiscitari e/o fascistoidi, ignoranza tracotante spacciata per cultura benefica e…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (13/13) Renzi non è stato chiaro sull’Europa.

Ogni giorno abbiamo pubblicato (e questo è l’ultimo di una serie di tredici) un articolo provando a smontare ad uno ad uno quei “mantra” negativi che sono stati stato messi in giro contro il PD e contro Matteo Renzi negli ultimi 5 anni. Più avanti elenchiamo i link di tutti e tredici articoli pubblicati su questo blog e se avrete la pazienza di leggerli troverete il tentativo di rispondere a 13 domande che riprendono i più importanti “mantra” messi in circolo dalla macchina della propaganda goebbelsiana dei 5 stelle ma anche dalle opposizioni di sinistra interne ed esterne al PD.…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (12/13) Moltissimi elettori del PD hanno votato 5 stelle

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (11/13) Il cattivo carattere e gli errori di Renzi

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Lettera a Matteo Renzi

Caro Matteo, ormai sembra abbastanza evidente come il PD abbia esaurito la sua funzione storica. La differenza di visione dell'Italia, dell'Europa e del mondo, in una sintesi un po' rozza ma efficace, la possiamo riassumere nella dicotomia tra nuova sinistra e vecchia sinistra. Tale dicotomia fino a qualche settimana fa capace di manifestarsi solo tramite l'odio e il rancore di un pezzo del partito, la vecchia sinistra appunto, contro chi ha dato una sterzata significativa alle politiche di sinistra partendo dai problemi reali del Paese e cercando di dare ad essi una soluzione, si è ora appalesata, in maniera ancora…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (10/13) Renzi ha voluto il rosatellum.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (9/13) Promossi solo quelli del giglio magico.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Grazie a Renzi

Anche dovesse saltare all'ultimo momento l'intesa Lega-5stelle, non cambia l'importanza del dato presente. Quello preso da molti elettori, intellettuali e giornalisti prezzolati, che si vantano ancora adesso di essere di sinistra, non è solo uno smacco (conteniamoci nelle espressioni, non vogliamo essere volgari) ma il riconoscimento del loro vuoto. Il loro attuale e comprensibile disorientamento è dato dal fatto di aver dovuto ingoiare ben 2 rospi, e belli grandi pure. Il primo è stato quello di subire l'intelligente uscita di Renzi (unico uomo politico rimasto in Italia) che ha messo, per fortuna, fuori dai giochi il PD, rispettando la posizione…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (8/13) Renzi ha ucciso la scuola pubblica.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Populismo v/s Europa. Il PD resta a guardare?

Almeno su una cosa sono tutti d’accordo: bloccare l’aumento dell’IVA e, aggiungo, delle accise sui carburanti, di cui colpevolmente si parla molto poco, che contribuirebbero anch’essi all’aumento dei costi di produzione e di distribuzione delle merci e dei prezzi finali a nocumento del mercato interno e dell’export. Doppio danno quindi. Ma la faccenda, che costa all’incirca una dozzina di miliardi, non finisce qui. Ci sono altri fattori che peseranno negativamente sull’Italia di cui o se ne parla poco o, quando ciò avviene, vengono trattati separatamente come se non ci fosse un filo, o peggio una corda a mo’ di cappio,…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (7/13) Partito dei ricchi (banche, imprese proprietari di case).

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (6/13) Il Jobs act ha reso più precario il lavoro.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (5/13) Lontananza dalle sofferenze sociali ed aumento della povertà.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (4/13) Il peggiore risultato della sinistra.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (3/13) Il PD non ha fatto autocritica.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (2/13) Il PD non è più un Partito di sinistra.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (1/13) Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino. Link agli articoli:1 Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati2 Il PD non è più un Partito di sinistra3 Il PD non ha fatto autocritica4 Il peggiore risultato della sinistra5 Lontananza dalle…

Caro Walter Tocci ma che bisogno c’è di raccontare tante bugie, e tutte insieme, sui governi del PD e su Renzi?

L’ex senatore Walter Tocci, esponente dispicco del PD romano del passato, ottimo assessore ai trasporti ai tempi del Sindaco Rutelli, sul suo blog e come contributo alla discussione nazionale, scrive un lungo post dove dice tutto ed il contrario di tutto, un post infarcito di mezze verità e clamorose bugie. E di fronte agli artifici retorici utilizzati da Tocci (che sono comuni ad un certo sinistrismo antirenziano) mi domando come si può continuare a discutere quando uno dei due poli della discussione utilizza a piene mani argomentazioni che sono cliché prestabiliti e senza alcun fondamento. Si può certo discutere della…

Infantili, settari, irresponsabili, integralisti sarete voi!!!

Infantili, settari, irresponsabili, integralisti. Le definizioni di chi non accetta le idee dei governisti a tutti i costi sono numerose e pesantemente offensive. Eppure basterebbe ragionare un poco per capire che nella posizione di molti di noi non c’è nulla di infantile, settario, irresponsabile e integralista. E lo si capisce meglio leggendo l’elenco per il quale il vecchio filosofo riformista Biagio de Giovanni sostiene essere un errore politico grave l’alleanza di governo con i 5 stelle (provate ad accusare Di Giovanni di essere Infantile, settario, irresponsabile ed integralista!!!). “C’è lontananza stellare – scrive De Giovanni - tra le due forze…

Gli errori, le ragioni e il torto

Spesso in democrazia si fa un errore di valutazione: si scambia l'elemento numerico della maggioranza con la verità. Ma si sa che non è assolutamente così. La ragione può stare dalla parte della minoranza. Così in politica l'errore talvolta può anche essere fatale, ma questo non significa che chi lo ha commesso ha per forza torto, anzi. Infatti, chi sbaglia paga, talvolta anche in modo sproporzionato, ma può avere anche ragione da vendere. In politica dunque si possono fare errori di metodo, di contenuto o di tutti e due. Fin tanto che il metodo risulta magari inopportuno ma sempre rispettoso…

Ma di cosa parlano? Il governo del Presidente non esiste, è una formula vuota, buona per scrivere gli editoriali ed i finti retroscena

I giornali sono pieni di questa formula variamente declinata e la sinistra politicista si inventa sui social e fuori astratte discussioni senza senso. Non esiste, e non solo perché nel nostro paese tutti i governi devono ricevere la fiducia del Parlamento e dei Partiti che lo compongono ed il Presidente della Repubblica non può decidere nulla ma prendere solo atto (e provare certo con la moral suasion ad indirizzarle) delle scelte dei Partiti politici. Non esiste nella situazione attuale soprattutto perché, viste le caratteristiche delle forze politiche esistenti in Parlamento e visti i rapporti di forza che in questo nuovo…

Facebook, Cambridge Analytica e la mia amica (che non vota più PD)

Lo scandalo che coinvolge Facebook e la sua (presunta) pratica di profilare l’enorme massa di umanità iscritta per poi rivendere tali informazioni ad aziende che le usano per orientare l’elettorato verso una parte politica, sta montando di ora in ora. È successo qualcosa anche nelle recenti elezioni politiche italiane? La mia fame di psicologa sociale, una fame che non può contare su una tavola imbandita, tanto è scarsa la mia conoscenza in materia, è iniziata da molto tempo prima delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Da frequentatore talvolta compulsivo di Facebook, ho colto l’escalation inarrestabile di un atteggiamento estremamente…

Vorrei essere Martina, per un giorno

Se avete ascoltato Martina da Fazio probabilmente vi siete fatti un giudizio discretamente positivo. Se l’è cavata, dai, non è andato così male. E soprattutto non ha fatto la figura dei nostri “minori” (inteso nel senso di membri della minoranza, dove le parole “minori” e “membri” non sono state messe a caso!). Non ha fatto aperture che potessero essere fraintese, non ha dato l’impressione che le dimissioni di Renzi possano valere come “tana libera tutti”, o che per qualche poltrona comoda, noi siamo disposti a tutto. E ha spiegato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che non andiamo in…

Reato gravissimo ricordare le tante riforme di Renzi. Si rischia il carcere a vita

Nel nostro paese sembra essere diventato un reato gravissimo quello di ricordare i tanti provvedimenti positivi voluti da Renzi quando era premier. Quando provi a ricordarne qualcuno c’è sempre un commentatore killer che ti domanda: “ma se avete fatto tutte queste cose belle perché avete perso?” mettendo in dubbio il fatto di averle fatte ma soprattutto che fossero belle. La domanda è insidiosa e sortisce spesso (nei confronti di chi ha meno peli sullo stomaco come me) l’effetto del ritirarsi in buon ordine non sapendo come rispondere. C’è una base di verità in quella domanda. Malgrado nella seconda repubblica non…

Il voto al sud. Un’interpretazione

La questione settentrionale La nascita della Lega Nord è servita a dare risonanza e rappresentazione alla questione settentrionale. Tale problematica e il movimento politico che la sostiene hanno significato, in origine, secessione; divisione dell’Italia in due; insopportabilità, dunque, per il Nord, del peso del Mezzogiorno, improduttivo, preda dell’illegalità criminale, parassita e succhiatore delle risorse del Nord; e poi, collegamento diretto del Nord coi processi di globalizzazione, con le regioni ricche d’Europa; rigetto del problema della formazione di una coscienza nazionale e dello stesso problema di un dualismo italiano, ovvero del tema dominante intorno al quale si era formata la coscienza…

Dilettantismo di rappresentanza

Da qualche giorno gira una foto con degli appunti sul funzionamento della Camera dei Deputati e di fianco una mano, attribuita a un giovane deputato del Movimento 5 Stelle. Questa foto mi ha molto incuriosita e dunque sono andata a sbirciare chi c’era tra gli eletti under-30, sono solo 27, dei quali circa l’80% siede tra i ranghi del M5S. Sono molto felice che, finalmente, i giovani abbiano iniziato ad interessarsi alla politica. Ho un grande rispetto per questi giovani neo-parlamentari che hanno avuto il coraggio di esporsi in prima persona per rappresentare i cittadini italiani, quello che tuttavia mi…

Il grigiore di Martina

È vero, come sottolinea Maurizio Martina, che il mare calmo non ha mai fatto buoni marinai. Io però aggiungerei, come disse Cristoforo Colombo che un pochino di mare se ne intendeva, che per solcare l’oceano bisogna avere il coraggio di dimenticare le rive da cui si è partiti. Dico questo perché trovo invece nella lettera che Martina scrive in risposta ad un editoriale di Calabresi su Repubblica tanto materiale obsoleto, dichiarazioni di buoni principi general generici che nel corso della mia lunga militanza a sinistra (FGCI, PCI, PDS, DS, PD) ho sempre sentito dopo ogni sconfitta (e le sconfitte sono…

Anatomia di una sconfitta elettorale

In questo disumanamente lungo articolo provo a rendere organici ed a risistemare alcune riflessioni da me fatte sui social man mano che la dimensione e la qualità della sconfitta elettorale del PD si chiariva sempre più nei suoi termini reali. Parto, in questa mia navigazione, dalla fine prendendo atto che nel post voto è in atto un tentativo di cancellare definitivamente il PD e soprattutto il suo profilo riformista relegandolo in una dimensione protestataria e di testimonianza. Così come si tenta, con un accanimento mai visto, di umiliare il leader sconfitto. Nel sottolineare, con Nannicini, che la sconfitta non è…

Sporchi, cattivi, decisivi: i social media, gli intellettuali e il mondo nuovo

Il mondo va veloce e la comunicazione guida il cambiamento. Stranamente però, la classe dirigente, o buona parte di essa, lo nega. Forse perché non lo capisce, o forse meglio, perché non gli piace. E siccome non gli piace, lo cancella. Anche di fronte al fatto, intuito da molti, accettato da pochi, che siano state le prime elezioni politiche vinte su internet, tendono a negarne l'influenza. Intendiamoci. Qui non si sostiene che i social media abbiano determinato gli esiti del voto, ci mancherebbe. Si dice una cosa diversa e in due punti: I social media hanno un potere d'influenza specifico,…

Che cosa è il renzismo

Quando si parla di renzismo, si parla di ciò che Renzi rappresenta, l'idea di un partito giovane, dinamico, più snello, l'idea di un paese meno burocratico, l'idea di ridurre privilegi, costi della politica, l'idea di far ripartire un paese spingendo sulle agevolazioni per l'industria e l'impresa, per creare posti di lavoro (e così è stato), l'idea di fare del nostro paese un protagonista in Europa (e la strada era cominciata), il renzismo è amore, passione, capacità di parlare con il cuore. Tutto questo lo ha saputo e lo sa esprimere un uomo, si chiama Matteo Renzi. Renzi ha saputo e…

Il pensiero indebolito di Concita De Gregorio

Concita de Gregorio, alfiere del pensiero indebolito della sinistra, sta facendo una serie di interviste su Repubblica partendo dalle sue convinzioni personali e scegliendo interlocutori che confermano le sue tesi. A parte Paolo Virzì che dice cose molto intelligenti e in gran parte condivisibili, le altre interviste usano paradigmi invecchiati e sostengono tesi abbastanza peregrine. C’è ad esempio la brava assessora di Pisa che sostiene che il PD ha abbandonato i circoli e spostato tutto sul web. Magari dico io!!! Il PD non ha spostato nulla della sua forza organizzata sul web, lo avesse fatto saremmo forse stati in grado…

L’inutile mantra della "irrilevanza" del PD agitato da Repubblica e dai seguaci dei "padri nobili".

Il mantra che gira di più a sinistra, soprattutto in quelli dal pensiero debole che si ispirano ai padri nobili e agli editoriali di Repubblica e per i quali Claudio Tito e Concita De Gregorio sono emuli di Bob Woodward e Carl Bernstein, il mantra che gira dicevo è quello del rischio ”irrilevanza” del PD, rischio segnalato dal fatto che sulle Presidenze delle Camere il PD non ha toccato palla (e quando gli chiedi cosa invece si doveva fare arrivano a dire che dovevamo avere la forza – sic - di proporre la Bonino, una vera genialata, la Bonino!!!! quella…

Politica liquida o solida?

Casaleggio dichiara in Mondovisione che la democrazia rappresentativa, quella dei partiti è finita o destinata a scomparire, perché il futuro, già cominciato, è la democrazia diretta attraverso la rete. E racconta degli ambiziosi obiettivi che così si potranno raggiungere, citando, tra l’altro, “porre fine alla corruzione, combattere l'evasione fiscale, ridurre le tasse, proteggere l'ambiente, migliorare l'istruzione e accelerare l'innovazione". E qui mi appello ai miei lettori: chi glielo dice che un conto sono gli elettori e un conto sono i legislatori? Ancora una volta si ha l’impressione di essere costantemente in campagna elettorale. Casaleggio, lascia stare i proclami e raccontaci…

Aiutatemi a capire

Probabilmente dipende da me e dalla mia scarsa capacità di analisi. Ma francamente non riesco a comprendere la china assunta dal PD, in una storia già vista nello svolgimento e negli epiloghi. Aiutatemi a capire, pertanto. Se questo improvviso “volemose bbene” è un qualcosa di avvertito e a scadenza o un modo per alzare un muro invalicabile tra ciò che siamo stati negli ultimi anni e quello che saremo nell’immediato futuro. Aiutatemi a capire le ragioni di un silenzio che ha mortificato riforme, referendum ed elezioni, che all’improvviso e poco spontaneamente si trasforma in un redivivo attivismo come se il…

Mancano molte cose al manifesto di Nicola

Nicola Zingaretti, di cui ho molto affetto e stima, mi disse circa un anno fa di apprezzarmi perché io sono uno che “pensa quello che dice e dice quello che pensa”. Spero non cambi idea se in questo articolo, dopo aver molto pensato, dico quello che penso sul suo Manifesto politico pubblicato il 20 marzo. In un lungo ed equilibrato articolo sul Foglio (dove ad analisi innovative si accompagnano residui di un antico politichese di sinistra e dove per fortuna non si leggono le oscene offese al PD ed a Renzi fatte da Cuperlo ed Orlando e da qualche loro…

Distruggerlo con il fuoco come i morti nel trono di spade. Cancellare Renzi come si fa con la gramigna nei campi.

Il popolo sarà pure giustamente e legittimamente incazzato e pieno di rancore ma perché l’intera élite italica, l’establishment immarcescibile di un paese che non ha mai amato le rivoluzioni (nel sud poi hanno semmai amato le controrivoluzioni, appoggiando i sanfedisti nell’800 e poi votando per la monarchia nel dopoguerra e bocciando divorzio e aborto nei due referendum che cambiarono i costumi italiani), perché oggi quelle elites e quell’establishment punta a distruggere per sempre Matteo Renzi, rinverdendo il gesto vile di Fabrizio Maramaldo che a Gavinana, il 3 agosto del 1530, uccise Francesco Ferrucci, fiorentino anch’esso, responsabile della difesa esterna di…

Lasciamoli governare

Lasciamoli alle prese con il dovere di dare risposte immediate alle loro promesse elettorali, spesso contraddittorie con le posizioni assunte in questi anni. Lasciamoli trovare i soldi per il diritto di cittadinanza, per stabilire le priorità degli investimenti. Lasciamoli litigare con tutti quelli che litigheranno a loro volta per conquistare i primi posti nella fila dei pretendenti al riconoscimento di quanto è stato promesso. Lasciamoli nelle loro stanze mentre cercano di capire dove e come dover metter mano a leggi e regolamenti. Lasciamoli a temporeggiare e a contrattare con investitori, industriali, banche e assicurazioni. Lasciamoli a trattare con sindacati e…

In Italia l’inverno è arrivato. E sarà lungo. Cronaca di una sconfitta

“Le tangenti Consip non sono state trovate, e probabilmente non ci sono. Gli appalti non sono stati vinti. Il sistema Consip viene descritto come non manipolabile. Eppure buona parte della stampa italiana ha proceduto dritta e sicura puntando il dito contro il clan Renzi, descrivendolo come una banda di Chicago, che si è impossessata del potere e che stava per fare chissà che cosa”. Lo scriveva Beppe Turani in un articolo profetico di circa 1 anno fa. Un articolo in cui si chiedeva che cosa stesse capitando a tanti illustri commentatori che avevano abbandonato ogni prudenza parlando di banda di…

Le votazioni si avvicinano

Manca sempre meno alle elezioni del 4 marzo ed è sempre ricorrente da parte di tutti il tema Renzi. Non piace, è antipatico, ha sbagliato, non è di sinistra, si alleerà con Berlusconi e vai così. È il bersaglio della comunicazione coordinata (e continuativa) di tutti gli avversari politici perché visto, da una parte, come il pericolo principale (per loro) e dall’altra, forse, il bersaglio più visibile e colpibile. Nel rinnovare il mio invito, se non dovesse proprio piacervi lui, di pensare a Gentiloni, tanto uno o l’altro non importa, entrambi darebbero continuità e stabilità al Paese, spero possa essere…

Il paradosso italiano

Sembra uno scherzo del destino che uno come me si trovi in questo contesto elettorale a dover difendere il PD. Un partito che non ho mai amato fin dalla sua nascita ma che ritengo oggi l'unico che possa arginare l'ondata di quelle culture aggressive, illiberali ed antieuropee in grado, a mio avviso, di danneggiare fortemente la convivenza democratica e forse (ma non me lo auguro proprio) la stabilità stessa delle nostre istituzioni. Provengo da una cultura libertaria, laica, socialista e liberale, e con un partito nato dallo scheletro del PCI e da una costola della DC non avrei molto da…

Ma i Renziani sono fanatici?

Mi capita spesso di esprimere opinioni favorevoli alle politiche del PD di Renzi. Non è una novità. Altrettanto spesso esprimo giudizi critici relativamente ad altre opinioni politiche. Fin qui, direi, tutto normale no? Normale dialettica, normale espressione del proprio pensiero. Poi leggi i commenti e ti deprimi. “E ma voi del PIDDI!”, “Eh ma questo è tifo da stadio!”, “dici tutte minchiate, l’unica soluzione è il Movimento”. “Ah, il PIDDI, con tutto quello che avete combinato!”. Eccetera, eccetera, con litanie mandate a memoria. E uno si domanda: ma dove è finita la vecchia dialettica politica per la quale uno esprimeva…

Di Maio e la marcetta sul Quirinale

Che hanno detto oggi i giornali di Giggetto al Quirinale? Istintivamente viene da dire che si tratti di un auto-goal, eppure pare ci siano molti giornalisti che hanno preso la cosa come una leggerissima mancanza. Michele Ainis per esempio che mi dicono sia un costituzionalista, dice che "La lista dei ministri al Colle prima delle elezioni è irrituale, ma non è scorretto. Si può dire che tutti i partiti si stanno portando avanti con il lavoro. Renzi per esempio ha già escluso che non formerà un governo di larghe intese" E zàcchete (zac zac) Ainis poteva non mettere in mezzo…

Quelli che ... io voto 5Stelle

Se sentite uno dire qualcosa del genere populista, non vale dargli una craniata. Certamente vi fareste male. Se riuscite a vincere il conato di vomito che sale, rispondetegli. Io prenderei l’esempio di Roma, dove governano da quasi due anni. La loro sindaca Virginia Raggi, prona alle istruzioni ricevute dai suoi capi, è stata costretta a: Chiedere il giudizio immediato per garantirsi un processo dopo le elezioni. Altrimenti sarebbe stata rinviata a giudizio per falso (ricordate Marra in carcere e suo fratello promosso capo dei vigili?) prima del 4 marzo, quindi pessima figura per il movimento, Continuare a dichiarare il falso…

Tutto quello che non è stato fatto ai tempi di Prodi

Claudio Tito su Repubblica dice che il barometro più autentico del centrosinistra sarebbe Romano Prodi. Ma chi lo ha stabilito? Sulla base di cosa? E di quale centrosinistra? A mio avviso, e con tutto il rispetto, Prodi ha fatto il suo tempo e tra la politica di Prodi e quella del PD di Renzi c’è la stessa differenza che esiste tra l’analogico ed il digitale. Ed è veramente pazzesco, esempio di una elites politica vecchia, superata e con la testa rivolta solo al passato, che nel 2018 ancora siano in campo Berlusconi e Prodi. E questo è il simbolo di…

Abbiamo la coscienza a posto

È facile e demagogico in campagna elettorale puntare il dito sulle cose che non vanno ed addossarle tutte al governo ed al PD, dimenticando che quelle cose che non vanno e che sono ancora tante sono il frutto di oltre 70 anni di storia Repubblicana e soprattutto delle distorsioni introdotte dal ventennio berlusconiano. Ci vuole più tempo a spiegare che nel 2011 eravamo sull’orlo della bancarotta, che Berlusconi è stato mandato via a calci prima che il nostro paese deflagrasse economicamente e ci vuole più tempo a spiegare che mandato via Berlusconi anche le politiche di austerità europee hanno provocato…

Quelli che ..... Renzi mi ha deluso

Non sono pochi quelli che ti dicono “sai all’inizio mi piaceva, mi sembrava davvero uno che potesse cambiare le cose, poi con quello che ha fatto...” E li ti domandi: in che senso? Cosa ha fatto Renzi che non è piaciuto? E approfondisci. La personalizzazione del referendum: se analizziamo attentamente cosa è successo capiamo che c’è un equivoco di base. Renzi ha detto in sintesi che sul Referendum si giocava tutto, perché l’Italia aveva (e ha) bisogno di quelle riforme e che, se fosse andata male, si rimetteva in gioco e mollava. E l’ha fatto! Si è dimesso da tutto.…

Il PD l’unica forza tranquilla

Sento come uno stridio continuo nelle orecchie, un suono fastidioso che mi pare di sentire anche di notte e mi perseguita. E' la voce di quelli che parlano continuamente di sondaggi, parlano senza sosta dei voti persi dal PD, di Berlusconi vincitore, di Di Maio trionfante anche se i 5stelle non fanno coalizioni, di Grasso soddisfattissimo dell'eventuale risultato per cui soffrono e lottano, cioè veder perdere il PD. Questa malattia da sondaggio perseguita tutti, ho visto anche dirigenti del mio partito a livello locale, iniziare la campagna elettorale con la stessa espressione sul viso di chi sta per essere trasferito…

Smontiamo la bufala del PD in crisi

All’inizio, la storia ci racconta che due giornalisti fanno soldi a palate con un libro e inizia il mito de LA CASTA. Un comico che aveva intrapreso la stessa strada ne approfitta, si inserisce e crea un vero potere. No, non è un complotto, sono interessi, sono affari, sporchi e luridi affari. Demonizzare la politica rende e rende bene. Lo aveva già dimostrato Berlusconi facendosi passare per l’imprenditore di successo prestato alla politica ma allergico al “teatrino della politica”. Tutti hanno dimostrato che una volta entrati, hanno usato le stesse pratiche di sempre, nessuno ha aperto scatolette di tonno. Tutti…

Disinnescare la bomba

Qualcuno disse che una qualsiasi casalinga avrebbe fatto molto meglio di tutti i passati ministri dell’economia. Ricordo le ovazioni delle piazze. Oggi la casalinga l’hanno sostituita con una finta stretta collaboratrice della Merkel e un economista teorico dell’inutilità del PIL messi accanto a chi, a proposito di PIL, sostiene che il suo aumento sia dovuto al clima. Fantastico. Qualcun altro, invece, oggi propone la cosiddetta Flat-tax. Di male in peggio e vediamo perché. Posto che ancora non si capisce quale sarebbe la percentuale di questa generalizzata riduzione fiscale (chi dice del 23%, chi del 15% e chi si vedrà poi),…

Il compagno Casini

Devo dire la verità anche a me Casini un tempo non piaceva quando era alleato con Berlusconi. Però Casini ha abbandonato Berlusconi dieci anni fa e per fortuna non ha mai cambiato idea. Sono convinta che questa scelta l'abbia fatta nel momento in cui era più difficile farla, cioè nel momento massimo del consenso berlusconiano, quando tutti erano inginocchiati di fronte a lui, giornalisti compresi. Oggi Casini non è una persona diversa, lui è sempre stato un moderato, una persona rispettosa che continua ad avere alcune idee che non condivido, ma il suo comportamento una volta deciso in quale parte…

Gigino il tagliatore

Masochisti a parte, alzi la mano chi non vuole norme fiscali e una burocrazia più eque, semplici e chiare e che pensi non sia utile snellire e omogeneizzare l’elevatissimo numero di leggi, leggine e regolamenti che fa dell’Italia una leader mondiale. Aspirazione legittima, necessità vitale. Sembrerà contraddittorio ma semplificare non è così semplice come accompagnare i vip alle loro poltroncine dello stadio S. Paolo. Nel 2010 ci provò Calderoli con il suo falò. Così scriveva il Corriere della sera: “tagliati 189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti ai quali si aggiungono le 40mila disposizioni già abrogate in precedenza sempre da Calderoli…

Quella sinistra libera e uguale a prima

“Da questa assemblea parte una battaglia che avrà un orizzonte lungo. Dovremo costruire un grande partito che si ispiri agli ideali del socialismo coniugati con umanesimo e democrazia. Noi siamo una grande sinistra che ha nella sua storia un grande rivoluzionario socialista come Gramsci. Noi siamo il voto utile che non andrà mai con la destra”. Così Enrico Rossi, presidente della Toscana, sul suo profilo Facebook durante l’assemblea programmatica di Liberi e Uguali. Parole emblematiche, significative, molto più degli slogan ad effetto contenuti nel discorso di Grasso. Non credo che se ne renderà mai conto ma in poche parole Rossi…

Sulla questione "abolizione delle tasse universitarie" e altre storie

A parte il fatto acclarato che le tasse universitarie in Italia si pagano in base al reddito dichiarato e, in parte, in relazione al merito dimostrato, è fin troppo evidente che una misura del genere favorirebbe solo i più abbienti - in barba al più elementare principio di giustizia sociale - che oggi invece, con le loro tasse, contribuiscono al mantenimento delle strutture e dei servizi destinati agli studenti e che domani sarebbero a totale carico del contribuente (?), o forse, molto più probabilmente, non verrebbero finanziati affatto. Senza contare che questa misura non favorirebbe in alcun modo una selezione…

Per un pugno di cent

Molti ricorderanno la scena de Il laureato in cui ad un giovanissimo Dustin Hoffman l’amico di famiglia consiglia con una sola parola a cosa dedicarsi per avere un ricco avvenire: plastica. Era il 1967 ma già quattro anni prima il chimico italiano Giulio Natta aveva vinto il Premio Nobel per l’invenzione del polipropilene isotattico passato alla storia come il Moplen. Da allora sappiamo come è andata a finire e dove molta della plastica trasformata in buste di vario genere va a finire e con quali conseguenze. Sebbene in Itala una coscienza ambientalista si sia affermata con ritardo rispetto ad altri…

Biobuste: lo schifo delle bufale elettorali

Mi dicono che devo smettere di parlare dei sacchetti. Ma non posso farlo. Ciò che abbiamo dimostrato con questa polemica incredibile, è che non possediamo i contrappesi, prima di tutto non esiste più una stampa equilibrata, e non esiste un’opinione pubblica in grado di giudicare, senza arrivare all'immancabile scontro all'arma bianca, anche se decisamente in stile armata Brancaleone. Eppure la questione era semplicissima: rispondiamo come sempre in ritardo ad una direttiva europea, legata al fatto che con il pagamento di quei pochi centesimi, i cittadini siano invogliati a non sprecare, e a utilizzare le buste solo quando realmente necessario, ma…

Questione di quorum

Le discussioni purtroppo stanno a zero o, per essere precisi e tanto, tanto, ottimisti a 140/150. Sono infatti questi i numeri che al massimo si possono raggiungere se a votare il disegno di legge sullo Ius Soli si presentassero tutti i senatori senza eccezione alcuna, compresi, cioè, anche i senatori a vita (in totale 320, maggioranza quindi a 161). E pure se votasse Grasso dando luogo a un inaudito sgarbo istituzionale essendo lui Presidente dell’Aula. Questo se fossero tutti presenti. Ma l’ultima seduta ha visto mancare il numero legale e allora basta sommare il numero dei gruppi contrari che quasi…

Bruciare la strega!!! E tutto tornerà perfetto come prima

È evidente che i giornali ed i media di 3 pregiudicati (De Benedetti, Cairo e Berlusconi, persone che hanno subito condanne passate in giudicato a causa della loro attività imprenditoriale), hanno lanciato l’offensiva finale contro il barbaro fiorentino che voleva cambiare il nostro paese. E lo fanno chiedendo di bruciare la strega sul rogo. Come chiede senza vergogna quella delusione di Mario Calabresi che su Repubblica (giornale di De Benedetti ex socio di Sorgenia) addirittura chiede alla Boschi un passo indietro per salvare il PD. Più approfondisco questa vicenda delle Banche e più capisco che la vicenda Etruria è una…

Caso Boschi: una delle peggiori pagine del Corriere e del giornalismo italiano

Le pagine scritte sul caso Etruria sono tra le peggiori pagine nella storia del giornalismo italiano e si distingue in questo, per totale mancanza di obiettività, il Corriere della Sera, quello che è stato il più grande e prestigioso quotidiano italiano (pagine simili furono scritte solo ai tempi dell’infiltrazione nel Corriere della P2 e, naturalmente, ai tempi del fascismo quando il Corriere fu trasformato in un organo di propaganda del Duce). Malgrado dalla Commissione Banche venga fuori che nelle banche popolari Venete la vigilanza tollerava che banche notoriamente avviate al fallimento distribuissero ancora lauti dividendi e concedessero ancora prestiti ai…

In Italia è diventato reato parlare delle cose fatte nei 1000 giorni

È evidente che per vincere le elezioni bisogna saper proporre il futuro. E non dormire sulle cose fatte in passato. Ma si può proporre il futuro, ed essere credibili, soltanto se ci si basa sulle cose che ci si era proposti di fare e che si è riusciti a fare.  Berlusconi non è credibile proprio perché in passato non è stato capace di realizzare le cose che prometteva tanto che oggi è obbligato stancamente a riproporle. Il PD di Matteo Renzi invece ha realizzato almeno l’80% delle cose che si era ripromesso di fare. E su questo basa la sua…

L'Ilva, Emiliano e i suoi Grillini per la testa….e l'ombra del Terzo Polo

Ambedue i governatori pugliesi di sinistra che si sono succeduti, sulla questione hanno molte responsabilità personali, non solo di omissione, ma l'approccio che oggi ha Emiliano, nel suo confronto-scontro a distanza con Calenda, è puramente strumentale, il governatore uscente sa bene che sono in arrivo le politiche e che la sua posizione, non è delle migliori. Emliano, infatti, inviso agli altri esodati di Mdp ed agli altri dissidenti interni, per questioni loro che non serve elencare, è uscito anche, piuttosto male, dalle primarie del Pd, con notevoli sconfitte in casa e sa che il suo posto in lista è a…

Tutta la verità su Banca Etruria

In questi giorni ho letto ed approfondito tutto ciò che c’era da leggere ed approfondire su Banca Etruria e sulla “character assassination” costruita contro la Maria Elena Boschi. E mi sono fatto la ferrea convinzione che quella messa in moto dal circo mediatico (soprattutto La7 con Gruber e compagnia ma anche altri media dell’universo di sinistra e di destra) è davvero una “caracter assassination” basata sul nulla, sulla fuffa. E addirittura qualcuno ha paragonato questa campagna contro Renzi e la Boschi al famoso dossier Mitrochin fatto mettere in giro all’epoca da Berlusconi contro Romano Prodi, anche se costruito meglio. Ma…

Spiegare cosa è la Leopolda a chi non c’è stato e non ha pregiudizi

Nelle sue conclusioni alla Leopolda Matteo Renzi ci ha invitato a non tentare di spiegare la Leopolda a chi nei confronti di questo appuntamento annuale è pieno di pregiudizi. Non se ne caverebbe un ragno dal buco. Proverò quindi a raccontare brevemente la ottava edizione dal mio punto di vista di semplice partecipante. E provo a farlo con un po’ di presunzione anche perché la mia è soltanto la seconda partecipazione a questo evento politico. E lo faccio consapevole che un tempo guardavo le prime edizioni della Leopolda con lo sguardo accigliato tipico del censore di sinistra che vedeva messa…

Ma davvero Matteo Renzi è divisivo? O sono più divisive le richieste di abiure?

Ma davvero Renzi è divisivo oppure sono più divisivi quelli che chiedono solo abiure? Quando non hanno più argomenti sulla qualità della azione di governo dal 2014 ad oggi, tirano fuori la storia che però Renzi è divisivo. Ma divisivo de che? Cosa doveva fare Matteo Renzi di fronte alle incredibili resistenze conservatrici che bloccano l’innovazione nel nostro paese? Dimettersi come fece Veltroni nel 2010? Rinviare ogni decisione come fece Enrico Letta? Non affrontare i nodi strutturali che bloccano il nostro paese come hanno fatto i pur meritevoli governi Prodi (meritevole a mio avviso solo il primo Prodi Veltroni)? Renzi…

Irricevibile la proposta di Bettini

Goffredo Bettini in un'intervista rilasciata a “Repubblica” propone lo scioglimento del Pd perché se Renzi vuole "fare come Macron" significherebbe per il Pd "uscire dalla tradizione della storia della sinistra italiana, ed anche del centro sinistra, che, lo dice il nome, prevede anche la presenza di una sinistra". E aggiunge: "Niente di drammatico; la storia ha retto ben altre tragedie. Anche la sinistra, così, si riprenderà la sua libertà. E si concluderà l’esperienza del Pd”. Come si può notare, è un esplicito invito a Renzi e alla maggioranza del Pd a chiudere consensualmente l'esperienza del partito fondato da Veltroni e…

Impressionante come stiano tentando di cancellare la storia degli ultimi decenni. Il caso del mercato del lavoro, dell’ILVA e della Scuola

È impressionante il tentativo di scaricare i problemi della sinistra e, più in generale, del nostro paese, sugli ultimi arrivati, su una classe dirigente giovane che pur volendo non avrebbe avuto il tempo di compiere tutti i disastri che gli vengono imputati. Ed è impressionante come venga cancellata la storia degli ultimi decenni, sia quella della sinistra italiana e dei suoi dirigenti sia quella, più in generale, del nostro paese. Prendo solo 3 esempi tra i tantissimi che potrei fare per dimostrare che questo tentativo è in atto e si sta tentando di farlo diventare senso comune: il mercato del…

La dittatura dell'aggettivo

È questo che non è più accettabile, credibile e sopportabile: la dittatura dell'aggettivo. Il modesto Pisapia, per qualificare la sua manifestazione e per descrivere ciò' che lo distingue dal Pd ha parlato di un "centrosinistra radicalmente innovativo". Che distinguerebbe lui, Grasso, Speranza e altri da Renzi e il Pd. Che, sembra di capire, il centrosinistra lo vorrebbero "non radicale" o " poco innovativo". Ma basta! Letteralmente non se ne può più. La sinistra, ai miei occhi di riformista liberale, ha questo vezzo che la rende antipatica: crede di avere il monopolio del cambiamento. Ma non perché' fa, effettivamente, innovazioni o…

La Unità di tutta la sinistra contro la destra è un feticcio che non è certo porti alla vittoria

È mia opinione personale che l’unità della sinistra non sia un valore in sé. Così’ come viene predicata da molti, a cominciare da Veltroni, mi sembra un feticcio che tra l’altro non risponde alle caratteristiche palingenetiche che gli vengono attribuite, un'altra delle tante parole vuote della sinistra che un tempo avevano un valore ma che oggi ne hanno certamente un altro. Non è che io non capisca che ”più siamo meglio stiamo” (scusatemi questa reductio di un tema così nobile, per alcuni). Ma capisco anche il contrario. Capisco che moltissimi potenziali elettori di centrosinistra invece non gradiscono le alleanze ammucchiate…

Il sogno irrealizzabile di Repubblica di un PD senza Renzi

Tommaso Ciriaco su Repubblica ha scritto un articolo vacuo ed esilarante dove parla di un Renzi assediato dentro il PD. Poi se si leggono i protagonisti di questo assedio vedi i soliti nomi della minoranza, quella sconfitta nettamente alle primarie con l’aggiunta del nome di Franceschini che è abituato a cambiare spesso cavallo (lo fece scaricando Veltroni e montando sul cavallo di Bersani per poi scaricarlo e montare sul cavallo di Renzi). Un articolo vacuo ed esilarante, dove i protagonisti sono quelli di sempre, gli oppositori storici di Renzi che alle primarie presero il 20% (Cuperlo e Orlando) ed un…

Quando il populismo mina le basi della libertà

In questi giorni di concitata campagna elettorale per le regionali siciliane più volte, alcuni commentatori, hanno scritto su alcuni miei post frasi del tipo “temete la vittoria dei 5 stelle” oppure “la vittoria sarà a 5 stelle; tremate!”, ecc. Ho sempre risposto che, sì, temo la vittoria dei 5 stelle ma per motivi che nulla hanno a che fare con la campagna elettorale e con le elezioni regionali. Credo sia giunto il momento di spiegare perché. Quando, alla fine del 2016, sono state rimesse alla volontà popolare con lo strumento referendario le modifiche alla Costituzione ideate dal Partito Democratico, tutti…

Un esempio di scuola sulla differenza netta tra voto politico e voto amministrativo

Sulla base dei sondaggi, politici ed editorialisti hanno già scritto le loro dichiarazioni sul voto siciliano dando ad esso una valenza di politica nazionale. Sperando che i sondaggi si sbaglino, la storia elettorale degli ultimi anni ci dice però chiaramente che c’è una netta differenza tra il voto politico e quello amministrativo e che c’è una continua volatilità degli elettori, gli zoccoli duri sono sempre più ristretti e l’elettore vota di volta in volta. C’è a tal proposito un esempio di scuola su cui si dovrebbe riflettere. Nel 2014 oltre che alle europee si votò per tantissimi Comuni, anche importanti.…

Perché il PD, malgrado le tante cose buone fatte, può perdere le elezioni nazionali

Perché, malgrado le straordinarie performance economiche del nostro paese che vede una crescita superiore a quella di Germania e Francia, perché malgrado un riallineamento del numero degli occupati a quelli che c’erano prima del 2008 e della grande crisi globale, perché malgrado tutto questo c’è la possibilità che il PD ed il centrosinistra di governo non vincano le elezioni politiche nazionali? Perché può accadere questo malgrado la mole enorme di riforme portate a casa da un governo e da un Parlamento tra i più prolifici degli ultimi anni? E parliamo, senza tema di essere smentiti, della legge contro il caporalato.…

Prendiamo atto

Prendiamo atto che i 5stelle non vogliono le coalizioni, non vogliono fare accordi con nessuno, vogliono le preferenze in rete, in modo che possano sistemare tutti i loro parenti e amici con 9/10 click, e tutto il resto è fascismo, leggi criminali, golpe o colpo di stato e regime dittatoriale. Le loro innumerevoli cazzate sono talmente altisonanti e ripetitive che ci abbiamo quasi fatto il callo. Diciamo che ci siamo abituati, che passiamo oltre, con quel comportamento di superiorità che ci portiamo avanti da sempre, convinti che poi gli altri ci seguano...errore gravissimo!! Perché di cazzata in cazzata, questi stanno…

Poliziotto cattivo e poliziotto buono?

In un momento di iniziale scoramento del popolo del Pd, che sulla squadra Renzi-Gentiloni punta tantissimo, i due interventi del premier sono stati cosa buona e giusta. In tal modo è stato schivato l'assalto di chi li vuole dividere e nel contempo sono stati chiariti due punti: - Renzi non è un dittatore, ma uno che crede fermamente in quello che fa, - Gentiloni, non è quell'orsacchiotto di pezza che veniva descritto, nelle mani di Renzi. Ossia sono due bravi politici che collaborano anche discutendo come si fa fra amici e colleghi, sul come ottenere gli obiettivi che sono assolutamente…

Minniti è davvero un grande politico: cento ne pensa e cento ne fa

Con quel suo viso imperturbabile, anche se spesso sorridente, e la sua testa pelata da imperatore romano dell'età d'oro, Minniti non molla su nulla. Preannuncia una battaglia all'ultimo sangue agli hacker per vedere di evitare interferenze nel voto nazionale del prossimo anno, rifacendosi alle esperienze già verificatesi negli Usa, in occasione della Brexit ed in tutte le consultazioni dei paesi europei ed occidentali degli ultimi anni. I Insiste ancora sulla questione migranti, all'unisono con Gentiloni, per sollecitare la partecipazione attiva ed il sostegno economico degli altri paesi Ue alle iniziative già avviate ed in corso di realizzazione da parte dell'Italia.…

Cosa rischia di limitare fortemente l’iniziativa del PD malgrado la forte spinta innovativa impressa da Renzi?

Una scuola di politica è fondamentale per rinnovare la cultura politica del Pd. Solo con la formazione dei propri dirigenti è possibile, infatti, affrontare quei problemi di cultura politica che limitano fortemente l'iniziativa del partito. Si tratta di mettere in discussione quell’insieme di ideologie e credenze, di visioni del mondo, di giudizi e pregiudizi che si sono sedimentati nel tempo e che frenano l'iniziativa innovatrice del Pd. Perché bisogna sottoporci a questo sforzo culturale? Dobbiamo farlo perché è necessario liberarci di un'idea sbagliata: ritenere che ogni rottura di continuità con l’ideologia e la prassi del passato – in particolare, quelle…

Ma Camusso e Bersani non potevano tirare fuori questo loro istinto barricadero ai tempi di Monti e Letta?

Che le opposizioni si scaglino contro la legge di bilancio ci sta tutto. Fra qualche mese si vota e le critiche delle opposizioni si fanno più nette. Non ci sta per nulla invece l’atteggiamento barricadero di certa sinistra politica e sindacale. Parliamo di quella sinistra politica che dal 2011 al 2014 (prima dell’era Renzi)  approvò dapprima la macelleria sociale di Monti, i suoi tagli selvaggi allo Stato sociale ed agli investimenti e poi l’esangue ed inutile governo Letta che continuò in versione light la politica di rigore selvaggio di Monti (la continuità è data soprattutto dalla riproposta delle clausole di…

La leggenda dei premier non eletti

Lucia Annunziata: …“Intanto, dal 2013, abbiamo contato tre premier non eletti: Letta, Renzi, Gentiloni – più Bersani che ha vinto il voto ma non ha avuto incarico”… Le ho contate... sono 24 parole, 3 virgole, due punti, una lineetta e tre puntini. Ho pensato che per scrivere simili fesserie, una giornalista importante come Lucia Annunziata poteva fare un piccolo sforzo e costruire un pensiero più articolato, poteva costruirci intorno qualche storia interessante, con particolari e riferimenti a tempi e luoghi precisi, invece niente. Ci butta lì con queste 24 parole, la sua abissale ignoranza costituzionale e l'assoluta scarsissima conoscenza dei…

I 5 stelle e la legge elettorale

Capire le questioni legate alle leggi elettorali, soprattutto per i non addetti ai lavori è impresa difficile; partiamo, pertanto, da alcuni punti essenziali per comprendere (pur non essendo io un giurista ma solo un osservatore politico) la questione. Nel 1993 l’Italia ha cambiato l’assetto politico elettorale, passando dal proporzionale (fonte di ammucchiate di governo) al maggioritario con la cosiddetta legge Mattarella (l’attuale Presidente della Repubblica). Perché, quasi venticinque anni fa, si è sentita la necessità di passare a una forma diversa di elezione, appunto dal proporzionale al maggioritario, in cui “il giorno dopo le elezioni si sarebbe saputo chi avrebbe…

La nuova legge elettorale è il frutto del No referendario

Che i vari salvatori della Costituzione si sarebbero lamentati degli "inciuci" entro pochi mesi dal Referendum non era cosa prevedibile, era cosa ovvia, perché ovvia conseguenza del No era la necessità di continuare a fare le alleanze e le coalizioni. 10 mesi fa abbiamo votato per superare questo meccanismo, 20 milioni di persone sono andate a votare in larghissima parte per cacciare Renzi, senza neanche dare una guardata al testo sottoposto ad approvazione, o al limite seguendo le demenziali interpretazioni di Beppe, Travaglio o del Vate Imposimato (quello dei complotti sulle Torri Gemelle). La riforma è stata respinta, e con…

Le politiche attive per l’Industria 4.0

Con il piano nazionale “Industria 4.0” il tema dell’innovazione torna al centro delle politiche di sviluppo ed in un paese come il nostro, con una struttura economica caratterizzata da un’imprenditoria diffusa, realizzare un programma che punti a sollecitare le imprese ad intraprendere “la quarta rivoluzione industriale”, non è cosa facile. Il programma punta a sostenere le imprese che vogliono acquisire competitività, offrendo un supporto negli investimenti, nella digitalizzazione dei processi produttivi, nella valorizzazione della produttività dei lavoratori, nella formazione di competenze adeguate e nello sviluppo di nuovi prodotti e processi. Ma se le diverse misure dedicate al rafforzamento tecnologico ed organizzativo…

Testamento Biologico

Si è svolto nel pomeriggio del 28 settembre, all’interno del Festival dell’Unità – Tutta un’altra Roma, un dibattito molto sentito e partecipato, un dibattito fortemente voluto dal moderatore Bruno Cecchini, che ha avuto il coraggio di portare una discussione pubblica su uno dei temi più controversi del panorama politico e civile. Parlare di DAT (disposizioni anticipate di trattamento), di eutanasia, di procedure per l’alimentazione e/o l’idratazione forzata significa avere il coraggio di mettersi nella posizione di confronto e di dialogo non solo con un pensiero affine al proprio ma, ancora di più, con un pensiero divergente se non addirittura contrario…

Festival e Unità

I colori sono quelli di Roma al tramonto, il clima è quello di settembre, ma le voci e i suoni sono quelli di coloro che ci credono, di coloro che vogliono esserci per poter diventare parte attiva di quel cambiamento del quale Roma ha bisogno. Eccola una piccola clip di questo Festival dell’Unità – Tutta un’Altra Roma!  Un luogo simbolo di recupero e valorizzazione è stato reso ancor più vitale dai tantissimi volontari e simpatizzanti del PD che stanno rendendo possibile il realizzarsi di una grande festa del cambiamento. Ho partecipato all’inaugurazione, ho assistito ai primi dibattiti (altri ce ne…

RIFORMISMO. Una parola fraintesa

Origine storica del termine La parola “riformismo” viene utilizzata nel gergo politico italiano senza una chiara e condivisa connotazione concettuale e spesso in modo ambiguo. È sicuramente la più inflazionata del dibattito politico e politico-culturale italiano. Ma il termine ha un’origine storica ben precisa. Viene introdotto in Inghilterra, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, nel corso della campagna per l’allargamento del suffragio universale culminata nel Great reform bill del 1832. Il riformismo ha, dunque, innanzitutto a che fare con la democrazia e con le istituzioni democratiche liberali. È poi ripreso all’interno della complessa vicissitudine del movimento…

Quando la ragione latita

1) "L'unica cosa da fare è abbassare le tasse!" E allora abbassi le tasse (Ires, Tasi, 80 euro, Imu agricola, Irap agricola, Irap costo del lavoro, canone Rai). 2) "Abbassare le tasse non serve! Occorre diminuire il costo del lavoro" E allora fai una decontribuzione triennale per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato. 3) "Non serve! È solo un bonus. Il problema vero sono i giovani. È su loro che bisognerebbe investire!". E allora metti in cantiere una decontribuzione mirata per i giovani, che però non sia temporanea ma permanente. 4) "È inutile! Così un'azienda assumerà un giovane invece che…

Ma che sinistra e sinistra?

Quelli dell'Mdp hanno capito due cose: la ripresa economica è reale, gli occupati tornano al top, e la fiducia del paese riprende. Il partito di governo (che da noi è il Pd a guida Renzi), in questi casi, di solito può nutrire ottimismo; i meriti della ripresa economica vanno a vari fattori ma, purtroppo per le opposizioni, tra essi ci sono i meriti delle riforme di Renzi. A partire dal Jobs Act, quello che è stato il "mostro" per la sinistra ideologica dell'Mdp e prigioniera di Camusso/Landini (a proposito che fine hanno fatto?). Insomma la ripresa è dovuta anche ai…

Perché Renzi deve completare il suo ciclo politico?

Dopo il 4 dicembre, il coro degli haters di Renzi si è arricchito di una quota di persone staccatasi come uno stucco malmesso e male incollato dall’edificio del suo consenso. Inutile stabilire quanto genuino fosse questo sostegno prima del 4 dicembre. Certo non passa inosservato il fatto che parecchi di loro utilizzino contro Renzi, oltre ad argomenti condivisibili, quelli degli avversari più denigratori e/o ideologizzati contro cui si scagliavano un secondo prima che scoccasse la mezzanotte di quel fatidico giorno; né li giustifica l’adozione di misure problematiche, controverse quanto si vuole, su questioni epocali che nessun leader al mondo (Merkel…

“Il Fatto”, quelli che tirano a campare

Il Fatto fa retromarcia, accorgendosi all’improvviso dell’inadeguatezza di sora Virginia. Il detto “meglio tardi che mai” fa capolino nella versione confusa di chi segue poco e male. Quasi adducendo un che di obiettivo ad una testata che fin qui ha sponsorizzato Grillo e grillinate, naturalmente contro il nemico da abbattere che è quello cresciuto a Rignano. In un clima ormai proporzionale e con un consociativismo ancora vivo in chi ci campa e ci ha campato, l’impressione - e forse un po’ più di un’impressione - è che ciascuno cerchi di riposizionarsi anche alla bell’emeglio. Pure quando ti chiami informazione e…

Dialogo con un Non-Renziano-Non-Tifoso

Non-Renziano-Non-Tifoso: “Ma in tre anni di governo Renzi cos’ha fatto per il welfare? Ha trovato un paese con un debito mostruoso, riportato da Monti sul ciglio del precipizio da dove era lì lì per cadere, e su quel ciglio quanta cautela occorre per muoversi senza farsi male, con una decrescita intorno al -2%, una disoccupazione al 13,7 %, una marea di imprese (quelle che danno i posti di lavoro, di sfuggita) che continuavano a chiudere a un ritmo forsennato, e lui che fa? Invece di pensare agli ultimi e ai disoccupati, pensa a come fermare il trend delle imprese che…

La politica dell’insulto

Il mio esperimento scientifico è finito. Di solito ho molta pazienza, leggo i commenti, perdo tempo a rispondere, anche a quelli inutili. Però devo dire la verità, riesco a leggere e a rispondere di seguito, ai commenti di due grillini, al massimo tre, ma proprio esagerando. Perché al quarto entro di solito in una fase prossima alla crisi epilettica o allo shock anafilattico. Non so chi mi abbia inserito in un gruppo da TSO urgente, in cui senza capire ti trovi improvvisamente circondato da decine e decine di grillini assatanati. E' da ieri che rispondo, con qualche commento sensato e…

Il libro di Renzi. La teoria della "ruota quadrata"

Per chi si aspettasse un'analisi delle classi sociali in Italia, e le connessioni tra queste, l'economia, le istituzioni, il contesto internazionale, i partiti, lasci pure perdere. Questo approccio è quello cui siamo abituati noi della "sinistra storica", un approccio dove "si vede la società", se ne colgono le pulsioni, si individuano bene i fattori regressivi e i potenziali protagonisti del "cambiamento". Ma dei contenuti di questo cambiamento si vedono, quasi sempre, contorni sfumati, percorsi complessi, connessioni con mille variabili. Alla "sinistra storica" non sfugge la complessità, ma spesso ne rimane prigioniera. Renzi non è così. Non vorrei sembrare irriverente ma…

A proposito di ONG, dialoghi tra sordi, la soap opera di Geremicca e i narcisisti mitomani

Dialogo tra me ed un gruppetto di “gruppettari” di sinistra che si ispirano all’Alto Passero Saviano:  -Quelli che il PD è un partito razzista…… -  E tu che tenti di spiegargli che i governi del PD dal 2014 ad oggi hanno salvato oltre 600.000 persone…. -Ma quelli insistono e cambiando tavolo ti accusano di non volere lo Ius soli….. -  E tu che li guardi tramortito e, pur pensando che hai davanti persone che non stanno bene e che si drogano, tenti di spiegare loro che lo Ius soli è una legge proposta dal PD, che il PD ha votato alla…

Quale PD: riflessioni estive in vista delle prossime elezioni

Non ho ancora letto il libro di Matteo Renzi e mi riservo di rivedere, se del caso, queste mie sommarie riflessioni dopo averlo fatto. Ora mi baso solo sulle argomentazioni inserite nei due interessanti articoli sul tema che potremmo chiamare: "Quale Pd: riflessioni estive in vista delle prossime elezioni", pubblicati da Goffredo Bettini col titolo “Perché il libro di Renzi va letto” su Huffington Post, e Mario Lavia, col titolo “Spalancare le porte altrimenti si perde” su L'Unità, durante l’ultima settimana di Luglio. Bettini affronta - dice lui senza alcun pregiudizio - alcune tematiche sortite dalla lettura del libro Avanti,…

Renzi fa bene

Renzi, fa bene, si è un po' distaccato dal tran tran del teatrino politico. Lo vedo in giro per presentare il suo libro (una lettura interessante). Lo immagino a lavorare, con una certa discrezione in questo periodo, come segretario del maggiore partito di governo, sulle cose che contano. E, spero anche, a fare qualche bagno co sto caldo. Fatto sta che Renzi appare un po' distaccato dalle polemiche e dall'agitazione politichese. E c’è chi, per questo, non sa come riempire le pagine del giornale. E così la mattina, sfogliando il Corriere della Sera (l'unico giornale che "sfoglio" mentre, invece, io…

E’ lui o non è lui?

C’è ancora chi si domanda: ma è lui o non è lui? Qual è il vero Roberto Speranza, quello dai giudizi entusiasti sul Governo Renzi o quest’altro che va affermando l’esatto contrario? E’ il giovanotto dal timido sorriso o dallo sguardo malevolo puntato pure su chi si scambia un semplice abbraccio? E’ l’accorto politico conscio dei rapporti di forza parlamentari e del fatto che gli effetti di certe riforme si vedono solo col tempo o il figlio triste e rancoroso del vecchio settarismo gruppettaroide che ha provato, finché c’è riuscito, a recitare la parte del giovane riformista? O forse, nonostante…

I meriti vanno conquistati!

Pur di non concedere meriti, qualsiasi risultato ottenuto dai governi Renzi o Gentiloni viene minimizzato. Si dice che è merito altrui, che ce lo aveva chiesto la UE, che lo hanno fatto anche altri governi, che c'erano altre priorità, che rimane molto da fare. E poi critiche senza fine, senza memoria, a volte senza verità, spesso con pretesti, a volte come alibi. Se questo non è pregiudizio, cos'è? Avevo scritto questo commento breve dopo lunghe e inutili discussioni con alcuni contatti che ad ogni risultato ottenuto, in qualsiasi campo, davano risposte minimizzando i meriti. L’ultima tra queste: “i riconoscimenti vanno…

Se vuoi essere comunità, non puoi criticare se non ottieni un posto

Posto che i diritti civili sono lo sfondo del Partito Democratico come dimostrato dal suo segretario anche negli anni di governo (ed un dipartimento apposito risulterebbe persino riduttivo), la questione su cui riflettere è anche un’altra: il PD che fatica ad essere una comunità. La polemica che attraversa ogni decisione su nomine ed incarichi, puntualmente nasce dall’obiezione di chi si sente candidato a tutto. Criticare chi critica diventa un’impresa quasi impossibile, pena l’accusa di “servilismo” a chi osa commentare diversamente e condividere, in questa fase, le scelte del segretario Dem. Come se fosse una colpa sostenere la visione di sempre,…

La prova del nove. Gli altri o il PD?

Non c’è trasmissione televisiva, giornale, dibattito che non abbia, ormai da 4 anni, ad oggetto Renzi. Quello che ha fatto, quello che dice, quello che pensa, quello che farà, quello che potrebbe fare. Ci sono analisti politici, veggenti che passano ai raggi X il personaggio le ambizioni, le azioni, le intenzioni. In base a ciò, bocciano lui ed il suo partito, di conseguenza promuovono altri. Proviamo ad invertire il processo. Di Renzi sappiamo tutto, la realtà e la verità alternativa (quella dei social e lo storytelling quotidiano). Renzi democraticamente (in base alle regole previste dallo statuto del PD) è diventato…

A che gioco giocate, signori dei giornali?

Ormai è chiaro il copione del commento politico professionale, cioè del club dei dieci/quindici opinionisti che fanno l'opinione istituzionale e ufficiale sulla situazione politica italiana. Non è che ci sia una regia: editorialisti, commentatori delle note politiche dei grandi giornali, talkshow men and women hanno strategie diverse. Ma prevalgono, nella rappresentazione politica, alcuni topos e luoghi comuni. Che confezionano uno scenario semplice e unilaterale. Che è questo: si dipinge un quadro politico in cui questo club di commentatori ha rinunciato del tutto a segnalare problemi, limiti, pericoli che riguardino i due grandi competitors del Pd, 5 Stelle e Destra. A…

Perché tanto odio?

Le critiche a Renzi non sono certo una novità. D'altronde dovremo prendere atto con rassegnazione, che lui è il responsabile di tutto. Ultimamente è stato accusato del rischio di estinzione della Primula di Palinuro, pare che le scarse fenditure nella roccia e la difficoltà di attecchimento, siano dovuti ai suoi interventi nelle trasmissioni televisive, in prima serata. Non ci credete??? Fate attenzione al fiorire di commenti giornalieri; le proposte di Renzi sono sempre sbagliate, lui ci ha persino provato a dirle al contrario, ma si alzano lo stesso i cori degli oppositori che chiedono esattamente quello che consideravano sbagliato il…

Enrico Letta, l’uomo invisibile

Chiunque di noi è stato parte di una comitiva, ha vissuto e vive in un ambiente di lavoro, ha avuto (da ragazzo/a) compagni di gioco, compagni di viaggio, amici con cui passare il tempo libero, così come colleghi di lavoro. In questi ambienti, ci sono sempre, quelli più dinamici, propositivi, i cosiddetti leader; quelli che si contrappongono sempre, e quelli di mezzo. Chi sono quelli di mezzo? Quelli di mezzo sono gli invisibili. Quelli che seguono il gruppo, quelli che o non hanno opinione o si adeguano, quelli che “lisciano il pelo”, insomma quelli che non si espongono mai. Sono…

Massimo Recalcati spiega la radice profonda dell’odio che si è coagulato contro Renzi

Massimo Recalcati vive e lavora come psicoanalista a Milano. Insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università degli Studi di Pavia, ed è titolare della cattedra Psicoanalisi e scienze umane presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Verona. È direttore scientifico della Scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA, Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata. Ha fondato nel 2003 Jonas Onlus, centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi. È membro analista di Alipsi, Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi e di Espace Analytique. La sua attività scientifica si è articolata in alcune direttrici tematiche fondamentali attraverso gli studi su Jacques Lacan,…

Non ti muovere. Lasciati Massacrare (senza il diritto di difesa)

Sono ormai 4 anni che Matteo Renzi è arrivato nella stanza dei bottoni, vi è entrato e ne è uscito, in discontinuità con il passato, di sua volontà. Grazie alla sua carica innovativa, alla novità che rappresentava, agli obiettivi ambiziosi che si poneva, contrapposti ad una politica che in Italia ed Europa aveva perso ogni credibilità, è riuscito nell’impresa di arrivare al timone del Paese. Nei 1.000 giorni nessuno ha fatto mai quanto lui; cose giuste, sbagliate, certamente con l’obiettivo di migliorare il Paese. Lui ha una visione; la sua esperienza amministrativa locale gli consente di sapere quali sono i…

La Annunziata perde la calma e si scaglia furibondamente contro Renzi

La Annunziata sembra tornata ai tempi della sua giovinezza. Per la Annunziata erano i tempi in cui, come lei stessa ha raccontato con linguaggio epico e senza mai chiedere scusa, all’Università di Roma tirava i sampietrini contro Luciano Lama e gli operai del Pci. Ma in verità la Annunziata (che fa quella di sinistra ma è stata anche la Direttrice responsabile di una rivista del gruppo Bilderberg) appare sempre più la vera erede di quel Luigi Cavallo (collaboratore di Edgardo Sogno ed un tempo infiltrato a sinistra) che teorizzava che il modo migliore di sconfiggere le sinistre era quello di…

Giannini e Repubblica non ce la fanno proprio

Massimo Giannini non ce la fa proprio. Anche quando, lo si capisce, condivide le idee di Renzi, deve per forza trovare un ma però per mettere in cattiva luce l’ex premier. Ecco cosa dice oggi sulla proposta di Renzi (quella sul patto dei 5 anni con l’Europa). “L’idea che l’ex premier ha anticipato a Repubblica chiamandola l’uovo di Colombo “potrebbe anche essere buona”, ma andrebbe “condivisa con l’Europa e con l’Italia”, non “buttata nel dibattito pubblico” e “sostenuta a sportellate” come sta facendo il segretario del Pd“. E’ evidente caro Giannini che la proposta deve essere condivisa con l’Europa, Renzi…

Veri amici di Matteo

Non c'è dubbio che a 5 anni dalla sua ribalta della politica nazionale, la comunicazione di Matteo Renzi debba trovare una dimensione diversa. Non è più il guascone che viene dalla provincia, con la sua carica esplosiva ed innovatrice. In questi anni ha conquistato il PD, è stato premier per 1.000 giorni, ha tenuto la ribalta internazionale ai più alti livelli, ha avuto clamorose vittorie e una grande sconfitta. Quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti: molto poco, dicono gli oppositori; tanto e bene, ed oggettivamente come mai nessuno prima, dicono i suoi sostenitori. Mai nessuno è…

L’insoddisfazione perenne dei riformisti. Non ci accontentiamo mai

Poteva essere fatto di più nei 1000 giorni sul tema della giustizia? Un riformista non è mai soddisfatto, sa che sempre si può fare di più. L’insoddisfazione del riformista è perenne. Ma il riformista sa che se si parte da zero e si vuole 10, se poi si ottiene 5 si festeggia e si riparte per arrivare a 10. Nel frattempo che in futuro si completino le riforme, e ciò potrà avvenire solo se le forze riformiste vincono le elezioni e prendono il potere senza condizionamenti, (e a meno che nel frattempo non arrivino le armate rivoluzionarie per lenire la…

Autogol e mezze stagioni. O della pura sinistra

Ci sono persone che si definiscono compagni e che solo per questo si considerano depositarie assolute del patrimonio della sinistra, le uniche detentrici della Verità, le sole a sentirsi autorizzate al rilascio della ricetta giusta per guarire i mali del mondo. Persone che pure quando si mostrano con la tipica aria sofferta e meditabonda dell’intellettuale alle prese col sacro fuoco del dubbio confermano invece tutta la loro supponenza. E guai a contraddirle perché la supponenza si trasforma immediatamente in livore e allora via a minacce, ricatti e al puntuale e rigoroso sinistro sbatter di porte. Persone incapaci di sostenere un…

Le élite italiane, il circo mediatico-giudiziario ed i veri motivi dell’affondo contro Renzi. Riepilogo delle clamorose inchieste finite con un nulla di fatto

I motivi veri per cui in molti vogliono far fuori Matteo Renzi non stanno nelle chiacchiere sulla inclusività, le alleanze, le tende e il vinavil o l’antipatia del personaggio. Queste chiacchere costituiscono soltanto il contorno ad una strategia ben più complessa, contorno a cui una sinistra autodistruttiva, per motivi diversi, nobili e meno nobili, si presta come spesso è accaduto nel corso della sua storia. I motivi infatti sono molto più profondi e sono legati al tentativo finora solo in parte riuscito di modificare abitudini, procedure, atteggiamenti che per decenni le élite italiane finora al potere hanno impunemente praticato e…

Centrosinistra: dubbio tra vittoria e sconfitta

Walter Veltroni annuncia che il Partito Democratico corre da solo alle elezioni politiche, oltretutto con un deciso: "Basta, andiamo da soli"! L'estrema sinistra esclusa da qualsiasi alleanza, ovviamente protesta, ma Veltroni viene difeso a spada tratta per questa decisione, il primo Scalfari nella prima pagina di Repubblica che, anzi, esalta Walter che finalmente fa questa scelta, Prodi che lo appoggia convintamente, ricordando come i vecchi alleati siano quelli che hanno sempre lavorato per la caduta dei suoi governi. No no tranquilli, non siamo in un mondo parallelo, siamo tutti qui, ma tutti senza memoria. Qualcuno, infatti, ricorda ciò che è…

I ballottaggi dimostrano che non ci sono praterie a sinistra

E’ evidente che un insieme di vecchio ceto politico moribondo (di destra e di sinistra) e di populismo fasciogrillino hanno come primo obiettivo politico l’isolamento del PD. Non bisogna avere paura di essere isolati dai La Russa, dai Brunetta, dai Gasparri, dalle Santanchè, dai Vendola, dai Bersani, dalle De Petris, dai Fratoianni, dai D’Alema, dagli Speranza. Né tantomeno bisogna aver paura dell’odio che sul PD riversa Grillo ed i suoi meravigliosi ragazzi. E’ un periodo malmostoso. In cui il nuovo lotta con il vecchio. E da cui non se ne esce cercando accordi con quelli che sono i responsabili principali…

Questa è tutta brava gente

La nuova segreteria del Partito Democratico, tutta gente perbene. Incensurati, giovani, professionisti, tutti con esperienze lavorative o amministrative, colti, brillanti e determinati. Un gruppo che condivide un progetto, una visione di cambiamento sia del partito che del Paese. Un gruppo post ideologico, pragmatico, consapevole dei nuovi equilibri nazionali, europei e mondiali.  Una nuova idea di sinistra, più realistica: si deve creare ricchezza per poter sostenere il welfare. Insomma invertire l’ordine; finora la sinistra conservatrice ha sempre sostenuto la primazia del lavoro sull’impresa, tra l’altro non riuscendovi, incidendo negativamente sulla produttività e favorendo la deindustrializzazione e delocalizzazione. Risultato? Aumento della disoccupazione…

Terzo settore: 190 milioni per sostenere le imprese sociali

Coi pareri delle Commissioni parlamentari competenti e della Conferenza Stato-Regioni sui decreti legislativi, si completerà, entro il 2 luglio, l’attuazione della riforma del Terzo settore voluta dal governo Renzi. Sono resi disponibili 190 milioni di euro per finanziare le norme fiscali di maggior vantaggio. Un primo passo importante che può ancora essere migliorato proseguendo sulla strada che consente alle organizzazioni interessate di liberarsi dai troppi lacci e lacciuoli burocratici. La definizione di Giorgio Ruffolo Finalmente abbiamo una definizione giuridica del Terzo settore, espressione finora utilizzata solo come categoria sociologica. In origine si pensava ad un “terzo sistema”. Così infatti Giorgio…

In affettuoso e rispettoso dissenso da Walter Veltroni e Giorgio Napolitano

Walter Veltroni e Giorgio Napolitano sono due compagni che appartengono alla mia storia politica. Ho più consonanza con le idee di Walter, forse a causa anche della conoscenza personale e dell’età (siamo entrambi del 1955). Di Napolitano ho stima ma l’ho sempre considerato troppo politicista, freddo, anche se, con il senno del poi, bisogna riconoscere che nella polemica interna al PCI le sue posizioni erano quelle giuste (nel solco della linea e delle elaborazioni di Giorgio Amendola). Per questo trovo faticoso in questi giorni dissentire fortemente da loro. Walter molto prima di tutti noi aveva intuito che la strada da…

L’opposizione preventiva nel partito

Il 30 aprile l'esito delle primarie del PD ha sancito la vittoria di Renzi con quasi il 70% di consensi; Orlando con quasi il 20%, ed Emiliano con il 10%. Poi c'è stata l'Assemblea Generale del partito che ha nominato i componenti la Direzione del partito. Ieri ad un mese dalle primarie si è riunita la direzione per nominare i componenti la Segreteria e completare il quadro dirigente del partito. Dal 30 aprile, giorno delle primarie, non essendoci ancora il nuovo quadro dirigente, la nuova segreteria (non si era ancora insediata) non ha compiuto alcun atto. Però, 5 giorni fa…

Mario Calabresi, un Direttore in incognito. Le fake di Repubblica.

Mario Calabresi, Direttore in incognito di Repubblica in un suo articolo monta in cattedra e ci dice perché converrebbe votare a scadenza naturale provando ad approvare sei riforme che lo scioglimento anticipato rischia di non far approvare. Io spero naturalmente che il Parlamento approvi al più presto queste sei riforme volute dal PD (e Calabresi farebbe bene a ricordarlo), parliamo di ius soli, di biotestamento, di reato di tortura, di nuovo codice antimafia, di legalizzazione della cannabis, di riforma del processo penale. Ma farebbe bene Mario Calabresi a ricordare anche che i 1000 giorni sono stati 1000 giorni in cui…

La laurea ormai è superata

Gli italiani sono strepitosi, tutti specializzati in qualsiasi campo dello scibile umano. Appena un anno fa si occupavano di estrazioni petrolifere con una preparazione invidiabile. Sapevano tutto delle trivelle, anche di quelle addette all'estrazione di gas metano, che secondo loro inquinavano l'ambiente inondandolo di petrolio. Contraddizioni in buona fede, che non scalfivano nemmeno per un attimo le loro convinzioni, soprattutto quando mi davano addosso come amica dei petrolieri e della casta. Io ci ho provato a spiegare che la difesa dell'ambiente richiede un percorso lungo e difficile e che nonostante lo sviluppo di nuove tecnologie, la green economy è ancora…

Future Alleanze

E' bastato ascoltare alcuni interventi al convegno di MdP per farmi le idee chiare. Anzi chiarissime. Questa sigla fra l'altro -MdP- pensateci, è stata creata apposta, stimola la fantasia e ci si arrovella un po' per cercare di capire che cavolo vuol dire, ma questo non è l'argomento principale... Dicevo che bastava ascoltare, e infatti io ho ascoltato per primo Bersani sostenere restando serio, che un accordo con il PD si può trovare. E li chiunque si ferma convinto di vedere una svolta ... che Bersi sia rinsavito? Che finalmente abbia capito, che senza il PD il partito dei fuoriusciti…

Lavoro di cittadinanza: puntiamo sullo scambio tra generazioni

Il grande pediatra e psicanalista britannico, Donald Winnicott, era convinto, già alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, che una società si potesse reggere a condizione che i giovani e gli anziani interagissero, in forme progettate di dialogo, inteso come empatia, ascolto e accompagnamento reciproco, fare insieme, partecipazione. Lavoro di cittadinanza e dialogo intergenerazionale Una società come quella di oggi, che sconta un’erosione continua di beni relazionali, deve necessariamente porsi il problema di invertire la tendenza progettando un lavoro di cittadinanza, fondato sul dialogo intergenerazionale e costruito in ambiti di interesse generale: agricoltura sociale, manutenzione del territorio, valorizzazione del…

Nessun complotto. Solo un trasparente regime mediatico giudiziario.

Fossi un giornalista serio, oltre a domandare a De Benedetti quando intende restituire a MPS i finanziamenti che ha preso a suo tempo, metterei in fila una serie di avvenimenti degli ultimi anni e ci ragionerei sopra per un bel po’. Sempre il solito copione. Si apre un indagine. I media ed i talk show ci si buttano a pesce e scatenano una tempesta mediatica contro il PD che provoca sicuramente arretramenti nei sondaggi. Poi tutto finisce con archiviazioni o assoluzioni. Ma il danno mediatico era ormai stato fatto. Non amo le dietrologie ed i complotti. Amo però mettere insieme…

Un po’ di ironia e anche un po’ di serietà

Certe persone che si autodefiniscono di sinistra proprio non le capisco. Se la prendono con Renzi perché avrebbe lasciato un deserto, un'autostrada a sinistra. Ma caspita, dico io, che fantastico! Quello spazio immenso potrà finalmente essere riempito dalla vera sinistra. I partiti ci sono, i dirigenti anche, i politici navigati pure... I programmi, i contenuti...anche. Di che lamentarsi. Ora quelle masse potranno dare sfogo e voti a valanga per far rinascere quella sinistra che non c'è più da anni. Se fosse stata tutta colpa di Renzi, dovrebbero invece ringraziarlo. Se invece vogliamo essere seri e onesti, e andassimo a vedere…

La dissennata rassegnazione alla vittoria del m5s

In Italia, la Sinistra e la Destra vivono oggi un’avventura parallela. Mentre, dopo la scissione, il Pd è impegnato nella lotta per le primarie, Forza Italia si conta e, assieme a Lega e a FdI, fa prove di ricompattamento in vista delle prossime elezioni. Ma se a differenza della Sinistra (che, spesso in coincidenza delle consultazioni, insegue nuovi orizzonti relativi alla scissione dell’atomo), alle urne la Destra si è sempre dimostrata coesa, oggi anche da quelle parti c’è scarso entusiasmo. Sinistra e Destra sembrano osservare immobili l’avanzata del M5s che – malgrado flop e autoritarismi – continua a salire nei…

Chi scrive le battute ad Andrea Orlando?

Orlando è un ex ragazzo dall’aria troppa compassata, non ha slanci oratori particolari, diciamo che a sentirlo provoca sonnolenza anche se spesso dice cose interessanti. Insomma ha poco carisma (e non mi venite a dire che si può essere un leader se non si ha carisma). Ma qui non mi interessa parlare del carisma di Orlando che resta in ogni caso uno dei migliori ministri dei 1000 giorni di Renzi. Orlando, ribadisco, è un ex ragazzo educato ma ogni tanto se ne esce con frasi apodittiche, non dimostrate e di cattivo gusto che fanno a pugni con questa sua immagine…

E ora fate autocritica

Il trionfo di Renzi tra gli iscritti è una sonora lezione non solo per Orlando ed Emiliano. Ma per tutta la classe dirigente e i politici che si richiamano alla sinistra di provenienza ex Ds ed ex PCI. Non solo gli scissionisti, dunque. Anche qualcuno (Macaluso e altri) a cui io mi sento più vicino. Tutti costoro hanno scommesso sulla fine politica di Renzi. Hanno fatto calcoli fondati su un presupposto sbagliato: che il Pd fosse, in fondo, ancora quello di prima; che fosse, ancora, la vecchia ditta. E che Renzi fosse un prepotente usurpatore che si stava, illegittimamente, appropriando…

Il week-end di Virginia

Questo fine settimana è stato tanto tanto bello ma pure faticoso. Infatti i giorni prima ero stata in vacanza in montagna dove mi sono divertita un mondo a sciare, a giocare a pallate di neve e a fare i pupazzi con la neve. La neve era bianca e fredda ma per fortuna avevo i guantini termici comprati da Cisalfa perché lì sono onesti mentre invece che da Decatlon perché il mio papà Beppe dice che sono cattivi perché sono una multinazionale. Io invece pensavo che la multinazionale era la scuadra dell’Italia che giocava tante volte. Poi sono dovuta tornare a…

Ora tutti scoprono che il grillismo è di estrema destra, solo Bersani e Zagrebelsky credono ancora alle favole

Non c'era bisogno delle frasi eversive dell'on. Luigi Di Maio, o delle decisioni d'autorità di Beppe Grillo, per capire che il grillismo è un movimento di destra, anzi di estrema destra, anzi fascista ed eversivo dell'ordine costituzionale. Sarebbe bastato analizzare - come abbiamo fatto io e qualcun altro - i principi fondanti del M5S per comprenderne immediatamente la natura autoritaria e antidemocratica. Infatti il grillismo rifiuta la democrazia rappresentativa e di conseguenza rifiuta l'autonomia dell'azione politica e istituzionale, ossia l'autonomia dei singoli rappresentanti politici. E questo rifiuto nasce non come conseguenza di un'originale elaborazione teorica ma per un motivo molto…

Voucher, Minzolini e assenze in aula del lunedì. Ormai la politica italiana non discute più della sostanza

E’ difficilissimo ormai parlare di politica con un minimo di oggettività e soprattutto dimensionando e dando la giusta importanza ai singoli episodi. Ogni episodio è utilizzato per la polemica quotidiana e a questo fine viene ampliato a dismisura il suo reale significato. Negli ultimi giorni abbiamo avuto la prova di questo su 3 questioni che hanno assunto la supremazia mediatica, sui giornali e soprattutto sui social, oscurando cose ben più importanti ed a mio avviso meritorie di essere segnalate. 1) Per mesi la Commissione competente della Camera ha lavorato giorno e notte per trovare un accordo (poi trovato) su una…

Il punto dopo il referendum del 4 dicembre 2016

E’ utile ripetere sinteticamente una parte dei quesiti oggetto del referendum: -        -  Eliminazione del regime paritario fra Camera e Senato; trasformazione del Senato (ridotto nei suoi componenti da 315 a 100) in un Senato delle autonomie. -        - Eliminazione del CNEL. -        - Eliminazione delle province. Inoltre, era stata approvata dal Parlamento una nuova legge elettorale, l’Italicum, valida solo per la Camera (in quanto la funzione del Senato era ancora in attesa di conferma referendaria), che mirava ad assicurare una chiara maggioranza attraverso un ballottaggio ed un premio di maggioranza. Avrebbe assicurato…

Anno del signore 2017, l’Italia ha un problema: Matteo Renzi

Sono mesi che giornali, radio e televisioni non parlano di altro. Matteo Renzi è il problema dei problemi. Non fa paura la destra xenofoba di Salvini e Meloni; non fa paura un movimento che appartiene ad un comico e ad una azienda guidata da un erede, nessuno li ha eletti, però hanno potere assoluto sui loro adepti. Anzi a questi viene data voce e tutto si perdona. Gli attacchi arrivano da destra, sinistra, centro, giornalisti, conduttori, opinionisti, pubblici ministeri, comici, attori di satira….forse si fa prima a dire chi parla bene di Renzi o chi non ne parla. Essendo testimone…

Le inchieste che hanno condizionato la politica italiana

Caso Penati. Casino mediatico. Scagionato. Caso Errani. Casino mediatico. Scagionato. Caso Cioni. Casino mediatico, un calvario lungo 10 anni. Scagionato. Caso Margiotta. Casino mediatico. Scagionato. Caso Tedesco. Casino mediatico. Scagionato. Caso D’Alfonso. Casino mediatico. Scagionato. Caso Venafro (tentativo di incastrare Zingaretti). Casino mediatico. Scagionato. Caso De Luca. Casino mediatico con complicità Bindi. Scagionato. Caso Graziano. Casino mediatico. Scagionato. Caso Tempa Rossa. Casino mediatico con dimissioni Guidi. Finita nel nulla. (in questa direzione sta andando anche la famosa indagine su Mafia Capitale per gli esponenti PD, molti prosciolti) Ognuno di questi casi, amplificati dalla stampa e dai media, si sono svolti…

Non accettiamo il linciaggio del migliore leader per il paese #iostoconrenzi

La Repubblica parla di tempesta perfetta su Renzi. A leggere le prime pagine dei giornali oppure ascoltando i tg ed i talk show sembra proprio che Matteo Renzi sia come Craxi ai tempi di tangentopoli: messo all'angolo, intimorito, sconfitto. Ma le cose non stanno così, le cose non sono come sembrano. Che sia in corso in attacco violento basato su tutto tranne che su fatti certi ed indiscutibili non c'è il minimo dubbio. Che vada in porto come loro signori sperano è un'altra questione. Molto dipende da noi, da ciascuno di noi. Questi processi sommari si basano sempre sull'intimidazione e…

Le riforme né di destra né di sinistra che sono necessarie per fare politiche di sinistra

Chi dice che destra e sinistra non esistono più dice certamente una gran fesseria. Destra e sinistra esistono ed anzi oggi la loro differenza è più chiara di qualche anno fa. Ma io sono convinto che in Italia per rilanciare la crescita e creare lavoro e occupazione sono necessarie riforme strutturali che non sono né di sinistra né di destra. E’ necessario riformare radicalmente la Pubblica amministrazione, mettendola in condizione di accelerare le decisioni e rendere il sistema Italia uguale a quello dei migliori paesi europei. E lo si può fare rompendo antichi privilegi ed incrostazioni burocratiche accumulate negli anni.…

Ma Repubblica è contro o è a favore del Fiscal Compact e della austerity che strozza la crescita?

Non capisco e non me ce faccio capace. Il quotidiano la Repubblica ed il fallimentare conduttore di Ballarò, Massimo Giannini, hanno fatto nei mesi scorsi una campagna contro Renzi sostenendo che è un leader non di sinistra e sicuramente liberista. Negli ultimi giorni cavalcano invece le richieste UE di correzioni dei conti addossando al governo Renzi la colpa di non rispettare i parametri europei. Queste opinioni bypassano un fatto politico di fondo e cioè che le scelte economiche di un governo sono scelte politiche e, sulla base di questo assunto, le leggi di bilancio Italiano rispondono all’input politico di contestare…

Non è scontato che in prospettiva la scissione indebolisca il PD

Editorialisti e commentatori riempiono le pagine dei giornali parlando delle vicende PD usando cliché prefabbricati a cui attaccare intere paginate di nullità. Lo capisco. Le copie si vendono così, non provando a mettere in campo punti di vista diversi, più approfonditi e seri. Ad esempio è il solo Francesco Cundari a sottolineare un aspetto paradossale della scissione che nessuno prende in considerazione. Ecco cosa scrive lucidamente Cundari: “Nel corso della storia abbiamo visto molte volte opposizioni chiamare il popolo alla rivolta contro un regime che negava libere elezioni, minoranze minacciare scissioni di fronte a maggioranze che rifiutavano di lasciare esprimere…

Questi si scindono dalla storia

Siamo davvero al sesso degli angeli. Si può giustificare una scissione con il tema delle date del voto o del congresso? Se Renzi, che ha già dovuto, parzialmente, cedere sulla data del voto (ha detto, ovviamente, "la data non la decido io ma il Capo dello Stato") dicesse "il congresso a dicembre" di colpo il Pd tornerebbe unito? Non scherziamo. Il Pd è diviso da una questione politica sostanziale. Non di date. E ormai si è portata tale divisione ad un punto di non ritorno. E non per colpa di Renzi. Quello che divide il Pd è Renzi e la…

Scoop di Manrico.social: le confessioni di un dalemiano pentito che ha deciso di collaborare

Illustri compagni Ho deciso di vuotare il sacco. La mia coscienza non riesce più a tenere il silenzio. Ho deciso di collaborare con la giustizia storica. Di fronte a mia figlia non posso più sopportare l’onta di essere stato un appartenente al gruppo degli adoratori di D’Alema e dei suoi seguaci senza se e senza ma. Ho perpetrato questo reato storico per lunghi anni, a grandi linee possiamo dire dal 1975      agli ultimi anni del millennio. Sono stato un soldato ubbidiente e combattivo ed ho reclutato al crimine politico molte altre persone. Iniziai giovanissimo, nella prima metà degli anni 70,…

Il canto del cigno del vignaiolo ex velista. L’ultimo ballo di una intera classe dirigente

Ho letto con divertimento (misto a rabbia) l’intervista di D’Alema sulla Repubblica ricavandone l’impressione di un uomo politico ormai disperato e che ha chiaro che ormai è al suo canto del cigno. Fa impressione leggere una così sfacciata sequela di bugie e di analisi raffazzonate e propagandistiche. Ed è esilarante l’affermazione di essere, (lui, baffino) tra i fondatori dell’Ulivo. Esilarante perché è noto a tutti noi che il vignaiolo fu a suo tempo un acerrimo nemico dell’Ulivo. Non credo di rivelarvi un segreto se vi dico (i miei compagni di Roma lo sanno da tempo) che io sono stato sin…

Perché dicono che Renzi non è di sinistra?

Il mantra stantio agitato da alcuni dirigenti e militanti del PD è l’affermazione che Renzi non è di sinistra e che ha snaturato il PD. Mi sono domandato perché Renzi non sarebbe di sinistra. E la prima difficoltà che ho avuto è stata una difficoltà a classificare la parola sinistra, a dargli un contenuto che non sia solo l’agitazione delle sempre vive parole d’ordine della giustizia sociale e della uguaglianza. La libertà, in tutti i suoi aspetti ad esempio, è una parola d’ordine della sinistra? Il tema è molto più complesso di quanto sembra. E mai come in questo momento…

Destra e sinistra?

C’è un asse “solidale” che si protrae anche dopo il 4 dicembre e che è quello tra destra e sinistra. Ostia è solo l’ultimo caso, nel pieno di una restaurazione che mette insieme tutto ed il suo contrario, col referendum costituzionale a fare da spartiacque tra nuovo e vecchio nella ritrovata confusione in cui è difficile distinguere tra chi sta da una parte e chi dall’altra. Posto che il tema dell’appartenenza è una giustificazione cara a chi manca, ormai, di contenuti, vien da chiedersi se la scena politica attuale consenta una scelta sulla base dei vecchi schemi che pure si…

Digital e il PD

Chi si interessa dei democratici a Roma non ha vita facile. Il fallimento dell’esperienza di Marino, le vicende mediatico giudiziarie perennemente aperte, due cocenti sconfitte elettorali hanno messo in un limbo quel che restava di una formazione, già scossa da problemi endemici, in dissonanza coi tempi politici e lontana dai cittadini. Siamo in una “periferia” della politica difficilissima da raggiungere per i cittadini che vogliono impegnarsi. Una zona lontana da un pensiero politico nuovo e originale, inquinata senza volere dal rischio di dialogare solo con se stessi. Il tentativo di alcuni forum di “tornare alla politica” e di allargare l’orizzonte…

Bauman, Di Battista e Renzi

Un locale di Milano. Un giovane affascinato da Di Battista. Mi propina una delle tante ridicole bufale sul referendum costituzionale. Gliela smonto con poche battute. Fronteggia lo scorno replicandomi: “Ti piacerebbe trombare come il Dibba, eh?” Le risate sfrenate m'impediscono di ribattere. A che pro, poi? Ha 26 anni, una laurea, una buona occupazione, nessun deficit intellettivo. È nato dieci anni dopo il crollo del muro di Berlino. Non ha alcun legame con le vecchie categorie politiche, di cui ignora i fondamenti stessi. È una cellula di quella massa caotica, irrelata e sgrammaticata che, come spiega Bauman, ha sostituito la…

La professoressa bella ma indisciplinata

Racconto un episodio accadutomi ieri; tornavo in macchina verso casa, attraverso un incrocio, dalla mia sinistra vedo venirmi addosso una macchina, lei aveva lo stop ed io la precedenza, brusca frenata. Faccio segno che lei non ha rispettato lo stop, per tutta risposta, la signora al volante mi fa il gesto "classico". Non è successo nulla, fortunatamente, vado via per evitare discussioni inutili. Passo dal fruttivendolo, e chi ti trovo, la signora indisciplinata che stava facendo la spesa. Lancio una battuta, "andiamo di fretta questa mattina?" Lei mi guarda, si fa rossa (non è male), e mi dice che io…

Le falsità de l’Unità, o meglio di un suo giornalista, su voucher e jobs act

Il giornalista dell’Unità Massimo Franchi, che già in passato si era contraddistinto, sull’organo del PD, come un fomentatore dell’odio bersaniandalemiano contro il PD di Renzi, ha scritto un articolo sui Voucher e sul Jobs act pieno di falsità e di tesi precostituite. E’ evidente, come fu per il referendum sulle trivelle e quello sulle Riforme, che sono iniziate le grandi manovre comunicative per costruire nella testa delle persone i frame falsi dentro cui poi incanalare la campagna elettorale sui referendum del jobs act. Ed è assurdo e non accettabile che a queste falsificazioni si presti il giornale a cui sono…

Grillo alla ricerca di se stesso

Rischiavi di avvolgerti nella nostalgia. Quando provi l’ebbrezza per il contraddittorio Grillo-Mentana torni invece nell’agone politico. Mai avresti pensato che a difendere la libertà di stampa ci sarebbe stato Sallusti. O che Padellaro, dalle colonne del Fatto Quotidiano, avrebbe evocato il Minculpop per la giuria popolare proposta da Beppe Grillo (curiosamente in contemporanea a un attacco di Marine Le Pen contro i media). E finalmente capisci che è tornata la sana competizione che chiude le vacanze natalizie. Anche se litigando, Salvini e Berlusconi non regalano più neanche un brivido. Anche se Di Maio, Di Battista, Fico e la Taverna sonnecchiano.…

Comunicazione al centro della lotta politica contemporanea. La sinistra non lo ha capito

La Comunicazione è a mio avviso al centro della lotta politica contemporanea, con buona pace di coloro che, quando sentono parlare di comunicazione storcono il naso e mettono mano alla pistola (soprattutto nella sinistra nostalgica). Oggi, inizio del XVII anno del terzo millennio, piaccia o non piaccia, la Comunicazione si intreccia con il Potere. E senza Potere il mondo non può cambiare né in meglio né in peggio. Quindi una sinistra che voglia cambiare davvero il mondo o quantomeno migliorarlo in maniera notevole inverando i suoi valori fondanti, deve dotarsi di una strategia efficace per la conquista democratica del Potere…

L’Italia, un paese non meritocratico e un po’ sessista

Maria Elena Boschi è stata messa nel tritatutto. Cosa le si rimprovera? Per stare lì, chi ha alle spalle? Conflitto di interesse con Banca Etruria. Aveva detto di dimettersi in caso di bocciatura del referendum ed invece è ancora lì a fare il sottosegretario. La Boschi chi è? E’ una giovane e smagliante avvocato, laureata brillantemente, già ben avviata alla professione. Eletta deputato alle elezioni del 2013, diventa ministro con il governo Renzi. Si interessa dei rapporti con il parlamento; in questo ruolo, delicatissimo, segue l’iter delle proposte di legge del governo ed è anche la tessitrice della riforma costituzionale,…

Quante analisi fantasiose! Ma è tutta colpa di Renzi?

Ho letto ed ascoltato tante analisi fantasiose. Analisi che riducono tutta la storia d’Italia agli ultimi 1000 giorni e scaricano il malessere, la povertà, la disuguaglianza che esiste nel nostro paese su quello che è accaduto in questi 1000 giorni. E mi dispiace che in questo errore caschino persone intelligenti come Nicola Zingaretti. Viene cancellata da queste analisi fantasiose la crisi del 2008, una crisi globale spaventosa partita dai subprime USA ed allargatasi a tutto il mondo soprattutto occidentale. Una crisi che per intensità può essere paragonata a quella del 1929. Una crisi che ha visto allargarsi la distanza tra…

Matteo Renzi, espressione della bellezza della politica

“L’Italiano è quello che aspetta che il proprio dovere lo faccia sempre un altro”. Diceva l’ammiraglio Horatio Nelson. Che ci guardava oltre duecent’anni fa. Oggi, fieri di aver nel frattempo eluso marosi ed eventi perigliosi, riscontriamo il composto disinteresse referendario nella diagnosi di Nelson. Che forse non aveva capito che qui a una personalità pubblica perdonano quasi tutto: inconcludenza, incoerenza, programmi vaghi, amicizie mafiose, condanne definitive. Ma non perdonano soprattutto una cosa: il successo. E paga Renzi . Che a molti ha fatto assaporare la politica come servizio. La carriera barattata con un obiettivo di modernizzazione del Paese. E il…

Non capisco l’odio per Renzi di certa sinistra

Non ho mai compreso tanto odio a sinistra verso il governo Renzi. Un governo insediatosi 1000 giorni fa e a cui non può assolutamente essere data nessuna responsabilità per la grave situazione economica e sociale in cui ancora versa il nostro paese, una situazione economica e sociale che non è il frutto di una contingenza o solo di un malgoverno dei governi passati (che certo c’è stato, soprattutto dei governi Berlusconi) ma è frutto di una delle più gravi crisi economiche e finanziarie globali dal 1929 in poi. Una crisi devastante, che ha bruciato in tutta Europa percentuali pesanti di…

Le radici di una sconfitta. Ed ora ripartire senza più Bersani e soci. Ognuno per conto suo

La strategia riformista del governo Renzi è stata senza dubbio sconfitta. Il referendum ha dato un esito, sul tema molto chiaro. Ma nel voto solo in parte ha contato il merito della Riforma. E’ stato un voto contro il governo e contro Renzi. La personalizzazione ci sarebbe stata comunque perché è evidente che da diversi soggetti politici e sociali l’occasione del referendum è stata vista come una occasione irripetibile per dare un colpo durissimo al giovanotto di Rignano sull’Arno. L’intero arco delle forze politiche italiane, comprese le minoranze delle minoranze dem, si è schierata per il NO. E da tempo…

Le Regole del #NOClub

1^ Regola del #NOClub: le mogli dei premier possono solo essere casalinghe e chiedere il permesso ai commissari del popolo per accompagnare il consorte in viaggio ufficiale. 3^ Regola del #NOClub: non si deve fare la riforma di Renzi perché D'Alema, Berlusconi e Salvini ne vogliono tre diverse. Tutte da approvare in tempi brevissimi. 4^ Regola del #NOClub: il #NoClub non esiste "perché" va da CasaPound a Vendola passando per Monti, Berlusconi e Quagliarello. Mentre il Sì è un "fronte minaccioso". 5^ Regola del #NOClub: il Senato andava abolito del tutto per questo ce lo teniamo stretto. 6^ Regola del…

12 motivi per votare Sì

1. Perché non ne posso più di un Paese che sa dire solo no. Siamo un popolo conservatore fino allo spasimo, che a parole chiede riforme ma che al dunque trova sempre modo di affossarle, perché in fondo è complice dello status quo. Dire no è sempre più facile, spesso anche più fico; abbiamo paura di sembrare ingenui o peggio entusiasti. Meglio tenerci il nostro cinismo e il nostro scetticismo, contro tutto e tutti. Così imparano, tiè. 2. Perché chi vota no, nella maggioranza dei casi, non sta votando contro una riforma costituzionale, ma contro Renzi. Privando così il Paese…

I nuovi straordinari principi della riforma

1) PARITA’ DI GENERE, TRASPARENZA, DIRITTI DELLE OPPOSIZIONI. Per la prima volta entra in Costituzione la promozione dell’equilibrio della parità di genere nella rappresentanza (nuovo articolo 55) Per la prima volta entra in Costituzione il principio della trasparenza sia nel modo di organizzare gli uffici pubblici (nuovo articolo 97) sia nell’esercizio delle funzioni amministrativi (nuovo articolo 118) Inoltre con il nuovo articolo 64 la Costituzione stabilisce esplicitamente che i regolamenti delle Camere garantiscono i diritti delle minoranze parlamentari e reso obbligatorio lo Statuto delle opposizioni. 2) SI AMPLIA LA PARTECIPAZIONE POPOLARE Anche sul campo dello sviluppo della Partecipazione popolare la…

Le ragioni del Sì e del No

Nell’esito della battaglia referendaria il Sud potrebbe giocare un ruolo importante. Si dice così. Secondo Demopolis, la percentuale di coloro che conoscono la riforma costituzionale è però più bassa proprio al Sud. In realtà gli schieramenti sono ancora fluidi e gli ultimi dieci giorni potrebbero riservare tante sorprese. SI’ ottimista: vede progressi al Sud, guardando anche le rilevazioni sul PIL degli ultimi due anni e sull’occupazione. Dispone ancora di brandelli di memoria che gli bastano per apprezzare il lavoro svolto rispetto a precedenti governi. Crede nella riforma costituzionale e riesce a parlarne apertamente, frequentando anche alcuni convegni.  SI’ latente: sono…

Ma quanto è complicata l’intesa tra Stato e Regioni?

Correva l’anno 2001, il governo D’Alema-Amato cambiava il Titolo V della Costituzione e tutto sembrava filare liscio. Alle Regioni si davano più poteri e, al tempo stesso, si teneva buona la Lega nord con le sue panzane federaliste e il suo seguito di scimmiottatori degli antichi celti che un eminente stratega coi baffetti riteneva fossero una costola della sinistra. Una visione che assomiglia non poco a quella di chi oggi considera il movimento di Grillo un partito di centro. Da allora spetta alle Regioni la potestà legislativa sulle cosiddette materie concorrenti e su quelle riferite ad ogni altra materia non…

Il coraggio di Renzi in Europa che può smuovere le acque

In una intervista su l’Unità Jean Paul Fitoussi, professore emerito all’Istitut de etudes politiques di Parigi e alla Luiss di Roma, attualmente Direttore dell’Observatoire francois de conjoncture economiques si dice molto d’accordo con la mossa di Renzi di porre il veto sul bilancio europeo al fine di smuovere le acque di una UE stagnante e immobile e riconosce al giovane premier italiano coerenza tra quanto annunciato e la scelta effettuata. Jean Paul Fitoussi parte dalla considerazione che “il grande male dell’Europa è l’austerità”. Tesi sostenuta anche nel suo ultimo lavoro “Il teorema del lampione. O come mettere fine alle sofferenze…

Dopo il referendum torni la politica (prima che sia troppo tardi)

Negli Stati Uniti il Prodotto interno lordo è cresciuto durante gli anni della presidenza Obama dell’8% (grazie alle politiche di apertura internazionale dell’economia ed ai bassi tassi di interesse praticati dalla FED) e l’occupazione, dopo aver toccato il minimo nel 2010, è risalita di quasi dieci milioni di unità (7%). Come è possibile che gli americani abbiano votato contro le politiche economiche che hanno consentito la ripresa della loro economia? Basta a spiegarlo lo scarso appeal della figura di Hillary Clinton identificata come espressione di un establishment oligarchico? Forse la spiegazione è più complessa e va cercata anche nelle caratteristiche…

Orgoglio e pregiudizi

Oggi per i sinceri democratici, per chi ha sempre lottato contro ogni pregiudizio, ci si sente come a Dallas. Non la soap opera. La città in cui, sempre a novembre, è stato ucciso John F. Kennedy. Non che Trump abbia mai auspicato una massiccia diffusione delle armi. Oppure minacciato di sparare per strada, certo di restare impunito. Anzi no. L’ha fatto. Nel breve periodo contano anche le ripercussioni sugli equilibri di casa nostra. Fiutata l’aria dopo la vittoria di Trump, un leader politico italiano ha catturato il centro della scena. E’ l’ennesima conferma che il trasversalismo dei pentastellati pende sempre…

Anche Hillary è nata a Bettola?

Lo schema è quello di italica memoria. Perché quando al populismo contrapponi la conservazione, va a finire che spiani la strada al successo del primo. Un po’ come accadde da noi nel 2013, in una contesa che resuscitava il passato senza accorgersi del futuro, cavalcato, seppur apparentemente, solo da altri. Il risultato è quello di una possibile “deriva” a stelle e strisce che in un attimo rimette in discussione gli otto anni di Obama. Caratterizzati da riforme e ripresa epocali ma da una successione figlia più dell’ostinazione clintoniana che non dà un’oggettiva adeguatezza della scelta. Sullo sfondo uno scenario internazionale…

La mucca di Bersani nel corridoio

Bersani, in un suo post su facebook ci avverte che la mucca nel corridoio sta bussando alla porta. Un’altra delle sue metafore incomprensibili. Parla delle elezioni americane e lo fa in maniera confusa come quando sostiene (grave errore di interpretazione) che la destra liberista e la destra della protezione sono due cose diverse e non, invece le due facce di una stessa medaglia. E si lancia in un manifesto general generico, buono per tutti gli usi, contro le retoriche blairiane delle opportunità, delle flessibilità, delle eccellenze (dove le ha viste queste retoriche?), ed a favore della protezione sulla base dei…

Sono stanco della celebrazione della memoria

Sono stanco della celebrazione della memoria. Non perché non si debba ricordare, anzi. Ma esiste un attaccamento morboso a dei ricordi, ai bei tempi in cui eravamo giovani e speranzosi. Alle idee che ci ispiravano quando guardavamo al futuro con un solo respiro che ci accomunava e pensavamo che questo mondo lo avremmo cambiato. Proprio quella speranza, di cambiare il mondo, ci dovrebbe imporre di guardare avanti. Il mondo è cambiato e non possiamo, non dobbiamo usare gli stessi pensieri gli stessi strumenti interpretativi di una volta per capire quello che accade oggi. Sono stanco di chi dice non è…

Una grande cantonata di Grillo

Maggio 2015. L’anno scorso. Durante una manifestazione del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo attacca le donne che fanno la mammografia per prevenire il tumore al seno. Motivo: la periodicità biennale dello screening è praticamente inutile. E Grillo se la prende anche con l’oncologo Umberto Veronesi, sospettato di spingere l’universo femminile verso la prevenzione al solo scopo di guadagnare sulle sovvenzioni. Che si tratti solo di un sospetto è confermato da un rassicurante “forse” che Grillo aggiunge alle accuse contro Veronesi. Si scatena un ampio dibattito, in cui, a stretto giro di posta, Grillo si becca anche del “perfetto imbecille”. Ma…

Quello che il fronte del no preferisce non dire

Pur di dimostrare quanto la riforma costituzionale sia un devastante attentato alla democrazia, i sostenitori del no non esitano a ricorrere alle motivazioni più fantacapziose. Del resto per capirne il motivo basta dare un’occhiata ai nomi che compongono questo fronte per far affiorare il ricordo delle loro gesta e delle loro fulgide carriere. Spero non ripetibili. Sembra di sfogliare un album della Panini, dedicato stavolta agli artefici del baratro in cui questi signori stavano per farci precipitare. Chissà se un giorno le figurine di un Civati o di un Dini saranno introvabili come quelle di Pizzaballa. In fondo per loro…

Ma Settis è davvero intelligente?

Faccio fatica a pensare che il professor Settis sia una persona intelligente. Lo so, il mio è un pensiero troppo forte per uno che è tra i massimi archeologi italiani e che insegna Archeologia classica presso la Normale di Pisa dal 1985, che ha diretto il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles dal 1994 al 1999, che è stato eletto direttore della Normale dal 1999 al 2010. Un luminare che è membro del Deutsches Archäologisches Institut, della American Academy of Arts and Sciences, dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dell'Accademia delle Arti del Disegno e…

Boxing D’Alema

“Boxing Helena” è un film degli anni Novanta, dalla critica ritenuto meno che mediocre. Il protagonista è un chirurgo ossessionato da una donna, appunto Helena. Per lei, lascia anche la moglie. Pur di possedere Helena, la rinchiude in casa e la priva prima delle gambe, quindi delle braccia. Ma, durante la lunga prigionia, le regala le rose rosse del giardino. Walter Veltroni spiegava su l’Unità la profonda differenza tra chi vive il potere come mezzo e chi come fine. E che qui sta il confine tra la bella politica e la politica. Quella di Massimo D’Alema è una strategia e…

L’importanza dei numeri e la cautela nel giudizio delle riforme

Innanzitutto per sgombrare il campo da ogni equivoco va precisato che i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS considerano le posizioni contrattuali dal punto di vista fiscale a differenza dei dati ISTAT che sono indagini campionarie sul numero di occupati, disoccupati e inattivi in un determinato momento. Partiamo dai numeri e dalle buone notizie. Andando ad analizzare i dati si nota come nei primi otto mesi del 2016, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +703.000, decisamente superiore a quello registrato nei primi otto mesi del 2014 (+540.000). Certo c’è un lieve calo rispetto allo…

La battaglia di una parte di Repubblica contro gli Homines novi di Renzi

Ogni volta che periodicamente vengono pubblicati i dati ufficiali, da parte di ISTAT, INPS o Ministero del Lavoro, sull’andamento del mercato del lavoro è un susseguirsi di articoli di giornale o dichiarazione di politici che, per partito preso, tendono a dimostrare che il jobs act è fallito e che il governo Renzi ha una politica fallimentare, salvo poi alla prossima rilevazione essere costretti a dire il contrario. Puntualmente questa dinamica è scattata nei mesi di settembre ed ottobre in cui gli enti che ho prima elencato hanno pubblicato, in tempi diversi, analisi sullo stesso periodo temporale, gennaio/agosto 2016. (Ma perché…

Tutti contro Renzi. Ma se vince il Sì entrerebbe nella storia

Arriveremo al 4 dicembre, giorno del referendum costituzionale, con uno schieramento eterogeneo ma compatto per il NO; o meglio contro Renzi. Si fa fatica ad entrare nel merito della riforma; una parte di responsabilità ce l’ha proprio chi per questa riforma si è battuto. Infatti Renzi ha fatto un errore a cui non riesce a rimediare, anche perché gli altri non glielo consentono, ha personalizzato l’esito del referendum ed ha legato ad esso il suo impegno politico e di governo. Questo di fatto ha compattato il fronte del NO, mettendo insieme chi era contrario a questa riforma nel merito con…

D’Alema come un Bertinotti qualsiasi

Come uno Bertinotti qualsiasi Massimo D’Alema si è lasciato andare ad una polemica topica e tipica della vecchia sinistra archeologica quando ha detto, riferendosi alla manovra di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri, che è una manovra che dà agli industriali e toglie alla povera gente. Il riferimento è al fatto che nella legge di bilancio sono stanziati oltre 20 miliardi di risorse per rilanciare gli investimenti alle imprese. D’Alema ormai però si è arrugginito. In altri tempi non avrebbe detto queste stupidaggini da sinistra archeologica. Perché è evidente che il problema più grande che abbiamo è quello di creare…

E lucean le stelle

La crepa si apre a marzo 2014: Federico Pizzarotti organizza il secondo incontro tra gli aspiranti sindaco del M5S, in vista delle comunali in programma a maggio. Parma era un punto di riferimento per gli attivisti candidati delle varie città. Pizzarotti riceve anche una telefonata da Gianroberto Casaleggio: “E’ una bella iniziativa, sembra un buon modo per fare rete”. In poche ore cambia però tutto. Sul blog compare un comunicato: ”L’incontro con i sindaci e candidati sindaco del Movimento 5 Stelle alle Amministrative di maggio, organizzato da Pizzarotti a marzo, non è stato in alcun modo concordato con lo staff…

Cosa cambia nel sistema lavoro dopo la riforma Costituzionale

La modifica dell’articolo 117 consiste nell’eliminazione delle competenze concorrenti e nell’attribuzione di un’unica potestà legislativa a seconda delle materie. Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito ad un continuo conflitto di interessi tra Stato e Regioni, che ha rallentato i processi decisionali ed attuativi delle leggi e bloccato la soluzione di molti problemi di cittadine e cittadini e di aziende. Ora per la prima volta le politiche attive entrano in Costituzione e sono competenza esclusiva dello Stato. Mentre diventano materie di competenza legislativa statale anche la previdenza sociale, compresa la previdenza complementare e integrativa, la tutela e sicurezza del lavoro. Ed…

Tempi approvazione leggi: per quelle normali un anno e mezzo (563 giorni)

Il tempo medio di approvazione di una legge è di circa 9 mesi (292 giorni) dalla sua presentazione e di 8 mesi dall’inizio del suo esame (232). Questa media, che già è molto elevata, è però la somma di due dati profondamente diversi e divaricanti. Gli unici tipi di leggi che sono sicuri di andare in porto in tempi brevi per le corsie previste dai Regolamenti vanno molto veloci: -le leggi di conversione dei decreti hanno bisogno di 52 giorni dalla presentazione e da 42 dall’inizio dell’esame; -le leggi di stabilità e di bilancio sono più o meno pari (58…

La tragica dignità di una sinistra anarco/azionista

Quindi per tanti pezzi di sinistra si ha Democrazia vera quando si creano meccanismi istituzionali per ritardare il più possibile le scelte di chi governa. Qualcuno è arrivato a dire che preferisce una democrazia dove non governi la maggioranza (Zagrebelsky) qualcun altro che non si deve partecipare alle elezioni per vincere (Carlo Smuraglia). Altri sognano il ritorno al proporzionale dove chi ci governa viene scelto dopo il voto in infinite trattative tra i Partiti come avveniva in Italia e sta avvenendo oggi in Spagna (D’Alema). C’è poi chi pensa che la seconda Camera debba essere un contrappeso della prima (Rodotà).…

Dialoghi sul Referendum (3/3). L’immunità parlamentare ed i risparmi. Ne parlano Socrate Critone, Fedone, Eurimaco e Crizia

Dialoghi sul Referendum (1/3). Socrate Fedone e Critone discutono sulla possibilità che Renzicle voglia consegnare tutto il potere ad un solo Partito Dialoghi sul Referendum (2/3). Il nuovo Senato. Ne parlano Socrate Critone Fedone e naturalmente Crizia CRITONE - Salve Socrate. SOCRATE - Salve Critone. Vedo arrivare all’orizzonte anche Fedone e Crizia. Stanno portando con loro anche il saggio Eurimaco, lo riconosco dai suoi capelli bianchi. CRITONE - Sì, anche lui vuole conoscere le tue opinioni sul referendum costituzionale, che dovrà approvare o respingere le riforme volute da Renzicle. SOCRATE - Ma in realtà sono io che voglio capire le…

I cinghiali e lo scoiattolo

In una foresta c’era una comunità di cinghiali. Abitavano da parecchio tempo in quel posto e, nonostante alterne fortune, avevano vissuto placidamente senza troppe difficoltà. Un giorno uno scoiattolo, il quale era solito andare di ramo in ramo sugli alti alberi di quella foresta, scese lesto da un’alta Quercia, e così parlò ai cinghiali: “Miei cari amici, non sapete quale sciagura sta per abbattersi su di voi! Guardando dalla cima di questa quercia, ho potuto scorgere un grosso branco di lupi avvicinarsi proprio qui! Occorre che vi industriate per proteggere maggiormente la vostra comunità, prima che vi trovino e vi…

Dialoghi sul Referendum (2/3). Il nuovo Senato. Ne parlano Socrate Critone Fedone e naturalmente Crizia

Dialoghi sul Referendum (1/3). Socrate Fedone e Critone discutono sulla possibilità che Renzicle voglia consegnare tutto il potere ad un solo Partito Dialoghi sul Referendum (3/3). L’immunità parlamentare ed i risparmi. Ne parlano Socrate Critone, Fedone, Eurimaco e Crizia CRITONE - Caro Socrate, come va? SOCRATE - Bene Critone. Vedo che hai portato con te anche Crizia, mentre intravedo Fedone all’orizzonte. CRITONE - Sì, era molto interessato alla nostra discussione sul referendum costituzionale CRIZIA - Sì, o Socrate. Ho voluto partecipare al vostro dibattito. Anche se ti avverto subito che ti darò filo da torcere. Sono parecchie le cose che…

Uno meno uno

Lo schieramento anti-olimpiadi è quanto di più trasversale si possa concepire. Conta anche sull’assessore della giunta Raggi Paolo Berdini, che, in un’intervista al Manifesto, si dice infatti contrario al progetto olimpico nella Capitale. Nella stessa giornata, Paolo Berdini è ospite a Radio anch’io e dichiara: “Le Olimpiadi? Un’occasione persa”. Dello schieramento anti-Olimpiadi Berdini è certo il più trasversale. Tanto da essere trasversale anche rispetto a se stesso. Oppure ha preso alla lettera la Raggi quando parlava di “programma pazzesco” (che è l’evoluzione di schizofrenico). Oppure ancora, Berdini è colui che, per il momento, deve immolarsi facendo le funzioni di due…

Dialoghi sul Referendum (1/3). Socrate Fedone e Critone discutono sulla possibilità che Renzicle voglia consegnare tutto il potere ad un solo Partito

Dialoghi sul Referendum (2/3). Il nuovo Senato. Ne parlano Socrate Critone Fedone e naturalmente Crizia Dialoghi sul Referendum (3/3). L’immunità parlamentare ed i risparmi. Ne parlano Socrate Critone, Fedone, Eurimaco e Crizia CRITONE - Salute Socrate, salute Fedone. FEDONE - Salute a voi. SOCRATE- Salute Critone, Salute Fedone. Come va la vita? CRITONE - Bene. In questi giorni sto riflettendo a come votare al referendum per approvare la riforma della Costituzione voluta da Renzicle. SOCRATE - Ah, e come sei orientato? CRITONE - Onestamente sono un po’ dubbioso. Molte cose mi piacciono però… SOCRATE - Però? CRITONE - Ho paura…

M5S-ite: istruzioni per la guarigione

Oggi parliamo di una nuova malattia: la M5s-ite, nota anche ai più esperti della medicina come grillismo, pentastellactite e 1111!!!!!!1111. Questo è un articolo serio e credo non ci sia proprio niente da ridere. Illustreremo le modalità più opportune per tenere a bada un fenomeno che induce a qualunquismo, arrivismo, opportunismo, populismo e riedizione medievale del rapporto servo-padrone. Cominciamo dal partito: tutto nasce da una sedia web, immersi nelle futilità di Internet dopo insuccessi universitari e ‘nullafacenza’. Poi si procede con VAFFA-DAY e candidature in stile Mai Dire Grande Fratello (te ricordi Casalino?). A quel punto il gioco è fatto:…

Il no e la pancia

A me un SI’ basta ed avanza. Ma non si può pretendere che lo stesso valga anche per quelli che sono indisposti a causa di un combinato e che si incazzano se la riforma non risolve l’annoso dramma dell’unto sui fornelli. “Quando dico no è no”, cantano alcuni. In una “dotta” risolutezza che accoglie i numeri anche delle pance più semplici, quelle che la Costituzione la citano senza averla mai incontrata. Nemmeno inciampandoci. I toni nel frattempo salgono, nel dualismo storico tra cambiamento e conservazione dove il primo fa consensi pure tra qualche immobilista. Perché cambiare è ok se a…

Così parla un leader del socialismo europeo, un uomo di sinistra

Di seguito troverete una antologia delle parole del premier degli ultimi giorni, dedicati al fallimento del vertice di Bratislava. Sono parole chiare, dette da un uomo di sinistra e sempre più leader del socialismo europeo. E mentre in Italia la piccola politica si gingilla con i ricattucci della legge elettorale Matteo Renzi trova la forza, su due temi strategici, lotta alla austerity e gestione della immigrazione, di tenere il punto su cui si erano attestati i paesi Euromediterranei nel vertice di Atene e su cui purtroppo abbiamo dovuto registrare il solito voltafaccia di Hollande, la cui debolezza rischia di consegnare…

Perché la Sinistra riformista ha ragione e Bersani ha torto. Due visioni purtroppo non più componibili, ahimè

O so nvecchiato o me so fatto scemoIo nun capisco er fatto come è messo,Perché mo vonno derajà sto treno?Li stessi che più vorte ner congressoDicevano con forza “innovazione!!”Me li ritrovo (e manco poco spesso)Che fanno voti a la conservazione.(da una poesia in romanesco di R. Morassut) Non credo più che la frattura tra una sinistra riformista largamente maggioritaria ed una minoranza dem conservatrice e confusa sia ormai più ricomponibile. Da un lato abbiamo una maggioranza riformista che, pur tra qualche errore e qualche ingenuità, ha come solo obiettivo quello di tirare il paese fuori dalla crisi, far ripartire l’occupazione…

Lotto settembre

Nella galassia della sinistra si rafforza la convinzione che i grillini siano fascisti. Dopo le turbolenze romane va fatta finalmente chiarezza per evitare che il patrimonio genetico del Movimento subisca l’infamia. E che i veri fascisti tornino baldanzosi a frequentare le stanze del potere dopo ottant’ anni. I grillini non sono fascisti. E Virginia Raggi pesca spesso tra gli uomini di Gianni Alemanno. L’otto settembre, in piena crisi, la sindaca omaggia l’anniversario dell’armistizio con una solenne dichiarazione: “la Resistenza è un momento fondante della nostra storia”. Anche se quest’anno tutto il Movimento Cinque Stelle ha praticamente ignorato il 25 aprile,…

Un D’Alema ormai alla frutta. Sconclusionato ed estremista.

Sguaiato, sconclusionato, estremista, poco credibile. Ieri D’Alema ha dato il meglio di se, come riporta il Corriere. E’ bugiardo e falsificatore pro domo sua della realtà. Ecco alcune chicche di queste falsità (e più avanti spiegheremo perché sono false): “vi ricordo che Concetto Marchesi votò no alla Costituzione.” “già bocciammo la riforma fatta da Berlusconi, pressoché identica a questa.” “Il centrosinistra si è fatto erede della cultura politica di Berlusconi” “È una riforma persino illeggibile”. “Perché Renzi non ha riproposto la legge uninominale? Perché anche a lui fa comodo nominarsi i deputati” Ma il massimo della improntitudine o della comicità…

Perché la Riforma Renzi/Boschi non indebolisce ma rafforza la Democrazia italiana

E’ difficile stare dietro alle infinite falsità che vengono dette dal fronte del NO sulla Riforma Costituzionale approvata con ben 6 letture dai due rami del Parlamento, passata attraverso le trappole di milioni e milioni di emendamenti, modificata in 120 punti rispetto alla ipotesi iniziale. Ma l’obiezione che fa più male ed è forse la più falsa di tutte è quella che dice che è una Riforma che straccia la Costituzione, la cambia in senso autoritario e soprattutto, nel combinato disposto con l’Italicum, consegna tutto il potere senza contrappesi a chi vince le elezioni. Massimo D’Alema si spinge a dire…

Perché Renzi è di sinistra e Bersani, Cuperlo e Speranza sono di destra

Nella vulgata politica quotidiana lo sport più diffuso è dipingere Renzi il suo PD ed il suo governo come una espressione politica di destra. Si passa agli urlatori raffinati che addirittura paragonano Renzi a Orban o ad Erdogan a quelli che urlano meno ed usano argomenti più sottili ma alla fine paragonano Renzi alla Tatcher ed alla stregua dei peggiori leaders neoliberisti. Quelli della minoranza dem invece dicono solo che sarebbe ora che il PD ed il governo facessero cose di sinistra e quindi facendo intendere che finora non le ha fatte. Ai primi c’è poco da controbattere. E’ la…

Non se ne può più dei comunisti o pseudo

Hanno sempre da insegnarti qualcosa; anche se, l'ideologia ha fallito; il partito era scomparso, l'unione con la margherita lo ha tirato un po’ su. Nel ventennio Berlusconiano per vincere sono ricorsi ad un democristiano. Ora che sono, giustamente, minoranza non rispettano le basilari regole della democrazia e rivendicano la loro individualità e libertà di coscienza (avrei voluto vedere ai tempi di Natta, Berlinguer ecc. ecc.). Il loro massimalismo li porta all'estinzione; si l'estinzione. Se Renzi si dimettesse, il PD non andrebbe oltre il 15% (ecco perché non vogliono si dimetta). Ormai non li crede più nessuno, sono inaffidabili. In questi…

Lo stupidario dei militanti grillini

Chi osa muovere critiche al 5 Stelle nel 95% dei casi incorre in una serie di luoghi comuni/insulti/menzogne che ormai volano di bocca in bocca. Ecco alcuni esempi più frequenti che vanno sfatati e smontati. 1).Piddiota. È quello che va per la maggiore. Evidenziare pecche del 5Stelle non coincide necessariamente con l'appartenenza politica al PD o tifare PD o appoggiare logiche dem. 2) E allora Verdini? Rispondere con un quesito a critiche specifiche su un politico del 5Stelle indica rifiutare di prendere in considerazione qualsiasi pecca propria. 3) Parlate (quel plurale usato sempre nell'ottica che chi critica 5Stelle appartenga ad…

Come non farsi abbindolare da Travaglio, e vivere felici!

Cari amici, qualche giorno fa Marco Travaglio, dalle pagine del suo Fatto Quotidiano, ha scritto i suoi 18 punti (che potrete trovare qui) sul perché e per come, a suo parere la riforma costituzionale sia da avversare. Ho inteso rispondergli punto per punto. Se volete rendervi edotti della riforma costituzionale, non avete che da leggere! Tra parentesi trovate i punti di Travaglio. 1.I risparmi provenienti dalla riforma del Senato saranno cospicui. La sola mancata erogazione di stipendio più indennità per 315 senatori equivale a circa 76 milioni: 315*20.000€* 12 mesi= 75.600.000. Inoltre è prevista la progressiva unione dei ruoli con…

Gufo contro ufo

Pochi giorni prima di aprire a Forza Italia così parlava Angelino Alfano: “Bisogna capire da chi è fatto il centro-destra. E’ un quesito esistenziale perché, anche all’interno di quelli che si chiamano di centro-destra, si rifiuta il nome. C’è un problema di crisi d’identità enorme”. Eppure l’attuale quadro politico è l’ideale per la crescita di un nuovo germe berlusconiano: promesse impossibili, istituzioni svuotate, esigenza di sicurezza (senza nemmeno guardare Rete4). A mettere un punto fermo è comunque il Caimano, che ha indicato in Stefano Parisi il suo successore. Nella galassia del centro-destra in perenne fibrillazione arriva un tecnico di estrazione…

Sono invecchiato aspettando il cambiamento. Non posso perdere questa occasione e voto SI

Ero poco più di un bambino, sentivo i discorsi dei grandi: i politici sono tanti, pensano solo ai loro interessi, per avere un permesso ci vuole la raccomandazione, ecc. ecc. Il dopo cena, a quei tempi c’era poca tv, era dedicato alla critica politica e ai problemi burocratici. Le feste erano occasione per allargare la discussione e a scambiarsi esperienze con gli amici. Il tema era sempre quello: la distanza della politica dalla gente ed il peso della burocrazia. Le file al comune, o all’Inps, o in qualsiasi altro ufficio pubblico; le risposte mancate della P.A., i tempi lunghi di…

Banche. Bail-in o bail-out. Il tiro al bersaglio al governo

Bisogna dire che, indipendentemente da chi le gestisce, le banche hanno una funzione cruciale nella crescita di un Paese. La loro funzione di intermediazione delle risorse, dal risparmio all’investimento (impresa) è fondamentale. Naturalmente la banca risente in maniera diretta dei cicli dell’economia, nel bene e nel male; 8 anni di recessione hanno prodotto, non solo in Italia, una crisi sistemica del settore in tutto il mondo. Le banche spagnole, tedesche, inglesi, giapponesi, americane, hanno avuto bisogno di iniezioni di capitale per far fronte alla crisi.  L’Italia non lo ha fatto, perché? Semplicemente perché non aveva le risorse, per via dell’enorme…

Matteo Renzi…e se fosse veramente una persona semplice…ma determinata?

E’ stato accusato di tutto, democristiano (manco fosse una offesa, visto che il suo predecessore, Letta, lo è veramente, e perché? Il PD è la fusione fra la margherita e l’ex PCI), parolaio, guascone, buffone, e chi più ne ha ne metta. Dimenticavo l’ultima, ad opera di Cuperlo: “Matteo esci dal talent”. Poi si scopre che a distanza di 2 anni si è realizzato l’inimmaginabile: riforma del lavoro, riforma della P.A., unioni civili, il dopo di noi, la riforma della scuola (assunzione a regime di 160.000 precari) le riforme costituzionali, ed altri provvedimenti come la cancellazione dell’IMU per la prima…

L’antipolitica e lo storytelling

“Se guardassi alcune TV e leggessi alcuni giornali, nemmeno io voterei per me” Renzi non poteva trovare parole più efficaci per descrivere l’insofferenza di certo establishment italiano (ben nascosto dietro questa guerra mediatica) verso le sue riforme. Il colmo della sfacciataggine è che non viene riconosciuta la contestazione quasi unanime che da più di un anno ormai il suo governo subisce dalle TV (in certi casi considerate addirittura suoi megafoni) e da buona parte della stampa. Si finge di credere che il favore mediatico di cui Renzi godette agli inizi non si sia mai arrestato. Ci si stupisce dell’ultima intervista…

Una nuova terza via

Viviamo un periodo complicato. La combinazione degli effetti della deregolazione finanziaria, globalizzazione produttiva e macromovimenti migratori ha determinato un significativo peggioramento del tenore e della qualità della vita percepiti, attualmente e in prospettiva, da gran parte dei cittadini dei paesi dell’Europa del benessere. I ceti politici dirigenti delle grandi famiglie politiche europee, socialdemocratici e popolari, non sono apparsi in grado di fronteggiare i fenomeni che determinano il malcontento, e forse nemmeno di comprenderli fino in fondo.  Il peggioramento delle condizioni e delle aspettative unito al giudizio di inadeguatezza (è un eufemismo) sul ceto politico ha fatto si che la insoddisfazione…

Up and down

Le continue piroette dei grillini sull’uscita dall’area Euro non sono state ben comprese. Lo stesso Stefano Rodotà parla di un Movimento che rappresenta il “ceto medio riflessivo”. Dunque, i grillini stanno riflettendo sull’Europa. E, durante la lunga riflessione, anche Rodotà è stato accantonato. Di Maio però di recente ha fatto chiarezza: l’Italia deve rimanere all’interno dell’Unione Europea ma abbandonare la moneta unica. I grillini avevano in realtà virato bruscamente in questa direzione un anno fa. Le immagini della miseria del popolo greco e di Tsipras che caccia Varoufakis e va a trattare la resa, avevano fatto magicamente scomparire dalle bacheche…

Girotondo

Dopo le amministrative, gli esperti vedono un sistema che si avvita su se stesso, quasi in un inutile girotondo. Da parte sua, il Partito Democratico cerca di ripartire, aspirando a diventare un partito con respiro europeo. Altri sembrano invece preferire la versione “due camere e cucina” italiana, rivolta a una rassicurante sconfitta su tutta la linea. Su una cosa Gotor della sinistra interna è, comunque, fastidiosamente, d’accordo con Renzi: agli elettori oggi piace fare zapping. Ma per Gotor il PD ha “qualche problema di antenna”. A Renzi resta da capire se conviene vivere mille giorni da pecora o avere una…

Vi mostro perché il 5stelle ha perso le elezioni e non fa paura

Fa molta impressione ed è sicuramente una notizia molto importante il fatto che, ai recenti ballottaggi, Torino e Roma, la prima e l’attuale capitale d’Italia, abbiano conquistato la poltrona di Sindaco due giovani ragazze del Movimento 5 stelle, un movimento populista che per definizione è oltre la destra e la sinistra e che in Europa è alleato con gli estremisti nazionalisti britannici di Farage. Questa notizia importante ha nascosto però una seconda verità e cioè che da queste elezioni il M5stelle viene, in tutto il territorio nazionale fortemente ridimensionato in termini percentuali (e ciò malgrado la diminuzione dell’affluenza) rispetto sia…

L’alto medioevo pentastellato!!!

A parte Grillo che esorta le donne a non fare esami clinici ce ne sono altre!!! Dal baratto (pollame, lattuga, mutande usate) al posto dell'odiato euro fino alla funivia di superficie che trasporta 6 romani alla volta di là dal GRA, mentre gli altri stanno tutti in fila ad aspettare il loro turno, a migliaia sui verdi prati delle borgate ultraperiferiche. Le Olimpiadi, no grazie! Porterebbero ricchezza e sviluppo a Roma, dopo come ci si potrebbe lamentare e dire che Renzi e la Boschi sono degli affamatori dei poveri? La Torino-Lione, no grazie! Bisogna oltrepassare il Monginevro a quota 3000…

Incapaci buffoni ed italiani creduloni in un paese imputtanito

Comunque vadano i ballottaggi di domenica 19 una cosa è ormai chiara: l’Italia è un paese di creduloni e di estremisti urlanti dove bande di incapaci buffoni scorrazzano liberamente seminando il panico negli intelletti evoluti, certi che, qualora male gliene incorra, avranno sempre un 20% di elettori pronti a gettarsi tra le loro braccia. Il vero dramma dell’Italia è essersi lasciata imputtanire da vent’anni di Berlusconismo che le hanno fatto digerire, c’era terreno fertile, evidentemente, l’idea che lo sforzo, la programmazione, il progetto, il lavoro, non servono a nulla: basta essere nel posto giusto al momento giusto ed improvvisare. Così…

Neologismi

Paolo Sorrentino è fermamente convinto dell’impoverimento della lingua italica. Questa povertà linguistica sottenderebbe l’impoverimento del nostro stesso pensiero. Tanto che per Sorrentino il nostro vocabolario potrebbe ormai ridursi a due sole parole: “figa” e “figo”, in ordine rigorosamente alfabetico. Visione assai pessimistica. I neologismi infatti non demordono e fioriscono dappertutto, specie nell’intellighenzia indipendente. Antirenzismo: corrente di pensiero debole che punta all’eliminazione non fisica, ma politica, di una persona ritenuta l’unica fonte dei problemi italiani (corruzione, mafie, evasione fiscale, disoccupazione, negazione dei diritti civili, femminicidi…). Riferimenti culturali dell’Antirenzismo: Oriana Fallaci (seconda versione), Nicky Vendola, Dario Fo, L’Oroscopo di Barbara D’Urso. Espressioni…

Le obiezioni non convincenti alla riforma costituzionale

Le obiezioni alla riforma che si sono ascoltate anche in questo nostro dibattito odierno si riferiscono a due piani distinti. Il primo è quello della forma di governo. Su di esso è difficile però trovare obiezioni forti su un primo punto per così dire pregiudiziale: ha qualche senso che in un periodo di appartenenze deboli il Governo sia appeso a due schede elettorali diverse? Nel primo sistema dei partiti, quando l’elettorato era congelato dentro appartenenze stabili, non appena veniva scrutinato il Senato si sapeva come sarebbero stati i risultati della Camera. Nella metà delle elezioni svoltesi dopo la crisi del…

Praterie a sinistra. Italicum, nessuna paura

Commentare i risultati elettorali dell’altro giorno presenta due difficoltà, una oggettiva e l’altra soggettiva. La difficoltà oggettiva consiste in ciò che dice anche sul sole 24 ore il professor D’Alimonte in merito alla disomogeneità del dato, la seconda, soggettiva, è una difficoltà da parte mia a svolgere una analisi a tutto tondo mentre sono in corso i ballottaggi e soprattutto mentre è in corso il ballottaggio che riguarda Roma, la mia città. Rimando a dopo quindi un ragionamento complessivo. Provo ad abbozzare, in maniera disorganica, singoli punti. A) UN RISULTATO NON CERTAMENTE POSITIVO. ALMENO A ROMA. Renzi ci aveva abituato…

Serena alienazione

“Il combinato disposto della legge elettorale e della riforma costituzionale porta al regime”. A corto di argomenti e di leadership, il Caimano ripete da settimane ossessivamente questa frase. Prima di tutto per convincere glitagliani, poi per far dimenticare l’iter della riforma stessa e la sua piroetta, nascosta dal Patto del Nazzareno. Che nessuno, tranne i protagonisti, conosce. Per fortuna, il Caimano non sembra nemmeno disperato. Non è più il Caimano fluttuante tra promesse fantascientifiche e rigore di bilancio. Né è quello guizzante su legislazioni ad personam e ultragarantismo. Non può neanche giocare troppo al poliziotto buono con Salvini, che alza…

Lontani da Marx – per una sinistra moderna e di progresso nell’interesse del popolo

Siamo convinti che attaccare le banche, l’impresa, il capitale, l’iniziativa privata, auspicare l’appiattimento e mortificare il merito, ecc. ecc. sia di sinistra? Siamo convinti che chiedere, chiedere, chiedere, senza dare nulla in cambio e senza tener conto delle implicazioni, sia di sinistra? In un mondo globale, dove le distanze, fra i mercati di produzione e di consumo, si sono ridotte, siamo sicuri che siano convenienti azioni sindacali anacronistiche, che nel migliore dei casi portano alla delocalizzazione delle imprese, se non alla chiusura delle stesse? Abbiamo dimenticato Landini urlare nei talk contro la Fiat di Marchionne? Ora la FIAT (FCA) sta…

Il paradosso italiano

No, non è il racconto di un assurdo episodio accaduto in un ospedale della nostra beneamata penisola. Per restare nella metafora, si tratta dei numerosi parenti serpenti ingannati e sobillati dai medici che avevano sbagliato le cure e che per non perdere il potere della baronia fanno la guerra al giovane dottore che, invece, le cure le sta azzeccando. Esplicito il riferimento alla situazione politica italiana. La semplice domanda per questi parenti è: possibile che avete già dimenticato in che stato versava fino a due anni fa la tanto cara signora Italia? Il giovane medico ha avuto il coraggio di…

Perché sto con i Mazzalupi di Ferie d’Agosto

Domanda: perché la sinistra che teoricamente è per definizione dalla parte dei più deboli e del popolo non è votata proprio da quelli che dichiara di voler difendere? Al di là di ogni raffinata e necessaria analisi sulla composizione di classe contemporanea, sul carattere prismatico che ha assunto la nostra personalità, sulla frammentazione di ogni aggregato sociale, sulla ormai dominante reversibilità di senso e sulla perdita del valore ordinatorio e classificante di ogni significato, ecco al di là di tutto questo, nel farmi questa domanda di base, mi viene in mente Ferie d’agosto il bellissimo film di Paolo Virzì che…

Compagno Berlinguer sei come un ravanello, rosso di fuori e bianco nel cervello….

Non potendo contrattaccare nel merito della riforma Costituzionale il fronte del NO, soprattutto l’ala sinistra, alza polemiche assurde e senza senso. Le due polemiche più assurde sono certamente quelle riferite alle opinioni in merito alla riforma dello Stato da parte di antichi dirigenti comunisti e quelle relative alla sovraesposizione dell’ANPI a favore del NO. L’ex giovane ed intellettualmente avvizzito Cuperlo si inalbera per le citazioni di Berlinguer da parte del fronte del SI e la figlia di Ingrao minaccia addirittura querele (alla faccia dei libertari!!!) a chi riporta le opinioni del padre in materia di riforme Costituzionali. Nessuno, nel citare…

Referendum: l’alternativa al SI non è semplicemente un NO!

Innanzitutto la riforma costituzionale, che il Parlamento ha approvato con 3 letture alla Camera e 3 al Senato (come prescrive l’attuale costituzione), non riduce o comprime le funzione di alcuno degli strumenti di controllo fondamentali (Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, potere giudiziario, ne quello popolare). In estrema sintesi gli obiettivi della riforma sono:   - rendere il processo legislativo più rapido ed efficiente abolendo i ritardi del bicameralismo perfetto; - la riduzione del costo della politica, del numero dei politici e delle poltrone; i senatori si riducono a 100 (215 in meno) saranno espressione territoriali delle Regioni e dei comuni;…

Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito

Siamo un paese di faziosi. Di una faziosità che rende decisamente tutti un po’ stupidi, anche quando ci si glorifica di titoli accademici. La dimostrazione la stiamo avendo in questi giorni e si presume che, nelle prossime settimane, con l’avvio ufficiale della campagna referendaria, andrà sempre peggio. Ancora non si conosce la data, il o i quesiti (ne è stato chiesto lo spacchettamento e la Cassazione si pronuncerà in merito), devono iniziare la raccolta delle firme e la campagna referendaria vera e propria, e già i due fronti, pro o contro, sono certi della propria vittoria. Naturalmente tutta da dimostrare…

Un nuovo corso per la politica italiana

Rottamazione come espressione del cambiamento, sia in termini di approccio ai problemi che di cambiamento dei protagonisti. Quello che meglio è stato colto dalla gente, culminando nel successo delle europee del 2014, è stato proprio il fatto che fosse arrivata l’ora per un ricambio della classe politica. Il successo di Matteo Renzi che, al secondo tentativo vince le primarie del PD, per i più significa proprio questo, ricambio dei protagonisti della politica. Poi addirittura il ragazzotto che viene dalla provincia, non cresciuto all’interno dell’apparato del partito, arriva a Palazzo Chigi. Da subito l’impressione di trovarsi a suo agio, vara un…

Di distinguo si può morire

Michela Marzano abbandona il gruppo PD della Camera perché, pur avendola votata – e ci mancava pure che non lo facesse -  ritiene che la legge sulle unioni civili non corrisponde più ai suoi principi perché orfana della parte sulle adozioni. Integerrima, non c’è che dire. Ma detto che i suoi principi, per altro identici a quelli della stragrande maggioranza del suo ex partito, sono bellissimi e meritevoli di rispetto, resta la domanda: questa legge sarebbe passata lo stesso con i numeri a disposizione della maggioranza? Pur reintroducendo le adozioni alla Camera il provvedimento sarebbe tornato di nuovo in Senato…

Learning to fly

L’appuntamento con la storia è arrivato. Dopo i soliti lustri di italico ritardo, in cui il trenino della politica, come quello de “La Grande Bellezza”, ha girato a vuoto. La legge ha una tale potenzialità da rendere velleitari tutti gli ostacoli e rinnovare dalle fondamenta la famiglia e, di conseguenza la nostra società. Non è una normativa da accantonare tra quelle che fanno la fine delle grida manzoniane: utili solo per i potenti e inefficaci per i deboli, tra cui migliaia di bambini, vittime non occasionali di una riforma incaprettata a lungo dall’ipocrisia. L’efficacia della legge giustifica dunque il (momentaneo)…

Il governo Renzi sarà ricordato come il governo che ha fatto di più contro la corruzione

Come amano dire i titoli dei giornali nelle ultime settimane è in corso “una bufera giudiziaria sul PD” una bufera su cui si sono gettati a corpo morto gli oppositori di Renzi (non solo il pregiudicato Beppe Grillo ed i suoi giannizzeri ma anche, udite udite, i giannizzeri del pluriindagato e condannato per roba forte Silvio Berlusconi). Avevano usato in passato la stessa espressione (“bufera sul PD”) anche quando indagarono Vasco Errani, Luciano D’Alfonso, Salvatore Margiotta, Alberto Tedesco, Giorgio Nugnes, tutti amministratori del PD poi ASSOLTI nei processi. E ricordiamo il can can mediatico sul “sistema Sesto” al centro del…

Bertoldo, Bertoldino e Bertolaso

La campagna elettorale incendia Roma duemila anni dopo Nerone. Nel centrodestra del Risiko, in cui nulla conta, tranne il fisico. Le primarie di febbraio sembrano una messinscena in cui s’improvvisa. Ma in una nota congiunta, Berlusconi, Meloni e Salvini annunciano che il candidato unico è Guido Bertolaso. Che subito riceve il buon viatico da un fuorionda della Mussolini: “E’ un coglione”. Tira un cattivo ponentino invernale: Meloni e Salvini lanciano un’opa sull’elettorato forzista e si dividono subito i ruoli: lei sciorina le nuove acconciature, lui usa (metaforicamente) la clava e si dedica ai sondaggi: “Bertolaso vale zero”. Anche alcuni esponenti…

Se le illusioni inquinano più del petrolio. Piccole considerazioni sul dopo referendum

A quanto pare a certe persone la storia ha insegnato poco e niente. I giovani si possono comprendere e per certi versi ammirare per l’entusiasmo e la fretta tipici dell’età. A sconfortare sono quelli più anziani, quelli, per intenderci, con la pelle segnata dalle cicatrici di batoste cocenti. Induriti e ripiegati su se stessi, avvinghiati a ricordi di momenti certo importanti e entusiasmanti al punto da perpetuare pedissequamente logiche visibilmente non più applicabili e adattabili all’inesorabile mutare delle cose. Non mi riferisco alla rassegnazione ma proprio al loro non volersi rassegnare, per certi versi pure apprezzabile e condivisibile, che però…

No triv, no party

Nel patologico scollamento tra paese legale e paese reale, si schiera un’irripetibile formazione, un vero dream team, pronto a tutto pur di vincere. Va da Vendola a Meloni, da Grillo a Salvini, forse da Gentile a Cabrini e con Brunetta all’ultimo momento. La posta in gioco é il governo, oppure solo alcune piattaforme estrattive, di cui parecchie malferme. Poco importa il merito: tranne i sinceri ecologisti, gli altri si stropicciano gli occhi, e le tastiere, al pensiero di affermare il loro sistema di gioco trito e ritrito. Poco importa che Prodi lo definisca un referendum-suicidio, che Napolitano lo chiami pretesto,…

Gli sfigati del nuovo Partito della Nazione

All’ombra del referendum sulle piattaforme è nato il vero Partito della Nazione. Un raggruppamento variegato ma con un solo obiettivo ormai, puntare tutto sul referendum Costituzionale per far fuori Renzi (magari indebolendolo prima alle amministrative). Di questo vero Partito della Nazione fanno parte Brunetta e Vendola, Speranza e Salvini, Grillo e Ferrero, Casa Pound e la Camusso, Forza Nuova e Landini, la Meloni e Fassina, Emiliano e Zaia. Con l’appoggio mediatico di Mediaset e La 7 e la stragrande maggioranza dei talk show delle reti pubbliche e private (l’Italia è l’unico paese dittatoriale al mondo dove le trasmissioni televisive che…

Il risultato del referendum

Ovviamente sono pienamente soddisfatto per come sono andate le cose. Mi sono battuto insieme alla parte migliore del Pd per l'astensionismo e i miei sforzi sono stati premiati dall'elettorato. Non si è trattato di un Referendum ambientale sulle concessioni alle trivellazioni in essere, ma di una consultazione politica preceduta da una battaglia feroce con avversari violenti e scorretti. Che hanno utilizzato il Referendum per assestare un duro colpo al governo Renzi, che secondo le opposizioni è la causa di ogni male del paese. Costoro hanno subito una prima pesante sconfitta. Non canterei vittoria troppo presto ed eviterei sia trionfalismi che…

Perché la sinistra ha sbagliato ed è diventata una forza con insediamento sociale minoritario?

Franco Cassano nel suo pamphlet “Senza il vento della storia” prova ad inquadrare gli errori della sinistra nella epoca de cambiamento e ci ricorda che uno degli effetti della globalizzazione e della conseguente iniziativa del capitale finanziario mobile ed appunto globale è stato il vorticoso allargamento oceanico del campo di gioco. E che questo allargamento “ha messo in crisi tutti i riferimenti tradizionali della sinistra” a partire da quello Stato nazionale a cui la sinistra si era affidata per presidiare le sue conquiste. La globalizzazione è stata una mossa del cavallo che ha ribaltato le antiche certezze: mettendo in crisi,…

Referendum trivelle: la ragione oltre l'ostacolo

Contrario da sempre al nucleare e assoluto sostenitore delle energie pulite, uscito dal PCI nel '78 perché definito "massimalista ecologico" (!?), penso che la partita di domenica non si gioca più per proteggere il mare ma per tutt'altre ragioni che niente hanno a che fare con la difesa dell'ambiente. Tutti gli altri quesiti sulle trivelle sono stati accolti dal governo. Lo stesso governo, questo, che per la prima volta nella storia ha finalmente introdotto nel Codice i reati contro l'ambiente e continuato ad incentivare le energie pulite. Parlare di un governo favorevole al petrolio e disinteressato all'ambiente è quanto meno contraddittorio.…

Fermatevi. Per carità

Pensavamo di esserci liberati dell’Italia plumbea del ventennio 1994-2014: una brutta Italia. Segnata dalla guerra civile tra berlusconismo e antiberlusconismo. Per me di centrosinistra ma riformista fu un’Italia peggiore di quella della “prima Repubblica” della Dc, del Pci e del Psi. Nei vent’anni della seconda Repubblica l’Italia ha visto peggiorati tutti i suoi indicatori economici e sociali: il Pil è sempre declinato o ristagnato; la produttività e la competitività del paese sono peggiorate; la disoccupazione è cresciuta a livelli record; il debito pubblico è esploso; la spesa pubblica è andata fuori controllo; la tassazione è divenuta insostenibile; gli investimenti si…

Referendum ed astensione: gli scandalizzati ad intermittenza

I referendum hanno caratterizzato la scena politica del nostro Paese. Basti pensare alle scelte epocali su Divorzio e Aborto. Poi, piano piano, sono divenuti uno strumento monco, perché utilizzato per questioni residuali, per nulla dirimenti. Come per il prossimo referendum “Anti trivelle”. (QUI l’articolo che approfondisce i motivi dell’astensione). E gli italiani rispondono, astenendosi, a questo inutile dispendio di fondi ed energie come prevede la nostra Costituzione all’art. 75 “La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.” Quindi l’astensione è una…

Azzurra nostalgia

L'ampio, quanto numericamente imperfetto, ventennio di Berlusconi viene spesso racchiuso in poche battute. Troppo facile. Nel suo primo, turbolento, anno, c’è già (quasi) tutto. Forza Italia nasce ufficialmente alla fine di gennaio 1994. Ma alcuni individuano il big bang a luglio '93, nell'attacco frontale ai magistrati del pool di Milano da parte di un giornale di riferimento, su input proprio del primo Berlusconi politico. Che si scatena ogni volta che avvista all'orizzonte i bolscevichi: in questo riuscirà a rasserenarlo solo l'inconcludenza di D'Alema. La vittoria elettorale del marzo 1994, più che da politologi e politici, viene preconizzata subito da un…

Magistratura medievale, petrolio e dimissioni di Federica Guidi

1. Questo articolo non è per dubitare sulla opportunità di sfruttare il giacimento petrolifero di terra più importante d'Europa in una regione di pecorai e disoccupati; chi ne avesse l'intenzione, si accomodi in modalità bafangùl. 2. Il governo Renzi ha accolto l'emendamento teso a normare investimenti di ingente entità, 1,5 miliardi di euro solo a Tempa Rossa, di Eni e Total; non certo a dare un piccolo subappalto di 2.5 mln di euro. Quello era compito della Total, un'impresa privata, con i suoi criteri, nel rispetto della legge. 3. Nessun favore del Governo, quindi. Come dire: non si approva il…

Da Pertini a Nilde Jotti a Di Maio

Diceva Indro Montanelli che gli Italiani sono un popolo di contemporanei. Privi di qualsiasi memoria storica. Concentrati sulle news quotidiane, giusto il tempo dello scorrimento della striscia. Eravamo a metà gennaio 2016, quando il Corriere della Sera pubblicava un'intercettazione telefonica dalla quale emergeva che Di Maio e i vertici del M5S erano a conoscenza delle infiltrazioni camorristiche nell'amministrazione grillina del comune di Quarto. E non avevano fatto alcunché; nessuna denuncia come dottrina grillina ed etica imporrebbe, invitando anzi i referenti locali a "tenere la vicenda bassa". Quando qualche giorno fa Di Maio ha accusato il Governo di aver bloccato i fondi per le…

Il referendum, le cose non dette e l’autolesionismo italico

Il 17 aprile si voterà su un quesito referendario che riguarda le concessioni marine già in essere entro le 12 miglia. Che significa? Significa che non ci pronunceremo sulla possibilità di nuove perforazioni, ma solamente sulla possibilità che a fine delle concessioni e prima che il giacimento su cui insistono sia esaurito, quelle autorizzazioni non vengano rinnovate. Proviamo a spiegare meglio. - Il referendum RIGUARDA solo alcune delle autorizzazioni di perforazione marine, quelle entro le 12 miglia. (QUI trovate l’elenco delle concessioni, cliccando su ogni autorizzazione trovate tutte le informazioni. Vi invito a farlo perché potete ampiamente dedurre che si…

Un uomo vale quanto la sua parola

Molti si chiedono se i grillini siano pronti a governare. "Sono pronti, sono quasi pronti, non sono proprio prontissimi " direbbe Nanni Moretti. Alcune città le governano già, da tempo. E in Parlamento decidono. Hanno cercato di far impantanare le Unioni Civili, rinviando sine die una legge che cambia (in meglio) la vita di centinaia di migliaia di Italiani, bambini compresi. E' evidente che del Movimento dei primi tempi non rimane più nulla, come una canzone orecchiabile che fai grande fatica a ricordare. E le cinque stelle fatalmente implodono in cinque buchi neri. Anche la spinta antimafia è ormai evaporata: i…

Il canto del cigno di Bersani e D’Alema. L’ultima battaglia

L’offensiva politica della minoranza dem contro Matteo Renzi avviene in un momento delicato e di snodo politico per il Partito Democratico, momento che avrebbe bisogno di un Partito unito che metta da parte per un momento le polemiche e le differenziazioni. Ci sono infatti due importanti battaglie che il PD ha intrapreso. La PRIMA battaglia è quella che vede il nostro governo in prima persona tentare di cambiare sia la politica economica della UE sia la politica sui migranti. Renzi si sta spendendo mettendoci la faccia per una politica economica che punti alla crescita ed alla espansione, che rimetta in…

Così parlò Zarathustra

Così parlò Zarathustra per bocca di Friedrich Whilhelm Nietzsche e non mi farò certo intimidire dall’aura sulfurea che circonda e avvolge il grande filosofo tedesco, soprattutto se visto da sinistra. Immaginando la situazione politica del nostro paese, attualmente più vicina all'idea corrente e condivisa di caos che a quella di un luogo ordinato e tranquillo, è relativamente facile cedere allo sconforto, deprimersi, desiderare con forza un’azione drastica, rivoluzionaria che ponga fine a decenni di sofferenze. Ma riflettendo col necessario distacco sul tema, è invece altrettanto facile capire che le condizioni per partorire la stella danzante di un futuro finalmente “normale”…

La fanfara stonata dei bersanieri

Mai una volta che qualcuno della minoranza PD abbia rilasciato una pubblica dichiarazione per sottolineare i successi ottenuti dal governo. Neanche quando venivano recepite le loro stesse proposte. Un silenzio che la dice lunga sulla sua capacità e sulla sua volontà di lavorare non solo per il bene del partito ma della stessa Italia. La scusa che la comunicazione del partito sia tutta in mano a Renzi è a dir poco puerile. Figuriamoci se al segretario-premier non faccia piacere poter contare ogni tanto talvolta anche su un piccolo segnale di riconoscimento pubblico da parte della minoranza del partito! Al contrario,…

Roberto Speranza ed i suoi volevano affossare Renzi utilizzando i voti segreti. Ed ora si agitano cianciando di svolte conservatrici

Robertino “pallemosce” Speranza alza la voce ma viene fuori un suono stridulo e stonato. In una intervista attacca su Verdini affermando che è cambiata la linea del PD, che c’è una svolta conservatrice e che per fare questo ci vuole un congresso. Il solito gne gne lamentoso, tutto interno ed autoreferenziale. Con un solo obiettivo far cadere Renzi senza professare limpidamente questo obiettivo. Ci stanno provando in tutti i modi. E sono modi machiavellici (ma del Machiavelli mal interpretato non certo quello ammirato da Antonio Gramsci). L’ultimo non gli è riuscito, perché io sono convinto che Renzi ponendo la fiducia…

La malattia di Renzi

Il mio medico di famiglia, ai tempi in cui erano retribuiti in base alle visite e alle ricette emesse, tutte le volte che mi recavo in ambulatorio per esigenze di salute di qualche mio congiunto, pur di fare qualche prescrizione in più, mi diceva che ero pallido, che il lavoro mi stava consumando e che avevo bisogno di cure per prevenire guai alla salute. Morale della favola, considerato che in famiglia eravamo in cinque, marito moglie e tre figli, tutte le volte uscivo dal suo studio con un mazzo di ricette molte delle quali non venivano utilizzate. Per fortuna, prima…

Gad Lerner, Speranza, Bersani, Gandolfini, Sacconi ed Adinolfi uniti nella lotta

Marco Gattuso, direttore della citata rivista on line, pur criticando aspramente lo stralcio della stepchild, non esita a riconoscere che, per il resto, nel maxiemendamento del Governo vengono riconosciuti tutti -ma proprio tutti- i diritti del matrimonio, nessuno escluso. In queste ore emerge la rabbia dei promotori del Family Day, il neocatecumenale Gandolfini ed il giocatore d’azzardo Mario Adinolfi, contro Alfano giudicato da loro ormai alla stregua di un traditore. Ed emerge la rabbia dell’onorevole Maurizio Sacconi che schiuma contro i contenuti del maxiemendamento ed annuncia il suo voto contrario alla fiducia in contrasto con la posizione del suo Partito…

Renzi più di sinistra di Prodi. E anche di D’Alema

A due anni dall’insediamento, il governo Renzi può presentare un bilancio positivo per la qualità dei provvedimenti approvati in campo economico, sociale, del lavoro, contro la corruzione (introduzione del falso in bilancio, autorità nazionale che sovrintende agli appalti, legge contro le eco-mafie ecc), sulla giustizia e per le riforme (Costituzione e nuova legge elettorale), con un ruolo fondamentale nel cambiamento svolto dal Parlamento e dai parlamentari Pd, inizialmente tiepidi con il segretario-presidente del consiglio (specialmente i veneti e i vicentini). Certamente un’azione di governo più soddisfacente e progressista di quella dei precedenti governi di centrosinistra (Prodi, D’Alema, Amato 1996/2001 e…

La foto della Corte dei conti è nitida ma...

I servizi cui si riferisce la Corte sono prevalentemente erogati da Regioni e Comuni. Il pareggio di bilancio in Costituzione e il conseguente patto di stabilità interno, varati dai precedenti governi e approvati a larghissima maggioranza dal Parlamento, hanno obbligato gli enti locali al risparmio e ai conseguenti tagli di spesa La flessibilità ottenuta dall'Europa è stata ottenuta da questo governo ed è destinata con la legge di stabilità proprio agli investimenti e al sostegno delle categorie più disagiate. E' davvero strano che chi predicava una politica espansiva ha poi accettato i diktat della U.E. e oggi accusa il governo…

Monica Cirinnà contro le falsità e per una giusta legge

- Se il PD ha la maggioranza approvi la legge senza altri partiti: NO, il PD al Senato non ha i numeri per approvare da solo nessuna legge. E’ per questo che governa con altri partiti. Questi ultimi non avrebbero mai approvato una legge efficace sulle Unioni Civili, motivo per cui i voti di forze che si erano dichiarate favorevoli già in commissione al ddl Cirinnà, sono fondamentali per dare diritti a milioni di persone. - Il Governo usi la “fiducia” NO il Governo non può mettere la fiducia. Quello sulle Unioni Civili è un disegno di legge parlamentare, fatto…

Il Cittadino chiede. Il Governo risponde

Sulle pensioni di reversibilità, nei giorni scorsi, avevo sentito tutto ed il contrario di tutto. Allora ho pensato bene di mandare una mail al Presidente del Consiglio per farmi spiegare qual è la vera versione dei fatti. Incredibile! In poco più di 24 ore ho avuto la risposta. Il succo della spiegazione: … “Le polemiche di questi giorni sono totalmente infondate. Il Disegno di Legge Delega conferisce al Governo la delega ad introdurre – per la prima volta nel nostro Paese – uno strumento organico e universale di lotta alla povertà, finalizzato a rendere uniformi su tutto il territorio nazionale…

Ma Bersani e Speranza stanno con la Bundesbank o con Matteo Renzi? Tertium non datur

Lo scontro tra Mario Draghi e la Bundesbank è ormai evidentissimo. Come ormai è evidente la battaglia che sta conducendo Matteo Renzi in Europa. Ed è una battaglia importantissima dal cui esito dipendono le sorti della UE. Tanti commentatori, tifosi della austerità tedesca e critici della posizione ferma del premier italiano, non hanno ancora capito che il futuro dell’Europa ha solo due prospettive, la prima democratica e liberale che punta alla crescita e alla espansione regolata, la seconda populistica e pericolosa per la democrazia. La terza opzione, quella ordoliberista che punta al rigore, ai tagli, alla macelleria sociale per tenere…

Renzi è nuovo sulla scena europea, Juncker ci sta da una vita e cosa ha concluso? (citazione di Jean Paul Fitoussi)

Mentre prestigiosi economisti di fama mondiale come Amartya Sen e Jean Paul Fitoussi elogiano apertamente Renzi, quello che sta accadendo in Italia sulla vicenda Junker- Renzi ha del paradossale. Tutti coloro, tra i giornali e tra gli oppositori interni ed esterni di Renzi, che fino a poco fa rimproveravano al nostro premier di essere lo zerbino della Merkel o di essere un pericoloso neoliberista oggi, di fronte alla alzata di scudi da parte del Presidente della Commissione, il lussemburghese Junker, si schierano con Juncker o peggio tacciano di avventurismo il nostro Presidente del Consiglio (come se il peggior avventurismo foriero…

Macchina del fango del PD sul caso Quarto?

FACCIAMO PARLARE I FATTI SENZA INTERPRETAZIONI (mi aiuto con quanto scritto sull’Unità in più volte dalla brava giornalista Maddalena Carlino e sintetizzato nell'articolo La “Quarteide”, tutta la storia di un piccolo scoop di Unità.tv : Rosa Capuozzo aveva deciso di far stampare i manifesti istituzionali del Comune dallaTipografia Baiano, di proprietà del marito (e sulla denuncia pubblica i 5 stelle ed il sacro blog tacquero). Rosa Capuozzo ha revocato la convenzione del campo di calcio comunale alla società sportiva “Nuova Quarto Calcio per la Legalità”, una società nata nel fuoco della battaglia anticamorra e simbolo di quella battaglia per la legalità (provarono a fare…

Il m5s ha speso 261.918,50 € di denaro pubblico in un solo giorno?

Mi capita frequentemente di consultare il materiale pubblicato dal Movimento 5 Stelle online, sia sui siti “ufficiali” che sui profili nei Social Network. Una metodologia di critica abbastanza evidente consiste nel procurarsi una serie di dati variamente approfonditi earmandosi di semplicità di calcolo e apparente buon senso, con lo stesso approccio di una casalinga intenta a conservare l’integrità della cassa domestica, si analizzano le soluzioni o le proposte politiche. Talvolta i risultati sono interessanti, talvolta meno. Diciamo che nella maggior parte dei casi si tratta di una metodologia fallace poiché la riduzione della complessità che si effettua finisce con il…

La Ministra Boschi esce rafforzata dalla mozione di sfiducia respinta con ampi numeri

A destra del PD regna sovrana l'anarchia con le destre ormai liquefatte e incapaci di costruire una sola posizione unitaria condivisa anche solo su come e se votare la sfiducia. A sinistra il nulla unito al niente ha prodotto il vuoto assoluto politico e progettuale frutto e sintesi manifesta di varie debolissime e insignificanti posizioni personali di singoli parlamentari terrorizzati all'idea della scomparsa politica e della perdita della poltrona. Su tutti aleggia, però, la sconfitta e la fine del M5S che, senza guida politica certa, dilaniato da guerre intestine e diatribe locali esplose nella selezione dall'alto dei candidati alle amministrative…

Meglio buonisti che malisti

Fa male a chi vuole lucrare sulle disgrazie altrui e la disperazione di migliaia di uomini, donne e bambini che bussano alle nostre porte per chiedere solo aiuto. Fa male a chi ha speculato e vuol speculare sulla crisi, la stagnazione, la palude economica e politica in cui ormai versa il Paese da 10 anni. Fa male a chi ritiene che l’Italia non possa né debba farcela, che debba uscire dall’Euro, che non ha un futuro tra i Paesi leader mondiali, che non debba né possa avere alcun diritto, nemmeno di parola, nelle assise europee e internazionali. Fa male a…

L’offensiva finale della sinistra al caviale e del dimissionato think tank di Repubblica

Urlano che Renzi è di destra, che sarebbe il figlioccio di Berlusconi, si scomoda perfino il guru Saviano attraverso un codardo attacco a sangue freddo al PD e ad una delle sue più brave esponenti (forse perché le vendite del suo ultimo libro non vanno molto bene ed allora cosa c’è di meglio di una pubblicità a costo zero?). Non importa se, contrariamente a quanto accadeva durante l’epoca dei governi Berlusconi, il PD e Renzi abbiano una posizione ferma contro il razzismo ed a favore della accoglienza dei profughi e dei rifugiati e che ci distinguiamo in Europa per le…

La crisi di identità di giornali e giornalisti ai tempi del web 2.0. La fine di un epoca per l’ultima casta rimasta

L’episodio della goliardata giovanile della Leopolda dove è stato indetto un concorso per premiare il titolo più brutto messo in prima pagina dai quotidiani italiani nell’ultimo periodo può forse produrre il risultato di aprire finalmente un dibattito serio e severo sulla qualità del giornalismo italiano. Il punto lo ha colto molto bene Gianni Riotta che, partendo da un giudizio non positivo su quanto avvenuto alla Leopolda, arriva a dire però che se si dice che “Renzi è come Mussolini” allora ecco spiegato perché i media arrancano. “Se nel mondo libero i media sono nell’angolo – commenta l’ex direttore del Tg1…

I tempi che non ritornano più

No, che non si parli di scissioni per carità, però si sappia che la vera sinistra è al teatro perché "qui sono presenti le bandiere del Pd" "Renzi è troppo debole per affrontare tutti i problemi che ci sono" "Senza di noi il Pd non esiste" parole di Cuperlo, il bradipo che ho votato e di cui mi sono pentita amaramente quasi subito. Lo stesso Cuperlo che ha mollato la presidenza del partito per pura stizza. Mentre il buon Bersa tiene a precisare in una intervista a Repubblica che lui è in cerca di tessere. Sembrano dimenticare tutti e due…

Smontare il vecchio ambaradam organizzativo del PD

A me non ha mai convinto la vecchia diatriba ideologica tra i sostenitori del Partito liquido e i sostenitori del Partito pesante. I Partiti liquidi non mi hanno mai convinto, liquidi, senza iscritti, senza sedi territoriali o tematiche, con una organizzazione ridotta al minimo. Così come non mi convincono i Partiti pesanti, eredi di quelli del 900 con le loro ingessate abitudini, i loro riti ed i loro miti che li rendono incapaci di cogliere il nuovo. Non amo il Partito liquido, leggero, non organizzato anche se so che viviamo in una società liquida dove ognuno di noi è un…

I cambiamenti per cui nacque il Partito Democratico

Il giovane e bravo segretario del Pd della Federanzione provinciale di Roma, Rocco Maugliani, mi ha chiesto di coordinargli politicamente la scuola di formazione da lui fortemente voluta. Una bella esperienza che sta riuscendo particolarmente bene. In questo quadro ho tenuto una sorta di lezione ai circa 50 allievi della scuola, che prova (saccheggiando testi importanti di autori come Castells, Bauman, Beck, Revelli, Bonomi, Magatti, Touraine) a specificare i cambiamenti/rotture della formazione sociale contemporanea in base ai quali si rese necessaria la fondazione di una organizzazione politica come il Partito Democratico. Il Partito democratico nel 2008 nacque certamente per un…

La comunicazione è indispensabile

Si è vero c'è una strana dicotomia, il governo rispetto ad altri precedenti sta operando bene e sicuramente meglio degli altri, in un contesto decisamente più complicato. Ad esempio: 1.la riduzione delle tasse sugli immobili è un timido segnale di rilancio in un settore quello immobiliare falcidiato, con un indotto di trecentomila famiglie, far ripartire il mercato degli immobili, distrutto dal Mitico Mario Monti, questo sarebbe un cambio di passo piccolo ma significativo, oppure, 2.concedere il bonus ai diciottenni, impensabile in un paese come l'Italia, ed ancora, 3.gli 80 euro a tutti i rappresentanti delle forze dell'Ordine che per molti…

Caro Cuperlo ecco dove Renzi sta portando il PD

Ogni tanto riparte nel PD e sul PD un dibattito che qualcuno ha definito topografico e cioè un dibattito che tende a stabilire se il PD si è spostato più a destra, più al centro, più a sinistra, meno a sinistra e così via topografando. E’ un dibattito astratto in cui eccellono quelli della minoranza dem ma a cui in molti non si sottraggono. Leggo che Cuperlo ad esempio chiede a Renzi dove sta portando il PD. Domanda inutile. Perché dove Renzi sta portando il PD è evidente dalle iniziative e dalle battaglie che Renzi ed il PD stanno portando…

Chi ha l’interesse a far fuori Renzi. Convergenze parallele.

Stanno provando a nascondere la vera natura dirompente ed innovativa della legge di stabilità 2016. E lo stanno facendo l’insieme di quel caravanserraglio di forze che ha come unico obiettivo levarsi Matteo Renzi dalle scatole. Al di là del merito (su cui è esercizio di sana democrazia dissentire ma anche consentire) c’è un dato di Renzi che è inoppugnabile e che lo rende bersaglio degli attacchi a più voci. Ed è il fatto che Renzi non risponde a nessun potere consolidato tra quelli conosciuti e che in economia come in politica hanno fatto il bello e cattivo tempo finora nel…

L’Huffington, la Annunziata e Luigi Cavallo. Una vecchia strategia sempre efficace

La Lucia Annunziata, con il suo giornale on line, continua nella sua imperterrita azione, attraverso mezze verità o notizie completamente false, di gettare scompiglio dentro il campo dei militanti ed elettori del Partito Democratico. E’ sempre più evidente che questa è la funzione che la Annunziata si è data passando da lanciatrice di sampietrini contro Lama e gli operai del più grande partito della sinistra a costruttrice di “frame” contro quello che oggi è il più’ grande Partito del socialismo europeo. Questa sottilissima controguerriglia psicologica è evidente in alcuni titoli apparsi sull’Huffington tra il 22 ed il 23 ottobre. Ne…

L'Italia dice addio al bicameralismo perfetto. Nasce la Camera dei Territori

In questi giorni nel Parlamento italiano si sta votando una delle più profonde riforme costituzionali dalla nascita della Repubblica ad oggi, ossia il superamento del cosiddetto bicameralismo perfetto. Il sistema parlamentare disegnato dai padri costituenti era, infatti, caratterizzato dall'esistenza di due camere legiferanti, la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, con i medesimi poteri e competenze. Una particolarità tutta italiana, sancita dall’articolo 70 della Costituzione italiana («La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere»), che affonda le radici nelle vicende storiche del dopo guerra. Dietro a quella scelta si celava lo spirito di garanzia proprio di una…

Una legge di stabilità di sinistra

In molti commenti critici della legge di stabilità 2016 è come fosse sparito il ricordo della situazione in cui l’economia globale si trovò dopo la crisi devastante del 2008 e il ricordo delle criticità che in quella crisi avevano investito il nostro paese, sull’orlo di un default catastrofico. Criticità certamente in comune con tutti i paesi del mondo occidentale ma che in Italia si sommavano alle criticità tipiche del nostro paese e che erano il frutto e l’eredità dei malgoverni precedenti (soprattutto anni 80 e ventennio berlusconiano). E manca completamente nelle critiche che si leggono ogni termine di paragone con…

Gara al ribasso!

Gara d’appalto la ho definita, non una scelta razionale, un concorso di merito, qualità e attitudine per rivestire una carica cruciale per il paese, ma una di quelle garette al maggior ribasso da assegnare alla piccola ditta che userà cemento truccato per stare dentro al capitolato. E sì, perché la resa, l’abdicazione della politica dal ruolo di principe del governo della società, la cessione di primazia al populismo accattone ci hanno ridotto a questo. Gara di Appalto per il nuovo Sindaco di Roma: chi lo fa a minor costo vince! Siamo al Sold Out! Ma Roma non è la Capitale…

Renzi non è Berlinguer!

Chissà se Edward R. Murrow avrebbe raggiunto le stesse vette di celebrità se, parlandoci della guerra, prima, e della società americana, poi, avesse polemizzato su tutto e tutti, concludendo i suoi noti editoriali con l’affermazione: il senatore Joseph McCarthy non è Benjamin Franklin! E già perché, proprio a proposito di rispetto dei principi costituzionali, e in questo caso ci riferiamo alla Patria delle libertà e delle opportunità ovvero gli USA, Murrow ne ha viste di cotte e di crude circa il rispetto del I emendamento, ovvero quello che garantisce la libertà di culto, parola e stampa, nonché il diritto di…

Perché ci vuole ben altro

Negli ultimi tempi, i più colpiti dal renzifobismo fondamentalista,categoria dello spirito molto in voga tra le minoranze vocianti dello Strapaese, appartengono a quella élite sociale ed economica che va sotto l’etichetta di intellettuale di sinistra, dove per intellettuale si intende la Cassandra inascoltata, il cantore delle sciagure che il demone Aeshma abbatterà su noi; e per di sinistra, lo stare comodamente seduto su una poltrona in uno studio TV, ad autopromuovere la propria opera omnia. Non c’è giorno in cui uno di questi esemplari non intervenga in modo severo per rimproverare al Premier e ai Ministri una qualche indicibile nefandezza.…

Le falsità ideologiche della Urbinati, Partito di Repubblica

Avevo una profonda stima intellettuale verso Nadia Urbinati una sociologa-politologa appartenente al think tank del gruppo De Benedetti. Devo dire che questa stima ultimamente è molto calata soprattutto dopo aver letto alcune polemiche politiche spicciole che la professoressa Urbinati ha innescato e che dimostrano ancora una volta che i grandi pensatori (figuriamoci la Urbinati che non lo è, non è per intenderci un Norberto Bobbio) riescono a darci degli strumenti teorici per orientarsi nella interpretazione della realtà, ma poi non sempre ci azzeccano nella loro analisi e proposta politica più contingente (lo dimostrano tra l’altro altri due grandi pensatori che…

C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico

L’ultima battaglia campale sulla riforma del Senato è riuscita a rompere anche le barriere spazio-temporali. L’ira di quel gran popolo di poeti, santi e costituenti si è abbattuta come un siluro sulla miseria culturale e storica del Premier e del suo fedele Ministro, rei di aver allungato la discussione sul bicameralismo perfetto fino a settant’anni orsono. Impossibile – hanno tuonato il fior, fiore di costituenti nostrani – in quel periodo eravamo ancora impegnati nelle Crociate contro il feroce Saladino. Ed hanno ragione. In effetti, se ne discute solo da 69 anni, 2 mesi, 26 giorni e, probabilmente, anche una manciata…

Quel sampietrino lanciato dalla Annunziata contro Lama. Un riformismo che non rinnega alcunché

Ho riletto in questi giorni l’intervista che il leader della CGIL Luciano Lama rilasciò il 24 Gennaio del 1978 ad Eugenio Scalfari. Quel Lama contro cui l’attuale Direttrice dell’Huffington post, all’epoca giovane gruppettara allieva della Rossanda, scagliò un sampietrino quel brutto giorno all’Università di Roma (all’epoca scagliò un sampietrino oggi si è ripulita e scaglia i suoi articoli contro il PD di Renzi, l’unica forza autenticamente riformista del nostro paese). Oggi in molti cianciano a sproposito facendo l’analisi del sangue per capire quanto sia di sinistra la filosofia che guida in tema di lavoro ed economia l’operato del governo Renzi.…

Il D'Alema che rimpiango

Intervista di D'Alema sul Corsera. Naturalmente il D'Alema che rimpiango è quello che veniva accusato di non "dire una cosa di sinistra"! Semmai perché' diceva "cose utili". Non sono mai stato dalemiano. Anzi. Politicamente come migliorista, sempre molto lontano. Ma sono amico di D'Alema, dagli anni della Fgci. E sono stato suo sostenitore, sempre convinto, in tante delle sue battaglie: quella come segretario del partito al posto di Veltroni; quella che lo oppose al conservatorismo di Cofferati in un famoso congresso del Pds; quella sul tentativo della Bicamerale; quella contro l'ideologismo dell'Ulivo; quella, come Presidente del Consiglio che ruppe i…

Pensieri puri (e sparsi). Ferie d’agosto.

Emergiamo dal caldo agostano e proviamo a cristallizzare alcuni pensieri. Ne ho raccolti alcuni, quelli che mi sono venuti e che attraversano la polemica politica di tutti i giorni. Sono dei pensieri pillole. Tutti da approfondire. Lo faremo qui su Manrico.social in questo autunno dove scopriremo se l’Italia è diventato un paese maturo o è la solita italietta lamentosa che si è meritata più di un ventennio. IL JOBS ACT E’ DI SINISTRA. Non è vero che il Jobs act è un provvedimento tipico della cultura neoliberista e che colpisce i diritti dei lavoratori. Il mercato del lavoro degli ultimi…

L’omino di Bettola, la minoranza dem e la favola della rana e dello scorpione

"Uno scorpione doveva attraversare un fiume, ma non sapendo nuotare chiese aiuto ad una rana che si trovava lì accanto. Così, con voce dolce e suadente, le disse: --Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull'altra sponda. La rana gli rispose: --Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi! --E per quale motivo dovrei farlo -- incalzò lo scorpione --se ti pungessi, tu moriresti ed io, non sapendo nuotare, annegherei! La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell'obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A…

Meglio “sorridenti” che “musi lunghi”

In una sua nota la compagna dalemian-bersaniana Bruna Dini fa un appello a quelli che Lei chiama la “tribù dei sorridenti” invitandoli a fermarsi ed a discutere. I sorridenti sarebbero quelli della maggioranza del partito. Credo nel mio piccolo, come semplice militante del PD, di identificarmi nell’appellativo di “sorridente”. E non perché penso che ci sia in questo nostro paese molto da ridere ma perché penso che le difficoltà si affrontano meglio con il sorriso sulla bocca, dimostrando serenità a chi aspetta da te soluzioni ed iniziative. Ho fatto parte in passato della “tribù dei musi lunghi”, cioè di quelli…

La guerriglia psicologica di Lucia Annunziata. L’uso spregiudicato dell’Huffington

Da molto tempo seguo la titolazione quotidiana dell’Huffington post il cui Direttore è Lucia Annunziata. In questo mio articolo vi riproporrò i titoli che in questa lasso di tempo il giornale on line fondato da Arianna Huffington e legato in Italia al gruppo editoriale di De Benedetti, ha sparato in tutta pagina sul Partito Democratico. La lettura quotidiana di questo giornale mi ha fatto ritornare in mente le teorie di un grande spione vissuto nel secondo dopoguerra. Parlo di Luigi Cavallo, infiltratosi durante la Resistenza nelle file del PCI e che nel primissimo dopoguerra ha lavorato nella Unità torinese. Abbandonò…

Ad albero che cade, accetta accetta!

Non lo sa nessuno, ma appartengo a quel ristretto gruppo di rompiballe, che già una ventina d’anni fa ha avuto la temerarietà (o l’incoscienza) di mettere in guardia, chi aveva la bontà di starmi a sentire, dall’allora nascente fenomeno che, grazie alla coincidenza dell’indebolimento della politica (corruzione e crisi dei partiti) con l’immenso spazio mediatico giustamente concesso all’atrocità degli attentati a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino, ha prodotto la mostruosa superfetazione di una galassia opaca di Associazioni, Siti online, Fondazioni, giornali con giornalisti a quattro mani, Maghi Simone avidi dispensatori di indulgenze antimafiose, nuove categorie di guru della lotta…

Dell'inutilità delle parole, dell'inutilità della presunta sinistra

Ieri mi sono ascoltata tutto il discorso di Renzi. Uno dei passaggi che ho più apprezzato, dietro suggerimento di Nicola Zingaretti, è stato quello su un grande convegno per ridisegnare l'Europa dei popoli, magari proprio a Ventotene, dove tutto ebbe inizio. E sarebbe veramente, almeno nelle intenzioni, un momento di grande riflessione politica sul futuro della sinistra europea. Oggi, mi sono letta con calma le dichiarazioni seguite al suo discorso. Accantonando quelle di Salvini e di Berlusconi, di cui mi importa poco e che comunque fanno il loro mestiere di forze politiche di destra e all'opposizione, mi interessano quelle della…

Rosso un cuore in petto c’è fiorito

In questi giorni di menzogne ed inganni, è giunto il momento di ringraziare sinceramente i nostri leader della sinistra con la schiena dritta, che non si sono mai piegati ai diktat della Troika. Chi di noi non ha ancora un fremito ripensando a quel giorno, quando Bersani, soprannominato il Che di Bettola, con piglio risoluto lanciò il referendum per chiedere agli italiani se volevano il pareggio di bilancio in Costituzione, spiegando loro che una simile scelta avrebbe significato un cappio al collo per le future dieci generazioni. E come non emozionarsi quando, forte del risultato referendario, Mario Monti, con il…

Tsipras, dal bluff al tavolo di poker, al gioco delle tre carte

Nell’assenza del governatore don Gonzalo Fernandez de Cordova, che comandava l’assedio di Casale del Monferrato, faceva le sue veci in Milano il gran cancelliere Antonio Ferrer, pure spagnolo. Costui vide, e chi non l’avrebbe veduto? che l’essere il pane a un prezzo giusto, è per sé una cosa molto desiderabile; e pensò, e qui fu lo sbaglio, che un suo ordine potesse bastare a produrla. Fissò la meta (così chiamano qui la tariffa in materia di commestibili), fissò la meta del pane al prezzo che sarebbe stato il giusto, se il grano si fosse comunemente venduto trentatre lire il moggio:…

Il momento complicato del governo Renzi. Perché essere ottimisti

Le ultime rilevazioni Istat rilevano che sale la fiducia di consumatori e imprese italiani. Siamo al livello più elevato dal giugno 2008, l’anno dello scoppio della crisi. Segnali positivi vengono da tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori, ma le variazioni più marcate le mostrano il clima economico e quello futuro. Migliorano anche i giudizi e le attese dei consumatori sull'attuale situazione economica del Paese e c’è più fiducia di trovare un lavoro. Riguardo le imprese, crescono tutti i climi di fiducia: quello delle costruzioni quello dei servizi di mercato, quello del commercio al dettaglio e, in maniera…

Gli incubi fanno fatica ad andar via e le favole fanno presto a scomparire

Negli ultimi dieci giorni di passione che hanno visto il sindaco di Roma Ignazio Marino navigare a vista nel tormentato mare dell’amministrazione capitolina, Fabrizio Barca presentare una relazione dove fotografa lo stato dei circoli romani del PD, individuandone ben ventisette dannosi, ma sostanzialmente bocciandoli tutti, Stefano Fassina dare le, a lungo annunciate, dimissioni dal PD, tutti noi meritiamo di riprendere fiato e di staccarci un attimo dalle convulsioni della sinistra, o almeno da quella parte di essa che mostra, antico vizio, tutto il proprio provincialismo ed autolesionismo. Vi sono delle situazioni che avvertiamo come “pericolose” e alle quali non riusciamo…

Il canto del cigno di D’Alema che monta in cattedra come tutti i falliti

Massimo D’Alema, pur assumendo da un lato il ruolo di Cincinnato e dall’altro lasciando intendere di essere un perseguitato politico, non si rassegna. Lo si capisce da una sua intervista al Corriere dove ci ammannisce analisi scontate e affermazioni melense dalle quali si evince che non ha capito che il suo mondo ormai è finito e che questo non significa né la fine del mondo né la fine della sinistra. Ad un certo punto dell’intervista Baffino detto il migliore afferma che “di fronte a misure che hanno colpito il nostro popolo, la gente si è sentita tradita” e che “se…

Renzi deve accelerare e non farsi imbottigliare nella palude

Non voglio certo fare l’agit-prop di Matteo Renzi ma non posso fare a meno di notare che in 1 anno di lavoro il Governo ha portato a casa tantissimi importanti provvedimenti (smentendo tra l’altro l’accusa di annuncite che si è rivolta spesso contro il premier). Se il cerchio si chiuderà con la definitiva approvazione dei DDL sulla scuola e sulla riforma della PA e con la doppia approvazione della riforma Costituzionale, si potrà senza ombra di dubbio dire (ed al di là dei giudizi che si danno sulle singole misure) che questo Parlamento, nato da un rigore a porta vuota…

DIRITTI ARCOBALENO: In arrivo grandi novità dal Parlamento

Ringraziamo Monica per la sua disponibilità a rispondere alle nostre domande. Siamo al suo fianco in questa battaglia di civiltà con la convinzione che il traguardo sia vicino.
Per approfondire: E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizioDialogo intergenerazionale sui diritti civili alla luce delle recenti proposte di legge al Senato La pagina del Senato per il testo e per seguire l'iter parlamentare Il sito di Monica e la pagina Facebook.  Dati social all'8 febbraio 2016  

Basta “Zercar” lo diciamo noi. Cuperlo Il politico che non ha voluto uccidere il padre.

Probabilmente in molti lo abbiamo sopravvalutato. A me Cuperlo era piaciuto tanti anni fa, stavamo ancora nei DS, quando aveva citato il suo conterraneo, il poeta Umberto Saba, che riferendosi al carattere degli italiani aveva detto: “gli italiani sono l’unico popolo, credo, che abbiano, alla base della loro storia, o della loro leggenda, un fratricidio. Ed è solo col parricidio, con l’uccisione del vecchio, che si inizia una rivoluzione. Gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli”. Restò però una bella frase ad effetto messa lì per strappare qualche applauso.…

La sinistra ha capito perché in tutta Europa la gente non va a votare? A me sembra che non l’abbia capito

Nell'analisi e nel tentativo di capire il perché del non voto è necessario evitare provincialismi ed analisi italocentriche, semplificando ed addossando la responsabilità soltanto sulla Politica italiana, sullo Stato italiano, sui Partiti e sui Sindacati italiani. E non perché Politica, Stato, Partiti e Sindacati debbano essere assolti. Anzi. Ma perché, negli ultimi 30 anni, il fenomeno del loro distacco dai cittadini ed il lento assurgere di fenomeni di astensione, di disillusione ed ancor peggio di movimenti populisti, è comune a tutto il mondo occidentale ed ha cause sistemiche e strutturali ben più profonde dell'incapacità dimostrata di recente dai soggetti che…

L’astio non più represso del Partito di Repubblica

Ho letto e riletto l’editoriale su Repubblica del Direttore Ezio Mauro, l’editoriale delle due campane in cui si sferra un attacco al premier degno del miglior Scalfari. Possiamo dire che con questo editoriale le due anime di Repubblica si riunificano. E si conferma ciò che io ho sempre saputo. Repubblica non è solo uno dei piu’ importanti giornali italiani, non è solo un vincente fenomeno editoriale ma è da sempre un think-tank che punta ed ha sempre puntato ad avere, sin dalla nascita, una forte egemonia politica e culturale sul piu’ forte partito della sinistra italiana (nelle sue diverse epifanie,…

Governare (innovando) non è una passeggiata

Sarebbe oggettivamente più semplice se si trattasse, come è avvenuto in altri paesi e in altre epoche, di operare una equilibrata redistribuzione dei redditi, dei diritti e delle opportunità prodotti dallo sviluppo economico; ma oggi il tema di governo è quello, più complicato, di contenere gli effetti della crisi e riattivare lo sviluppo (per di più in condizioni di sovranità economica nazionale limitata). E sarebbe comunque soggettivamente più facile se la cultura tradizionalmente prevalente a sinistra non fosse una cultura “di opposizione”, costruita sulla astratta declamazione di (nobili) valori costituenti e sulla concreta difesa di (legittimi) interessi costituiti. Una cultura…

L’astensionismo, il voto al PD e il tentativo fallito dell’omino di Bettola

1-UNA DIFFERENZA NON DA POCO Naturalmente il tema del dopo regionali è l'astensionismo. Ed è un tema serio. Sarebbe bene però evitare analisi molto provinciali ed italocentriche. Ed avere bene in testa che la disaffezione dal voto non è una caratteristica italiana ma colpisce l'intera Europa. Ed abbiamo visto all'opera questa disaffezione di recente in Spagna, Francia e Gran Bretagna. Il 31 maggio ha colpito l'Italia. C'è però una sola differenza fra queste nazioni. Essa consiste nel fatto che in Francia Spagna e Gran Bretagna la sinistra riformista (Labour, Psoe e Psf) ha perso amministrazioni e collegi. In Italia, invece,…

Mala tempora currunt…

Se i padri nobili della Repubblica e della democrazia avessero pensato che il pre-requisito indispensabile per la candidabilità ed eleggibilità fossero il casellario giudiziario e i carichi pendenti si sarebbero privati della presenza nelle Istituzioni di personalità come Giorgio Amendola, Enrico Berlinguer, Eugenio Colorni, Giuseppe Di Vittorio, Giorgio La Pira, Pio La Torre, Pietro Nenni, Teresa Noce, Giancarlo Pajetta, Sandro Pertini, Camilla Ravera, Ernesto Rossi, Altiero Spinelli, Palmiro Togliatti, Bruno Trentin, Filippo Turati. E ho citato solo i primi nomi che mi sono venuti in mente, dimenticandone sicuramente qualche centinaio. Invece, eredi dello stato di diritto, dell’Illuminismo e di Cesare…

Berlusconi e la banda larga di Renzi

In questi giorni, appena provvisoriamente liberato dai suoi complessi conti con la giustizia Berlusconi si è gettato nell'ultimo scampolo della campagna elettorale con tutta l'energia possibile e disponibile. Non è che sia molto brillante: l'immagine che ha dato di se nella trasmissione di Fazio, Che tempo fa, non è granché, secondo il mio modesto parere. Un uomo della sua età, come dice il poeta, nel canto 27° Inferno della Divina Commedia, “dovrebbe calar le vele e raccoglier le sartie” ma lui, ostinatamente, continua a sentirsi e comportarsi da protagonista benché il pubblico, della platea e dei seguaci più stretti, continua a…

La Consulta fa i conti senza l’oste

Paradossalmente, in questi ultimi giorni il dibattito si è concentrato su due tematiche apparentemente agli antipodi, da una parte i giovani e il loro futuro con il DDL la Buona Scuola, dall’altro gli anziani e le loro pensioni, dopo la bocciatura da parte della Consulta contro la norma Salva Italia che ha congelato l’adeguamento degli assegni pensionistici al costo della vita per le pensioni medio-alte (da ca. 1.500 euro lordi in su). Un paradosso solo apparente, perché entrambi i temi riguardano le condizioni in cui versa il Paese dopo oltre venti anni di politiche economiche e finanziarie inesistenti o sbagliate,…

Professor De Mauro, da lei mi aspettavo di più.

Ho un grande rispetto e stima per il professor Tullio De Mauro, insigne linguista ed anche ex ministro della pubblica istruzione. E’ grazie a lui ed agli esami di Filosofia del Linguaggio, ben tre, che feci alla Sapienza in anni ormai lontani, che ho conosciuto De Saussure, Hiemselv, Jacobson, Prieto e soprattutto è grazie a lui che ho letto e studiato le ricerche filosofiche di Wittgenstein. Questo rispetto e questa stima non mi impediscono però di dire che un suo recente articolo sull’Internazionale contro il DDL della buona scuola non mi ha convinto per nulla. Innanzitutto è un piccolo saggio…

Il raptus di Fassina

Stefano Fassina, deputato del PD ed ex responsabile economico ai tempi della segreteria Bersani, ha dichiarato che il PD, a suo avviso “è diventato un partito dell'establishment, sostanzialmente in asse con l'agenda tedesca che domina in Europa, con un impianto liberista sul terreno economico e sociale e plebiscitario sul terreno della democrazia”. Siamo ormai, da parte di Fassina, a dichiarazioni che segnano una via di non ritorno. Le giudico sopra le righe e assolutamente non corrispondenti alla verità. Degne di una sinistra minoritaria e perdente. Le parole sono pietre e bisogna saperle usare. Se il governo Renzi è “sostanzialmente in…

Quello che i grandi direttore di giornale non raccontano

Il Partito di Repubblica, dove sembra abbia vinto la linea Scalfari, ed il Corriere della sera, diventato il giornale dell’estrema sinistra italiana pur rimanendo in mano alla elite capitalistica di relazione italica, stanno da giorni attaccando (in pieno accordo con la fanteria leggera della Annunziata, il moderno Luigi Cavallo) su un punto e cioè sul fatto che Renzi votandosi da solo la legge elettorale si sia indebolito. E’ ovvio che se la legge elettorale fosse stata approvata dentro il patto del Nazareno i grandi editorialisti di questi giornali ed i loro direttori, avrebbero detto la stessa cosa. Ma se c’è…

Se Renzi vince è perché intorno trionfa la mediocrità

Proprio questa mattina leggevo su Repubblica.it che Gaetano Azzariti, costituzionalista della Sapienza e critico nei confronti dell’Italicum, ritiene che sarà molto problematico rimettere in discussione la legge elettorale appena approvata, soprattutto per via referendaria, perché è difficile individuarne gli aspetti incostituzionali. Anche se non lo afferma esplicitamente è sottinteso che la legge è pienamente nell’alveo della Costituzione. Tentiamo di spiegare perché risulta inattaccabile e proprio alla luce della sentenza della Consulta che dichiarò illegittimo il porcellum. Il primo punto riguardava il premio di maggioranza considerato distorsivo e “foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione” perché non imponeva “il raggiungimento di una soglia…

I due PD

Quando parliamo di Partito Democratico, parliamo di due fasi completamente diverse. Il Primo PD (Segretario Veltroni con la carta del Lingotto) risultò essere solo un frettoloso assemblaggio dei gruppi dirigenti dell’Ulivo ( Prodi , la Margherita di Rutelli, Bindi, Castagnetti e Lusi, i DS di D’Alema, Fassino, Bersani, Sposetti, la CGIL e le Coop). Quello fu il Partito dei Notabili, che affidarono al più credibile Veltroni il compito di stilare un programma rinnovatore, moderno e riformista (la carta del Lingotto lo era), che avrebbe messo in soffitta le Alleanze turbinose che avevano distrutto il primo centrosinistra, per dichiararsi partito a…

L’Ipocritum, la legge elettorale perfetta

L’opposizione al governo Renzi, tutta targata PD (a dire il vero, l’unica opposizione, visto che gli altri partiti, vuoi per un verso, vuoi per un altro, non rappresentano alcuna seria minaccia, né alternativa all’attuale governo) adesso si concentra sulla battaglia campale per contrastare l’approvazione della legge elettorale. Una legge in discussione da tempo, cambiata in vari punti, proprio come le minoranze hanno chiesto, di cui sono stati rispettati tutti i passaggi parlamentari, e che rischierebbe, se si dovesse cedere alla linea disfattista della minoranza dem, di essere definitivamente respinta indietro al punto di partenza e proprio nel momento in cui…

Complesso del tiranno e sindrome di Weimar

Devo dire che mi sto sforzando di trovare segni di deriva autoritaria nel combinato disposto Italicum/riforma Costituzionale. Ma non riesco a trovare i segni di questo grave pericolo. E continuo a ritenere che chi lo sostiene (grandi maestri del pensiero o semplici cittadini pensanti) sia affetto dal complesso del tiranno che, dopo settant’anni dalla liberazione dal fascismo paralizza molti sinceri democratici. Io non ci trovo alcun pericolo nel fatto che un partito che vince le elezioni possa poi governare per 5 anni in tranquillità e poi lasciar giudicare agli elettori, la volta successiva, se ha governato bene o male. Siamo…

Renzi è autoritario?

Il modello orwelliano non ha più senso, oggi. I nuovi strumenti e un nuovo paradigma, le coazioni a ripetere di una vecchia sinistra. E’ un gran parlare, da qualche tempo in qua, in Italia, di derive autoritarie, derive di cui Renzi sarebbe il grande timoniere. Trovo sinceramente anacronistica questa accusa (oltreché non vera). E tenterò di spiegare perché la giudico anacronistica. Come i grandi sociologi contemporanei ci hanno spiegato (e non solo Bauman) l’autoritarismo contemporaneo si poggia su basi completamente diverse da quello che ispirava gli antidemocratici ai tempi della coincidenza tra potere economico, potere statuale e potere sulla società.…

La minoranza del Partito Democratico vuole pure 'na fetta de c--o?

Quando per la prima volta fu presentata la nuova legge elettorale ci fu una levata di scudi da parte della minoranza del Partito Democratico. Denunciarono che c'era un problema serio di rappresentanza con quelle soglie così alte (l'8%) e le loro migliori penne scrissero epiche pagine in difesa della rappresentanza. Denunciarono che la soglia del 35% sotto la quale scatta il ballottaggio era troppo bassa e c'era il rischio che con una soglia così bassa una minoranza esigua prendesse il premio di maggioranza. Quando la soglia fu alzata al 37,5% le proteste non accennarono a calmarsi e si chiese il…
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