Ma che sinistra e sinistra?

Solo sfasciacarrozze che non ne azzeccano una!

Letto 6237
Ma che sinistra e sinistra?

Quelli dell'Mdp hanno capito due cose: la ripresa economica è reale, gli occupati tornano al top, e la fiducia del paese riprende. Il partito di governo (che da noi è il Pd a guida Renzi), in questi casi, di solito può nutrire ottimismo; i meriti della ripresa economica vanno a vari fattori ma, purtroppo per le opposizioni, tra essi ci sono i meriti delle riforme di Renzi.

A partire dal Jobs Act, quello che è stato il "mostro" per la sinistra ideologica dell'Mdp e prigioniera di Camusso/Landini (a proposito che fine hanno fatto?).

Insomma la ripresa è dovuta anche ai 1000 giorni del governo Renzi e alle sue riforme. Lo dicono i numeri, lo dicono i fatti, lo dicono gli analisti, lo riconosce l'Europa. Renzi, infatti, sornione può concedersi il lusso di non replicare, non polemizzare, non rivendicare la sua parte. Gira l'Italia a discutere del suo libro. Tanto i fatti stanno lavorando per lui.

Il povero Mdp, miseri, si era fatto tutt’altro film: che l'economia avrebbe arrancato; che Renzi sarebbe finito a fibrillare, ad annaspare isolato, e a sabotare Gentiloni. Che questi, sabotato dal Pd, avrebbe preso le distanze da Renzi. E si sarebbe "autonomizzato", come dicevano.

Renzi impazzito e isolato avrebbe perso il partito. Che il "genio" Orlando si sarebbe intascato, riaprendo le porte agli scissionisti. Che sarebbero tornati padroni del Pd.

Purtroppo per l'Mdp il film ha avuto un altro svolgimento.

Mettici pure che è arrivato Minniti. E sui migranti, la maggiore emergenza europea, è cambiato tutto (in meglio).

Il governo Pd lievita di successi: sull'economia, sui migranti.

L'Europa lo riconosce. E si inchina e si scappella ai meriti dell'Italia. Il miracolo imprevisto e temuto (dall'Mdp) si è realizzato: i successi di Gentiloni (e Minniti) non riescono ad apparire come insuccessi di Renzi.

Anzi. Il Pd, col suo segretario, risulta oggi il vero e unico sostegno politico del governo e di Gentiloni. Che doveva essere, nelle intenzioni degli scissionisti, il cavallo di troia contro Renzi e invece è diventato, quasi, una medaglia del Pd. E il saggio e bravo Gentiloni infatti, ringrazia.

Mettici pure che, nel frattempo, i 5 Stelle (il sogno politico nascosto dell'Mdp) precipitano nel fango della condizione di Roma: la capitale, in mano a Grillo, sta morendo.

Insomma l'Italia di oggi è uno scenario da incubo per l'Mdp. E, al contrario, di ragionevole fiducia per il Pd.

E infatti ad annaspare, oggi, sono gli scissionisti: litigano con Pisapia (Pd si o Pd no); litigano tra loro in Sicilia; allarmati dai successi del governo, sognano di affossarlo sulla legge di bilancio.

Insomma il quadro politico è diventato orribile per quelli dell'Mdp che, se avessero sale in zucca, dovrebbero fare una sola cosa: inseguire lo "stratega" D'Alema con i forconi.

Letto 6237

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Umberto Minopoli

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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