Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (10/13) Renzi ha voluto il rosatellum.

“Mantra” numero 10. Pubblichiamo il decimo di una serie di 13 articoli in cui Enzo Puro prova, al fine di affrontare una seria analisi della sconfitta democratica, a sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.
E questo non per togliere a Matteo Renzi le sue responsabilità o per provare a scaricare le responsabilità della sconfitta sugli avversari o peggio sugli elettori. Ma per potersi dedicare con serietà all’opera di ricostruzione.

Letto 4130
Dossier sui “mantra” scagliati contro il PD. (10/13) Renzi ha voluto il rosatellum.

Abbiamo chiaro che quando si perde non può essere colpa degli avversari o peggio degli elettori.
Ma per dedicarsi con pazienza a ricostruire o, se volete, a rigenerare è necessario sgomberare il campo dai falsi argomenti, dalle caricature giornalistiche, dalle prese di posizione ideologiche.
Il dossier che pubblichiamo su Manrico.social, composto da 13 articoli, vuole assolvere a questo compito senza voler essere una assoluzione del giovane leader fiorentino.

Link agli articoli:
Renzi e il voto degli operai e dei disoccupati
Il PD non è più un Partito di sinistra
Il PD non ha fatto autocritica
Il peggiore risultato della sinistra
Lontananza dalle sofferenze sociali ed aumento della povertà
Il Jobs act ha reso più precario il lavoro
Partito dei ricchi (banche, imprese proprietari di case)
Renzi ha ucciso la scuola pubblica
Promossi solo quelli del giglio magico
10 Renzi ha voluto il rosatellum
11 Il cattivo carattere e gli errori di Renzi
12 Moltissimi elettori del PD hanno votato 5 stelle
13 Renzi non è stato chiaro sull’Europa

MANTRA N° 10:

RENZI HA VOLUTO IL ROSATELLUM?

Di fronte alla impossibilità di fare un governo il mantra che più viene recitato è quello di accusare Renzi ed il povero Rosato di aver voluto una legge elettorale che produce questa ingovernabilità.

Tale ricostruzione politica fa finta di dimenticare che Matteo Renzi era riuscito a far approvare al Parlamento una legge, l’Italicum, dove era previsto il doppio turno, legge con la quale la sera delle elezioni si sarebbe saputo chi avrebbe governato per i 5 anni successivi.

Una campagna politica indegna contro la deriva autoritaria ha provocato prima la sconfitta della riforma Costituzionale al referendum e poi a seguire, e come logica conseguenza, l’eliminazione del ballottaggio dall’impianto dell’Italicum che così restava una legge meramente proporzionale, uno dei due “consultelli“, perché l’altro era quello vigente al Senato, e frutto della abolizione parziale del Porcellum.

Quindi dopo l’Italicum e prima del Rosatellum le leggi elettorali vigenti (sulla base di due sentenze della Consulta) prevedevano per Camera e Senato due sistemi proporzionali diversi l’uno dall’altro.

A questo si deve aggiungere che, tranne il PD e la Lega, tutte le altre forze politiche e cioè la maggioranza del Parlamento erano ormai schierate decisamente sul fronte proporzionalista. E non c’era più alcuna possibilità di introdurre alcun tipo di sistema maggioritario.

Fu a quel punto che il PD, dopo aver provato con il sistema tedesco, ha provato con il Rosatellum con il solo fine di rendere omogenei i due sistemi di votazione per Camera e Senato.

Questa è la storia. Ed addossare al povero Rosato ed al PD le responsabilità del rischio ingovernabilità è davvero disonesto intellettualmente.

Programma di pubblicazione

Nei prossimi articoli ci domanderemo se è vero che ha un pessimo carattere, chiuso verso gli altri, che moltissimi elettori PD hanno votato 5 stelle, se è vero che Renzi non ha avuto una linea chiara sulla Europa.

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Enzo Puro

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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