Voci dai social (5 ottobre 2018)
La politica attraverso le vostre voci dal web. Secondo numero della rubrica curata per Manrico.social da Enzo Puro.
Troverete post di Silvia Pazzi, Sciltian Gastaldi, Emiliano Liberati, Marcella Bordigoni, Enzo Puro, Angelo Mascia, Mattia Mor, Dario Ballini D’Amato, Silvio Vulpiani, Anna Ascani, Ciro Saittello, L’urlo, Marco Proietti, Chiara Boriosi, Daniel di Schuler, Cristiano Cappellari, Ivana Properzi, Novati Daniela, Francesco Barreca, Elisabetta Mattioli, Paolo Lari, Vincenzo Fama, Emanuele Lanfranchi, Fabio Salamida, Laura Zenarollal, Sebastiano Messina, Bianca La Rocca, Anania Casale e tanti altri…
Tanti gli argomenti di questo secondo numero della nostra rubrica. Commenti sulla conferenza stampa del governo e sulla manifestazione del PD, sul servizio fotografico di Maria Elena Boschi su Maxim, sugli imbrogli economici della manovra e tantissimo altro scritto rigorosamente sul web.
GIORNALISTI O POSTINI? di Anania Casale
Fanno bene i colleghi a indignarsi per le conferenze stampa in cui non sono permesse domande.
Mi aspetto ora che a questa indignazione seguano due banali mosse: mai più riferire, nei giornali, in Tv o sul web, di dichiarazioni fatte in conferenza stampa senza contraddittorio, non ospitare mai più in Tv esponenti politici e di governo senza un contraddittorio.
Così magari si torna a essere giornalisti, e non più postini della più smaccata propaganda
IL DIBATTITO SULLA BELLISSIMA COPERTINA DELLA BOSCHI SU MAXIM di Adriano Amato
Anche io vorrei dire la mia sulla scandalosa foto di copertina della Boschi su Maxim: Bella!
COMMENTO di Lilly Camolese: Partendo dal presupposto che qualunque cosa faccia questa stupenda creatura, viene comunque criticata e vilipesa: Meb, fa quello che cazzo ti pare!
Meglio questa ironica immagine di quelle coi crocifissi. I "sangui" da sciogliere. E le madonnine con le lacrimucce.
Le madonnine non si sono ancora viste???
Tempo al tempo...si stanno attrezzando!
COMMENTO di Adriano Amato: Conosco molto di questa ragazza e di come vive e sinceramente classificarla come una da salotti, è l'opposto della verità La tipa è una secchiona che passa le notti a studiare, non ad andare in giro. Passa i weekend in campagna, perché è di paese, perché il padre è un contadino non un banchiere. Proprio perché non fa vita mondana che se una volta esce ha i fotografi addosso. Quello con Montezemolo non era un salotto, era una cerimonia per i 200 anni del sigaro toscano, quindi una presenza obbligata nel suo territorio.
COMMENTO di Paola Deni: Bellissima donna, sexi, intelligente e colta. La dimostrazione di una persona completa, equilibrata. Basta con la storia del brutta ma intelligente. Si può essere tutto di volta in volta a seconda delle occasioni.
COMMENTO di Filli Maurizio: Leggo commenti fuori di testa, è vestita casual e non è per niente volgare, mostra solo essere una donna di classe. Mi chiedo come mai non ci sono state alzate di scudo a difesa della Boschi oggetto di vignette del fatto quotidiano che la presentava sempre in modo volgare, ossia abbigliamento da prostituta, nessun rispetto per il personaggio politico e soprattutto alla donna nel ruolo politico.
COMMENTO di Enrico Ricciatti: Sempre meglio del sottosegretario che si è fatto fotografare in mimetica e col fuciletto da Rambo.
IO HO PAURA, PAURA VERA di Pazzi Silvia
Io ho paura, paura vera. Mi fanno paura gli incompetenti al governo, mi fanno paura quelli che li hanno votati e, nonostante i disastri che stanno combinando, continuano a difenderli. E mi sembra che tutto attorno sia immobile. Che nessuno si stia veramente mobilitando contro questi pericolosi personaggi. Spero sia solo una mia impressione.È un po' come quando si avvicina un tornado e nessuno lo può fermare.
GLI ANALISTI INDIPENDENTI ED IL MECCANICO DI DIBBA di Chiara Boriosi
Dice il prestanome Conte che nessuno di loro si aspettava questo rialzo dello spread perché gli "analisti indipendenti" di cui si fidano non lo avevano previsto.
E niente, ora al Dibba gli tocca cambiare meccanico, ché il suo non ci prende più.
LA DIFFERENZA PER I BUONISTI di Fabio Salamida
Caro Ministro dei Tweet o chi scrive per te,
I “buonisti” (espressione da analfabeta funzionale che a te piace tanto) diranno che c’è una bella differenza tra chi si fa arrestare per un’idea e chi fa sparire 49milioni di euro o si fa indagare per sequestro di persona aggravato.
Un bacione
DOVE L’AVEVO GIA’ SENTITA QUESTA? Di Sciltian Gastaldi
Pare che il #M5S adesso voglia abolire il CNEL e ridurre il numero dei parlamentari. Mi pare una buona idea. Dov'è che l'avevo già sentita questa? Ma il Parlamento rimarrebbe bicamerale paritario e questo mi sa che è una zeppa non da poco.
NON PIU' CONFERENZE STAMPA MA DICHIARAZIONI UNILATERALI ALLA STAMPA. ECCO COME È ANDATA di Sebastiano Messina
Al posto delle pallosissime conferenze stampa del passato, nelle quali i ministri esponevano cifre e scadenze e i giornalisti facevano domande su questo e su quello, il governo del cambiamento ha infatti inaugurato un ciclo chiamato "Dichiarazioni alla stampa" che sono una via di mezzo tra lo spot del Mulino Bianco e la benedizione Urbi et Orbi.
Poche battute, tanti slogan, un paio di numeri e niente domande. L’esordio è stato giustamente affidato all’uomo del momento, il ministro Tria, che però annunciava buone notizie con lo stesso entusiasmo di un prigioniero delle Br, e man mano che andava avanti somigliava sempre di più a quel cantante dei Brutos (Gianni Zullo) che alla fine della canzone prendeva gli schiaffi degli altri quattro.
Dopo la conferenza stampa la portavoce di Salvini lo ha portato via a braccio dai cronisti. Giuseppe Conte ingiustamente soprannominato "il Prestanome del Consiglio" – ha recitato la parte del bravo presentatore che dà subito la parola gli ospiti d’onore.
Per ultimo ha parlato Di Maio, il Robin Hood di Pomigliano d’Arco, il quale ci ha rivelato quali spese saranno eliminate per trovare i soldi per il reddito di cittadinanza. «Taglieremo gli sprechi» ha annunciato col suo sorriso furbo. Poi, godendosi l’effetto di questa notiziona, ha voluto strafare, svelando un altro dettaglio: «Taglieremo tutto ciò che non serve». Poteva fermarsi qui, e invece ha deciso di regalare uno scoop ai cronisti senza diritto di parola: «Faremo una serie di cose che poi scoprirete».
Poi, proprio sul più bello, sono usciti dalla sala. Come sanno fare solo i grandi dell’avanspettacolo
LA GRAZIA DI UNA FLATULENZA di Emiliano Liberati
Se uno dei due vice - premier nel silenzio dell’altro si rivolge alla “sobrietà” di un uomo in realtà malato da tempo, vuol dire che sono finiti – semmai ci sono mai stati – gli argomenti del governo.
Il populismo, del resto, è una patologia che corrode la dignità individuale e collettiva. Lasciando che tutto si possa affrontare con la grazia di una flatulenza per restare sul livello di quanti ne hanno sostenuto le gesta, in attesa, qui sì, di una mancetta. Che tradotto vuol dire cedere il proprio consenso per un reddito da oziosi che assomiglia ad un immane voto di scambio.
Nelle ore in cui dovrebbe apparire un Def più raccontato che mostrato ed in attesa di capire se Tria, reduce da una figura di cacca all'Ecofin, possa dirsi ancora ministro. Aspettando, infine, una moneta tutta nostra per diventare i terzomondisti del vecchio continente.
Nel mezzo di queste imprese da prospettiva ellenica, lo spread schizza a quota trecento, diconsi trecento. Alias quel livello di guardia che Di Maio commenta come l’ennesimo complotto di chi è prevenuto nei confronti dei gialloverdi. Ignorando le regole minime del mercato e la necessaria fiducia che una maggioranza dovrebbe suscitare.
La soglia del dilettantismo (studiato a tavolino da chi vuole, tenendolo in vita, questo governo) è superata. Ma nel silenzio di quell’orda mediatica improvvisamente minimizzante e suadente, braccia rubate alla nobile arte agricola ed imprestate all’ignobile arte – per come l’hanno ridotta – della politica.
Altrove, invece, ci si trastulla su chi sarà il segretario della propria organizzazione. Due le location di riferimento: Largo del Nazareno e Corso d’Italia, entrambe nella capitale. Che nell’era dell’imbecillità fattasi istituzione assomigliano, per coerenza, a quel film “Scemo & più scemo”.
DIFFERENZE DI Emanuele Lanfranchi
La legge è uguale per tutti anche per il sindaco di Riace. Detto questo però viviamo in un Paese in cui una persona, pur violando la legge, aiuta il prossimo va in galera mentre uno che fomenta l'odio e sequestra donne e bambini su una nave fa il ministro a piede libero.
IO ERO LI PER FARE IL MIO LAVORO di Federica Angeli
Io non riuscirò mai, mai, a provare la rabbia e l'odio che loro hanno per me.
Ed è questa, forse, la mia forza.
Malgrado la cattiveria che mi è piovuta addosso in questi 5 anni, compresa questa mattina, non provo né rabbia né odio.
Comunque le 2 sorelle Salera (mogli di Spada) sono state denunciate d'ufficio dalla Polizia Locale per le minacce a me urlate in strada, davanti a tutti.
E l'articolo e il video sono riuscita lo stesso a farlo. Perché io ero lì solo per fare il mio lavoro. Come sempre.
#amanodisarmata
#nonunpassoindietro
NON HO PIU’ PAROLE PER INSULTARLI di Bianca La Rocca
Doveva essere il Reddito di cittadinanza, che ci rendeva tutti più ricchi e più liberi, in base al quale i padroni non ci avrebbero più ricattato, mentre noi attendevamo, comodamente seduti in poltrona, che ci proponessero ben tre lavori tra cui scegliere, e ci siamo ritrovati con dei Buoni Pasto per soli cibi non immorali.
Fate voi, io non ho più parole per insultarli.
CHI SONO I MERCATI? di Enzo Puro
Sono quelli che comprano i nostri titoli di Stato che ci consentono di avere liquidità per pagare stipendi, pensioni e fare investimenti.
I mercati sono una cosa complessa, sono fatti dai soldi delle fondazioni dei pensionati Californiani e da quelle, sembra potentissime, delle Vedove scozzesi. Oltre che dai fondi sovrani di tanti Stati (come la Cina o l'Arabia Saudita o altro).
Fare incazzare i mercati significa andare contro il popolo, non a favore del popolo.
Perché i mercati se si incazzano possono fare solo 2 cose:
1) o non ci prestano i soldi
2) o ce li prestano a tassi che garantiscono il rischio che le sconsiderate azioni di governo fanno aumentare.
La rivoluzione globale la facciamo un altro giorno.
Nel frattempo evitiamo di fare demagogia perché i mercati sono irrazionali e proprio per questo non se ne potranno mai fare una ragione: se vedono rischi scappano.
LA TERRA E’ PIATTA, BEPPE GRILLO E GLI STATISTI DI MAIO E SALVINI di Marcella Bordigoni
Beppe Grillo oggi si occupa della terra piatta.Non poteva fare diversamente, del resto lui si occupa sempre delle più colossali fesserie. Pare comunque stia crescendo davvero la percentuale di persone nel mondo, che sono convinte che la terra rotonda non esista, quella che conosciamo dai tempi del mappamondo nella scuola elementare, tutte bugie. Sono i poteri forti, le lobbie, i poteri oscuri, tutti che come al solito mentono. Ora lasciando perdere il concetto che purtroppo di gente anomala ne esiste tanta su questa terra, se no non avrebbero votato Di Maio.
Ma perché Beppe Grillo si occupa intensamente di questi argomenti assurdi? Perché secondo me stanno facendo esperimenti su di noi, siamo delle cavie su cui studiano le possibili reazioni se messi difronte a dichiarazioni e scelte più assurde. Proviamo ad assecondarli?? Come si fa con chi ha malattie psichiatriche? Diciamo che la terra è piatta, che la gravità non esiste, anzi esageriamo; arriviamo a dire che salvini e di maio siano due statisti e magari con simili dichiarazioni, cosi difficili da ritenere vere, riusciamo ad accendere qualche piccola luce...
I GRILLOFASCI CASALEGGINI, LA CRESCITA DEL DEBITO E LA LUNA DI MIELE di Enzo Puro
I grillofasci casaleggini, eredi di Goebbels, sono ineffabili per come riescono a mettere una marea di bugie in poche righe.
Controargomento su 3 punti.
- il punto non è la crescita in assoluto del debito. Conta l'avanzo primario e sotto il governo Renzi l'avanzo primario, (faccio il disegnno, vuol dire la differenza tra entrate e uscite al netto degli interessi sul debito), era in aumento. E conta soprattutto il rapporto deficit/PIL e sotto il governo Renzi era sceso dall'oltre 3% dei tempi in cui la Lega di Salvini governava con Berlusconi al 2,1%.
- i governi del PD oltre agli 80 euro ed al REI hanno fatto politiche per gli investimenti, cioè quelle politiche che aiutano la crescita e l'aumento della ricchezza (se non si crea ricchezza in più non si può redistribuire nulla. Investimenti che i giallo verdi stanno tagliando ad uno ad uno, dal terzo valico, alla statale 106, alla banda larga alla gronda di Genova ed a tante altre cose tagliate solo perché le hanno fatte gli altri e perché hanno una visione pauperistica
3) nessuno nega che sono in luna di miele, ma molti italiani stanno aprendo gli occhi e quando, dopo che avrete bruciato le risorse ed i risparmi per fare solo assistenza senza investimenti, precipiteremo nel baratro li andranno a prendere con i forconi. Basta saper aspettare.
COERENZA E HONESTA’, TRALLALLERU, TRALLALA’ di Angelo Mascia
C’è una signora che sorride gioiosa in una foto col sottosegretario alla Difesa e gli ufficiali dell’aeroporto militare di Decimomannu e del Poligono di Salto di Quirra. Si tratta dell’onorevole M5S Emanuela Corda. La stessa deputata che, col collega grillino Cotti, invitava il ministro della Difesa a porre fine alle servitù militari in Sardegna, ora dice “La Sardegna sta diventando un luogo importantissimo e centrale per lo sviluppo tecnologico e per la Difesa. L’utilizzo duale dei nostri poligoni a scopi militari e civili e il sempre maggiore coinvolgimento nelle attività in essi di figure altamente qualificate in campo tecnologico e scientifico non può che rappresentare una opportunità per la nostra isola e il paese intero.”
DIETRO I NUMERI CI SONO LE PERSONE E LE LORO VITE di Mattia Mor
Lo Spread ha già bruciato 9 miliardi in spesa per interessi nel 2018. Soldi nostri, ridotti in cenere sull’altare di un governo irresponsabile. Inutile gridare al complotto dei mercati, i mercati siamo noi. Dietro i numeri ci sono le persone e le loro vite. Noi tifiamo Italia e ci opporremo alla manovra dello sfascio. Se continua così il deficit sarà interamente speso per pagare gli interessi sul debito e l’aumento del costo della vita per gli italiani. Altro che reddito di cittadinanza. 9 miliardi. Se continua così nel 2018 saranno 900 mln.
LA STORIA DEI DIRITTI CIVILI E’ COSTELLATA DI ATTI DI DISOBBEDIENZA CIVILE di Dario Ballini D'Amato
Liquidare tutto come una questione "legalitaria", o di mera prassi giudiziaria è offensivo oltre che riduttivo.
"La giustizia deve fare il suo corso" (graziealcazzo, ci mancherebbe pure). Ma proprio perché "deve" e "non ha già", il sindaco di Riace è una persona innocente in attesa di giudizio. E i gradi di giudizio sono 3, mettetevi comodi. C'è tempo.
Detto questo, la storia dei diritti civili è costellata di atti di disobbedienza civile.
Sono due cose che vanno a braccetto.
Ci sono persone che per quello in cui credono vanno in galera, infrangendo leggi ingiuste.
Nella speranza di scuotere le coscienze di un Paese.
Nella speranza di cambiare quelle leggi.
Voi lo avreste detto a Rosa Parks: "La giustizia deve fare il suo corso?"
Eppure lei lo sapeva benissimo di aver violato la legge.
Voi lo direste ai cittadini LGBT che ogni anno vengono incarcerati perché nonostante la legge lo vieti loro manifestano ugualmente per chiedere dignità e diritti?
Eppure anche loro sanno benissimo di aver violato la legge.
Quello che ha fatto Mimmo Lucano e per cui è stato arrestato lo avrebbe fatto Pannella o la Bonino. Rivendicare una scelta politica e sfidare la legge a rischio di andare in galera.
Il Sindaco di Riace era assunto alla notorietà mondiale proprio per questo.
La rivista Fortune aveva indicato Mimmo Lucano, primo cittadino di Riace tra le 50 persone più influenti del mondo.
Il modello Riace aveva acquistato notorietà mondiale.
Salvini non lo poteva permettere ma gli costerà caro.
E LA GENTE PAGA di Anna Ascani
Parlavano di revoca immediata della concessione ad Autostrade e dopo 50 giorni non c’è nemmeno un commissario straordinario per #Genova.
E la città aspetta.
Dicevano di aver abolito la povertà e non hanno ancora scritto la nota di aggiornamento del #Def (avevano messo le cifre A MATITA!) mentre lo spread è sopra a 300.
E noi paghiamo
Però oggi parlano di riforme del cambiamento farneticando di provvedimenti fantasiosi per ridurre il numero di parlamentari e abolire il CNEL (ma veramente???).
Devono essersi convinti che gli italiani sono tutti scemi. Altrimenti non si spiega.
Ma sbagliano. Sbagliano di brutto.
ANOMALIE ASSURDE DI DI MAIO E SALVINI di Ciro Saittello
Il Ministro del Lavoro di un paese con un tasso di disoccupazione da terzo mondo che esulta come un invasato dal balcone perché ha aumentato i sussidi di disoccupazione.
Il Ministro degli interni del paese con le più grandi e potenti organizzazioni criminali del mondo che si occupa solo di immigrati spesso scomodandosi di persona per poche decine di poveracci.
Se non riuscite a capire che sono delle anomalie assurde o siete stupidi o in malafede.
DI MAIO NON SA LEGGERE NEANCHE LE TABELLE da L'Urlo
Ieri Di Maio ha mostrato in tv questo grafico sui deficit realizzati dal Pd nei suoi anni di governo, dicendo: "Visto? Anche loro facevano deficit. Perché nessuno gridava allo scandalo?".
Di Maio non si accorge - o spera che non se ne accorgano gli spettatori - che quei numeri del PD sono tutti a calare. Tutti quei deficit, di anno in anno, come mostra Di Maio, calano. Fino al suo di deficit, quello di Di Maio e Salvini, che per la prima volta torna a salire dopo 10 anni ininterrotti di cali (si parte infatti dal 5,4% del 2009).
Dieci anni di impegno e di sacrifici fatti dal popolo italiano per ridurre il deficit: che significa poter iniziare a ridurre il debito pubblico, che significa ridurre i tassi, e che significa ridurre gli interessi che paghiamo ogni anno bruciando decine di miliardi di euro. Soldi del popolo italiano tolti al popolo italiano e dati alle banche, ai mercati, ai fondi di investimenti.
Tornare nuovamente - dopo 10 faticosi anni di riduzione - a far aumentare il deficit e il debito, infatti, significa pagare alle banche (che comprano quel debito) i tassi di interesse che Di Maio promette a quelle banche per convincerle a comprarsi il debito. Soldi tolti al popolo italiano per darli alle banche che acquistano o mediano l'acquisto del debito che questo governo torna a far aumentare.
Il punto è che tutto questo è complicato da spiegare. È complicato da spiegare che questa manovra del popolo è in realtà la manovra delle banche. È la manovra dei mercati. È la manovra che svende l'Italia pur di far guadagnare a Lega e 5Stelle qualche voto in più.
Avevano promesso che avrebbero mantenuto le promesse colpendo gli evasori, i mafiosi, i corrotti, gli sprechi. Che è la strada difficile ma giusta. Hanno scelto quella facile. Per loro. Non per il Paese.
SAPEVATELO di Marco Proietti
Gigino devi capire che chi ci finanzia il debito non guarda LA7 e non legge il Fatto.
È PIU' NERA DI QUANTO PENSASSIMO di Enzo Puro
Quindi da quello che leggo le accuse al Sindaco di Riace sarebbero sostanzialmente due: 1) aver favorito l'immigrazione clandestina perché ha favorito il matrimonio tra una nigeriana clandestina con un italiano e consigliato il modo poi su come ottenere la cittadinanza. 2) aver dato l'affidamento diretto a due cooperative sociali fatte da immigrati e di italiani per la raccolta dei rifiuti, allo scopo di utilizzare in maniera produttiva socialmente i fondi della UE per i migranti.
Nella terra dove la ndrangheta domina e controlla tutto la Guardia di Finanza (e la Prefettura di Reggio da cui sarebbe partita la denuncia) si accaniscono contro un amministratore che ha fatto dell'accoglienza un modello.
Dopo aver cancellato la fiction con Beppe Fiorello ora addirittura arrestano il protagonista di questa storia positiva.
È più nera di quanto pensassimo.
MA CHI E’ IL VERO UBRIACONE di Chiara Boriosi
Quindi, mandiamo in giro un ministro delle Finanze con un documento con i numeri scritti a lapis, a dire "non so, può darsi, vedremo" come uno scolaretto sciocco che non sa rispondere alle domande dell'insegnante.
Non contenti di questa grande prova, caliamo il carico da undici del presidente della commissione Bilancio che ripete che dobbiamo tornare a stampare moneta.
Intanto vicepremier 1 dice: "non arretreremo e spiegheremo la manovra nelle piazze", sotterrando quel che resta della democrazia parlamentare, mentre vicepremier 2 sbraita che chiederemo i danni all'Europa per l'aumento dello spread.
Poi dicono che l'ubriacone sia Juncker
IL BALCONE TRAGICOMICA RIEDIZIONE DEL VENTENNIO Daniel di Schuler
La sceneggiata al balcone, sotto gli occhi dubbiosi degli investitori internazionali, è servita solo a fare sembrare l’Italia una repubblica bananiera o in procinto di diventare tale. I “me ne frego” rivolti all’Europa non sono presi come messaggi di forza, ma come dimostrazioni d’irresponsabilità. E delle repubbliche bananiere non si fida nessuno. E degli irresponsabili, neppure. Qualcosa di cui si renderanno presto conto anche i sostenitori dei nostri due. Prigionieri della trappola della coerenza, hanno fin qui ingoiato di tutto. Sono stati anche disposti a credere che la vicenda Diciotti, il primo clamoroso fallimento del tentativo di esibire i muscoli all’Europa, sia stata un successo. Vedremo se continueranno ad applaudire quando capiranno cosa rappresentano 100 punti in più di spread. Se mantenuti abbastanza a lungo da coinvolgere tutto il nostro debito, una ventina di miliardi: 300 Euro a testa; 1.200 Euro per una famiglia di quattro persone. Un po’ troppo, come prezzo del biglietto, solo per assistere a una tragicomica riedizione del ventennio.
COSA CI GUADAGNA IL POPOLO? Di Enzo Puro
La strategia è chiarissima e guai a non vederla.
Vogliono far saltare la Unione Europea.
Vogliono tornare agli Stati l'un contro l'altro armati.
Vogliono il caos.
Vogliono cioè quello che Putin e Trump desiderano, la disgregazione di una potenza economica e politica che può fare da contraltare ai loro sogni di potenza.
Il popolo cosa ha da guadagnare dalla disgregazione dell'Europa?
Ha tutto da perdere ed a guadagnarci sarebbero quelle forze economiche globali che per razziare profitti hanno necessità di abbattere le resistenze che solo una Europa politica può opporre loro.
DISGREGARE L'EUROPA è il regalo più grande che i populisti rischiano di fare (non so quanto consapevolmente) a quei poteri finanziari che hanno interesse a liberarsi dei lacci e dai laccioli della politica europea.
ANCORA SULLA MANIFESTAZIONE di Cristiano Bubu Cappellari
A proposito della manifestazione del Partito Democratico a Roma, stanno girando bufale in rete e sui giornali, da parte di persone contro il PD. Vorrei che CONDIVIDIATE questo mio post, per spiegare alla gente meno informata e che crede a qualsiasi stupidaggine in rete, come sono andate veramente le cose. Scusate se vi chiedo la condivisione, ma lo faccio solo per il Partito, anche perché a me in tasca non viene nulla, ma vorrei solo fare chiarezza.
1) BUFALA DELLA PIAZZA VUOTA:
io c'ero, e vi posso garantire che la piazza era strapiena, tanto più che la gente in eccesso ha riempito tutta la parte più alta della piazza a 200 mt dal palco. Per gli organizzatori si parla di 50 000 persone, per la questura 120 000, fatto sta, che numeri a parte, la piazza era piena.
2)BUFALA DEI VIAGGI PAGATI DAL PD:
I pullman, e i viaggi in treno, non sono stati pagati dal partito. Il PD, vive grazie alle donazioni degli iscritti e simpatizzanti. Pensate solo che questo anno, con il 2x1000, al momento della denuncia dei redditi, il Partito Democratico ha incassato 6 milioni di euro, soldi che poi vengono impiegati per manifestazioni come questa e attività sul territorio. Io personalmente ho pagato volontariamente 20 euro per il viaggio.
3) BUFALA DELLA PRESENZA IN PIAZZA DI SOLI ANZIANI:
in piazza erano presenti persone di ogni età, ma mai come stavolta erano presenti molti giovani. Basti pensare ai tanti gruppi dei "giovani democratici", ragazzi dai sedici anni in su, impegnati nel fare politica ed azioni di volontariato sul nostro territorio. Erano a centinaia. Questo mi ha aperto il cuore.
4) BUFALA DI RENZI CHE HA RUBATO LA SCENA A MARTINA:
alla manifestazione erano presenti tutti gli esponenti del Partito Democratico, sistemati dietro il palco. Nessuno di loro è intervenuto dal palco e l'unica cosa che personalmente ho visto, sono stati gli abbracci a fine discorso. Si è voluto provare a trasmettere un segnale di unione ed io non posso che confermare ed esserne contento.
Aiutatemi a diffondere la verità contro i vigliacchi del web. Rimaniamo uniti, informiamoci e non cadiamo nella trappola delle provocazioni. Un abbraccio a tutti. #avanti #insieme
QUANDO I MERCATI VANNO MALE I RICCHI DIVENTANO PIU’ RICCHI di Ivana Properzi
È inutile che di Di Maio si metta a fare la battuta idiota e demagogo-populista "Prima i cittadini e poi i numerini" la verità è in realtà questa:
"Parliamoci chiaro: non è vero, come dicono i demagoghi, che una cosa è fare l’interesse dei mercati, una cosa è fare l’interesse dei cittadini. Quando i mercati vanno male, i miliardari diventano ancora più miliardari. Sono le famiglie che hanno un mutuo che pagano il conto. Sono i consumatori e i lavoratori che soffrono, non i miliardari." (Matteo Renzi, Enews 1 ottobre).
MA SE SIETE COSI’ BRAVI PERCHE’ AVETE PERSO? Di Enzo Puro
Quando pubblichi le tabelle (dati Istat di questi giorni) con i risultati positivi dei 1000 giorni spunta sempre quello che ti chiede "ma se siete stati così bravi perché avete perso le elezioni?".
La domanda non è certo peregrina.
E dare una risposta necessiterebbe molto più di un post di Facebook. Per quanto mi riguarda sul blog Manrico.social (il blog dove scrivo cose più lunghe) ho provato più volte a spiegarmelo.
Ma sarebbe ora di superare la fase del tifo e guardare questi dati nella loro grezza oggettività. Sono dati incredibilmente positivi, frutto del lavoro di persone competenti. Tutto il contrario della classe dirigente cialtrona che oggi governa il paese.
E illustrare questi dati oggettivi non vuol dire certo pensare che avevamo risolto i problemi e che eravamo fuoriusciti psicologicamente e concretamente. da una crisi economica terribile. Ecco forse l'errore commesso è stato di pensare di aver lenito tutte le ferite aperte in quel periodo 2008/2014 e che la tabella impietosamente ricorda.
Forse ci siamo esaltati troppo (e di fronte a queste cifre io comprendo l'esaltazione), avremmo dovuto dire agli italiani: "guardate a cosa ha portato il nostro lavoro, abbiamo invertito la tendenza, stiamo fuoriuscendo dalla crisi ma non ne siamo del tutto fuori, capiamo che ancora non riuscite a cogliere interamente i frutti di questo immenso lavoro siamo vicini alle sofferenze ancora non lenite di molti ma ora non rilassiamoci, dobbiamo continuare su questa strada con umiltà e vigore. Non ci sono scorciatoie"
Sul mio post si è sviluppato unbreve dibattito conquesti commenti:
COMMENTO di Novati Daniela Si lo abbiamo fatto e detto ma non con efficacia. Gentiloni bravo ma non un leader. L'accozzaglia è stata più forte.
COMMENTO di Francesco Barreca Perché tutto questo è stato volutamente omesso ed infangato con i miliardi dati alle banche e il padre della Boschi e una marea di fake news.
COMMENTO di Novati Daniela Poi il problema dei migranti; sottovalutata l'insofferenza e le paure degli italiani...un po’ di benzina eeeee
COMMENTO di Elisabetta Mattioli Non si compete con chi ha promesso la luna nel pozzo...
COMMENTO di Paolo Lari Erano le promesse che le dx hanno fatto che ci hanno fatto perdere. Purtroppo l'onestà di Renzi non è stata apprezzata. Senza contare le divisioni interne
COMMENTO di Vincenzo Fama Penso che la sconfitta sia dovuta anche ai conflitti interni, alle fakenews, alla immaturità degli elettori
LA MASCALZONATA SU JUNKER DI SALVINI di Laura Zenarollal
In effetti Junker barcolla un po’. A qualche riunione ha dovuto essere trasportato addirittura in barella.
Ma non perché sia un alcolista.
Anni fa ha avuto un terribile incidente automobilistico, è stato mesi in coma e mesi su una sedia a rotelle.
Gli è rimasta una deficienza nella gamba sinistra, cosa che lo fa barcollare e che richiede si appoggi a qualcosa quando fa le scale.
Salvini che ha gironzolato anni lassù, lo sa benissimo, ma non ha resistito alla mascalzonata.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Enzo Puro
117 articoli pubblicati per un totale di 760'539 letture
Aggiornato al 31 marzo 2018
www.facebook.com/pensieropuro
Articoli correlati da tag
- L’offensiva contro Italia Viva si è rivelata un disastro
- Perché nella lotta alla corruzione nessuno può insegnare nulla a Matteo Renzi
- Maestri d'arte e giocolieri. Il cortocircuito improvvisazione/bugia tra politici e giornalisti.
- Interpretare male l’esito di uno scontro può portare a perdere le battaglie
- Riflessioni sullo schianto