Voci dai social (10 ottobre 2018)

Dal trading del leghista Borghi al caso Verona, dal fallimento del decreto Genova all’aumento dello spread, e poi l’attacco ai giornali ai fatti di Riace e lo scivolone mediatico di Salvini e tanto altro ancora. La politica attraverso le vostre voci dal web. Terzo numero della rubrica curata per Manrico. social da Enzo Puro.
In questo numero troverete i post di Ettore Rosato, Arturo Cioffi, Mattia Mor, Luciano Crolla, Tommaso Ederoclite, Sergio Gaudio, Maria De Cesaris, Enzo Puro, Matteo Renzi, Dario Ballini D’Amato, Umberto MInopoli, Chiara Boriosi, Rodolfo Serpi, Enzo Lo Sicco, Ivana Properzi, Anna Ascani, Emilio Mola, Giovanni Bocchi e tanti altri.

Letto 3489
Voci dai social (10 ottobre 2018)

VOLEVANO LA PACE FISCALE, PORTERANNO LA GUERRA di Tommaso Ederoclite

Volevano fare la pace fiscale. Porteranno la guerra. Tra partite Iva ricche e povere, imprese grandi e piccole, famiglie e banche.

A leggere la nota al Def - il documento di economia e finanza - appena approvata dal governo, dopo un lungo tira e molla sul deficit, la pressione fiscale totale sembra rimanere costante al 41,3%. Ma a guardare dentro le singole misure sin qui annunciate, c’è chi rischia una stangata di tasse subito.

UN CASO SENZA PRECEDENTI IL TRADING DEL LEGHISTA BORGHI di Ettore Rosato

Nei giorni in cui con le sue dichiarazioni irresponsabili faceva affondare il valore dei Titoli di Stato italiani, schizzare lo spread e crollare i mercati, in quelle stesse ore il presidente della commissione Bilancio della Camera e stratega economico di Salvini, Claudio Borghi, faceva trading sui Btp italiani, acquistandone non si sa quanti ad un tasso “ad alto rendimento”, come ha ammesso lui stesso al Foglio.

Un caso senza precedenti, confermato dallo stesso Borghi durante “Piazza Pulita” su La7, di cui dovrebbero immediatamente occuparsi l’Antitrust, la Consob e la stessa presidenza della Camera. Le autorità di garanzia acquisiscano il filmato e avviino un’indagine accurata.

Borghi peraltro ha anche ammesso di avere incontri con i fondi speculativi: a loro anticipava le sue dichiarazioni che avrebbero fatto crollare la Borsa?

Prima che si insediasse il Governo Lega-M5s, Borghi non deteneva alcun titolo italiano, come è emerso dalla sua dichiarazione patrimoniale, ma solo titoli stranieri, 350mila euro di obbligazioni estere e 50mila euro di sterline, che ha dichiarato di aver venduto.

Ora che le dichiarazioni irresponsabili del suo Governo, comprese le sue stesse interviste sull’uscita dall’euro, hanno fatto schizzare i rendimenti dei Btp italiani, a spese di tutti i contribuenti sui quali grava il Debito pubblico, Borghi ha iniziato ad acquistare i titoli italiani. L’impennata dello spread è iniziata a maggio, quando Borghi e gli economisti della Lega hanno messo nero su bianco in una bozza “rubata” del Contratto di governo l’uscita dall’euro e il default del Debito pubblico italiano.

RICAPITOLANDO di Arturo Cioffi

Dunque, ricapitolando:

- Sala prosciolto da tutte le accuse

- Il padre della Boschi archiviato

- Scafarto chiede scusa a Renzi per aver fabbricato prove false contro il padre

- De Luca assolto

- L'UNICEF pubblica una dichiarazione ufficiale in cui afferma che non c'è stata nessuna appropriazione delle donazioni ad opera del fratello del cognato di Renzi.

Tutto quello che vi ha fatto votare contro il PD era completamente inventato.

Ma non vi sentite almeno un pochino presi per il culo?

IL DECRETO SU GENOVA, IL PRIMO VERO FALLIMENTO di Mattia Mor

Non sappiamo se sia stato scritto col cuore questo decreto su Genova, arrivato dopo cinquanta giorni di annunci, ma certamente non è stato scritto con la testa. Né è stato scritto pensando alla vita quotidiana dei genovesi e alle esigenze primarie di chi vive e lavora sul territorio.

“È un decreto lacunoso che lavoreremo per modificare e migliorare, a partire dagli interventi sulla Valpolcevera e dalla istituzione della zona economica speciale, necessaria e urgente per far rialzare la città dopo il disastro sociale ed economico che l’ha colpita il 14 agosto.”

Lo hanno capito bene gli sfollati che sono scesi in piazza per protestare contro il governo. Genova è il primo, grande fallimento del governo gialloverde.

GLI SCAPPATI DI CASA di Luciano Crolla

Mi rendo conto che lo spread non è un argomento popolare. Purtroppo tornerà ad esserlo tragicamente se le banche dovessero andare in crisi di liquidità. Meglio che correntisti e risparmiatori sappiano fin da ora che non c'entra Soros, né la cugina di Renzi, né i tecnocrati di Bruxelles, né le case farmaceutiche, né le scie chimiche, ma solo ed unicamente questi scappati di casa che sgovernano l'Italia.

LA MAFIA RINGRAZIA di Sergio Gaudio

Il ministro dell'Interno che diffonde e chiede di ascoltare il video di un cittadino modello, tal Domenico Zucco arrestato perché' ndraghetista: la mafia, ovviamente, ringrazia.

MA ORA CHE VOLETE? Di Maria De Cesaris

Un piccato Mitraglietta Mentana risponde alle accuse di Di Maio verso la stampa. Ma caro Mentana, non poteva sempre andare bene, avete fatto muro contro la cosa giusta ergendovi a giudici ed elucubrando contro un governo che serviva onestamente il Paese (per tre anni), avete trasmesso, nel contempo le eresie che vi venivano (forse) imposte da i cinque stelle ed avete organizzato giornalmente i loro siparietti promozionali verso il movimento senza preoccuparvi del contraddittorio...ed ora, che volete?

COMPLIMENTONI A SALVINI di Dario Ballini D'Amato

Ieri il nostro ministro dell'interno, per commentare la vicenda di Riace, ha condiviso un video (con preghiera di diffusione).

Il tizio nel video è Pietro Domenico Zucco, che gestiva il ristorante "la Scogliera" del mafioso Cosimo Leuzzi (al 41 bis), arrestato nel 2011 come appartenente al clan Ruga Metastasio.

Il nostro ministro dell'interno condivide e diffonde autorevoli opinioni di 'ndranghetisti e mafiosi.

COMPLIMENTONI

NON POSSIAMO PIU’ STARE IN SILENZIO di Tommaso Ederoclite

Solo un omuncolo gretto, senza cultura e senza la conoscenza della storia dell’informazione di questo Paese come Di Maio può augurare, e augurarsi, la chiusura di uno dei più grandi gruppi editoriali italiani.

Questi sono tutti segnali di una concezione della democrazia al quale è stato dato troppo spazio politico.

Spara una cazzata al giorno senza rendersi conto di quello che dice.

Lui che si trova lì per miracolo, lui che dovrebbe pulire le scarpe di tanti di coloro che lavorano a Repubblica o a L’Espresso, lui che sbaglierebbe anche un tema da terza media.

Cari amici, non possano più stare in silenzio.

Non più.

SPERO CHE IN FUTURO CAPISCANO di Enzo Puro

Quando i giornali ed i giornalisti del gruppo l'Espresso demolivano l'unico baluardo che avrebbe potuto impedire l'ascesa dei pentafascioleghisti io li ho criticati furiosamente ma nello stesso tempo dicevo che mi sarei sempre battuto perché potessero dire le oro opinioni anche se sbagliate.

Ecco è venuto il momento.

Io sono al loro fianco, nella speranza che in futuro capiscano quanto sia sbagliato segare il ramo su cui tutti siamo seduti.

FENOMENOLOGIA DEI CIALTRONI di Matteo Renzi

Fenomenologia dei cialtroni

Da mesi promettono tutti i giorni il condono.

La chiamano pace fiscale, prendono valanghe di applausi nei talk attaccando Equitalia, godono per i dati dei sondaggi. Poi però non fanno nulla. E tutti rimangono nell'incertezza.

Così i cittadini onesti sono frustrati, chi deve pagare magari non paga aspettando il condono, lo Stato è costretto a mettere nel conto di avere meno incassi.

Con i nostri governi gli incassi dalla lotta all'evasione erano quasi raddoppiati (da 11 miliardi di euro a oltre 20 miliardi di euro, fonte RGS). Adesso si blocca tutto.

Forse la serietà non va di moda. Ma bisogna avere la forza di dire che questo modo di procedere fa male ai contribuenti onesti, fa male ai conti pubblici, fa male all'Italia.

ABOLISCONO ANCHE LA VIOLENZA SULLE DONNE di Dario Ballini D'Amato

In Senato è iniziata la discussione sul DdL 45 che intende modificare il codice penale per scoraggiare la denuncia della violenza domestica da parte delle donne.

Il ddl prevede:

1) pene aggravate per il reato di calunnia quando essa viene commessa da un coniuge nei confronti dell'altro. Così scoraggeranno le donne a denunciare.

2) il maltrattamento verrà riconosciuto come tale solo se sistematico, negando quindi il ciclo della violenza tipico della violenza domestica.

3)pene ridotte in caso di maltrattamento e introduzione dell'ipotesi attenuante a discrezione del giudice (la pena può essere ridotta anche ai lavori di pubblica utilità senza alcun risarcimento per la donna).

Hanno risolto il problema della violenza sulle donne soprattutto in ambito domestico: premiando i violenti.

SONO GLI AMICI SOVRANISTI DI SALVINI I VERI NEMICI DELL’ITALIA E DEL SOVRANISMO DI SALVINI di Umberto Minopoli

Lo scurrile Salvini ha confessato: la sua volgarità versoi leaders europei e le loro preoccupazioni poggia su una convinzione: che fra pochi mesi questi se ne andranno sostituiti dai leaders nazionalisti e sovranisti, amici di Salvini e Di Maio. E qui emerge il tratto di follia di questi due.

Anzi, macché follia, il loro lucido (e criminogeno) progetto: portarci presto fuori dall’Europa, il piano B. Se vince la destra in Europa il destino dell’Italia è segnato.

Siamo un paese indebitato, ad alto deficit. La nostra condizione, se non rimossa con rigore nei conti pubblici, stabilità’ monetaria e aggressione al debito, comporta conseguenze negative sulle economie degli altri paesi. È noto che i nazionalisti tedeschi e del Nord ed est Europa, contestano radicalmente ogni politica di flessibilità verso i paesi in crisi dell’Europa e di uso dei fondi europei, della BCE per salvare gli Stati in pericolo di default.

Se uno stato è a rischio di default, sostengono i nazionalisti amici di Salvini, nessuna solidarietà: uno Stato a rischio è uno Stato-zavorra, i suoi titoli e le sue politiche sono spazzatura. Questo Stato va, per cautela, messo fuori dall’Euro. Questa sarà’ la politica europea se vincono i nazionalisti.

Gli elettori anti europeisti che seguono i due capi populisti non hanno capito una cosa: che, se vincono i nazionalisti, in Germania non è che l’Euro si scioglie. Resterà’. Ma come moneta dei paesi in regola con i conti. Gli indebitati verranno messi alla porta. E per l’Italia (il più’ indebitato di tutti) sarà’ veramente la tragedia. E l’economia di guerra.

L’idea di farsi cacciare dall’Euro e poi dover competere con esso, come moneta forte di un gruppo di Stati forti guidati da una fortissima Germania, nazionalista e, perciò, più egoista, è delirio e suicidio. E non si illudano Salvini e Di Maio che possano fidare sulla stupida credenza “l’Italia è troppo grande per farla fallire, dunque ci salveranno”. Illusione.

La verità’: l’Italia è troppo indebitata, stagnante, improduttiva e a rischio (per gli altri) per essere tollerata dagli altri. Ce li dovremmo tenere cari Merkel, Juncker, Moscovici. Quando le destre amiche di Salvini li avranno cacciati allora per il nostro sbrindellato paese verrà davvero la resa dei conti.

PACE FISCALE? Di Rodolfo Serpi

Repubblica: La beffa fiscale, tasse più alte per 3,2 milioni di partite Iva. Volevano fare la pace fiscale, porteranno la guerra.

MEGLIO TARDI CHE MAI di Matteo Renzi

Per mesi hanno insultato, deriso, calunniato molti di noi. Ci hanno rovesciato addosso quintali di fango. E tutti in silenzio a guardare l’aggressione. Qualcuno addirittura ci diceva: “ma dai, fateci un accordo”. Non vedete che alla fine sono dei bravi ragazzi?

Poi Di Maio e i Cinque Stelle hanno tirato giù la maschera e adesso fanno il tifo per la chiusura dei giornali: un ministro del lavoro che si compiace dei licenziamenti, un vicepremier che attacca la libertà di stampa. Mai visto in Italia. Altrove sì, ma non in Italia.

E allora, finalmente, la reazione unanime. Meglio tardi che mai.

Quelli che davano a me del caudillo e mi accusavano di deriva autoritaria perché volevo abolire il CNEL, che dicono adesso di chi vuole distruggere l’Europa e comprimere la libertà di stampa?

Volevano abolire la povertà e hanno abolito solo il senso del ridicolo. Ogni giorno è più chiaro perché serva davvero una Resistenza Civile.

UN GOVERNO CHE VIVE SOLO NELPRESENTE di Cristiano Maria Belli

Come un adolescente viziato questo è un governo che vive solo nel presente. Ogni azione è finalizzata alla ricerca di soddisfazioni da assaporare subito, senza alcuna prospettiva, senza alcuna preoccupazione per le conseguenze. Non stupitevi perciò del linguaggio aggressivo, delle minacce verso chi non si allinea, della necessità di bullizzare intere categorie di cittadini: la violenza è una merce facile da vendere, è alla portata di tutti e tutti la possono condividere senza sporcarsi le mani. Ogni giorno, ogni settimana, ogni mese andrà peggio, la conflittualità diventerà più esplicita e palpabile perché l’unico programma politico è quello di “fare male” a qualcuno. Applaudite e vi sentite al sicuro? Buon per voi, e se per il momento sorridete al pensiero di ricevere le briciole del “bottino”, o vi sentite forti all’idea di essere nella gang di quelli che picchiano di più, ricordatevi che domani il prezzo da pagare sarà davvero alto.

VERONA di Dario Ballini D'Amato

La vicenda Padovani (capogruppo PD in consiglio comunale a Verona che vota a favore della mozione antiaborto) è lo specchio dello stato comatoso in cui versa sto partito: la signora prima esce dal PD perché contraria alle unioni civili, passando all'UDC, poi rientra nel PD ma chiede di essere cancellata dal video elettorale del PD perché c'è una coppia gay che ringrazia per le unioni civili.

E nonostante tutto, non solo viene comunque candidata, ma una volta eletta diventa pure capogruppo del PD.

Il problema non è la Padovani.

Il problema è un partito che permette sto schifo.

I PATACCARI ED IL COSCIOMETRO di Enzo Lo Sicco

Nel nostro amato Paese, viene scoperto che, Ufficiali dei Carabinieri, con incarichi di Polizia Giudiziaria, nel caso CONSIP, manipolavano e falsificavano documenti, con il solo scopo di incastrare il Primo Ministro ed il suo Governo.

Questo fatto, che in altri Paesi avrebbe scatenato e fatto gridare allo scandalo, con conseguenze facilmente immaginabili, ebbene, questo fatto, da tutta la stampa del nostro paese, è stato cancellato.

Non se ne parla più, è stato rimosso, nel silenzio PIÙ assoluto.

Nel silenzio assoluto è passata anche la nomina ad ASSESSORE ALLA LEGALITÀ dell'autore di tale macchinazione.

I nostri Giornali e giornalisti, lasciano un caso scandaloso come questo, dove sono accertati i fatti, con sospensioni e rinvii a giudizio, e cosa s'inventano?

Ma certo il "COSCIOMETRO"!

Una meravigliosa bufala di distrazione di massa.

IL CASO BOSCHI!

Tutti presi dalla Copertina di non so quale rivista dove viene celebrata la bellezza, oltre che la bravura della M.E.B.

Tutti a gridare allo SCANDALO.

Cos'è successo alla nostra stampa?

Com'è possibile che dopo averla massacrata per tanto tempo, per il "grave" reato, quello di essere "FIGLIA", si perché l'infernale macchina del fango di certi giornalisti, altro non hanno trovato se non l'unica colpa, quella di essere figlia.

E tutti i monnezzari dei social a darci sotto in maniera VERGOGNOSA.

Come è possibile che dopo tale stillicidio di notizie basate sul NULLA ASSOLUTO, adesso che per il Papà è stato chiesto il proscioglimento da ogni accusa, TUTTO VIENE TACIUTO.

Com'è possibile dopo che si parlava solo di lei e di tale Papà, tutti i giorni su giornali e televisioni, adesso tutto tace.

Adesso, venuta fuori la notizia di una probabile candidatura a segretario PD della M.E.B., provano a rilanciare con il COSCIOMETRO.

Com'è possibile tutto ciò?

Ricordo bene come la stampa di un tempo trattava argomenti simili, per esempio ricordo il caso del Gen. Di Lorenzo o SIFAR e la paragono a quella di oggi nel caso dei Carabinieri-pataccari del caso CONSIP o quello del c.d. caso Boschi.

Chissà cosa direbbero i vari Biagi; Montanelli, D'Avanzo, per citarne alcuni veri GIORNALISTI.

Non cominciavo mai, da sempre, la mia giornata se non compravo il mio quotidiano.

Era un'abitudine che non avrei mai pensato di abbandonare, mai.

É successo.

UNA SCELTA PRECISA di Ivana Properzi 

Per me la scelta è stata precisa: fermare Renzi, il solo che poteva cambiare democraticamente il sistema consociativo (tanto caro a Repubblica e alla ditta) utilizzando la poderosa macchina stellata (da soli non ce l'avrebbero fatta), adesso che hanno disarcionato Renzi cercano di scaricare gli stellati (ma non troppo) e torneranno a propagandare quella vecchia linea soprattutto in vista del congresso Pd. Vogliamo scommettere che metteranno tappeti rossi a Zingaretti ???

Chiarito ciò, condanna senza appello a Di Maio e a tutti coloro che attaccano la libertà di stampa!!!

MAXI BUFALE di Enzo Puro 

Smentite le maxi bufale che hanno contribuito al crollo del PD (nel silenzio del regime mediatico).

  • Il Sindaco Sala prosciolto da tutte le accuse
  • Boschi padre addirittura archiviato
  • Scafarto che porge le scuse a Renzi per aver fabbricato prove false contro Renzi padre.
  • De Luca assolto per il Crescent
  • L’Unicef che fa pubblicare una dichiarazione ufficiale in cui afferma che non c’è stata alcuna appropriazione delle donazioni da parte del fratello del fratello del marito della sorella di Renzi.

CHE TRISTEZZA PER CHI CI AVEVA CREDUTO!! Di Anna Ascani

Ve lo ricordate quel tempo lontano in cui i cinque stelle, Luigi Di Maio in testa, giocavano a fare i paladini dell’onestà massacrando chiunque fosse anche soltanto sfiorato da un’indagine? Ecco.

Oggi governano allegramente insieme a Matteo Salvini che guida un partito che ha rubato 49 milioni e patteggiato la restituzione in rate di 80 anni. Lo stesso che è indagato per abuso d’ufficio, sequestro di persona e arresto illegale. E che per attaccare un avversario politico utilizza un video di un signore arrestato come prestanome della Ndrangheta.

Eppure su Salvini non dicono una parola. Niente di niente.

Come si cambia eh?

E che tristezza per chi ci aveva creduto!

GLI EVASORI, LE MAFIE, LA CORRUZIONE, IL LAVORO NERO, CI COSTA ENORMEMENTE DI PIU’ DI QUANTO CICOSTA L’ACCOGLIENZA AI MIGRANTI di Emilio Mola

In Italia il lavoro nero costa al Paese da un minimo di 20 miliardi di euro ogni anno (stima "Fondazione studi dei consulenti del lavoro“) a oltre 40 miliardi di euro all'anno (stima ISTAT, CGIA di Mestre).

Solo costi, zero benefici.

Gli evasori fiscali, con una ricchezza di 540 miliardi di euro nascosta al Fisco, sottraggono ogni anno agli italiani dai 250 ai 270 miliardi di euro (studio Eurispes) che gli italiani onesti coprono pagando le tasse per sé e per loro.

Solo costi, zero benefici.

Non esistono stime precise e concordanti sui costi di Mafia e Corruzione. Quindi non li cito. Ma siamo nell'ordine delle decine di miliardi di euro di danni, annui, al sistema paese.

Solo costi, zero benefici.

L'accoglienza degli stranieri in Italia costa 5 miliardi di euro all'anno. Ma gli stranieri che in Italia sono stati accolti e messi nelle condizioni di lavorare e dare lavoro producono il 9% di tutta la ricchezza del Paese, pari a +131 miliardi di euro. Versano ogni anno di sola IRPEF 7 miliardi (che da soli bastano a bilanciare quei 5 miliardi che spendiamo) e versano 11,5 miliardi di euro di contributi pensionistici che pagano la pensione a 580mila italiani.

Quindi, ricapitolando, abbiamo evasori, lavoratori in nero, mafiosi e corrotti che tolgono ogni anno agli italiani centinaia, se non migliaia di miliardi di euro. Solo costi, zero benefici.

E poi abbiamo gli stranieri che nel complesso rendono 20 volte più di quanto costano.

E quali sono le urgenze del governo?

- dare ai lavoratori in nero (che ci costano 20-40 miliardi) altri 780 euro ogni mese.

- fare pace con gli evasori che ci rubano 250 miliardi. E poi ridurre loro le tasse, con la flat tax, come premio.

- Cacciare gli stranieri, eliminarli, infamarli senza alcuna distinzione, incitare milioni di italiani all'odio con post quotidiani, campagne sui giornali e nelle tv.

Alcuni giorni fa Salvini ha detto che "qualcuno in Europa sta facendo di tutto per far fallire l'Italia, in modo da far comprare poi le aziende migliori del Paese a prezzi sotto costo".

Lui confessa. È che nessuno vuole prenderlo sul serio.

LA STORIELLA DEL POPOLO INGANNATO di Giovanni Bocchi

Il 30% circa degli italiani ancora in questi giorni nei sondaggi ha espresso un convinto consenso a Di Maio e ai 5 stelle nonostante la loro volgare violenza (definiscono i loro oppositori "aguzzini del popolo), il disprezzo per le istituzioni (hanno chiesto l'accusa per alto tradimento per una persona come Mattarella), l'indecente aggressività verso le istituzioni europee, l'ignoranza crassa in materia di economia, scienza, diritti.

Un altro 30-34% ha espresso un analogo consenso a Salvini e alla Lega, nonostante la ferocia disumana verso i più deboli del mondo, la volgarità e la cafonaggine verso le istituzioni europee (gli insulti indegni verso Junker e Moscovici), il disprezzo cinico e senza rispetto per chi esprime idee diverse dalle proprie (l'irrisione verso il Sindaco di Riace, verso Saviano, verso i cosiddetti "buonisti"), il menefreghismo per ogni forma di correttezza istituzionale.

Entrambe queste forze politiche oltre che avvelenare il clima sociale rischiano di sfasciare il bilancio pubblico e portare al disastro il Paese.

E gli italiani applaudono?

Vogliono un nuovo 8 settembre per poi piagnucolare impauriti e chiedere in ginocchio l'aiuto pietoso dei Paesi più forti?

Se tutto questo è vero, perché analisti politici e intellettuali, sociologi, economisti, storici non alzano la voce e non si interrogano per aiutarci a capire come è nato, e si è sviluppato in modo così radicale e drammatico un tale sconvolgimento nelle coscienze di interi strati sociali e di decine di milioni di persone che assume oggi i caratteri di una tragica forma di irresponsabilità collettiva.

Oppure si vogliono continuare a fare le battutine sulle colpe di Renzi e del PD ed a considerare questa marmaglia al governo come un deprecabile inganno in danno di poveri inconsapevoli italiani?

La storiella del povero popolo imbrogliato non regge più.

Occorre dare una sveglia vigorosa e severa a un Paese che sembra ubriaco o la sveglia arriverà, carica di drammi, come ennesima lezione della storia.

E non sarebbe la prima.

QUESTO E’ UN POST SENZA SPERANZA di Chiara Boriosi (a seguire il dibattito che ne è scaturito che fotografa benissimo uno stato d’animo molto diffuso a sinistra)

Siamo caduti dentro un colossale gioco delle tre carte, gestito da bari di professione coadiuvati da guitti di altissimo livello. E nulla di ciò che vediamo corrisponde al vero.

La commedia ridicola di un centrodestra che parla come se Salvini fosse ancora nelle proprie fila, invece che avvinghiato in un patto di ferro con i grillini al governo, e vede nello stesso giorno Tajani che chiede la rottura di questo patto mentre Berlusconi va da Putin, il grande manovratore dei nazionalismi e dei populismi mondiali. Un gioco di specchi e specchietti per le allodole che se non fosse tragico sarebbe da buttarsi via dalle risate.

La altrettanto ridicola ammuina di una sinistra in ordine sparso, dove ex fieri oppositori di una presunta deriva autoritaria oggi sostengono apertamente i grillini o addirittura si dichiarano sovranisti, mentre il Pd non sa fare di meglio che avvitarsi nella paralisi di un congresso solo annunciato, al quale tutti si candidano solo per piantare la bandierina della testimonianza intanto che la crisi di idee, di visione e di strategia politica resta insoluta per manifesta incapacità di affrontarla.

La banda gialloverde è a un passo dal portare a casa l'unico risultato cui aveva sempre mirato, uscire dall'Europa e dall'euro, ricominciare a stampare moneta di carta straccia, e piombare in una tragica spirale di miseria in stile venezuelano con venature orbaniane, ma è purtroppo palese che nessuno, oggi, abbia la volontà, la forza e la passione di sfidarli e soprattutto di tentare di fermarli.

Alla fine, moriremo per mancanza di coraggio, senza neanche la dignità della bella sconfitta che spetta a chi almeno si è battuto a viso aperto.

Questo il dibattito che ne è seguito:

Graziella Raciti Non voglio finire così, facciamo qualcosa, tutti noi

Tony Debari Graziella Raciti contami pure, ma ho paura che siamo "sulla strada di Girgenti "

Manuela Bellamio mio marito ogni giorno mi chiede perché sono così incazzata .....nemmeno lui vede quello che vedo io ?? possibile che siano tutti ciechi ?? siamo sull'orlo del baratro e nessuno se ne accorge !! aiutooooooooo !!

Chiara Boriosi Anche io, siamo stati lasciati soli

Anna Bono Anche io vengo trattata come una pazza

Annamaria Marzoli Ciaccia Spero ardentemente che non finisca così

Gino Pellegrino Vero. A sinistra ormai ci sono più candidati che voti certi. In questa situazione fa un po' di sensazione (ma non tanta) che l'unica resistenza organizzata, sensata e coerente sia quella di +Europa.

Chiara Boriosi Guarda, bisogna essere molto realisti e vedere le cose come sono Fa sensazione che a 7 mesi 7 dalle elezioni, il PD stia ancora a rimandare a chissà quando quello che avrebbe dovuto fare subito: riorganizzare idee, persone, leadership

Rossano Salvaterra Chiara Boriosi il PD è senza azione purtroppo

Chiara Boriosi Rossano Salvaterra il PD è senza nulla purtroppo

Marco Boella L'ingrato compito di Cassandra. Ma a vedere che le cose stanno così non siamo in pochi; ci vorrebbe solo chi avesse il fegato e le capacità per raccogliere

Chiara Boriosi Esatto, solo che non c'è. C'è invece un popolo abbandonato e deluso.

Rossana Riservato Chiara Boriosi non c'è il congresso, non c'è un'idea, ma in compenso ogni giorno c'è un candidato per la segreteria.

Tony Debari Spero tu abbia torto, io confido nella santità del morbillo, che si abbatta in modo biblico su malvagi e fessi, soprattutto sui fessi, la curva maltusiana è troppo alta.

Francesco Squintu Come scriveva Gobetti nel 1922 sulla nascita del fascismo, gli italiani "hanno ben animo da schiavi". E invocava: "chiediamo le frustate perché qualcuno si svegli, chiediamo il boia perché si possa veder chiaro.".

Nicoletta Giammanco È una situazione disperata, soprattutto perché si va allo sfascio con il sostegno e il plauso di una maggioranza che manifesta verso questo governo

Laura Tavanti Cara Chiara, sono così triste. L’unica cosa che seguo è la politica ma quanta rabbia, rabbia e dolore per questo povero Paese. Grazie per i tuoi bellissimi post.

Chiara Boriosi Cara Laura sono comunque felice di risentirti, ti abbraccio con tutto il mio affetto.

Gio Ventu Sì potesse estraniarsi e guardare lo spettacolo da un mondo parallelo sarebbe quasi divertente.

Carla Troiano Analisi spietatamente corretta e lucida. Ma a quale speranza ci si può aggrappare? I nostri ragazzi non meritano un futuro buio come quello che si profila.

Chiara Boriosi Farsi sentire, intanto

Giorgio Zoffoli qui, se salta il banco in Italia, ci portiamo dietro l'Europa e ci chiameremo Stati uniti del Venezuela...

Paolo Morgano Si ma le foto della Boschi?

Chiara Boriosi Eh quello è un argomentone

Luisella AgostinivSiamo sopra ad un Tagadá. Per ora ci stanno shakerando, per poi sbatterci col culo per terra! Finiremo gambe all'aria e buonanotte ai suonatori.

Tessa Lulli Ora vogliono fare il condono. Quindi governeranno altri mille anni.

Rossana Franceschi Presa dalla disperazione, dalla rabbia e dallo sconforto a fasi alterne in alcuni momenti spero che sia tutto un incubo. Come siamo potuti arrivare a tanto? Ma possibile che la maggioranza del paese non si accorga di dove già siamo arrivati? L'economia, la vita e le conquiste civili la libertà delle scelte, la morale, tutto è sovvertito. Eppure questi hanno un consenso mai visto negli ultimi 30 anni e forse più.

Chiara Boriosi Non è consenso, è peggio, è fede cieca nel miracolo

Creola de Mar Io da parte mia, pur facendo un sacrificio, vado alla Leopolda per dare almeno con la presenza un contributo.

Gianni Di Quattro Chiara sono con profondo dolore d'accordo con te.

Ettore De Ciuceis L'aspetto più tragico della situazione è la totale incapacità dei giovani di comprendere dove stiamo andando a sbattere. Quando eravamo giovani noi abbiamo inventato il '68, gli hippy, gli esistenzialisti, di tutto di più.

Uria Vincenti Io l’unica cosa che continuo a domandarmi è: cui prodest?

Tony Debari Uria Vincenti come disse il sig. Cairo, erede della finanza provinciale e stracciona, "niente di personale, sono solo affari ".

Melina Pitari Condivido tutto

Paolo Peisino Altro che ridere qui c'è solo da scendere in piazza. Stanno cercando di imporre una dittatura con a capo il Berlusca e i capoccia il bibitaro e il troglodita per questo è andato a ricevere la consacrazione da Putin.

Roberto Scavino Il teatro dell’assurdo...

Tony Debari Roberto Scavino non staremo tutti noi "aspettando Godot " ?

Piero Caramello Io sono molto duro con il PD, come ogni ex, ma davvero c'è qualche dirigente che crede che ci si possa alleare e governare con i grillini?

Stefano Bacchelli Coraggio ancora 15 giorni e poi speriamo, dentro o fuori, di sapere dove ci spinge il nostro unico dirigente. Ha una grossa responsabilità, deve caricarsi un mare di persone e lanciarle verso un grande obiettivo.

Cristiano Cattaneo Alla fine, io e la mia famiglia, ci trasferiremo in Baviera.

Cesare Gavioli Troppo pessimista. Sicuramente con argomenti, ma la speranza è possibile se tutti insieme a te ed altri, molti altri, mettiamo in cantiere una proposta europea mai vista. Dalla elezione diretta al governo vero di un Europa al servizio dei cittadini.

Renata Augusta Venturini Terribile analisi... Purtroppo, credo, in gran parte vera....

Simonetta Menegatti Chiara vorrei non dover essere d'accordo con te, ma la situazione è questa purtroppo. Gli amici mi dicono "pazienza e fiducia" ma passano i giorni…

Nunzio Andolfo Che finaccia

Carlo Bianco Tristemente condivisibile

Adriano Fanzaga Complimenti Chiara

Nereo Maggiani Purtroppo non ci sono anticorpi e il paese è debole.

Letto 3489

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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