Quanto vale il Partito di Renzi?

Sondaggi, social, televisioni alla prova del consenso

Letto 7375
Quanto vale il Partito di Renzi?

Ha colpito senz’altro la rilevazione che Emg ha pubblicato a novembre sull’adesione del 12% di elettorato ad un eventuale partito di Renzi.

Occorre dire innanzitutto che questa rilevazione non è la sola né priva di verifica.

Già a giugno ad una rilevazione con le stesse caratteristiche le adesioni alla stessa proposta, rilevata sempre dallo stesso istituto, la risposta era stata del 4%.

Quindi non si può certo dire che questo sondaggio è stato fatto a scopo orientativo propagandistico ma ha un consistente raffronto diacronico.

Si dice anche che i sondaggi così definiti hanno poco valore scientifico e che si prestano ad errori macroscopici come avvenne per il nuovo partito di sinistra di emanazione dalemiana che al momento del lancio nel Dicembre 2017, vedeva un’area di possibile consenso che poteva estendersi al 10% se non oltre.

Vi è una differenza di fondo tra i due sondaggi mentre per quello dalemiano del prof. Noto la domanda era indefinita e vaga (voteresti per un nuovo soggetto della sinistra?) perché tale schieramento non esisteva, qui, invece siamo in presenza di un prodotto riconosciuto, Renzi è stato al governo dal 2014, si conoscono quasi perfettamente i suoi orientamenti e la sua strategia politica.

Quindi sgombriamo il campo da questo paragone non congruo.

L’elemento di indeterminatezza nel caso del sondaggio su Renzi è assai basso.

Viene rilevata l’area di consenso, da un lato tra tutto l’insieme dell’elettorato, che arriva a quella cifra, e quello più specifico all’interno del Pd che lo collocherebbe solo in quest’area al 9%.

Si tratta a mio avviso di una previsione assai realistica in quanto fino alle primarie del 2017, nonostante la sconfitta referendaria, il consenso di Renzi nel Pd è stato del 70%.

A fronte della ricollocazione di parte del gruppo dirigente, prevalentemente ex popolare, non è certo ardita una previsione di seguito nell’ex Pd, di circa il 50% (come rilevato dal sondaggio) che è pari appunto alla metà di cui oggi viene accreditato il Pd (18% circa).

Inoltre secondo il sondaggio questo schieramento attirerebbe un ulteriore 3% dall’area di centro che non sopporterebbe la supremazia assoluta di Salvini su quell’area.

Quindi un sondaggio assolutamente credibile dal punto di vista metodologico, intrecciato con i dati organizzativi e di flusso del Pd, si pensi al dato delle primarie in Lombardia, Lazio e Toscana, dove i candidati vicini all’area renziana nella media delle tre regioni si avvicinano al 45% (63 Toscana, 40 Lombardia 30 Lazio).

Vi sono inoltre altri indicatori che sostanziano questa previsione e riguardano l’area organizzativa renziana che ha visto una partecipazione, nei tre giorni di ottobre, di 38500 presenze in tre giorni e 8300 iscritti on line mentre per la coeva “piazza grande” il dato è stato quello di 3mila iscrizioni.

Il seguito sui social.

Un milione e 128mila iscritti alla pagina Facebook di Renzi, a fronte di quella di Zingaretti (253 mila), i gruppi a sostegno renziano che sfiorano 150mila iscritti, mentre quelli zingarettiani arrivano a tremila.

Le visualizzazioni in streaming degli eventi politici per i quali Renzi nell’ultimo discorso al Senato ha avuto circa 600mila visualizzazioni mentre la performance migliore di Zingaretti è a 89mila visualizzazioni.

Tutto questo fa dire che l’area di consenso attorno a Renzi è assai vasta se, come dice l’Espresso, il 50% delle opinioni politiche viene ricavata oggi dalla comunicazione via social.

Come pure è vastissimo il seguito televisivo nei grandi appuntamenti quali all’”Aria che tira di fine maggio dove ha avuto 4 milioni e 145 mila spettatori.

Insomma tra sondaggi sugli elettori, social, apparizioni televisive, che sono i principali indicatori del consenso, la consistenza di Renzi sembra stabile e consolidata nel tempo.

Quindi non prendiamo per farlocco il sondaggio di Emg, faremmo un grosso errore, specie se associato a tutti gli altri indicatori.

P.S. Non abbiamo potuto verificare il dato sul sistema della carta stampata dato che in quest’area vi sono pochi strumenti di rilevazione e di feedback.

Letto 7375

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Enzo Pino

Pensionato, commentatore politico per diletto. Collabora con diverse riviste on line. Già responsabile del Centro Studi Ricerche e Fomazione Cgil Sicilia.

www.facebook.com/pino.vincenzo