Renzi fa bene
Renzi fa bene a tenersi lontano da questa miseria di dibattito e dal caravanserraglio della sedicente sinistra
- Scritto da Umberto Minopoli
- Pubblicato in Politica
Renzi, fa bene, si è un po' distaccato dal tran tran del teatrino politico.
Lo vedo in giro per presentare il suo libro (una lettura interessante). Lo immagino a lavorare, con una certa discrezione in questo periodo, come segretario del maggiore partito di governo, sulle cose che contano. E, spero anche, a fare qualche bagno co sto caldo.
Fatto sta che Renzi appare un po' distaccato dalle polemiche e dall'agitazione politichese. E c’è chi, per questo, non sa come riempire le pagine del giornale. E così la mattina, sfogliando il Corriere della Sera (l'unico giornale che "sfoglio" mentre, invece, io "leggo" Il Foglio) trovo esilarante la cronaca politica del giornalone neo-grullista. In mancanza di Renzi, che fa altro, che fa il Corriere della Sera?
Pur di occupare spazio evocando maledizioni per Renzi, parlare male del Pd, mostrarlo in crisi, diviso, isolato, acciaccato, fa assurgere a protagonisti del dibattito politico il vagoncino degli avversari di sinistra di Renzi. E così articoli e interviste su autentiche banalità e inutilità: le telefonate tra Pisapia e Speranza, gli incontri al bar, gli appuntamenti a cena di una piccola pletora di sfaccendati che occupano il tempo a immaginare liste elettorali che possano sottrarre voti al Pd.
Invece di parlarci dei temi all'orine del giorno - i migranti, le Ong, le proposte di Padoan sulla futura legge di bilancio, la Fincantieri, Telecom, le idee dell'ottimo Calenda, i dati dell'economia ecc - loro si occupano h24 di fare una lista elettorale che contribuisca alla sconfitta del Pd, l'unica occupazione cui sono dedicati.
E' cosi che, in articoli a tutta pagina sul Corriere, leggiamo (nei sottotitoli, per carità) delle condizioni che pone tal Scotto di Luzio (leader, credo, di una sigletta fantasma a sinistra della sinistra della sinistra), dei commenti di Bersani alle telefonate di Pisapia, di D'Alema per fare l'Opa sulla lista di Pisapia, delle contromosse di Pisapia, che per arginare D'Alema, muove la dotta Boldrini. Che, intervistata dal Corriere, sulle "strategie" della sinistra e, dovendo inventarsi qualcosa da dire che lei immagina di sinistra, tira fuori, dalla cassapanca delle idiozie fossili e infantili lo slogan ingraiano del "nuovo modello di sviluppo" (in un paese che sta faticosamente cercando di tornare ad avere un po' di sviluppo).
In tutto questo inutile bla-bla e agitazione della sinistra-sinistra (dove non c’è uno straccio di programma, di contenuto di merito o di cose da fare), brilla l'infingardaggine, l'ineticita', la spudoratezza del ministro Orlando.
Questi (Pisapia, Speranza, Boldrini, Bersani, D'Alema, ecc.) si telefonano e si agitano per formare un partito (chiamiamolo così) contro il Pd e per prendergli voti. E il ministro Orlando (formalmente un dirigente del Pd) che fa? Fa il tifo per loro e dice (sempre sul Corriere di oggi): "Bene, mettetevi tutti insieme. Renzi perderà, non andrà più al governo, lo cacceremo e potremo rifare un carrozzino di sinistra, di nuovo tutta unita".
Che vergogna. Renzi fa bene a tenersi lontano da questa miseria di dibattito e dal caravanserraglio della sedicente sinistra. Faremmo bene a disintossicarcene tutti.
Come? Smettendo, magari, di sfogliare l'inutile, fazioso e disturbante Corriere della Sera. Io ho Il Foglio...voi fate un po' quel che volete!
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Umberto Minopoli
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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