Questa è tutta brava gente
Si stancheranno di attaccarli? Spero non si stanchi Renzi ed il suo gruppo; solo contro tutti ed un popolo che come al solito rischia di scegliere per l’ennesima volta Barabba
- Scritto da Francesco Coraggio
- Pubblicato in Politica
La nuova segreteria del Partito Democratico, tutta gente perbene.
Incensurati, giovani, professionisti, tutti con esperienze lavorative o amministrative, colti, brillanti e determinati.
Un gruppo che condivide un progetto, una visione di cambiamento sia del partito che del Paese.
Un gruppo post ideologico, pragmatico, consapevole dei nuovi equilibri nazionali, europei e mondiali.
Una nuova idea di sinistra, più realistica: si deve creare ricchezza per poter sostenere il welfare. Insomma invertire l’ordine; finora la sinistra conservatrice ha sempre sostenuto la primazia del lavoro sull’impresa, tra l’altro non riuscendovi, incidendo negativamente sulla produttività e favorendo la deindustrializzazione e delocalizzazione. Risultato? Aumento della disoccupazione e perdita di competitività del sistema Italia.
Il nuovo PD, che faticosamente si sta liberando della vecchia classe dirigente, in questi anni di governo ha seguito la linea di favorire sia l’impresa (abbassamento del cuneo fiscale) che l’occupazione (decontribuzione per i giovani), per quanto consentito dai limiti di bilancio. Altre iniziative importanti sono state intraprese nella riforma della P.A.; determinante per rimuovere l’azione frenante della burocrazia sulla crescita. La creazione dell’ANAC di Cantone, passo importante verso la moralizzazione e i controlli.
E’ chiaro che si sono toccati tanti altarini, tanti privilegi, tante caste, tanti interessi. Ecco allora che la macchina degli insabbiatori si mette in moto, le procure, la stampa, le tv, i poteri.
Si comincia con gli scontrini di Renzi sindaco di Firenze; indagine conclusa senza esito. Poi si passa, in coincidenza del referendum sulle trivelle, allo scandalo Tempa Rossa; porta alle dimissioni, per opportunità politica, del ministro Guidi. Indagini concluse, caso archiviato.
Caso Banca Etruria. Una delle tante piccole banche locali che hanno avuto una gestione non oculata. Caso ha voluto che consigliere (senza deleghe, cioè non decideva nulla) di questa banca fosse il padre della Ministra Boschi. Per mesi, ed ancora occupa pagine di giornale, la famiglia Boschi è stata massacrata. Il padre della ministra viene scagionato da ogni accusa. Non basta. Ormai il tambureggiante messaggio giornaliero ha fatto presa nell’opinione pubblica, quella è la banca della famiglia Boschi, per cui salvarla significa dare soldi alla famiglia della ministra Boschi.
L’ultimo attacco è il caso Consip e l’attacco alla democrazia.
Qui il “genio distruttori” costituito da procure, giornali, e purtroppo bisogna citare anche l’arma dei carabinieri, non trovando altro, costruisce prove (perché questo sta emergendo dall’indagine del tribunale di Roma) sul coinvolgimento di Tiziano Renzi (padre dell’allora premier Matteo) in una questione di traffico di influenze.
Da quanto sta emergendo dalle indagini, sembra che il capitano Scafarto abbia volontariamente attribuito dialoghi intercettati, impropriamente a Tiziano Renzi, allo scopo di accusarlo di reato ed addirittura arrestarlo. Sembra che quanto fatto da Scafarto sia a conoscenza dei suoi superiori fino ad arrivare al Capo di Stato Maggiore dell’Arma, nonché del procuratore Woodcock. Un vero e proprio attacco alla democrazia; all’epoca dei fatti Renzi era Presidente del Consiglio.
Insomma, il sistema malato Italia, mal sopporta la dichiarata intenzione di questo leader e del suo giovane gruppo di lavorare, anche duramente, per il Paese, non guardando in faccia a nessuno. Andando a toccare privilegi e rendite di posizioni.
La campagna di informazione è accerchiante. Non si parla che di Renzi, del PD, di quello che fa, di quello che potrebbe fare, di quello che pensa, delle trame possibili, degli scopi reconditi. Insomma la stampa più qualificata italiana sembra diventata più “gossippara” che di cronaca.
Del resto l’informazione italiana, alla fine, è in mano ad editori pregiudicati: Urbano Cairo, patron de LA7 e del gruppo Corriere della Sera, ha avuto una condanna patteggiata (credo a 3 anni) quando era dirigente del gruppo Fininvest; De Benedetti patron di Repubblica e de L’Espresso, ha avuto condanne per evasione fiscale, nonché uno dei grandi debitori del MPS (circa 600 milioni); infine Berlusconi sappiamo che è patron del gruppo Mondadori e delle TV Mediaset. A questo si aggiunge il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, che considerarlo organo del M5S non si va lontano dalla realtà.
A livello politico la situazione non cambia; gli oppositori del PD sono il M5S che fa capo al pregiudicato Grillo; Forza Italia che fa capo al pregiudicato Berlusconi.
Il PD è una anomalia, specialmente questo nuovo PD, sono puliti; forse è questo il problema, non sono permeabili. Dopo 4 anni hanno radiografato Renzi, i suoi ministri, il suo cerchio magico, i suoi parenti, non hanno trovato niente. Per accusarlo di qualcosa si sono dovuti inventare accuse e costruire prove false (ma di questo la stampa non ne parla).
Non finirà. Dopo i familiari, si passerà agli amici, alle frequentazioni nel tempo libero, al salumiere, al barbiere e così via. Dopo 4 anni, procure, servizi deviati, giornalisti e poteri, non sono riusciti a trovare nulla; non gli rimane che continuare con le fake news, le bufale, che piacciono tanto al popolino.
Si stancheranno? Spero non si stanchi Renzi ed il suo gruppo; solo contro tutti ed un popolo che come al solito rischia di scegliere per l’ennesima volta Barabba.
Un popolo che per 50 anni ha invocato politici per bene, puliti, che lavorano nell’interesse del Paese, non può perdere l’occasione ancora una volta e farsi abbindolare, dalle cariatidi della politica, dalle caste, dai populisti (che non hanno mai aiutato il popolo), e dai poteri.
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Francesco Coraggio
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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