Lotto settembre

La seduta spiritica

Letto 6766
Lotto settembre

Nella galassia della sinistra si rafforza la convinzione che i grillini siano fascisti. Dopo le turbolenze romane va fatta finalmente chiarezza per evitare che il patrimonio genetico del Movimento subisca l’infamia. E che i veri fascisti tornino baldanzosi a frequentare le stanze del potere dopo ottant’ anni.

I grillini non sono fascisti. E Virginia Raggi pesca spesso tra gli uomini di Gianni Alemanno. L’otto settembre, in piena crisi, la sindaca omaggia l’anniversario dell’armistizio con una solenne dichiarazione: “la Resistenza è un momento fondante della nostra storia”. Anche se quest’anno tutto il Movimento Cinque Stelle ha praticamente ignorato il 25 aprile, anniversario della Liberazione. Così come il 2 giugno, i settant’anni della Repubblica. La Raggi comunque non molla. Basta chiudere gli occhi per vederla a Porta San Paolo a far le barricate. Paola Taverna infatti, già un mese e mezzo fa, anticipava la crisi della sua giunta. Auspicandone la caduta. Ora rivela di essere “devastata psicologicamente e umanamente”. Annalisa Taverna, sorella di Paola, scrive invece della Raggi: “Forse si è montata la testa e ha voluto fare di capoccia sua , inanellando una cagata dietro l’altra?”. Qualcuno pronostica una Raggi che non mangerà il panettone. Intanto a settembre lotta: l’obiettivo sembra arrivare almeno alla vendemmia. 

I grillini non sono nazisti. E Grillo non è il feldmaresciallo Kesselring. Lo testimoniano le camice bianche sfoggiate nel comizio di Nettuno. Per certificare la purezza. Ma su quel palco, decisamente, non c’era la luce giusta. A tratti sembra infatti si tenga una seduta per evocare lo spirito, da tempo perduto, del Movimento. Dei tanti parlamentari fuorusciti. E lo spirito del perduto Di Maio. Qualcuno in quel comizio ha però visto anche un retaggio nazista. In fondo Hitler teneva i comizi a tarda ora perché il senso critico dell’ascoltatore è meno vigile. Niente a che spartire. Anche se Grillo ha annunciato che andranno “oltre Hitler”. Anche se i grillini non hanno votato la nuova legge sul negazionismo.

I grillini non sono fascisti. E alcuni di loro gridano al complotto come si ulula alla luna. Stando anche a fonti proprio grilline, la frittata è tutta di casa. Il 6 settembre, dentro una stanzetta umida del gruppo di Montecitorio, Di Maio viene messo sotto torchio dalla immancabile Paola Taverna, da Carla Ruocco, Roberto Fico, Stefano Vignaroli e altri: accusato di reticenza e di essere un ragazzino che si e’ montato la testa, finisce quasi in lacrime. Anche Di Maio il 2 giugno ha ignorato l’anniversario della Repubblica. Ma può sempre dire di aver letto male il calendario. Arriverà al comizio di Nettuno pallido e con la febbre, come riferisce “la Repubblica”. Qui prepara il solito repertorio grillino sui lobbisti, sulla congiuntura economica (e sul congiuntivo). E prepara anche due vecchietti a salire sul palco vestiti da frammassoni. Ma rifiutano il voucher e non se ne fa niente. 

I grillini non sono ne’ fascisti, ne’ nazisti. Infatti Hitler volle le Olimpiadi.

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Ernesto Consolo

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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