Il Cittadino chiede. Il Governo risponde

Sulle pensioni di reversibilità, nei giorni scorsi, avevo sentito tutto ed il contrario di tutto.

Allora ho pensato bene di mandare una mail al Presidente del Consiglio per farmi spiegare qual è la vera versione dei fatti.

Incredibile!

In poco più di 24 ore ho avuto la risposta.

Il succo della spiegazione:

… “Le polemiche di questi giorni sono totalmente infondate.

Il Disegno di Legge Delega conferisce al Governo la delega ad introdurre – per la prima volta nel nostro Paese – uno strumento organico e universale di lotta alla povertà, finalizzato a rendere uniformi su tutto il territorio nazionale le prestazioni assistenziali (oggi largamente sperequate) ai meno fortunati.

Il Governo ha già finanziato questo piano nella scorsa Legge di Stabilità, stanziando 600 milioni nel 2016 e un miliardo all’anno dal 2017 in avanti. Questo è il senso del provvedimento, che purtroppo non riceve adeguata attenzione.

L’espressione “pensioni di reversibilità” non è citata neanche una volta nella delega.

C’è scritto, invece, una cosa molto diversa: che le prestazioni (previdenziali e assistenziali) che già oggi sono sottoposte alla cosiddetta “prova dei mezzi” (e cioè, il modo per assicurarsi di erogare le prestazioni a chi ne ha più bisogno e non ai più furbi), potranno essere riorganizzate al fine di evitare duplicazioni e estendere il più possibile la copertura ai veri bisognosi, per evitare abusi.

E viene, inoltre, esplicitamente previsto che nessuna prestazione attualmente esistente sarà in nessun caso toccata.

Le speculazioni di questi giorni pertanto sono inesatte, e probabilmente mirate a offuscare la vera novità del provvedimento (il piano straordinario contro la povertà).

… seguono ringraziamenti e saluti”