Voci dai social (dalla Leopolda)

La rubrica “voci dai social” tutta dedicata ai post su Leopolda. Ne ho scelto solo una parte, ce ne sono migliaia. E non era possibile selezionarli tutti.
Quelli che ho scelto rappresentano la voce dei molti. In questa rubrica troverete i post di Luciano Crolla, Alberto de Bernardi, Cristiano Bubu Cappellari, Umberto Minopoli, Silvana Alessandria, Luigi Marattin, Marina Lenzi, Cristina Pini, Matteo Renzi, Sciltian Gastaldi, Dario Ballini, Marcella Bordigoni, Tommaso Ederoclite, Enzo Puro, Gianni Bocchi, Roberto Burioni, Chiara Amelie Mazza, Isabella de Monte, Carlo Fusaro, Elisabetta Bassani.

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Voci dai social (dalla Leopolda)

SAREBBE UN BEL SEGNALE DI COERENZA di Luciano Crolla

Segnalo agli amici e compagni che si sperticano per attaccare gli amici e compagni presenti alla #Leopolda9, che dalla piazza grillina e dal governo giallo-verde, ancora in queste ore, sono venuti atti e parole di incredibile gravità eversiva. Potrebbero concentrare la loro energia sugli avversari veri, come facciamo noi tutti i giorni (e abbiamo fatto a Firenze), invece di dare addosso, naturalmente nel nome dell'unità, ad altri democratici impegnati a fare opposizione.

Sarebbe un bel segnale di coerenza, nonché di salute mentale, diciamo

GLI SLOGAN DELLA LEOPOLDA di Alberto De Bernardi

Ecco gli slogan usciti dalla Leopolda (21.10.2018): «(1) Europa contro nazionalismo, (2) crescita contro assistenzialismo, (3) scienza contro superstizione, (4) giustizia contro giustizialismo, (5) vero contro virale, (6) democrazia contro plebiscitarismo, (7) società aperta contro esclusione. È il programma di una grande forza riformista, opposto a quello del governo M5S/Salvini ed impossibile da realizzare se si vuol promuovere l'incubo di un'alleanza M5S-Pd.

QUALCOSA DI GRANDE E PERFETTO di Cristiano Bubu Cappellari

Matteo Renzi, con la Leopolda 9, ha organizzato un qualcosa di grande e perfetto. Tanta gente, un’infinità di temi trattati contornati dalle testimonianze di politici e di gente comune. Esperienze che forse nessun mezzo di informazione tratterà. Attualmente, nessuno, all'interno del Partito Democratico, è in grado di mettere in piedi manifestazioni del genere. Il PD si deve tenere ben stretto politici unici come Matteo Renzi, e sono sempre più convinto che se si fosse candidato per la corsa alla segreteria, avrebbe stravinto le primarie. #avanti #insieme

GLI INCUBI di Umberto Minopoli

Minopoli attacca “il comportamento di una parte della sinistra, una sinistra ideologica che ha preferito allearsi con i conservatori". Minopoli ha poi affermato "non ci sottovalutiamo, qui c'è un movimento politico, questo è un evento", suscitando un forte applauso", "ci sarà una leadership plurale della sinistra, ma il compagno Matteo Renzi non può ritrarsi. La leadership sarà come una collana di perle che ha bisogno di un gancio che la tenga insieme". "La reazione dei conservatori era prevedibile - ha detto Minopoli -. Quello che ancora va spiegato è il comportamento di una parte della sinistra. Non è una novità nella storia italiana". E ancora: "L'incubo, come ha scritto Michele Salvati, è una sinistra fagocitata dal populismo di sinistra. Le alleanze del nostro movimento verranno quando le cose cambieranno, oggi si parte dalla costruzione di un fronte alternativo.

35.480 di Luciano Crolla

35480 (trentacinquemilaquattrocentoottanta) registrati alla #Leopolda9. Registrati. Volontariamente. Uno ad uno, compilando con i propri dati personali un modello di iscrizione. Non contati ad occhio dal matematico Di Maio, né dalla questura. Registrati.

Fate vobis

TANTI SOGNI, TANTA CONCRETEZZA di Silvana Alessandria

Questa è #laLeopolda! Questo è il #mioPD!

Tanto fango, tante bugie in questi anni. Tante scorrettezze e tante vigliaccherie. Ma il tempo sarà galantuomo: sono stati tre giorni ricchi di vera politica. In nessun’altra occasione i liberi partecipanti possono discutere e dialogare direttamente con i propri rappresentanti politici. Oltre 80 tavoli tematici in due giorni di approfondimenti con esperti e parlamentari.

Tutto libero e senza filtri. #Tuttoveroenonvirtuale.

Tanta cultura, tante storie di amministratori e persone che aiutano il nostro paese a crescere.

Tantissime donne.

Tantissimi giovani protagonisti.

Tanti sogni, tanta concretezza e tanto voglia di lottare e fare squadra.

DI GRAN LUNGA LA PIU’ BELLA di Luigi Marattin

Era il novembre del 2010 quando andai alla prima Leopolda. Poco più che un gruppo di pazzi sognatori, che però era esattamente quello che cercavo.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti. Molte di quelle ragazze e quei ragazzi hanno passato poco più di tre anni alla guida del Paese, con i loro sogni, i loro traguardi, le loro ambizioni. I loro errori.

Questa era la prima Leopolda dopo la pesante sconfitta del Partito Democratico il 4 marzo scorso.

Ed è stata, di gran lunga, la più bella. Perché venerdì le persone sono rimaste fino a mezzanotte e mezza a discutere ai tavoli di lavoro, perché è stata presentata una proposta alternativa concreta di legge di bilancio per evitare il disastro del paese, perché chi ha parlato dal palco è stato in grado di trasmettere emozioni e passioni, ognuno a modo suo.

Ma soprattutto per due, ultimi, motivi. Si è sentita una comunità in cammino. Coesa, coraggiosa, fiera.

E un leader in grado di rappresentarla, con un gruppo dirigente.

LA SPINTA A NON MOLLARE di Marina Lenzi

E anche questa Leopolda si è conclusa, lasciando quel po' di malinconia che prende quando una festa attesa è arrivata e passata.

Ma niente sabato del villaggio perché questa festa non ha lasciato nessuna delusione. Anzi! Allora non eravamo matti a crederci e ad aspettarlo! Non era una fissa la nostra come un ridicolo innamoramento! Abbiamo trascorso anni appesi a lui sapendo che non potevamo esserci sbagliati.

E poi, diciamocelo, ci hanno anche aiutato gli altri perché l'ostilità, l'astio, il rancore e addirittura l'odio sono stati così palesi e così rozzi che ci hanno dimostrato che l'intento era distruggere un uomo, un'idea, una speranza. In una parola distruggere noi.

E allora questo ci ha dato la spinta a non mollare perché noi a questo progetto ci crediamo perché aveva già dato frutti e non si taglia un albero mentre dà frutti. E allora noi abbiamo fatto questo tenace lavoro di protezione e di sostegno. Ognuno di noi con i suoi post e con i suoi condividi ha tessuto questa rete facendola lavorare al positivo non per distruggere ma per tessere.

Renzi ce lo ha detto tante volte, ma io credo sia vero. Noi abbiamo capito di essere in presenza di una persona diversa, rara. Abbiamo capito che avrebbe combattuto per tutti noi con la sua carica di energia, di cultura e di umanità. È una persona che trascina e il leader deve essere un po' enfatico, un po' ingenuo perché deve metterci il cuore e se parli con il cuore per forza viene fuori la tua umanità di ragazzo anche se hai 40 anni, ma anche se ne hai 70.

Ma non inganni il tono allegro e scanzonato perché Renzi non è colto. È molto colto. Te ne rendi conto arrivando alla Leopolda: sembra facile ora che si è conclusa la nona edizione affollatissima, applauditissima, che ci ha ridato speranza e voglia di combattere ma a chi poteva venire in mente 9 anni fa di fare 3 giorni di politica raccontata, studiata e dibattuta, 3 giorni di politica per tutti?

E tutto questo non in un salone d'albergo o in un centro congressi. No. Solo a Renzi poteva venire in mente una vecchia stazione ristrutturata. Sobria, essenziale, elegantissima. E perché una stazione? Perché dalla stazione si parte. Si potrebbe dire che anche si arriva. Ma se si chiede a 10 persone a cosa serve la stazione, nessuna dirà per arrivare. Tutte e 10 diranno " per partire"

NEI COMMENTI IGNORANZA ED OTTUSITA’ di Cristina Pini

Ci vuole intelligenza per capire cosa è venuto fuori da questa manifestazione e ...invece... specialmente leggendo i vari commenti sui social, vedo tanta ottusità, ignoranza, arroganza e indifferenza da parte dei giovani che invece dovrebbero lottare. Prevedo tempi lunghi e duri per ridare un po' di dignità umana a questo nostro Paese.

GRAZIE di Matteo Renzi

Non ho più parole per dire quanto la #Leopolda9 mi abbia commosso, colpito, convinto. Grazie a chi c’era, di persona e in streaming. Grazie a chi ci crede, oggi più di ieri. Abbiamo un Governo che vuole distruggere l’economia italiana e i valori europei. Dobbiamo fermarli a partire dai comitati civici “Ritorno al futuro”.

Inizia una strada nuova, facciamola insieme. Grazie alle migliaia di persone che condividono questo progetto.

Buona domenica, amici

LA PRIMA LEOPOLDA di Sciltian Gastaldi

Cosa traggo dalla mia prima #Leopolda? Che il PD ha un leader, anzi due: Matteo Renzi e Teresa Bellanova. Con un vastissimo seguito popolare. Con idee ben precise, affilate, puntute e sostanzialmente giuste, a mio modo di vedere. Si candidi alla segreteria del #PD uno dei due.

UN SEGUITO ENORME di Sciltian Gastaldi

Renzi è un leader, seguito da un popolo enorme come nessun politico di centrosinistra o sinistra ha in Italia negli ultimi 20 anni. Fatto. Ha deciso di non candidarsi, può darsi che alla fine non si candidi. Ma si candiderà qualcuno per la nostra area, e non prenderà pochi voti. L'ultima elezione si è tenuta in Toscana, la nostra candidata ha preso il 68% dei voti alle primarie.

Quanto alla rottamazione: Renzi si rottamerà verso i 60-65 anni, non penso prima. Non farà come De Mita e non farà nemmeno come D'Alema.

UN RECORD di Dario Ballini D'Amato

ED È RECORD. LA LEOPOLDA PIÙ PARTECIPATA DI SEMPRE!

35480 REGISTRATI HANNO PRESO PARTE ALLA 3 GIORNI.

IL CORAGGIO DI BONOLIS di Marcella Bordigoni

Paolo Bonolis alla Leopolda, dico la verità non me lo aspettavo. Bravo, mi ha stupito. Ha scelto il momento meno utile se ha qualche interesse da difendere. Evidentemente non gli interessa cercare il più potente, non ha scelto i vincitori, non ha da cercare qualche carro su cui salire, anzi se di carri si può parlare ha scelto quello del perdente da cui tanti, che abbiamo visto per anni alla Leopolda, sono improvvisamente spariti.

Ecco Bonolis alla Leopolda ha scelto di avere coraggio.

Oggi non è cosa da poco.

LE TENTAZIONI di Dario Ballini D'Amato

Vorrei che tutti quanti facessero un applauso di incoraggiamento a me e al mio self control: uscendo dalla Leopolda, oggi, ho visto fratello Boschi e non gli ho chiesto un selfie.

I LECCACULO di Tommaso Ederoclite

È stata una Leopolda depurata da tutte quelle facce che negli anni scorsi erano lì solo in cerca di una poltrona.

Che bello non vederli più in giro.

I MIRACOLI NON SI SPIEGANO di Matteo Renzi

La Leopolda non si spiega, si vive.

E vivendola si incontrano persone diverse.

Sindaci che curano la propria comunità, un professore che combatte l'ignoranza e difende i vaccini, uno scienziato che costruisce il futuro, giornaliste che difendono la libertà e lottano. Un uomo di spettacolo che sceglie di stare al gioco e alterna battute a riflessioni profonde, serie, sulla vita. Cinquanta tavoli che discutono per ore sul futuro di questo meraviglioso Paese. E centinaia di persone pronte a lanciare i comitati civici in ogni angolo dell'Italia.

Mi scuso con le oltre mille persone rimaste fuori dai cancelli. Migliaia di persone dentro, migliaia di persone fuori: e meno male che ci considerano morti, altrimenti avremmo bloccato il viale e la tramvia.

Non vi arrabbiate se anche domani troverete sui media retroscena che non hanno alcun legame con quello che abbiamo vissuto, gossip correntizio, ricostruzioni poco credibili: è che la Leopolda è difficile da spiegare anche per noi. Perché la verità è che i miracoli non si spiegano.

E la Leopolda, da nove anni, è un miracolo. Che ogni anno sorprende. E appassiona persone incredibili.

ENERGIA PURA di Enzo Puro

L'evento della Stazione Leopolda è stato un evento che ha sprizzato energia pura, coinvolgente e la comunità che nella vecchia stazione fiorentina si è incontrata molto più numerosa degli altri anni è una comunità aperta, non identitaria, appassionata e plurale. E mi fanno pena e tenerezza insieme quelli che non possono fare a meno di scrivere commenti ironici o larvatamente critici.

Negli ultimi 25 anni non ho mai avuto modo di partecipare ad eventi politici che esprimono questa apertura e questa energia positiva (e di congressi, assemblee, eventi, io sono stato per anni un frequentatore assiduo anche se sempre più stanco).

Ma accanto a questa Leopolda di tutti c'è stata la mia Leopolda.

Centinaia di persone mi hanno fermato, abbracciato, avuto nei miei confronti parole belle che non merito e tutto questo per la mia attività sui social e per le cose che scrivo.

Vi voglio ringraziare, mi avete fatto sentire ancora utile, io so che la vecchia passione non mi abbandona mai. Grazie.

SIAMO QUELLI CHE RESTANO di Gianni Bocchi

La Leopolda ... quelli che restano.

Negli anni del Renzi vincente non ci sono mai andato, ho voluto andarci stavolta, non tanto per sentire le proposte di Renzi, potevo leggerle o sentirle in TV, ma per tentare di capire meglio cosa pensa "quella parte del popolo PD" del futuro dell'Italia e del futuro dello stesso PD; e anche un po' per dire: "lo so che non va più di moda, ma io, con la mia storia, ci sono lo stesso".

Per farlo con un minimo di serietà sono stato lì dall'apertura di venerdì alla chiusura di Renzi, domenica, ho partecipato e sono intervenuto ad uno degli oltre 40 tavoli (la Cina), ho incontrato compagni di Roma, ho visto i deputati intrattenersi in capannelli con le persone presenti nelle due grandissime sale della vecchia stazione della Leopolda, ho visto l'efficienza dei volontari dell'organizzazione, ho ascoltato e visto la partecipazione del pubblico alle decine di interventi dal palco.

Ne ho tratto alcune impressioni, non so quanto fondate, ma che comunque vi riporto:

1 - gli interventi: da Padoan all'esperto di robotica, dai sindaci del buongoverno a Teresa Bellanova, dai giovani universitari a Renzi, dall'economista Fortis all'esperto di finanza, dal medico Roberto Burioni a Federica Angeli, e tantissimi altri. Non c'è l'opposizione? Non c'è una proposta del PD? ..... ma non dite stronzate, gente in malafede. Ho ascoltato una valanga di analisi, idee, proposte che potrebbero essere realizzate domani. Comprese quelle dei "tavoli" dei giovani la sera del venerdì, e quelle degli altri tavoli la mattina del sabato. Ho sentito un’opposizione fortissima a questo governo, proposte per organizzarla nel Paese anche in forme nuove (i Comitati civici di resistenza di Scalfarotto) e una grande passione civile;

2 - i tavoli: coordinati da parlamentari italiani ed europei, un concentrato di esperienze, competenze, professioni. In quello che ho seguito c'erano imprenditori che operavano in Cina, esperti di diritto ed economia internazionale, giornalisti specialisti sulla Cina. Analisi, proposte;

3 - le persone: tante, da tutto il Paese, di tutte le età, motivate, preparate, non un popolo di "militanti" ma tanta voglia di sapere, fare, partecipare. Hanno parlato e ascoltato, si sono entusiasmate e anche commosse.

Ne ho tratto l'impressione che il tentativo, neanche tanto nascosto dentro il PD, di "chiudere la stagione Renzi" significherebbe rinunciare a tanta parte di questo patrimonio di intelligenze e di passione civile che rappresenta una parte importante, forse la più autentica, dell'originario progetto del Partito Democratico. La "stagione Renzi" non è solo una persona, un governo, è un'idea del Paese, della politica, della partecipazione. Respingerla sarebbe un suicidio che sono certo non si farà.

È vero che resta in questo "popolo della Leopolda" una rabbia diffusa per le aggressioni subite, anche dall'interno, non solo da Renzi e dal suo governo, ma dal più serio tentativo riformista degli ultimi decenni. Ma ciò nonostante la grande maggioranza vuole restare nel PD ...... e ci resterà.

AL FATTO SI SONO DISTRATTI di Roberto Burioni

Al Fatto Quotidiano non sto simpatico e, pur non comprendendone le motivazioni, ho accettato da tempo la cosa. Però mi spiace quando un giornale importante scrive delle cose non corrette su di me. Daniela Ranieri, in un articolo apparso oggi che commenta la mia presenza alla Leopolda, dice che preferisco disquisire di vaccini con gli sprovveduti di Twitter invece che con gli scienziati. Questo non è vero, visto che partecipo regolarmente ai convegni scientifici, pubblico su prestigiose riviste scientifiche e sono stato nominato responsabile per i vaccini dalla Società Italiana di Virologia, che raggruppa i più importanti scienziati italiani (ben più bravi di me) e certamente non degli sprovveduti.

C'è un'altra cosa scritta dalla Ranieri che mi dispiace: dice che Renzi ha dato lettura dei miei tweet più salaci contenenti insulti agli insipienti dei social. E qui temo che la Ranieri si sia distratta, perché purtroppo ciò che è stato mostrato al pubblico della Leopolda non sono stati miei tweet particolarmente brillanti, ma gli insulti e le gravissime minacce che sono arrivate a me (e pure alla mia famiglia, inclusa mia figlia di 7 anni) per le quali Matteo Renzi mi ha espresso la sua solidarietà.

Questi sono i fatti quotidiani, il resto sono solo bugie.

I GIOVANI di Tommaso Ederoclite

A chi non c’era, se c’è una cosa che posso dire della Leopolda 9 è che è stata sorretta ed erano presenti più giovani che mai.

La prossima volta veniteci, almeno potete vedere con i vostri occhi.

SIAMO QUELLI CHE … di Chiara Amelie Mazza

Siamo quelli che la prossima fermata è l’Italia. Quelli che da sempre si portano dietro la carica del Big Bang, quelli che gioiscono e dicono viva, l’Italia viva! Siamo quelli che hanno cercato di dare un nome al futuro, perché era solo l’inizio in questa nostra terra di uomini. Quelli che hanno lottato, che si sono incontrati, confrontati, affezionati, donati, consolati e sostenuti. Uniti. E che oggi scelgono il #ritornoalfuturo. Perché il futuro è nostro, il futuro è di chi mette tutta la propria energia per realizzare sogni, di chi sogna in grande, di chi pensa a tutti.

Siamo qui, siamo una famiglia, c’è chi è arrivato, chi ne ha approfittato, chi se n’è andato, ma noi no, noi siamo qui.

A viso aperto e sempre col sorriso.

È bello tornare a casa.

LEALTA’ di Isabella De Monte

Rispetto sempre chi ha idee diverse ed è coerente. Apprezzo meno chi un tempo qui alla Leopolda c'era solo per il potere.

Noi siamo rimaste con Matteo Renzi perché non si abbandona la nave alla prima tempesta, ma con lealtà ci si rimbocca le maniche e si riprende la rotta!

E siamo tantissimi, quest'anno più di sempre!

GLI SLOGAN di Carlo Fusaro

Ecco gli slogan usciti dalla Leopolda:

(1) Europa contro nazionalismo,

(2) crescita contro assistenzialismo,

(3) scienza contro superstizione,

(4) giustizia contro giustizialismo,

(5) vero contro virale,

(6) democrazia contro plebiscitarismo,

(7) società aperta contro esclusione.

Mi piacciono! Facciamoli girare. E' in pillole il programma opposto a quello del governo M5S/Salvini. SHARE non solo LIKE! Caspita vediamo se si riesce a far diventare virale un po' di ragionevolezza oltre che fake e offese!

SIAMO QUELLI CHE di Elisabetta Bassani

Siamo noi quelli che restano in piedi e barcollano .... siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni ... quelli che anche voi chissà quante volte avrete preso per i coglioni ma quando siete stanchi senza una voglia SIAMO NOI QUEI PAZZI CHE VENITE A CERCARE .... questa la sigla della Leopolda. Che ora rimasta sola come una sentinella alla stazione di Firenze dedico agli amici che mi hanno per tre giorni riempito il cuore di sogni ed emozioni. GRAZIE A TUTTI I PRESENTI FISICAMENTE E NON SOLO.

Letto 3766

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Enzo Puro

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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