Praterie a sinistra. Italicum, nessuna paura
Alcuni punti random sul voto. Per il PD non è un risultato positivo. Ma non c’è nessuna prateria a sinistra ed il M5S nazionalmente in media si ferma al 20% (altro che pericolo Italicum come dicono quei caconi della sinistra dem). Flop della Lega. E si parla pure di Roma
Commentare i risultati elettorali dell’altro giorno presenta due difficoltà, una oggettiva e l’altra soggettiva.
La difficoltà oggettiva consiste in ciò che dice anche sul sole 24 ore il professor D’Alimonte in merito alla disomogeneità del dato, la seconda, soggettiva, è una difficoltà da parte mia a svolgere una analisi a tutto tondo mentre sono in corso i ballottaggi e soprattutto mentre è in corso il ballottaggio che riguarda Roma, la mia città. Rimando a dopo quindi un ragionamento complessivo.
Provo ad abbozzare, in maniera disorganica, singoli punti.
A) UN RISULTATO NON CERTAMENTE POSITIVO. ALMENO A ROMA.
Renzi ci aveva abituato a vincere facile e quindi non siamo soddisfatti di questi risultati.
Vorremmo vincere sempre. Non sempre questo avviene. Il dato di Roma condiziona molto il nostro umore ed anche l’incertezza che si respira a Milano ed a Torino.
Sarà necessario approfondire perché il PD è debolissimo quando si vota per i Comuni.
Ed è una tendenza che non riguarda soltanto le elezioni dell’altro giorno.
Ricordo che nel 2014 mentre il PD trionfava alle Europee, proprio lo stesso giorno nei Comuni in cui si votava per il Sindaco i dati per le liste comunali del PD erano molto diverse e peggiori. Cito sempre il caso di Livorno dove nello stesso giorno, con gli stessi elettori, negli stessi seggi il PD prese oltre il 53% alle europee ma si fermò al 35% alle comunali (E poi perse il Comune al ballottaggio). E se andate a vedere tutti gli altri comuni in cui quel giorno si votò (ricordo Bergamo, Perugia, Bari e tantissimi altri) il fenomeno si ripete identico.
B) MA QUALI PRATERIE A SINISTRA??
Premesso quindi che il risultato non è buono per il PD credo si possa dire però che da nessuna parte si sono viste le famose praterie a sinistra che Renzi avrebbe lasciato libere di cavalcare.
Ovunque la sinistra cosiddetta radicale ha un risultato cosiddetto stitico (tranne che a Cagliari dove però non ha rinnegato come hanno fatto Fassina, Airaudo e Fratoianni l’alleanza con il PD). Il sangue fresco dei fuoriusciti dal PD, i Fassina, i D’Attorre, i Civati, i Cofferati con la benedizione esterna (a Roma) di Ignazio Marino ha portato nulla al nuovo soggetto politico della sinistra italiana (l’ulteriore soggetto politico a sinistra e l’ulteriore flop).
Mi dispiace per Cuperlo e per i seguaci di Bersani ma a sinistra non c’è alcuna prateria.
Se ci fosse e considerate le accuse di politiche di destra lanciate contro Renzi ed il PD i risultati per Sinistra Italiana sarebbero stati certamente a due cifre (limitatamente a Torino e soprattutto Roma se ci sono stati flussi in uscita dal PD questi sono andati non verso sinistra ma verso i 5 stelle che hanno una base razzista, omofoba ed alla base una concezione neoliberista della economia).
C) SUCCESSO A CINQUE STELLE? GUARDEREI MEGLIO I DATI
In queste ore gli organi di stampa stanno sottolineando un presunto grande successo dei 5 stelle a livello nazionale. Il successo c’è stato ma limitato soltanto a due grandi città, Roma e Torino (ma aspettiamo i ballottaggi per certificarlo definitivamente).
Per il resto possiamo parlare di flop. E se traguardiamo alle elezioni politiche possiamo dire che sulla base dei riepiloghi nazionali i 5 stelle non andranno mai al ballottaggio previsto dall’Italicum.
Ci dice in queste prime ore l’Istituto Cattaneo che complessivamente, nei comuni capoluoghi dove si sono presentati (quindi con dentro anche Roma e Torino), i 5 stelle non vanno oltre il 20%.
Con questo dato arriveranno abbondantemente terzi.
E la sfida per il governo del Paese sarà tra il PD ed il centrodestra che certamente si riorganizzerà.
Lo dico per tranquillizzare i nostri compagni della minoranza dem che chiedono di modificare l’Italicum per paura dei 5 stelle (come se una legge elettorale deve essere approvata secondo le convenienze del momento).
Questi dati smentiscono i sondaggi degli ultimi mesi, sono voti veri, espressi nel segreto dell’urna. Non opinioni espresse al telefono.
D) FLOP DELLA LEGA. BENE.
Una buona notizia per il paese è anche il flop della lega di Salvini con il suo becerume razzista. A Milano è ad esempio surclassata da Forza Italia. E si allontanano le possibilità di una sua guida del centrodestra. Ed è una buona notizia perché questo insuccesso della Lega avviene in un momento drammatico della questione immigrazione e dove il nostro governo rigetta ogni populismo razzista e si impegna a salvare vite umana ed a cambiare la politica comunitaria. E’ la prova provata che è sbagliato, come hanno fatto i socialisti austriaci, inseguire le paure della destra.
E) PARLIAMO PURE DI ROMA.
Non mi sottraggo su Roma, la mia città.
Qui i 5 stelle hanno per ora sfondato (il ballottaggio è tutt’altra partita ma non c’è dubbio che abbiano i favori del pronostico). Ed il PD ha faticato perdendo tantissimi voti. Ma era un dato atteso.
Anzi bisogna ricordare che quando Pignatone aprì il vaso di Pandora della inchiesta su Mafia capitale il PD a Roma si stava per liquefare definitivamente, altro che ballottaggio!!!
D’altra parte cosa poteva chiedere ai nostri concittadini un gruppo dirigente locale che 1) non è stato in grado di fare una efficace opposizione ad Alemanno ondeggiando tra un bieco consociativismo (terreno di coltura di ciò che è emerso in mafia capitale) ed un organizzativismo ribellistico senza sbocchi non in grado di indicare un orizzonte positivo per la città 2) non si è accorto di ciò che stava accadendo e, pur nella sua parte migliore e non coinvolta, non è riuscita a prevenire mafia capitale uno dei cui protagonisti ha cinguettato per anni con i gruppi dirigenti della ditta. 3) ha regalato alla città un Sindaco pessimo come Gnazietto Marino, un incapace, uno poco empatico con le persone, un uomo antipatico al popolo romano e che in due anni, senza distinzioni, si è inimicato tutte le categorie della nostra città. E vi giuro che in questa campagna elettorale quando parlavo con persone che conoscevo e invitavo a votare per Giachetti decantandone le doti in molti mi stoppavano e mi ricordavano che avevo detto le stesse cose di Ignazio Marino. Ahimè. Avevano ragione.
Il commissariamento ha in parte risolto alcune questioni anche se a volte non ho capito certe scelte e mi è venuto il sospetto che si usasse il commissariamento per altri fini. Ma nel complesso Orfini ha operato bene (parecchio meno bene forse alcuni suoi subcommissari) e se l’obiettivo principale che ci eravamo prefissi (almeno il ballottaggio) è stato raggiunto è merito di questo lavoro e dell’impegno di quei tantissimi militanti per bene che non si sono rassegnati nel vedersi additati come mafiosi. E ad un lavoro di squadra fatto con Nicola Zingaretti che rimane a mio avviso, il dirigente più prestigioso, serio, preparato, onesto che abbiamo.
F) UNA DELUSIONE VERA. UN COLPO AL CUORE.
Non avrei mai creduto comunque che nel mio Municipio, dove io ho vinto sempre al Primo turno, anche quando Veltroni nel 2001 andò al ballottaggio, e che è sempre stato il Municipio con il tasso di voti più alto sia al centrosinistra ed ai DS prima che al PD dopo, non avrei mai creduto che saremmo arrivati secondi ad un bella distanza dai 5 stelle e con un miserissimo 24%.
Frutto di un insieme di fattori e di scelte sbagliate di cui dovremo discutere dopo il ballottaggio. Per adesso pensiamo e lavoriamo per fare il miracolo.
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Enzo Puro
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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