Voci dai social (1 ottobre 2018)
La rubrica di “Manrico.social”, a cura di Enzo Puro, che da visibilità ai vostri post sui social. Sul web non ci sono soltanto “webeti” ma tante belle persone.
“Voci dai social” è una nuova rubrica del blog “Manrico.social”.
Proveremo, per ora senza una tempistica precisa, a pubblicare random una serie di opinioni contenute nei post e nei commenti che scopriamo su Facebook (con qualche puntatina a volte su Twitter).
Perché lo facciamo? Perché vogliamo innanzitutto dimostrare che i “social” non sono solo preda degli “haters” professionisti e che ci scrive tanta bella gente che ci mette la propria passione.
Vogliamo dimostrare che i social possono essere usati in maniera diversa e che se è vero che essi hanno dato spazio a tanti “webeti” odiatori consentono però a tante persone normali di comunicare, connettersi, dire la loro e raggiungere più persone e più facilmente di quanto ognuno di noi poteva fare prima.
Tra tante persone, di fronte alla feccia ed all’odio che gira sul web, gira la tentazione di abbandonare il web, qualcuno ha addirittura pensato ad appelli in questo senso rivolti ai più intelligenti e razionali di noi.
Ma è l’unica cosa che non bisogna fare!! Semmai si tratta di rafforzare la presenza organizzata dei “ragionevoli” e dei “buoni”. Abbandonare i social significa lasciare loro libero il campo, quel campo che oggi è il luogo principale dove si combatte la battaglia per l’egemonia e per il consenso.
Ma ecco le voci dal web.
CE L’HANNO UNA VITA? Di Livia Macciò
Leggere i commenti: gruppo di persone che perdono tempo a contestare il numero di persone presenti oggi a Roma alla manifestazione del PD. Decisamente non hanno nulla da fare, non hanno interessi e neppure una vita propria a quanto pare. Poveretti.
NON FACCIAMOCI INCASTRARE di Marco Campione
Per favore, adesso non facciamoci incastrare nel ruolo dei difensori dell’Europa dei burocrati e delle procedure. Il problema del debito che stanno facendo, non è (ripeto, NON È) che ci porterà ad una procedura di infrazione.
Il problema dei debiti è molto più banale: è che VANNO PAGATI, cazzo! E se ne hai tanti (di debiti) chiedere altri soldi ti costa molto di più, sempre di più.
Tutto più semplice e tangibile di una stupida procedura di infrazione.
Commenta Fulvio Centoz: E soprattutto dipende per cosa usi il debito. Se fai un massiccio piano di investimenti in infrastrutture ha un senso. Se lo fai per fare spesa corrente (e poi che spesa corrente) ne ha un altro
ASSISTENZIALISMO E REGALIE VARIE CONTRO LE GIOVANI GENERAZIONI di Cristiano Bubu Cappellari
Da semplice cittadino, non tanto colto provo ad esprimere il mio pensiero, nella maniera più semplice possibile, sulla manovra del governo. Io considero questa manovra, oltre che disastrosa per i conti pubblici, solo un atto propagandistico. Una manovra gran parte della quale in deficit, ossia in debito, dove non si parla né di investimenti, né di lavoro. Attualmente è soltanto un foglio di carta che deve passare al vaglio della Corte Europea, e dato il nostro esorbitante debito, con ogni probabilità boccerà.
Fare deficit, può essere giusto, quando però esiste un progetto di sviluppo e, appunto, investimenti di vario tipo, come ad esempio su infrastrutture e lavoro, oppure facendo una politica di rilancio dei consumi atti a migliorare il Pil del nostro paese, che poi con il tempo, compenserà il debito. Nel caso del governo, esiste solo assistenzialismo e regalie varie. Tutti gli italiani di questo sono entusiasti, ma in realtà questo accumulo di debito, sarà solo un incentivo ai mercati di speculare e disinvestire sul nostro paese. Soprattutto, sarà proprio la sfiducia dei mercati a far sì che le aste dei nostri titoli di stato, necessari per pagare gli interessi del debito, non vadano più a buon fine come nel recente passato.
La conseguenza sarà una mazzata sulle spalle delle nuove generazioni, ma soprattutto per tutto il popolo. Se poi a tutto ciò aggiungiamo la riforma della "pace fiscale", ci accorgiamo che in realtà è un condono, che rende furbo chi non ha pagato, a discapito di chi responsabilmente, si è impegnato a pagare i propri debiti.
Io mi chiedo come abbia potuto, un movimento come i 5 Stelle, che da sempre professa onestà, accettare un provvedimento simile. Non solo, poi c'è la flat tax, un qualcosa che aiuterà soprattutto i ricchi a diventare sempre più ricchi, e costringerà i poveri, ad accontentarsi di briciole.... So che la maggior parte di voi è entusiasta di questa manovra. Io vi rispetto e vi capisco, ma dico anche, che voi tutti non avete ancora provato veramente cosa significhi una crisi dovuta allo sforamento dei conti pubblici. Ci siamo andati vicino anni fa, ma poi grazie ai drammatici sacrifici del popolo italiano, l'abbiamo scampata. Può andare bene una volta, ed è stato un miracolo, ma, una seconda crisi sarebbe la fine per il nostro paese e per il futuro dei nostri figli. Ne riparleremo tra un anno e vedrete che purtroppo mi darete ragione. In bocca al lupo Italia, anzi, buona fortuna e che la sorte ci sia benevola.
SIETE BRUTTI DENTRO di Tommaso Ederoclite
C’erano cittadini in piazza, persone, donne, bambini e 5 Stelle e Lega non hanno di meglio da fare che offenderli.
Voi non siete il cambiamento, voi siete coloro che stanno imbarbarendo il nostro Paese.
Siete brutti dentro
IL FATTO E PETER GOMEZ di Dario Ballini D'Amato
Per la prima volta nella storia italiana ad una manifestazione di piazza la Questura ha dato numeri più alti di quelli citati dagli organizzatori ?.
A parte tutto, bella manifestazione e piazza piena.
Menzione d'onore al Fatto Quotidiano che dopo aver parlato di "folla" per 50 persone sotto il balcone di Giggino, ha passato tutta la giornata di ieri a delegittimare la piazza parlando di flop.
Una carezza e un bacio in fronte a Peter Gomez
SAVONA E L’ESPROPRIO DEI RISPARMI di Beppe Turani
A Paolo Savona dovrebbe essere proibito l’esercizio di qualsiasi professione. Tempo fa voleva usare l’avanzo commerciale delle ditte che esportano (50 miliardi di euro) per varare un grande piano pubblico di investimenti, dimenticando che quei soldi sono degli esportatori (Armani, Brembo, Fca, ecc.) e non dello Stato. Adesso parla, sinistramente, di 50 miliardi di risparmi “eccessivi” degli italiani. Nei manuali non c’è scritto che cosa sia il risparmio “eccessivo”: il sospetto che Savona intenda dire che si tratti di 50 miliardi dei cittadini che lui, eventualmente, può sequestrare per darli a qualche azienda pubblica che li sperpererà allegramente
PROBLEMI CON LA MATEMATICA di Matteo Renzi
Salvini ha detto che in piazza c’erano solo #4Gatti
Che lui abbia problemi con la matematica, si è visto coi soldi rubati dalla Lega.
Che lui tratti gli esseri umani come animali, si è visto sulla Nave Diciotti.
Ma quello che Salvini non capisce è che i gatti hanno sette vite. L’opposizione c’è. #ResistenzaCivile
LA TRISTEZZA DI UN BALCONE di Ronald Menti
Che triste la serata sul balcone per annunciare la ManovraDelPopolo. La folla festante erano 4 gatti. E che tristezza i media mainstream che hanno rilanciato la narrazione di Casalino. Basta la foto di un passante a smontarla
PRODROMI di Roberto Gennuso
Di Maio: "opposizione e giornali sono i nemici dell'Italia".
Ecco i prodromi dell'autoritarismo e del fascismo.
SIAMO TUTTI DEFICIENTI di Umberto Minopoli.
Abbiamo creduto alla favola che Di Maio fosse il buono e Salvini il cattivo. La maschera è caduta. E ora siamo nelle mani di un filibustiere. Che ha un disegno scellerato. Ma che ci era noto: il piano B. La Annunziata, stavolta, ha ragione. Ma, come tantissimi, ha le sue colpe per non aver visto e per aver contribuito a delegittimare il governo di prima e il suo leader, Matteo Renzi.
COME HANNO FATTO? Patty Chiari Patty
Ma io dico...tutti questi giornalisti di spicco che abbiamo seguito per anni e condiviso il loro pensiero, che ci sembrava corretto, moralmente, obiettivamente, come hanno fatto a credere alle frottole e alla maleducazione e prepotenza di questi sbarbatelli votati sul sacro blog, ma insomma, si erano rincretiniti tutti insieme? Mah....sembra incredibile. Perché io non ci ho creduto neanche per un attimo, mai avuto un dubbio?
COME POSSONO STUPIRSI ADESSO? Di Anania Casale
Ma questa Annunziata, questo De Bortoli, questo Franco, questo Giannini che oggi si svegliano e si accorgono di quanto è pericoloso per l'economia italiana e per la stessa convivenza civile un movimento demagogico, eversivo e reazionario come i 5 stelle, dove avevano vissuto in tutto questo tempo? Come possono stupirsi di quello che era evidente e sotto gli occhi di tutti da almeno sei anni? Come possono aver sbagliato un'analisi banale, tanto banale che è stata fatta da tante persone comuni, illuminate solo dal buon senso, mentre loro sdottoravano su tutt'altro, e non vedevano il treno che li stava per travolgere? Forse sarebbe più dignitoso, oltre alle scuse, chiudersi nel silenzio e magari ripartire dal basso: attaccare i manifesti, dare volantini, perché la battaglia sarà lunga e dura. E chi ha fallito con la penna potrà forse essere utile con braccia e gambe.
UN OCCHIO DELLA TESTA di Anna Rampo
I titoli italiani in buona parte le stanno comprando le banche italiane altrimenti lo spread sarebbe salito ancora di più. Se affonda l'Italia affondano pure le banche. Come si può aumentare il debito sapendo che già c'è difficoltà a vendere i titoli. Se ne dovranno vendere di più e chi se li comprerà? Ci costeranno un occhio della testa per interessi.
MI HA DATO DELL’ASSASSINO di Matteo Renzi
Di Maio è così: mi ha dato dell’assassino, nel silenzio di commentatori e opinionisti. Il suo linguaggio è uno slang di odio e di violenza. Oltre che di arrogante incompetenza. Ora dice che la povertà è abolita per decreto. Io so che da lunedì aumentano luce e gas. E che pagare un mutuo o un prestito costa di più. Per il momento l’unica forma di povertà che Di Maio ha sconfitto è quella di qualche suo collaboratore assunto dallo Stato.
CADUTI DAL PERO di Chiara Boriosi
Ora, la notizia non sta nel fatto che la Annunziata si dia della deficiente da sola nel suo editoriale di oggi su Huffington Post, ma che la collanina di scuse infilate come perline nel suo argomentare - non sapevo, non credevo, non immaginavo - per prendere tardive quanto risibili distanze da quegli sciamannati grillini che ha vezzeggiato, imboccato e cullato con amore materno per anni, sia solo un patetico alibi per giustificare la colossale malafede che ha determinato le sue precise e lucide, sì lucide, scelte.
E che da ieri c'è improvvisamente una lunga coda di caduti dal pero che no, non sapevano, non credevano, non potevano immaginare che quei bravi ragazzi da loro tanto pompati potessero in realtà essere dei geni devastatori al servizio del pauperismo 4.0.
Quindi, visto che invece noi comuni mortali avevamo capito, purtroppo inutilmente, da anni la letale pericolosità di questi picari del terzo millennio, si potrebbe risolvere così: dopo la manovra del popolo, facciamo anche i media del popolo. Ché magari ci riescono meglio, e qualche verità riusciamo pure a farla saltare fuori, eh.
BURATTINO di Stefania Corsini
Annunziata, sbagli ancora una volta quando dici che Di Maio è intelligente. Lui è un burattino nelle mani di altri. Fidati quando ti diciamo giudizi sui 5stelle.
Commenta Claudio Ferrari: Troppo comodo cavarsela così. Ha grosse responsabilità nell’aver lisciato il pelo a questi pazzi solo per una sfrenata ambizione, per aver pensato di salire sul carro dei vincitori e per quel malcelato piacere di sputare in faccia a Renzi e company.
È un anchor woman non una qualsiasi. Ha fatto comunicazione per loro e ha contribuito a creare questo clima di odio e rancore che ora pervade tutto il paese.
Sparisca!
Commenta Maria Teresa Marzullo: Io non credo assolutamente che una giornalista, vagamente di sinistra, anche se di mediocre intelligenza, abbia avuto necessità di tutto questo tempo per capire dove volevano arrivare questi "politici".
TUTTE BALLE di Luigi Marattin
Stanno cercando di farvi credere che lo faceva anche Renzi, che è la vittoria del popolo contro i mercati, che corrisponde agli interessi della gente.
Tutte balle. Di un gruppo dirigente a cui non andrebbe affidato neanche un bar, e che - in preda a pericolosi deliri - si crede il vendicatore del popolo.
Quello che stanno facendo è un gesto da irresponsabili, che pagheremo molto caro.
BASTEREBBE UNA CALCOLATRICE di Roberto Vallerignani
Esultano per il reddito di cittadinanza, che non c'è.
Ma non è da dementi?
Allora, il m5s aveva promesso 780 euro al mese, che moltiplicato per 12 fa 9.360 euro l'anno. La platea dei poveri, dicono, sta tra i 5 e i 6 milioni di cittadini, circa 3 milioni di famiglie. Lasciamo stare il fatto che li avevano promessi a moglie e marito, ma, rimanendo al capofamiglia, avrò € 9.360x3.000.000 = 28 miliardi.
Cioè, circa tre volte tanto quello previsto in Def.
Oh, basta una calcolatrice, eh!
LA FABBRICA DEI COLPEVOLI di Tommaso Ederoclite
La Fabbrica dei Colpevoli si muove ancora.
Per giustificare l’elezione di Foa insieme a Berlusconi attaccano Ermini e il Consiglio Superiore della Magistratura.
E a me viene il sospetto che non sappiano proprio come funzioni il CSM.
L’ELENCO DEI PRESUNTI ERRORI di Francesco Cundari
È vero, in altri tempi i dissidenti politici, quando non venivano ammazzati, erano continuamente aggrediti, bastonati, torturati. Ma è anche vero che a loro, mentre se ne restavano prigionieri nelle carceri del regime, era risparmiato almeno il quotidiano elenco dei presunti errori di comunicazione commessi da chiunque avesse provato se non altro a scrivere "abbasso il fascismo" su un muro.
BREVE STORIA UCRONICA di Marco Campione
Maggio 2018. Nasce il governo Di Maio sostenuto da una maggioranza M5S - PD - LeU più qualche reduce della prima e della seconda repubblica terrorizzato dall’idea di perdere il seggio.
Dopo sei mesi passati a tamponare tutte le cazzate dei ministri grilloidi, dopo un accordo con la Casaleggio per cederle tutti i dati del Pd su chi ha votato alle primarie (“almeno loro sapranno che farsene” dichiararono fonti interne che hanno chiesto di restare anonime), dopo una manifestazione dei ministri LeU contro il governo per chiedere la chiusura di Ilva e le 35 ore per tutti. Dopo quattro mesi così, il governo cade perché il Pd fa argine contro l’assurda richiesta di portare il deficit al 4% e non al 3,5% come garantito dal Ministro dell’Economia Toninelli a Bruxelles.
“Almeno ci siamo affrancati dai governi precedenti”, ha commentato il segretario del Pd, imbarcandosi su un volo per destinazione ignota dopo essersi dimesso.
Alle elezioni vincerà la coalizione Lega-FdI-Casa Pound-M4S, che sconfiggerà per pochissimo il Fronte Repubblicano guidato da Fico e il suo M1S.
TANTA TANTA PENA di Marco Campione
Ma tutti quelli che ci han sfracellato i maroni con “agli aspiranti docenti che si stanno formando date una miseria” dove sono? Tutti ‘sti geni, adesso che quei soldi vanno nel calderone per far pagare il 15% di tasse alle partite IVA da 100k€ l’anno, in quale scantinato si sono nascosti?
Mi fate pena. Ma tanta tanta.
E anche un po’ schifo.
IL VERO OBIETTIVO DELLA MANOVRA DEL POPOLO di Dario Ghezzi
Questa manovra del popolo è solo un ulteriore tassello della volontà di spaccare il rapporto tra la Ue e l’Italia. Perché è chiaro che la Commissione Europea la boccerà costringendo quei due farabutti a rimaneggiarla, come è chiaro che a questo punto Salvini e Di Maio tuoneranno contro i poteri forti e l’Europa facendo di tutto per traghettarci verso l’uscita facendo leva sul consenso bulgaro che hanno. Ma io non me la prendo manco tanto con loro, per il potere si è disposti a tutto, ma provo disprezzo per il branco di analfabeti, il “popolo” bue che li applaude considerandoli Messia e non coloro che ci porteranno nella catastrofe.
ME NE FREGO? NO I CARE di Dario Ballini D'Amato
"Me ne frego" dice Salvini.
"Me ne frego" era l'orgoglioso motto squadrista.
Fu Don Milani a trovare la risposta quando su un cartello all’ingresso della scuola di Barbiana, riassumendo le finalità di cura educativa di una scuola orientata a promuovere una forma di sollecitudine per l’altro attenta e rispettosa, sollecitando una presa di coscienza civile e sociale, scrisse "I CARE".
Tradotto nel suo bel accento toscano:
C'IMPORTA.
Ecco.
Noi domani scendiamo in piazza perché C'IMPORTA.
E QUELLI CHE DICONO “E RENZI ALLORA?” di Enzo Puro (consentitemi qualche autocitazione)
Poi ci sono quelli che, di fronte alle nostre forti critiche alla manovra in deficit, ci ricordano quanto Renzi aveva scritto nel suo libro dove parlava di tornare a Maastricht per 5 anni puntando ad un deficit del 2,9%.
E ce lo ricordano quasi per dire che i gialloverdi stanno facendo quanto Renzi aveva detto di voler fare.
Capisco che sono argomenti ostici ed è complicato affrontarli con la propaganda.
Provo però a spiegarvi che, giusta o sbagliata che fosse, la proposta di Matteo Renzi ERA TUTT'ALTRA COSA E POSAVA SU BASI PROFONDAMENTE DIVERSE da quella del duo Di Maio e Salvini.
Ed era una proposta saggia e credibile.
All'epoca Renzi proponeva all'Europa un patto: flessibilità nei conti fino a stare sotto di 1 punto dal 3% diMastricht in cambio di una forte accelerazione delle rfiorme strutturali per dare una smossa al sistema paese con l'impegno che sarebbero stati privilegiati due aspetti: gli investimenti per modernizzare il paese e il calo delle tasse per ceto medio ed imprese (Renzi diceva sempre che noi eravamo in grado da soli di fare i nostri compiti a casa).
I gialloverdi invece sforano il tetto previsto dalla UE ma redistribuiscono i soldi facendo semplice assistenzialismo, di riforme strutturali non se ne parla (sono 4 mesi che governano e non una parola su giustizia civile, riforma PA, criminalità organizzata e basterebbe soltanto continuare le buone pratiche dei governi del PD), gli investimenti addirittura vengono definanziati (non solo terzo valico e gronda ma anche addirittura la banda larga).
MA ALLORA PERCHE' AVETE PERSO? Di Enzo Puro (seconda autocitazione)
Mi capita spesso di ricordare nei miei post quelli che sono gli straordinari, a mio avviso, risultati dei 1000 giorni.
E c'è sempre un pierino che interviene e mi dice "ma se siete stati così bravi perché avete perso?".
La domanda è lecita e certamente merita una risposta ed un approfondimento.
La risposta è complessa e non si improvvisa con una battuta.
Le ferite sociali, di cui Renzi non ha nessuna responsabilità, inferte dalla crisi globale del 2008 con l'aggravante delle azioni dei governi Berlusconi/Bossi/Salvini fino al 2011 e Monti nel 2011/2012, quelle ferite sociali non sono ancora rimarginate. Persiste ancora una forte crisi di fiducia ed una paura frutto del baratro che in quegli anni le nostre famiglie hanno visto spalancarsi davanti con molte che in quel baratro ci sono cadute.
La politica riformista dei 1000 giorni ha affrontato di petto quella crisi, ha prima frenato e poi invertito la direzione di marcia verso il baratro, ma i benefici di questa politica non hanno fatto in tempo a consolidarsi nel vissuto quotidiano delle famiglie. È rimasta la paura e la sfiducia su cui hanno fatto presa con una campagna perfetta i populismi.
Si poteva fare di più?
Forse, ma io so che nessun governo negli ultimi 30 anni ha fatto così tanto come il governo Renzi.
E so anche che se fare di più significava scassare i conti dello Stato allora saremmo tornati al clima in cui i più autorevoli media chiedevano a Napolitano ed alla politica di FARE PRESTO!!!.
Fido però che il tempo sarà galantuomo.
QUELLI PREPARATI E GLI ELEFANTI DEL GIORNO di Dario Ballini D'Amato
Quelli studiati e preparati li chiamano "elefanti del giorno".
Una volta si chiamavano "armi di distrazione di massa".
Sono le sparate che arrivano dalla maggioranza parlamentare che sostiene questo governo.
Quelli studiati e preparati ci dicono che dobbiamo fare finta di non vedere l'elefante, ma soprattutto di non parlare dell'elefante.
Io invece vi prego di fissarlo bene quell'elefante.
Tenetelo sempre a mente quell'elefante.
Perché quell'elefante rappresenta la società che il governo gialloverde vuole edificare sulla paura e sulla rabbia. Che sfociano in violenza.
Una società buia, chiusa, incattivita e intollerante verso le minoranze ed il dissenso.
Una società dove il pericolo e la criminalità arrivano coi barconi.
Una società dove la religione è simbolo identitario ed escludente.
Una società dove la scienza e lo studio sono un impedimento.
Una società dove l'omosessualità è una malattia da curare, le persone transgender sono esseri umani sbagliati e le famiglie arcobaleno non esistono.
Una società dove il divorzio viene reso impossibile, punitivo per le donne e i bambini costretti a vivere in nuclei familiari ormai tossici ed irrecuperabili.
Una società dove l'aborto viene definito omicidio e le donne sono obbligate a diventare madri, sotto compenso e coercizione.
Una società dove si dice che la potestà educativa non può spettare alla scuola ma invece al servizio militare sì.
Una società dove è più facile comprare un'arma e regolare i propri conti in sospeso tanto la difesa è sempre legittima e non servono nemmeno le indagini per verificarla.
Una società in cui non viene combattuta la povertà ma vengono criminalizzati i poveri con la scusa del decoro cittadino.
Una società dove i crimini d'odio come razzismo, antisemitismo, misoginia e omotransfobia vengono definiti libertà di espressione e goliardia.
Una società dove viene meno la divisione dei poteri e quello politico si sente intoccabile rispetto a quello giudiziario.
Una società dove col ricatto si vogliono zittire istituzioni e giornali (fondi Onu, fondi Ue, fondi editoria).
Una società in cui il garantismo viene sostituito dal manettarismo forcaiolo e la perenne ricerca di UN colpevole, uno a caso, e non DEL colpevole.
Questo è l'elefante.
E francamente non me la sento proprio di fare finta che non esista.
E men che meno me ne starò in silenzio mentre ci viene contro.
TERRORISMO MEDIATICO di Enrico Vioni
Sentir parlare di terrorismo mediatico da chi ha messo Casalino a capo della Comunicazione istituzionale di Conte e Foa Presidente della Rai.
IL PADRE DELLA BOSCHI di Irene Bulgarelli
La Procura di Arezzo ha chiesto l’archiviazione per il padre di ME BOSCHI: “NON HA TRUFFATO I RISPARMIATORI “
ORA CHI CHIEDERÀ SCUSA?
IL SARCASMO di Chiara Boriosi
- Di Maio abolisce la povertà
- Salvini ci assicura il diritto alla felicità
- A ottobre aumentano luce e gas
Quindi saremo diversamente ricchi e felici al buio e al freddo
Ho capito bene?
#cialtroni #ridicoli
IL DISGUSTO di Chiara Boriosi
Il presidente di Confindustria che un mese fa minacciava di scendere in piazza contro il governo, di colpo si schiera con la Lega che, a sentir lui, protegge le imprese.
Ehi, Boccia, non è protezione.
Condono fiscale, si chiama, bastava dirlo subito, eh
Commenta Moreno Cavalieri: Condono e prepensionamenti: a Boccia stanno ancora brillando gli occhi.
4 CALZETTE DI IMPRENDITORI di Franco Silvestro
Ancora meraviglia per una classe imprenditoriale stracciona, priva di visione del futuro. Non ha le sue radici nella rivoluzione luterana e calvinista e tantomeno sui principi della borghesia illuminista. Non ha mai espresso un pensiero liberale degno di tale nome. L'unico che interpretava il nuovo ci ha lasciato. Restano 4 calzette, pronte a pronarsi per 4 condoni.
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Enzo Puro
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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