Tempi approvazione leggi: per quelle normali un anno e mezzo (563 giorni)
Basta un sì per abbattere i tempi
- Scritto da Stefano Ceccanti
- Pubblicato in Politica
Il tempo medio di approvazione di una legge è di circa 9 mesi (292 giorni) dalla sua presentazione e di 8 mesi dall’inizio del suo esame (232).
Questa media, che già è molto elevata, è però la somma di due dati profondamente diversi e divaricanti.
Gli unici tipi di leggi che sono sicuri di andare in porto in tempi brevi per le corsie previste dai Regolamenti vanno molto veloci:
-le leggi di conversione dei decreti hanno bisogno di 52 giorni dalla presentazione e da 42 dall’inizio dell’esame;
-le leggi di stabilità e di bilancio sono più o meno pari (58 e 52);
-un po’ peggio, ma non troppo, va per le leggi di assestamento e rendiconto (79 e 56).
Ancora ragionevoli possono essere considerati i tempi per le leggi europee e di delegazione europea (177 e 155).
Siamo invece nel patologico per tutte le altre leggi:
-per quelle di ratifica siamo già a 328 e 262;
-per le leggi collegate alla manovra di finanza pubblica siamo a 454 e 425;
-per tutte le altre leggi ordinarie, cioè per quello che in astratto, se ci fosse una prevedibilità dei tempi, dovrebbe essere il tipo ordinario, arriviamo addirittura a 563 (un anno e mezzo!) e 441.
Finché col voto a data certa, come fa la riforma, non abbattiamo drasticamente il tempo previsto per queste ultime leggi, finché quindi non abbiamo lo strumento fisiologico, sarà difficile evitare, chiunque si ritrovi in maggioranza e al Governo, che si rigonfino sia i decreti legge sia i decreti legislativi. Inserendo il voto a data certa, quindi lo strumento fisiologico, la riforma può quindi mettere limiti stringenti ai decreti, quello patologico, senza bloccare la funzionalità del sistema, ma anzi migliorandola decisamente.
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Stefano Ceccanti
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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