Di Maio e la marcetta sul Quirinale

Il rispetto della Costituzione a targhe alterne

Letto 5431
Di Maio e la marcetta sul Quirinale

Che hanno detto oggi i giornali di Giggetto al Quirinale? Istintivamente viene da dire che si tratti di un auto-goal, eppure pare ci siano molti giornalisti che hanno preso la cosa come una leggerissima mancanza. Michele Ainis per esempio che mi dicono sia un costituzionalista, dice che "La lista dei ministri al Colle prima delle elezioni è irrituale, ma non è scorretto. Si può dire che tutti i partiti si stanno portando avanti con il lavoro. Renzi per esempio ha già escluso che non formerà un governo di larghe intese"

E zàcchete (zac zac) Ainis poteva non mettere in mezzo Renzi pure nelle scemenze di Di Maio??

Io a questo punto credo di meritare una laurea honoris causa per esperienza in diritto costituzionale. Non ne so niente... ma non ne sa niente nemmeno Ainis. Fare un paragone tra il comportamento di Di Maio... chiamalo irrituale... ma da perfetto ignorante che agisce contro le regole costituzionali per la sua propaganda, e la dichiarazione di Renzi che dice semplicemente con chi si vuole alleare o meno, dimostra che Ainis non conosce la Costituzione e nemmeno la logica. Perciò io vorrei fare una prova. Chiedo che Renzi lunedì mattina si presenti al Quirinale con la sua bella lista di ministri in tasca (che non ho dubbi sarebbe decisamente migliore delle figurine panini di Di Maio) e chieda di essere ricevuto con la seguente motivazione: "Dichiaro che il PD sarà il primo partito, e invierò a breve la mia lista per il governo"

All'uscita dal Quirinale, passando attraverso le macerie prodotte dall' Apocalisse che tutti scatenerebbero entro pochi minuti, ci sarà l'erba seccata rapidamente e i cadaveri in putrefazione, mentre si spalancano le porte verso il cielo. A quel punto vedremo Ainis attraverso il fuoco, che ci dirà che quello di Renzi è un comportamento irrituale ma non scorretto? No. Lo dico io no. Ne sono certa, nessuno direbbe che si tratta di una cosa di nessuna importanza. Che uno dei candidati alle politiche nazionali, si presenti nella sede ufficiale del Capo dello Stato, per far sapere che presenterà la sua lista dei ministri prima delle elezioni, è un qualcosa che non si era mai visto prima, che direi è scorrettissimo e che ha davvero dell'incredibile, in un paese dove molti spesso parlano a vanvera di difesa della Costituzione.

Possiamo infatti chiamarlo sgarbo istituzionale, o ignoranza di qualsiasi regola costituzionale, oppure un qualcosa che io direi si avvicina pericolosamente ad un atto eversivo. Io li scelgo tutti e tre. Si tratta sicuramente di uno sgarbo istituzionale, a nessuno tranne a Di Maio e ai suoi autori, poteva venire in mente una cosa del genere. Parliamo poi di una ormai accertata ignoranza costituzionale, Di Maio dimostra che chi parla tanto in difesa della Costituzione, spesso quella Costituzione la utilizza solo per pareggiare le gambe del tavolo. Ma la gravità sta nel fatto che Di Maio si presenta come futuro premier dimostrando nello stesso tempo oltre l'ignoranza, un totale menefreghismo per le regole. In questo gesto che molti continuano a vedere solo come ingenuo o dettato da ignoranza, in realtà si potrebbe celare una velata minaccia verso il Presidente della Repubblica. Di Maio dice di essere sicuro, è lui il vincitore delle elezioni, il leader del primo partito in Parlamento. Il Capo dello Stato è quindi obbligato a dargli l'incarico. Ecco qual è il punto.

E se questo gesto da noi considerato assolutamente inutile, alla fine pretenda semplicemente questo? Mattarella non abbia il minimo dubbio, deve lasciar perdere le regole costituzionali, e dare l’incarico a Di Maio sia che abbia una maggioranza oppure no. Questo della maggioranza per i 5stelle è da sempre un fatto assolutamente irrilevante, senza nessuna importanza. Semplicemente immaginano di andare in Parlamento dove tutti gli avversari che loro continuano a schifare, votano la fiducia ad un eventuale governo a 5stelle, per poi approvare tutte le leggi meravigliose del loro programma, senza avere nulla in cambio, che sia chiaro. I penta stellati mi pare ovvio si divideranno le poltrone in Parlamento e gli altri saranno li ad applaudire ogni loro scelta, possibilmente in silenzio. Non riesco ad immaginare una scena più devastante.

Cosa possiamo definire più eversivo e antidemocratico di questo? Comunque a voler essere generosi possiamo trattarlo semplicemente come un gesto di un’idiozia talmente gigantesca, che in un paese normale porterebbe alla perdita di milioni di voti. Speriamo di essere normali.

Letto 5431

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Marcella Bordigoni

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Aggiornato al 31 marzo 2018

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