Testamento Biologico
Consenso informato e Disposizioni Anticipate di Trattamento. Il tema del “fine vita”
- Scritto da Olga Di Cagno
- Pubblicato in Politica
Si è svolto nel pomeriggio del 28 settembre, all’interno del Festival dell’Unità – Tutta un’altra Roma, un dibattito molto sentito e partecipato, un dibattito fortemente voluto dal moderatore Bruno Cecchini, che ha avuto il coraggio di portare una discussione pubblica su uno dei temi più controversi del panorama politico e civile.
Parlare di DAT (disposizioni anticipate di trattamento), di eutanasia, di procedure per l’alimentazione e/o l’idratazione forzata significa avere il coraggio di mettersi nella posizione di confronto e di dialogo non solo con un pensiero affine al proprio ma, ancora di più, con un pensiero divergente se non addirittura contrario al proprio.
Eppure ieri pomeriggio Giuseppina Maturani (Vice presidente gruppo Pd al Senato), Donata Lenzi (deputata PD e redattrice della legge sulle DAT), Giuseppe Gristina (medico anestesista/rianimatore, coordinatore del gruppo di studio di bioetica) ed Emilio Coveri (fondatore e presidente di Exit Italia) relatori presenti sul palco, tutti competenti ed appassionati nelle loro esposizioni, hanno saputo coinvolgere e sostenere il pubblico nella delicata discussione sul cosiddetto “fine vita”.
Non è stato semplice né per il moderatore, né per i relatori, né per il pubblico presente riuscire a rimanere non completamente coinvolti nel turbinio di emozioni che ognuno deve aver provato nel trattare ed ascoltare i temi trattati.
Molti i punti di discussione ma una su tutte la preoccupazione comune e condivisa: la ferma e costante volontà da parte di tutti nel tutelare la persona che, per i più svariati motivi, si trovi ad affrontare, cosciente o meno, un momento di passaggio decisivo della sua vita.
Termini e terminologie mediche, procedure, patologie, volontà espresse o inespresse, molte le emozioni che si sentivano aleggiare nell’aria; nel pubblico si viveva un’altalena tra la costante attenzione nel capire razionalmente le motivazioni delle diverse scelte (condivise o meno) e la spirale di ricordi e di stati d’animo che ognuno di noi in vari momenti e con varie intensità ha vissuto nella propria vita.
Un dibattito politico presuppone una contrapposizione di pensieri e di idee ma, al contempo, presuppone anche la possibilità di far esprimere all’altro, anche se portatore di un pensiero diverso dl proprio, la propria proposta: ecco, ieri sera, all’interno della festa che si propone come l’inizio di un nuovo inizio per Roma è stato affrontato e vissuto un vero, libero, appassionato dibattito politico.
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Olga Di Cagno
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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