Danzando sulle macerie

Sono quasi le 8 del mattino. I morti al momento sono meno di 20. Si decuplicheranno. Ma lo sciacallo involontario è già in gran forma. Nel suo post di facebook mostra di aver capito cosa è accaduto e soprattutto chi è il colpevole: “Renzi e Berlusconi e la loro politica di gestione del territorio”. Qualcuno fatica a individuare le città colpite sulla cartina. Ma, prima che si scateni lo sciame sismico della strumentalizzazione grillina, lo sciacallo involontario brucia tutti sul tempo. E' la sua lunga esperienza di consigliere di quartiere che rischia di mandare all’aria anche il plastico di Bruno Vespa.

Lo sciacallo involontario è il sismografo che tutti vorremmo installare sul balcone e vivere felici. In fondo poteva anche prevederlo, il terremoto ovviamente, ma è rimasto invischiato in un convegno sul NO al referendum. A proposito: convegno stimolante, tenendo conto che i cinque presenti non hanno (per il momento) letto la riforma.

Rimane incollato ai teleschermi, gli piace dire così, forse capisce dove si trovano i dispersi. Ma temporeggia. Perché’ nel frattempo, il suo post su facebook ha riscosso grande interesse: l’ha commentato solo un suo amico che, sotto effetto di allucinogeni, se la prende con l’imperialismo delle multinazionali che affama il Venezuela. Lo sciacallo involontario butta un’occhiata ad altri amici e riflette soprattutto su quello che maledice i terremoti perché impediscono l’avvento della dittatura del proletariato.

La giornata sta per finire. Il geologo Mario Tozzi detta la ricetta: “Un censimento di tutte le costruzioni, pubbliche e private”. Lo sciacallo involontario è appagato. Forse anche compiaciuto. Qualcuno intanto, curiosamente, cerca ancora corpi tra le macerie. Qualcun altro piange. Ma lo sciacallo involontario ha vinto anche oggi. Il censimento dei palazzi sarà presto fatto. Sarebbe meglio scegliere un venerdì, magari pomeriggio. Anche perché sabato c’è il dibattito sul Venezuela. E domenica il calcio in TV.