Chi scrive le battute ad Andrea Orlando?

Il Guardasigilli ha detto «Non siamo stati tanto sul cazzo alla gente come in questo momento storico» ed in passato «non c’è nessun complotto dell’establishment contro il PD perché l’establishment è il PD». In questo articolo vi dimostro invece che da decenni la vecchia sinistra è antipatica al popolo (che credeva di rappresentare) e che l’establishment è anche altro che un Partito di governo e che in Italia non sta facendo complotti ma una alleanza esplicita per far fuori il ragazzotto di Rignano sull'Arno. E spiego perché.

Letto 16497
Chi scrive le battute ad Andrea Orlando?

Orlando è un ex ragazzo dall’aria troppa compassata, non ha slanci oratori particolari, diciamo che a sentirlo provoca sonnolenza anche se spesso dice cose interessanti. Insomma ha poco carisma (e non mi venite a dire che si può essere un leader se non si ha carisma).

Ma qui non mi interessa parlare del carisma di Orlando che resta in ogni caso uno dei migliori ministri dei 1000 giorni di Renzi.

Orlando, ribadisco, è un ex ragazzo educato ma ogni tanto se ne esce con frasi apodittiche, non dimostrate e di cattivo gusto che fanno a pugni con questa sua immagine di persona perbene tanto da chiederci chi è che gli suggerisce queste frasi insulse e senza senso. Che però fanno male ed inveleniscono il clima autorizzando i pasdaran della parte opposta a fare altrettanto in una polemica dissolutoria e senza costrutto.

Ad esempio il Mattino di Napoli ha riportato una frase detta da Orlando in una iniziativa a Mugnano in Campania. In questa occasione il Guardasigilli avrebbe detto: «Non siamo stati tanto sul cazzo alla gente come in questo momento storico».

E dicendo questo Orlando dimentica quanto noi di sinistra, con la nostra supponenza ed aria di superiorità, stavamo antipatici agli italiani.

Luca Ricolfi su questo ci scrisse addirittura un libro intitolato proprio Perché siamo antipatici. La sinistra e il complesso dei migliori” e, partendo da un ficcante articolo di Ritanna Armeni, anche io ho scritto sul tema QUI (Perché sto con i Mazzalupi di Ferie d’Agosto).

Questa antipatia è stata a suo tempo plasticamente asseverata da quel misero 16% preso dai DS l’ultima volta che si sono presentati con il proprio simbolo ed Orlando dovrebbe ricordarselo. Stavamo probabilmente, noi di sinistra, molto più sul cazzo allora (e ce lo dimostravano non votandoci). Stavamo cioè sul cazzo all’84% degli italiani.

Questo tentativo di presentare Renzi come un leader divisivo ed antipatico è veramente penoso. C’è sicuramente una parte di italiani a cui stiamo sul cazzo. Ma c’è anche una parte (almeno il 40%, quelli dei SI) che questo problema non ce l’hanno. C’è poi una parte che sta a guardare le cose concrete che facciamo e proponiamo e che ci sceglierà se ce lo meritiamo.

D’altronde io ho sempre diffidato di presunti leader che mettono d’accordo tutti. Chi mette d’accordo tutti non sceglie e non decide. Rimanda o fa scelte non decisive.

D’altronde pure Orlando sta sul cazzo a molti giudici, perché gli ha diminuito le ferie.

Il Guardasigilli non è comunque nuovo a queste battute infelici.

Ne fece un’altra qualche tempo fa tendente a dimostrare che non c’è nessun complotto dell’establishment contro il PD perché l’establishment, disse, è il PD.

Certo che un Partito che è al governo è anch’esso establishment. Banale dirlo.

Ma quando molti di noi sostengono che in questi mesi c’è stata una forte reazione dell’establishment contro il PD e contro l’azione dei 1000 giorni di Renzi si intende altro. E non parliamo di complotto. Parliamo di una alleanza esplicita per cancellare il giovinastro fiorentino.

Intendiamo ad esempio quell’establishment composto da magistrati che non hanno preso bene quello che lo stesso Orlando ha fatto, in piena sintonia con Renzi, e cioè la riduzione delle ferie dei magistrati o, ancor di più, la nuova legge sulla responsabilità civile dei magistrati.

Intendiamo ad esempio quell’establishment composto da altissimi Dirigenti dello Stato che hanno visto i loro redditi compressi (poverini!!) entro i 240.000 euro annui o quei conduttori Rai che dovranno rinunciare a centinaia di migliaia di euro annui a causa del tetto ai loro stipendi.

Intendiamo quell’establishment composto dai Dirigenti statali a cui la riforma della P.A. voluta da Renzi e da Marianna Madia detta nuove regole e ne incrina fortemente l’inamovibilità.

Intendiamo quell’establishment che ha spolpato il sistema bancario senza restituire il dovuto e che vede nella commissione di inchiesta voluta da Renzi un pericolo (vedi mai venisse fuori che Debenedetti editore dell’antirenziana Repubblica è uno dei crediti inesigibili che hanno mandato a fondo MPS o se venisse fuori per quali pressioni è stata acquistata da MPS la banca del Salento).

Ed è certamente establishment tutto quel mondo legato a Telecom e all’amministratore delegato marito della Ferilli che ha preso a male l’affidamento ad ENEL (società pubblica e non privata come Telecom) del futuro della banda larga.

Ed è establishment quel vecchio mondo legato ai Riva dell’ILVA (su cui come ha denunziato al Lingotto la Bellanova la vecchia sinistra che oggi canta bandiera rossa ha girato la testa per anni dall’altra parte anche quando ha avuto in mano il ministero dell’industria) verso cui il governo Renzi non ha avuto nessun timore reverenziale.

Ed è establishment tutto quel mondo politico che a chiacchere condannava il caporalato ma poi non ha fatto nulla per combatterlo (perché come ha denunziato al Lingotto sempre la mitica Bellanova i caporali portano più voti dei loro sfruttati).

E sono establishment quei pezzi importanti della gerarchia vescovile italiana (che lo stesso Papa Francesco fa fatica a controllare) che per la prima volta nella storia italiana si sono sentiti rispondere da un giovane sbruffone fiorentino che lui ha giurato sulla Costituzione e non sul vangelo.

Potremmo continuare a lungo caro Orlando. Ma fermiamoci qui.

E questo establishment si è coalizzato. La parola complotto è sbagliata, sono d’accordo.

E’ stata, come dicevamo, una alleanza esplicita davanti a tutti, iniziata con l’accozzaglia del NO e proseguita in questi mesi per dare il colpo definitivo e mortale a Matteo Renzi ed al nostro PD.

Ci hanno fatto male. Ci hanno ferito. Ma siamo di nuovo in piedi. Ed abbiamo la memoria lunga.

Letto 16497

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Enzo Puro

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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