Up and down
Confusione a Treviso
- Scritto da Ernesto Consolo
- Pubblicato in Politica
Le continue piroette dei grillini sull’uscita dall’area Euro non sono state ben comprese. Lo stesso Stefano Rodotà parla di un Movimento che rappresenta il “ceto medio riflessivo”. Dunque, i grillini stanno riflettendo sull’Europa. E, durante la lunga riflessione, anche Rodotà è stato accantonato.
Di Maio però di recente ha fatto chiarezza: l’Italia deve rimanere all’interno dell’Unione Europea ma abbandonare la moneta unica. I grillini avevano in realtà virato bruscamente in questa direzione un anno fa. Le immagini della miseria del popolo greco e di Tsipras che caccia Varoufakis e va a trattare la resa, avevano fatto magicamente scomparire dalle bacheche a cinque stelle tutti i proclami “No Euro”. I leghisti avevano curiosamente fatto lo stesso. Ma era d’estate, un’estate fa. E l’attenzione mediatica cala, si sa.
Toccherà alla nuova dirigenza grillina far assimilare il nuovo posizionamento moderato all’interno del centro-destra: è però un ruolo critico, in cui i sogni delle origini vanno preservati. Insomma, un ruolo onirico.
La linea politica ondivaga del Movimento va dunque inquadrata nel contesto: stanno preparandosi a governare il Paese e non conviene più attaccare sempre. Va maggiormente presidiato il centro del campo, con Di Maio che, sapientemente, detta i tempi di gioco, mentre Di Battista viene incontro e la Taverna attacca la profondità. Lo stesso Antonio Conte dovrà prendere appunti.
La base grillina è però vasta e variegata: comprende anche la famosa casalinga di Treviso. Ora le tocca sbianchettare le bacheche e rischia di andare in confusione. Anche alla casalinga di Treviso infatti, da pochi giorni, è stato detto che Farage non è più il fedele alleato: per lei è tornato ad essere un buon profumo, che serve a cancellare la puzza degl’immigrati. Alla base sarà difficile accettare la nuova linea : tanti vagheranno raminghi sui social, alcuni singhiozzeranno inconsolabili, altri urleranno a squarciagola “ tze’ tze’ “. Non potranno tornare a votare Forza Italia, perché non è glamour. Nemmeno Alleanza Nazionale, perché’ non esiste più. Ma alla fine la base grillina si adeguerà alla nuova linea politica “Up and down”. Che, va precisato, non e’ la nuova Sindaca di Torino.
Certo alcuni esponenti del Movimento dovranno moderare alcuni toni da agit prop. La Taverna andrà dal coiffeur e concederà un ‘intervista alla BBC: domande e risposte concordate, ma in inglese. Di Battista, invece, risponderà in italiano e taglierà i costi dei collegamenti esterni, usando normali cabine telefoniche.
Prudenza anche in politica estera: appena le agenzie hanno battuto l’ultima dichiarazione della Taverna sulle Olimpiadi, il Messico ha imposto il divieto assoluto di indossare il poncho prima e dopo-pranzo. E il Perù potrebbe seguirlo. Beppe Grillo in persona invece incontrerà (in segreto) Matteo Salvini: come due ex-coniugi, si divideranno i weekend in cui fare la sparata razzista.
Gli psicanalisti junghiani intanto rassicurano: i grillini non stanno impazzendo. E la casalinga di Treviso non corre rischi. Anche se per il momento dell’Europa ha capito solo che deve guardare le partite, che Conte fa la formazione, i cambi, le interviste e dirige gli allenamenti: Conte e’ dunque a capo di un regime.
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Ernesto Consolo
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Aggiornato al 31 marzo 2018
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