L’Enzobiagismo ormai fuori moda
I fatti prima dei commenti, la lezione dimenticata
I fatti prima dei commenti, la lezione dimenticata
- Scritto da Marcella Bordigoni
- Pubblicato in Attualità
È sempre molto difficile riuscire a capire i meccanismi della stampa italiana, c'è qualcosa di misterioso e di difficile da comprendere. Per chi ha vissuto in pieno gli anni del berlusconismo, è impossibile dimenticare qual era la situazione.
Esisteva, sì, la stampa critica, cioè Repubblica, l'Unità e il Manifesto, apertamente schierati con il centrosinistra, ma la contrapposizione era debole, in quanto Berlusconi, e pare tutti lo abbiano dimenticato, è stato il portatore di conflitti d'interesse più grandi della galassia. Proprietario di tre televisioni, proprietario di giornali, case editrici, case di produzione cinematografica e, in realtà, interessi in aziende di vario tipo per cui con Berlusconi al governo, anche comprare una videocassetta ti metteva nella condizione di creare un guadagno al Presidente del Consiglio in carica. Ma tutto si viveva in allegria, del resto si chiamava "casa della libertà"
I grandi giornali e i grandi giornalisti, tipo De Bortoli per fare un esempio a caso, mai si sono sognati di fare dei commenti che non fossero più che rispettosi, con dei ragionamenti raffinati che andavano letti e interpretati, e mica ci arrivavi così di primo acchito, la forma e l'educazione innanzitutto.
Poi è arrivato il Fatto, il giornale dei cavalieri senza macchia, eh sì, purtroppo lo confesso, ci avevo creduto e sperato, ma la mia illusione è durata poco.
In realtà avrei dovuto accorgermene dal primo giorno, il titolo del Fatto è stato infatti e a caratteri cubitali "LETTA INDAGATO" riferito a Letta il vecchio, ovviamente, roba che come minimo doveva esserci un’indagine rivoluzionaria in corso e che avrebbe portato all'arresto di Gianni Letta, entro pochi giorni. Qualcuno ricorda una sola parola su indagini di vario tipo nei confronti di Letta? Assolutamente no. Ecco quindi il giornale rivoluzionario che nasce sull'onda della menzogna, aprendo la strada al partito di cui sono i portavoce ufficiali e che adottano gli stessi metodi, l'ingiuria, la menzogna, le offese e la diffamazione.
Facciamo un passo avanti e ci troviamo oggi, con la stampa al completo che tutti i giorni, a tutte le ore in ogni minuto anche quando si occupa di una ricetta delle melanzane alla parmigiana, infila in mezzo il nome di Renzi per dire che è necessario cambiare leader.
Quindi i casi sono due, o viviamo nel pieno di un’intossicazione virale trasmessa per via aerea, oppure ci deve essere una spiegazione logica, del perché Berlusconi fu trattato con i guanti di seta, e da tutti eh. Non facciamoci ingannare dal fatto che erano gli elettori a ribellarsi, non certo l'opposizione e i giornali.
E Renzi invece trattato con i guantoni da boxe, e disposti tutti ad accettare che venga diffamata anche sua moglie, senza che si senta manco un colpo di tosse di disapprovazione.
Io una spiegazione me la sono data ed è molto semplice: di Berlusconi avevano paura, non lo ammetteva nessuno ma la cacciata di uno come Enzo Biagi, diciamo la verità il suo effetto lo ha fatto verso i nostri coraggiosi e indomiti difensori della libertà di stampa.
Oggi quel pericolo non c'è, Renzi non ha alcun potere, né mai ha accennato al solo pensiero di cacciare via qualcuno, anche se tutti lo accusano proprio di questo, senza rendersi conto che l'unico ad andarsene è stato proprio lui. Ma questa è una spiegazione che spero non sia vera, perché dimostra una pochezza e una miseria davvero insopportabile. Per cui aspetto rivelazioni più misteriose e fantasiose.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Marcella Bordigoni
14 articoli pubblicati per un totale di 63'100 letture
Aggiornato al 31 marzo 2018