Guardavamo la mucca e non vedevamo l’elefante. Qual è peggio, la mucca o l’elefante?

La mucca sappiamo cos’è, il centrodestra; un centrodestra, a trazione leghista, salviniano, con il suo popolo. L’elefante è un movimento eversivo (M5S) con un esercito di arrabbiati, a torto e a ragione, a cui è stato promesso il bottino.

Letto 5242
Guardavamo la mucca e non vedevamo l’elefante. Qual è peggio, la mucca o l’elefante?

LA MUCCA. Bersani la vedeva nel corridoio, “porco boia”. Come è arrivata nel corridoio? Lui diceva che era colpa di Renzi.

Certo, ha guidato il partito negli ultimi 4 anni, le sue responsabilità ce le avrà.

Ma è sicuro Bersani che il continuo martellamento al segretario da parte dell’opposizione, e l’immagine di un partito diviso, non abbia facilitato l’avanzata della mucca?

È sicuro Bersani che il centro sinistra degli ultimi 20 anni, non abbia favorito, non solo l’avanzata della mucca, ma anche dell’elefante grillino?

Possibile che il 60% degli italiani (30% Lega e 30% M5S) che vota i due partiti oggi al governo, lo fa per colpa di Matteo Renzi?

Il centrodestra (tutto) ha un suo consenso che può essere valutato tra il 35 ed il 45%; quello che è cambiato dopo le elezioni, è che Salvini si è intestato due argomenti cruciali per gli italiani: sicurezza e migranti. Questo ha portato, naturalmente insieme ad altre cause, a crescere all’interno della coalizione di centrodestra arrivando al 30% ed oltre dei consensi.

Fa paura Salvini? Certo non tranquillizza; però i temi propri del centrodestra, che noi non condividiamo, restano inalterati, la politica non è cambiata.  Salvini ha intuito che andava cavalcata la paura di una invasione di migranti e la paura di insicurezza (percepita).

Per la questione migranti, grande responsabilità ce l’ha anche l’Europa.

È evidente che i paesi europei, speculando sul senso umanitario degli italiani, hanno ingabbiato il governo italiano in una rete di norme internazionali, trattati e accordi. Scacco matto.

L’esodo africano ha nell’Italia la via per l’occidente ricco. È chiaro che, la percezione di una invasione di diseredati e disgraziati, mette timore soprattutto a chi ha meno, o non ha nulla, che vede minacciato anche il suo welfare. Una guerra fra poveri. A ciò va aggiunto che i media e la rete, hanno dato ampio risalto a fatti incresciosi che hanno visto protagonisti immigrati; così il cerchio si chiude.

Lo slogan vincente: “CHIUDERE I PORTI, GLI IMMIGRATI A CASA LORO”.

La Lega, però ha il suo popolo; un elettorato fortissimo al nord, un popolo di artigiani, piccoli imprenditori, sovranisti, che seguono le mosse di Salvini e della Lega, e si aspettano cose ben precise. Non ci metterebbero molto a cambiare cavallo.

Del resto la Lega, nelle amministrazioni, salvo episodi pittoreschi, governa bene, in particolare in Lombardia ed in Veneto. 

Insomma la Lega è un popolo guidato con successo da Salvini.

L’ELEFANTE. Bersani, Emiliano, avevano visto la mucca, ne hanno attribuito la responsabilità anche a Renzi, ma non hanno visto l’elefante (il M5S).

Non solo, pensavano e tuttora pensano sia un bamby, dilettanti incazzati con cui si può dialogare e riportarli alla ragione, ma soprattutto insieme fare argine al “pericolosissimo centrodestra”.

In realtà l’Elefante, è qualcosa di più complesso, molto vicino se non proprio l’idea di George Orwell descritta nel libro “1984” (il grande fratello)

Un GF, composto da uno STAFF, che gestisce il potere assoluto, dove il popolo è asservito e si nutre delle verità virtuali.

Non c’è diritto alla critica, alle domande, la cultura è il nemico da abbattere, c’è sempre un nemico anche virtuale, l’informazione è controllata, alterata ad hoc. Il popolo catechizzato viene trasformato in un esercito a cui viene promesso un bottino.

Non c’è una ideologia tradizionale, c’è però un fine: IL POTERE.

Il potere che i giusti amministrano in maniera autoritaria.

Il M5S è, sullo schema di Orwell, e da quello che si può dedurre dai 10 anni di esperienza, un movimento eversivo, anti sistema.

Vogliono il potere per il potere, usano tutti i mezzi, populismo, organizzazione scientifica della demolizione di chi è sulla loro strada (politici, giornalisti, scienziati, insomma chiunque) attraverso la diffusione di falsità, che servono a fidelizzare il loro esercito.

La mente del movimento è Casaleggio ed il suo Rousseau, che verrà sempre più potenziato ed alla fine dovrebbe essere lo strumento per tenere sotto controllo l’esercito.

 Il mezzo è il controllo dell’informazione in tutte le sue forme, inizialmente con la rete, ora vediamo che con la loro crescita stanno mettendo le mani sulla carta stampata e sulle televisioni. 

A Casaleggio e lo staff di Rousseau compete la strategia, a Dettori e Casalino compete la propaganda, l’informazione, la diffusione della verità alternativa.

Il M5S non va guardato sotto l'aspetto politico (quale è la loro politica, mutabile come i sondaggi), che comunque ha i suoi problemi, va attenzionato sotto l'aspetto democratico, i suoi obiettivi sono destabilizzanti per il paese.

Per gli amanti della bussola politica; quelli che si innamorano facilmente, prima con Tsipras, poi con Podemos, e così via: QUESTI NON HANNO NULLA DI SINISTRA, QUESTI SONO SINISTRI, INQUIETANTI.

Alla luce di quanto detto, sappiamo che il centrodestra, anche guidato dalla Lega, ha il suo popolo a cui deve rendere conto; mentre il M5S non ha un popolo, ma un esercito asservito, che si nutre delle verità virtuali, e non vede l’ora di assaltare il fortino per arraffare il bottino.

Di chi avere paura?  Della MUCCA o dell’ELEFANTE????

Letto 5242

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Francesco Coraggio

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

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