Il certificato si ottiene anche in pigiama

Lo SPID è realtà. Il nostro Paese fa un passo avanti per semplificare la vita ai cittadini

Letto 5415
Il certificato si ottiene anche in pigiama

A maggio scorso in un articolo sul Forum della PA rappresentavo l’esigenza per rispondere agli interessi della collettività di aprire la pubblica amministrazione a nuovi modi di parlare con i cittadini, utilizzando a tal fine anche la tecnologia digitale, come avviene in molti altri paesi.

Oggi, un passo importante in questa direzione è stato compiuto in quanto il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, e l'Agenzia per l'Italia Digitale hanno presentato il progetto SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che ci colloca finalmente tra i paesi più moderni nel campo della semplificazione dell’accesso ai servizi della pubblica amministrazione.

In pratica si potranno fare da casa, senza dover ogni volta sperare che l’ufficio pubblico sia aperto, non sia in sciopero, in assemblea o allagato, tutta una serie di operazioni per le quali, fino a ieri, non era neanche pensabile che non ci si dovesse recare di persona allo sportello.

Tra queste attività ormai gestibili con un PC o dal cellulare, vi sarà l’iscrizione a scuola e al nido per i propri figli, il cambio di residenza, la prenotazione e il pagamento delle visite e delle analisi presso gli ospedali, il riscatto della laurea, il pagamento delle tasse sia statali che comunali.

Fino ad ora non si poteva accedere a questa semplificazione a causa del fatto che la PA voleva essere certa di avere effettivamente davanti la persona interessata e questa certezza, fino a ieri, si poteva avere soltanto guardandola negli occhi e chiedendogli il documento d’identità. Adesso sarà ancora così, ma anziché essere in carne ed ossa lo SPID ci consentirà di essere davanti all’ufficio pubblico “in spirito”.

Alcune amministrazioni, come l’INPS, avevano già avviato alcuni servizi on line ma questi erano attivabili soltanto tramite un Pin specifico. Ora, invece, ci sarà un PIN unico, lo SPID, per attivare qualsiasi servizio on line.

Nelle intenzioni del Governo saranno attivati da subito i primi 300 servizi, a giugno se ne aggiungeranno altri 300. Saranno sei milioni i cittadini che potranno accedere ai servizi tramite lo SPID nel 2016, per arrivare a quota 10 milioni entro il 2017.

Ma come si farà ad ottenere lo SPID? Dal prossimo 15 marzo tutti i cittadini che lo desiderano potranno fare richiesta a una delle società accreditate per ottenere la 'chiave' che affiderà loro una identità digitale unica per tutti i servizi della PA (che consisterà, a livello base, in un codice alfanumerico personale, un po’ come funziona con il PIN del bancomat).

Ma non tutte le PA saranno in grado di offrire da subito i servizi con lo SPID. Sono già pronte INAIL, INPS e le regioni Emilia Romagna e Toscana, mentre da aprile saranno attivabili mediante SPID anche i servizi dell’Agenzia delle Entrate, dei Comuni di Venezia, Firenze e della regione Friuli Venezia Giulia.

A giugno si uniranno agli enti più virtuosi anche il Lazio, il Piemonte e l’Umbria.

Come ebbi modo di argomentare al Forum della PA è questa la direzione giusta per riavvicinare i cittadini allo Stato e trasformare la pubblica amministrazione in un servizio per loro e non il contrario.

Letto 5415

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Sandra Pagani

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Aggiornato al 31 marzo 2018

 

 

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