Gli scrittori che previdero il loro futuro ed il nostro presente. Ed il nostro futuro?
Il realizzarsi delle ipotesi fantapolitiche più allarmanti scritte nello scorso secolo ci portano ad interrogarci su quale potrà essere il nostro futuro e quello dei nostri figli, che si sta prevedendo oggi.
Il realizzarsi delle ipotesi fantapolitiche più allarmanti scritte nello scorso secolo ci portano ad interrogarci su quale potrà essere il nostro futuro e quello dei nostri figli, che si sta prevedendo oggi.
- Scritto da Filippo d'Amati
- Pubblicato in Attualità
Tutti noi che abbiamo una certa età ed, in gioventù, abbiamo letto i romanzi di Jules Verne e Herbert George Wells e verificato che molte delle invenzioni contenute nei loro racconti letterari si sono poi, realizzate nel tempo, in modo ancora più spettacolare di quello descritto nei loro romanzi: l'uomo, infatti, ora vola facilmente in giro per il mondo, è stato sulla luna e si appresta a visitare altri pianeti, addirittura come turista, almeno secondo i sogni di Elon Musk, che coltiva anche il sogno di auto elettriche a impatto zero ed alte prestazioni.
Le previsioni di questi due scrittori, vissuti a cavallo del XIX e XX secolo, erano però riferite prevalentemente all'orizzonte del progresso scientifico e confidavano, per lo più, nelle buone qualità dell'uomo.
Ma col trascorrere del tempo, l'entusiasmo degli scrittori per il futuro e le sue splendide scoperte, cominciò a venire meno, gli scrittori che conobbero la dura esperienza del burrascoso periodo che poi diede luogo alla tremenda seconda guerra mondiale, affollata di dittatori spietati e razzisti, ci restituirono delle visioni del futuro, che era già, in parte, presente, (esempio il romanzo Mondo nuovo, Brave New World nel titolo originale, dello scrittore inglese Aldous Huxley, scritto nel 1932) davvero drammatiche e pessimistiche.
Il più famoso di questi scrittori è stato George Orwell, autore di due celebri ed importanti romanzi "La fattoria degli animali" e "1984 (Nineteen Eighty-Four)" che, oggi ritengo, valga la pena di ricordare e rileggere perchè, se all'epoca della mia prima lettura, li consideravo inquietanti favole riferite a realtà, ormai quasi passate, che non pensavo avrei mai conosciuto personalmente nel futuro, oggi si dimostrano chiaramente profetici di quanto si sta di nuovo verificando nel mondo, senza che, apparentemente, si possa trovare modo per impedirlo.
Il primo romanzo "La fattoria degli animali" fu terminato nel febbraio del 1944, ma, per le chiare allusioni critiche allo stalinismo che vi sono contenute, molti editori si rifiutarono di pubblicare (in quel periodo la Russia di Stalin era alleata del Regno Unito contro il nazifascismo) e quindi fu pubblicato solo dopo la fine della guerra nel 1945.
Esso è, sotto la parvenza di una favola per bambini, un'acuta parodia del comunismo centralista realizzato in Unione Sovietica: in una fattoria gli animali si ribellano ad un padrone umano crudele e dispotico.
Ma la rivoluzione si trasforma in una nuova tirannia capeggiata dai maiali, corrotti e avidi di potere come gli uomini e riassunta magistralmente dall'icastico motto: "Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri".
Questa metafora, negli anni successivi, non si è adattata solo alla descrizione del regime sovietico, ma anche di molti dei regimi che si sono susseguiti, fino ad oggi, anche nel "libero occidente".
Il secondo romanzo "1984 (Nineteen Eighty-Four)" è uno dei più citati romanzi di George Orwell, pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948 (anno da cui deriva il titolo, ottenuto appunto dall'inversione delle ultime due cifre).
In questo bel romanzo, di cui ometto la trama, la cosa che più conta è il quadro della realtà che vi viene descritta che sembra scritta oggi per descrivere la nostra servitù telematica.
Una breve descrizione del futuro immaginato da Orwell in 1984: (tratto da wikipedia)
“La Terra è suddivisa in tre grandi potenze totalitarie, costantemente in guerra, allo scopo di controllare le masse.
In Oceania, nella cui capitale Londra è ambientata l’azione, comanda il Socing, una dittatura onnisciente governata da il Grande Fratello: una figura quasi divina, mai incontrata da nessuno (ma che appare in manifesti affissi dappertutto), la sua descrizione fisica ricorda Josif Stalin, Adolf Hitler, che tiene costantemente sotto controllo la vita di tutti i cittadini attraverso televisori-telecamere presenti ovunque e tramite il controllo psichico operato dalla psicopolizia che interviene in ogni situazione sospetta di eterodossia e di deviazionismo. Gli unici che sfuggono al controllo del Socing, al quale non sono iscritti, sono i Prolet, che non hanno alcun potere né privilegio, svolgono i lavori pesanti in cambio del minimo di sussistenza, ma hanno il vantaggio di non essere controllati, se non in modo indiretto, tramite la tecnica del Panem et circenses.
Ovunque nella città sono appesi grandi manifesti di propaganda che ritraggono il Grande Fratello, con la didascalia Il Grande Fratello ti guarda, e gli slogan del partito: «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù», «l'ignoranza è forza».
La dittatura controlla anche il pensiero, dunque, e il linguaggio, attraverso il bispensiero, che impone come verità l’assurdo. Il bispensiero è ispirato al materialismo dialettico leninista. Come recitano alcuni slogan del partito, “la menzogna diventa verità e passa alla storia”, “Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”.
La lingua che si parla in Oceania, va trasformandosi conseguentemente in Neolingua ("Newspeak"), un nuovo linguaggio in cui sono ammessi solo termini con un significato preciso e privo di possibili sfumature eterodosse, in modo che riducendone il significato ai concetti più elementari si renda impossibile concepire un pensiero critico individuale.
In Oceania, la sede dei vari ministeri (Ministero della Pace, che presiede alla guerra, dell'Amore, che presiede alla sicurezza, della Verità, che presiede alla propaganda e al revisionismo storico, e dell'Abbondanza, che presiede all'economia) è Londra, facente parte della provincia di Pista Uno.
Il capo dei dissidenti, Emmanuel Goldstein, è ritratto nei manifesti propagandistici con lineamenti ebraici e barbetta caprina, e viene additato quale capro espiatorio della rabbia degli oceaniani (similmente a ciò che è avvenuto a Renzi direi), cui anche il sesso viene "fortemente disincentivato" esattamente come il libero pensiero, tanto che per gli iscritti al partito unico mettere al mondo figli diventa "il nostro dovere verso il Partito", e la famiglia stessa diventa un mero strumento di controllo, tant'è che i bambini vengono incoraggiati a osservare i genitori e a riferire al governo ogni loro possibile comportamento ostile al Partito.
I semplici concetti che renderebbero discutibile l'operato del Partito diventano inesprimibili. La stessa parola "psicoreato" va ben oltre il divieto di esprimersi, ma si spinge appunto a vietare anche solo di pensare in modo divergente dai dettami del governo totalitario del Grande Fratello.
Le scienze umanistiche sono state modificate nel loro contenuto e scopo: i contenuti di libri, giornali, film e documenti vengono riscritti continuamente, espellendo tutto quanto non sia in linea con le idee del momento del Socing: tutti i fatti che rivelino contraddizione o fallibilità del partito vengono periodicamente e sistematicamente cancellati e sostituiti, la storia non esiste più, se non per dare ragione al Partito; ci si aspetta dai membri del Socing e dai Prolet che vi si adeguino, cancellando la memoria dei fatti indesiderati e sostituendoli coi fatti che il Partito vuole che si ricordino.
Così, per esempio nel romanzo, in totale analogia con l’attualità di questi giorni, se si ribaltano i fronti e l'Eurasia diventa improvvisamente alleata dopo esservi stati in guerra fino a un momento prima, nessuno deve rilevarne la contraddizione e portare memoria della precedente ostilità, per cui diverrà vero che l'Eurasia è sempre stata alleata dell'Oceania e che non vi è mai stata inimicizia tra i due stati. Tutto viene descritto come una vittoria o un miglioramento: quella che il giorno prima viene riferita come una riduzione (ad esempio di derrate alimentari), il giorno dopo viene riportata nei documenti come un aumento.
La cultura e la creatività sono imbrigliate, la scrittura a mano, è stata abolita: poesie, canzoni e romanzi vengono realizzati automaticamente da complessi macchinari elettromeccanici detti versificatori, in base a schemi predefiniti; anche gli articoli di giornale che Winston "corregge" sono riscritti tramite un apparato, detto parlascrivi, in grado di produrre testo sotto dettatura.
Tutti i membri del Partito sono invitati a gettare i documenti "non aggiornati", di fatto non ancora riscritti secondo la verità del momento, nei cosiddetti buchi della memoria, presenti ovunque, per avviarli teoricamente alla distruzione. “
Questa allarmante descrizione del mondo di “1984”, appena letta, ha degli evidentissimi punti di contatto con la realtà di questi giorni nel mondo intero quasi che il romanzo fosse stato preso a modello da qualcuno con il preciso intento di prendere il posto del Grande Fratello e dei suoi potenti funzionari. I movimenti populisti che hanno conquistato il potere in molti paesi dell'occidente, hanno rituali e "vezzi culturali (o meglio, anticulturali)" e pseudo-cultura democratica, che sembrano ricopiati pari, pari, dalle pagine di "1984".
Orwell, quindi, è stato un maestro che, attraverso il racconto di autentiche favole (La fattoria degli animali), ci ha ammonito a non credere alle favole, invitato a mantenere sempre vigili la coscienza e lo spirito critico ed a dubitare delle rivoluzioni, pur ritenendole necessarie; ci ha invitato a dubitare del nostro stesso pensiero, perché esso, a sua volta, potrebbe essere condizionato da un linguaggio (la neolingua di 1984) costruito ad arte per incarcerare/sedurre la nostra mente con le conseguenti devastazioni che il sonno della ragione provoca.
Mi sembra si possa affermare che si tratta di una puntuale descrizione della post-verità e di tutto il suo corollario di fake di ogni tipo.
Ma, anche un altro scrittore inglese assai famoso Ian Fleming si sta rivelando profetico, infatti, nei suoi romanzi celeberrimi di 007, descrive una sorta di impero internazionale del male come il più insidioso nemico si James Bond cui il nome di SP.E.C.T.R.E. (acronimo di SPecial Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), un'organizzazione criminale immaginaria e tentacolare capace di trame oscure e delitti con fine di lucro e potere in ogni parte del mondo.
Leggiamo infatti, in questi giorni, le cronache della vicende collegate alle trame di Cambridge Analytica, che fu uno degli strumenti usati per quella grande truffa elettorale che è stato il Russiagate in America, ma che è stato con ogni probabilità strumento di inquinamento politico-elettorale, anche in molti altri paesi dell'occidente, incluso il nostro, come testimonia un eloquente articolo di Riccardo Luna, pubblicato il 24 marzo 2018 da AGI, dal titolo "Salvini e Bannon, tutta la storia" e con il sottotitolo "Il segretario della Lega e l'ex consigliere strategico di Donald Trump si sono visti a Milano l'8 marzo, dopo la vittoria elettorale e prima dello scandalo di Cambridge Analytica, di cui Bannon è stato uno dei fondatori…....." (per chi volesse approfondire)
La SPECTRE, per la cronaca, era guidata da (Ernst) Stavro Blofeld, che anche fisicamente, nella descrizione, pare somigliare proprio a Steve Bannon, e ne ha le stesse iniziali!
Si tratta ora di trovare degli scrittori che ci suggeriscano come uscire da questa pericolosissima fase di impasse della democrazia in tutto il mondo, almeno della democrazia come l'abbiamo conosciuta dall'antica Atene in poi.
È l'ora del modello autoritario e spietato nei confronti dei più deboli di Sparta?
Il Papa ha espresso questo timore qualche giorno fa per condannare l'indifferenza ostile nei confronti dei più deboli che si sta affermando nel mondo con l'egoismo più sfrenato ed ostentato.
Le polemiche di questi giorni sul transumanismo, (o transumanesimo, a volte abbreviato con >H o H+ o H-plus) che è un movimento culturale che sostiene l'uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l'invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umana, che fra i suoi fautori alligna molti seguaci di derive affini al nazismo come l’eugenetica e il «miglioramento della razza umana» fanno temere il peggio.
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Filippo d'Amati
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Aggiornato al 31 marzo 2018